Autore: salutextutti.it

  • Farmaci: Segato (Aip) sottolinea l’importanza della comunicazione sulla donazione di plasmaderivati

    Farmaci: Segato (Aip) sottolinea l’importanza della comunicazione sulla donazione di plasmaderivati

    Alessandro Segato, presidente dell’Associazione Immunodeficienze Primitive (AIP), ha recentemente sottolineato l’importanza della raccolta di plasma e della sua sicurezza durante un incontro digitale organizzato da Adnkronos. L’evento, tenutosi nel mese di aprile 2025, ha messo in luce il valore fondamentale delle donazioni di plasma, evidenziando come ogni gesto di generosità rappresenti un atto di umanità e responsabilità nei confronti di coloro che dipendono da queste risorse vitali.

    Iniziativa per la sensibilizzazione

    Durante il suo intervento, Segato ha proposto un’iniziativa ambiziosa: avviare una campagna di comunicazione di grande impatto, simile a quella di Telethon, coinvolgendo farmacie, istituzioni, medici e associazioni di donatori e riceventi. L’obiettivo è quello di sensibilizzare il pubblico sull’importanza delle donazioni di sangue e plasma, un tema che spesso viene trascurato. “Le persone non comprendono appieno quanto sia cruciale una donazione di sangue”, ha affermato Segato, sottolineando la necessità di un evento annuale dedicato a promuovere questa causa.

    Consapevolezza e informazione

    Il presidente dell’AIP ha evidenziato che una maggiore consapevolezza e informazione possono fare la differenza nella vita di molti pazienti. La mancanza di conoscenza riguardo all’importanza delle donazioni di plasma può portare a una diminuzione delle adesioni, con conseguenze dirette sulla salute di chi necessita di trattamenti salvavita. La proposta di Segato mira a creare un movimento collettivo che unisca diverse parti interessate, al fine di garantire una disponibilità costante di plasma nel Paese.

    Crescita della domanda di plasma

    In un contesto in cui la domanda di plasma è in crescita, è fondamentale che si attuino strategie efficaci per incentivare le donazioni. La collaborazione tra le varie entità coinvolte, come farmacie, strutture sanitarie e associazioni di volontariato, potrebbe portare a un aumento significativo nel numero di donatori. La campagna proposta si propone di educare il pubblico sull’importanza di questo gesto, trasformando la percezione delle donazioni in un atto di solidarietà collettiva.

    Rete di supporto tra donatori e riceventi

    L’incontro ha messo in evidenza non solo la necessità di incrementare la raccolta di plasma, ma anche l’urgenza di creare una rete di supporto tra donatori e riceventi, per garantire che nessuno venga lasciato indietro nella lotta contro le malattie che richiedono trasfusioni e terapie a base di plasma.


    Alessandro Segato, presidente dell’Associazione Immunodeficienze Primitive (AIP), ha sottolineato l’importanza della raccolta di plasma e della sua sicurezza in un incontro digitale organizzato da Adnkronos ad aprile 2025. Ha proposto una campagna di sensibilizzazione simile a quella di Telethon per educare il pubblico sull’importanza delle donazioni di sangue e plasma, spesso trascurate. Segato ha evidenziato che una maggiore consapevolezza può migliorare la vita dei pazienti, poiché la mancanza di conoscenza può ridurre le adesioni e, quindi, la disponibilità di plasma vitale. Con la crescente domanda di plasma, è cruciale implementare strategie che incoraggino le donazioni. La collaborazione tra farmacie, strutture sanitarie e associazioni di volontariato è fondamentale per aumentare i donatori e creare una rete di supporto tra donatori e riceventi, assicurando che nessuno venga lasciato indietro nella lotta contro le malattie.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero

  • Salute: a Roma si svolge il convegno sulla balbuzie e la sua consapevolezza

    Salute: a Roma si svolge il convegno sulla balbuzie e la sua consapevolezza

    Il 22 ottobre 2025, l’Associazione Lea-Libera espressione autentica e Psicodizione Onlus hanno organizzato un convegno a Roma, patrocinato dal Consiglio regionale del Lazio, per celebrare la Giornata internazionale di consapevolezza sulla balbuzie. L’evento ha avuto come obiettivo principale quello di aumentare la consapevolezza riguardo all’importanza dell’inclusione, sottolineando che la voce di chi balbetta merita di essere ascoltata e rispettata.

    Il convegno a Roma

    Il convegno si è svolto in un’atmosfera di condivisione e dialogo, riunendo esperti, educatori e persone che vivono con la balbuzie. Durante l’incontro, sono stati presentati diversi interventi che hanno messo in evidenza le sfide quotidiane affrontate da chi balbetta e l’importanza di creare un ambiente inclusivo. Le testimonianze dei partecipanti hanno messo in luce come la balbuzie possa influenzare la vita sociale e professionale, generando spesso discriminazioni e isolamento, in particolare tra i più giovani.

    L’incontro ha anche offerto spunti di riflessione sulle strategie per migliorare la comunicazione e promuovere una maggiore comprensione del disturbo del linguaggio. Sono stati discussi approcci educativi e terapeutici che possono aiutare a superare le barriere legate alla balbuzie, incoraggiando un dialogo aperto e rispettoso. I relatori hanno enfatizzato l’importanza di ascoltare e supportare le persone che balbettano, affinché possano esprimersi liberamente e senza timore di giudizi.

    La necessità di sensibilizzazione

    La balbuzie colpisce circa l’1% della popolazione mondiale, un dato che evidenzia la necessità di una maggiore sensibilizzazione su questo tema. Molti giovani che affrontano questo disturbo si trovano a dover affrontare situazioni di bullismo e emarginazione. Il convegno ha quindi rappresentato un’importante occasione per discutere come la società possa fare la differenza, adottando un approccio più empatico e inclusivo.

    Le iniziative di sensibilizzazione, come quella organizzata a Roma, sono fondamentali per educare il pubblico e ridurre lo stigma associato alla balbuzie. Attraverso campagne informative e programmi di formazione, è possibile promuovere una maggiore comprensione del disturbo e delle sue implicazioni. La collaborazione tra associazioni, istituzioni e scuole è essenziale per creare un ambiente di supporto, in cui le persone che balbettano possano sentirsi accolte e valorizzate.

    Il convegno del 22 ottobre ha quindi rappresentato un passo importante verso una maggiore inclusione e rispetto per tutti, affinché ogni voce possa essere ascoltata e ogni individuo possa esprimere la propria autenticità senza timori.


    On October 22, 2025, the Lea-Libera Associazione and Psicodizione Onlus held a conference in Rome, supported by the Lazio regional council, to mark the International Stuttering Awareness Day. The event aimed to raise awareness about the importance of inclusion for individuals who stutter, highlighting their voices as deserving of respect. The conference facilitated discussions among experts, educators, and people who stutter, focusing on daily challenges and the necessity of an inclusive environment. Participants shared personal experiences illustrating the social and professional impacts of stuttering, often leading to discrimination, especially among youth. The event emphasized the importance of listening and supporting stuttering individuals to foster open communication. Notably, stuttering affects about 1% of the global population, reinforcing the need for greater awareness and empathy to combat bullying and marginalization. The conference served as a significant step towards promoting understanding and respect for all voices, encouraging a supportive community for those who stutter.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero

  • Il cinema come terapia: due studi del Gemelli ne attestano i benefici per la salute

    Il cinema come terapia: due studi del Gemelli ne attestano i benefici per la salute

    Il 22 ottobre 2025, durante la 20esima edizione della Festa del Cinema di Roma, è stato presentato un importante studio condotto dai ricercatori del Policlinico Gemelli Irccs di Roma e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, in collaborazione con MediCinema Italia. I risultati di due studi clinici, in fase di pubblicazione, hanno dimostrato che la visione di film con contenuti positivi può ridurre significativamente l’ansia e lo stress nei pazienti ospedalizzati, migliorando il loro benessere psicofisico.

    Il ruolo del cinema nella terapia

    La presentazione si è svolta durante l’evento intitolato “MediCinema, il cinema come cura complementare”, sostenuto dalla Fondazione Roma Lazio Film Commission. Lorenza Lei, amministratore delegato della Fondazione, e Fulvia Salvi, presidente di MediCinema Italia, hanno aperto l’incontro, illustrando il lungo percorso dell’associazione nell’integrare la cineterapia all’interno degli ospedali. Marina Morra, MediCinema Manager Lazio, ha spiegato come l’approccio innovativo unisca la visione di film a rigorose ricerche medico-scientifiche.

    Un aspetto chiave emerso dagli studi è che il cinema non solo intrattiene, ma offre anche un’opportunità di elaborazione emotiva. I terapeuti hanno riscontrato che discutere le emozioni suscitate dai film contribuisce a un miglioramento significativo della salute mentale dei pazienti. Questo approccio rappresenta quindi una valida integrazione alle terapie tradizionali, rendendo l’ambiente ospedaliero più accogliente e stimolante.

    Progetto “Super eroi insieme”

    Daniela Chieffo, direttrice di Psicologia clinica al Policlinico Gemelli, ha presentato il progetto “Super eroi insieme” (Sei), dedicato a bambini con patologie neurologiche complesse. Realizzato presso la sala MediCinema del Gemelli, il progetto ha coinvolto 30 bambini di età compresa tra 8 e 12 anni per sei mesi, con incontri mensili. Durante le proiezioni di film di animazione, i bambini hanno partecipato ad attività ludico-educative, interagendo con coetanei della scuola Lambruschini di Roma.

    Le attività sono state strutturate attorno a temi come amicizia e resilienza, con giochi ispirati a personaggi iconici come Spiderman. Le “6 A magiche” (aiuto, ascolto, accoglienza, accompagnare, alleanza, attenzione) hanno fornito un quadro di riferimento per rafforzare i messaggi positivi dei film. I risultati hanno mostrato un miglioramento significativo nelle dimensioni socio-emotive e dell’autostima dei bambini, evidenziando l’efficacia del progetto nel promuovere il benessere psicologico.

    Progetto “Emozioni al femminile”

    Marianna Mazza e Caterina Brisi, della Uoc di Psichiatria clinica d’urgenza del Gemelli, hanno presentato il progetto “Emozioni al femminile”, un protocollo clinico finalizzato a valutare l’efficacia della cineterapia in donne con disturbi ansiosi e dell’umore. Questo studio ha coinvolto 30 donne, di età media di circa 56 anni, che hanno partecipato a otto incontri mensili, durante i quali hanno visto film in compagnia dei propri partner.

    Dopo ogni proiezione, si è aperto un dibattito sui contenuti dei film, favorendo una riflessione condivisa. I risultati hanno rivelato una riduzione del 50% dei sintomi depressivi e del 64% di quelli ansiosi nel gruppo partecipante. Le ricercatrici hanno sottolineato come il cinema possa facilitare l’identificazione emotiva e migliorare la comunicazione tra i partner, creando momenti di condivisione profonda.

    Questi studi evidenziano come la cineterapia possa rappresentare un valido strumento di supporto per le donne che affrontano difficoltà legate alla salute mentale, integrandosi efficacemente con le terapie tradizionali senza sostituirle.


    On October 22, 2025, at the 20th Rome Film Festival, a key study by researchers from Policlinico Gemelli Irccs and Università Cattolica del Sacro Cuore, in collaboration with MediCinema Italia, highlighted the therapeutic benefits of cinema. Two clinical trials showed that watching positive films significantly reduces anxiety and stress in hospitalized patients, enhancing their psychological well-being. The event, “MediCinema, cinema as complementary care,” emphasized cinema’s role in emotional processing. Key projects included “Super eroi insieme,” aimed at children with complex neurological conditions, and “Emozioni al femminile,” focusing on women with anxiety and mood disorders. The former involved interactive film sessions that improved children’s emotional and social skills, while the latter showed a 50% decrease in depressive symptoms and a 64% reduction in anxiety in women, demonstrating how cinematic therapy can effectively complement traditional therapies and foster deeper emotional connections.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero

  • Salus Tv: il numero 42 del 22 ottobre 2025 è ora disponibile

    Salus Tv: il numero 42 del 22 ottobre 2025 è ora disponibile

    Nel numero attuale si evidenziano importanti sviluppi nel campo della salute e della medicina, con particolare attenzione alle innovazioni e alle iniziative che stanno prendendo piede in Italia e in Europa. Tra i temi trattati spicca lo screening genomico neonatale, un servizio che ha visto la Puglia assumere un ruolo di primato a livello mondiale, offrendo un programma gratuito per la diagnosi precoce di malattie genetiche nei neonati.

    Screening genomico neonatale in Puglia

    La Puglia si distingue a livello globale per aver implementato un servizio di screening genomico neonatale, che permette di identificare precocemente malattie genetiche nei neonati. Questo programma, avviato nel 2025, è completamente gratuito e rappresenta un passo significativo verso la prevenzione e la cura delle malattie genetiche. L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo dalle famiglie pugliesi, che possono ora contare su un supporto scientifico avanzato per garantire la salute dei propri figli fin dai primi giorni di vita. Le autorità sanitarie locali evidenziano come questo servizio non solo migliori la qualità della vita dei neonati, ma anche quella delle famiglie, riducendo l’ansia e l’incertezza legate a possibili diagnosi tardive.

    Investing for healthy ageing

    Un altro tema di rilevanza è rappresentato da Investing for Healthy Ageing, un’iniziativa che si propone di sviluppare strategie sostenibili per affrontare il tema dell’invecchiamento della popolazione. Questo progetto, che coinvolge esperti e istituzioni, mira a promuovere un invecchiamento sano e attivo, attraverso la creazione di politiche e programmi che supportino le persone anziane nel mantenere una buona qualità di vita. L’iniziativa è particolarmente importante in un contesto europeo dove la popolazione anziana è in costante aumento e dove è fondamentale garantire un sistema sanitario che possa rispondere adeguatamente alle esigenze di questa fascia di età.

    La voce di Ignazio Marino

    L’Europarlamentare e medico Ignazio Marino ha recentemente sottolineato l’importanza di una Commissione della salute pubblica in Europa. Secondo Marino, la creazione di un organismo dedicato alla salute pubblica è essenziale per affrontare le sfide sanitarie che il continente si trova ad affrontare, come le malattie croniche e le disuguaglianze in ambito sanitario. Questa proposta mira a garantire che le politiche sanitarie europee siano più coese e integrate, permettendo una risposta più efficace alle emergenze sanitarie e promuovendo un accesso equo alle cure.

    Salutequità e malattie croniche

    Il concetto di salutequità è al centro delle discussioni riguardanti le malattie croniche, con particolare riferimento all’equity group, che si occupa di garantire che tutti i cittadini abbiano accesso a cure di qualità, indipendentemente dalla loro condizione socioeconomica. Le malattie croniche rappresentano una delle principali sfide per i sistemi sanitari, e affrontarle richiede un approccio che consideri le diverse esigenze e circostanze delle popolazioni. L’equity group sta lavorando per sviluppare strategie che possano ridurre le disparità e migliorare la salute complessiva della popolazione.

    Convegno sulla medicina della longevità

    Un evento significativo è stato il convegno tenutosi alla Camera dei Deputati, dedicato alla medicina della longevità. Questo incontro ha riunito esperti del settore per discutere le ultime scoperte scientifiche e le migliori pratiche nel campo della longevità. Durante il convegno, è stato presentato un focus particolare sul microbiota, definito come la “sala di controllo dell’invecchiamento“, evidenziando l’importanza di una flora intestinale sana per il benessere generale e la longevità.

    Serie “Libertà visiva”

    Infine, la sesta puntata della serie “Libertà visiva” ha offerto uno sguardo innovativo sulle tecnologie oculari, con un focus sulle lenti ICL, che promettono di correggere in modo stabile i difetti visivi. Queste lenti rappresentano una soluzione all’avanguardia per migliorare la qualità della vita di coloro che soffrono di problemi visivi, offrendo un’alternativa efficace agli occhiali e alle lenti a contatto. La serie continua a esplorare come le nuove tecnologie possano trasformare la vita quotidiana, rendendo il mondo più accessibile a tutti.


    Recent developments in health and medicine, particularly in Italy and Europe, highlight significant initiatives. Notably, Puglia has taken a global lead with a free neonatal genomic screening program launched in 2025, enabling early detection of genetic diseases in newborns. This service has garnered positive responses from families, enhancing newborn health and reducing parental anxiety.

    Another focal point is “Investing for Healthy Ageing,” aimed at creating sustainable strategies for an aging population, emphasizing the importance of good quality of life for seniors. Europarliamentarian Ignazio Marino advocates for a dedicated public health committee in Europe to address health challenges, including chronic diseases and healthcare inequalities.

    Discussions on health equity emphasize ensuring access to quality care for all, regardless of socioeconomic status. Additionally, a conference on longevity explored recent scientific advancements, particularly the role of microbiota in aging. The series “Libertà visiva” showcased innovative ICL lenses for stable vision correction, improving life quality for those with visual impairments.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero

  • Tumori: Cinieri (Fondazione Aiom) chiede maggiori fondi per test genomici

    Tumori: Cinieri (Fondazione Aiom) chiede maggiori fondi per test genomici

    Il ruolo dei test genomici, come Oncotype DX, si rivela cruciale nella gestione delle pazienti operate per tumore al seno. Questi esami, disponibili in Italia grazie a un fondo nazionale dedicato, consentono di valutare l’opportunità di ricorrere alla chemioterapia. Ogni anno, il fondo viene rinnovato per garantire che le pazienti possano accedere a questi test senza costi aggiuntivi.

    Il test e i suoi benefici

    Il test, effettuato su campioni tumorali, offre risultati tempestivi e permette di evitare trattamenti chemioterapici non necessari. Questo approccio non solo riduce gli effetti collaterali ma contribuisce anche a contenere i costi e a migliorare la qualità della vita delle donne affette da questa patologia. Ogni anno, circa 10.000 donne beneficiano di questo servizio, ma un recente studio indica che il numero delle pazienti eleggibili potrebbe superare le 13.000 unità.

    Richieste di incremento del fondo

    In questo contesto, Saverio Cinieri, presidente della Fondazione Aiom (Associazione Italiana Oncologia Medica), ha sottolineato l’importanza di un incremento del fondo attuale, fissato a 20 milioni di euro nella legge finanziaria. Durante il Congresso dell’European Society for Medical Oncology (Esmo), tenutosi a Berlino nel 2025, Cinieri ha evidenziato la necessità di aumentare il fondo di almeno 5 milioni di euro per garantire che tutte le donne che necessitano di questi test possano accedervi.

    Importanza del supporto finanziario

    Il supporto finanziario è essenziale per affrontare le esigenze crescenti delle pazienti e per garantire che le innovazioni nel campo della oncologia possano essere implementate in modo efficace. La disponibilità di test come Oncotype DX rappresenta un passo avanti significativo nella personalizzazione delle terapie e nella lotta contro il tumore al seno, un tema di rilevanza crescente nel panorama sanitario italiano.


    I test genomici come Oncotype DX sono fondamentali per le pazienti operate di tumore al seno, poiché aiutano a decidere se la chemioterapia è necessaria. In Italia, questi esami sono accessibili grazie a un fondo nazionale, rinnovato annualmente per garantire che non ci siano costi per le pazienti. Il test analizza campioni tumorali ed evita trattamenti superflui, migliorando la qualità della vita e riducendo i costi. Attualmente, circa 10.000 donne usufruiscono del servizio, ma un recente studio indica un potenziale di oltre 13.000 pazienti eleggibili. Saverio Cinieri, presidente della Fondazione Aiom, ha chiesto un aumento del fondo di 5 milioni di euro per soddisfare la crescente domanda. Il supporto finanziario è cruciale per implementare innovazioni oncologiche e garantire l’accesso a test personalizzati nel trattamento del tumore al seno, una questione sempre più rilevante in Italia.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero

  • Cancro al seno: la profilazione molecolare offre nuove opportunità terapeutiche

    Cancro al seno: la profilazione molecolare offre nuove opportunità terapeutiche

    Oggi, 22 ottobre 2025, Bergamo ha ospitato un importante convegno regionale organizzato dalla Fondazione Aiom, focalizzato sul tema della diagnostica molecolare e delle nuove terapie a bersaglio per il carcinoma mammario metastatico. L’evento si è svolto presso l’ospedale Papa Giovanni XXIII, dove esperti del settore hanno discusso delle innovazioni terapeutiche e diagnostiche che stanno trasformando il trattamento di questa malattia complessa.

    Il tumore al seno metastatico e le nuove terapie

    Il carcinoma mammario metastatico è una condizione che richiede un approccio terapeutico altamente personalizzato. Le recenti scoperte sulle terapie a bersaglio molecolare hanno aperto nuove prospettive di cura, migliorando significativamente la sopravvivenza e la qualità di vita delle pazienti. Durante il convegno, è emerso che per implementare con successo queste terapie innovative è indispensabile una caratterizzazione molecolare accurata della malattia. A tal fine, si è discusso dell’importanza della biopsia liquida, un esame del sangue non invasivo che permette di analizzare frammenti di DNA tumorale circolante (ctDNA) per identificare mutazioni genetiche rilevanti, come quelle del gene Esr1, del pathway PI3K/AKT, e le alterazioni di Brca1/2. Questi dati genetici sono fondamentali per guidare le scelte terapeutiche, consentendo l’applicazione della medicina di precisione, che offre trattamenti più mirati e tollerabili per ogni singola paziente.

    Il ruolo della diagnostica avanzata

    Il direttore dell’Oncologia Medica dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, Alberto Zambelli, ha sottolineato l’importanza della diagnostica avanzata e della profilazione molecolare nel trattamento del tumore mammario in fase avanzata. Zambelli ha affermato che l’ospedale, in qualità di centro Hub regionale, mira a collaborare con tutte le unità oncologiche provinciali per garantire l’accesso alla diagnostica di precisione a tutte le pazienti che ne necessitano. La diagnostica genomica non solo identifica mutazioni già note, ma consente anche di esaminare varianti genetiche rare che potrebbero essere rilevanti in studi clinici sperimentali o in trattamenti non convenzionali. Questo approccio si rivela particolarmente utile per i casi clinici più complessi, che richiedono strategie terapeutiche personalizzate.

    Il molecular tumor board e la rete di assistenza

    Un elemento centrale nella gestione delle terapie personalizzate è il Molecular Tumor Board (MTB), un’unità multidisciplinare composta da oncologi, biologi molecolari, genetisti, farmacologi e altri specialisti. Questa équipe analizza i singoli casi per garantire l’accesso alla diagnostica avanzata e alle terapie personalizzate, anche sperimentali quando necessario. In Regione Lombardia, il MTB opera secondo un modello organizzativo Hub & Spoke, articolato in undici unità clinico-assistenziali territoriali collegate al coordinamento centrale regionale. Questo sistema assicura una copertura capillare e omogenea, permettendo ai pazienti di tutte le province di accedere in modo equo e tempestivo alla diagnosi di precisione e alle terapie più avanzate.

    Innovazione e collaborazione per il futuro dell’oncologia

    Il convegno ha messo in evidenza come l’integrazione tra innovazione diagnostica, organizzazione del sistema sanitario e collaborazione multidisciplinare sia fondamentale per una reale trasformazione dell’oncologia. Le nuove tecnologie e approcci terapeutici stanno rendendo il trattamento del tumore al seno più vicino alle esigenze delle pazienti, più efficace e personalizzato. La giornata di oggi ha rappresentato un passo significativo verso un futuro in cui la medicina di precisione diventa la norma nella lotta contro il carcinoma mammario metastatico.


    Il 22 ottobre 2025, Bergamo ha ospitato un convegno della Fondazione Aiom sull’importanza della diagnostica molecolare e delle terapie a bersaglio per il carcinoma mammario metastatico. Svoltosi all’ospedale Papa Giovanni XXIII, l’evento ha riunito esperti che hanno discusso innovazioni che migliorano significativamente la vita delle pazienti. È emerso che la caratterizzazione molecolare, tramite biopsia liquida che analizza il DNA tumorale circolante, è cruciale per selezionare terapie personalizzate. Alberto Zambelli, direttore dell’Oncologia Medica, ha evidenziato la necessità di una diagnosi avanzata e di collaborazioni tra unità oncologiche regionali per garantire accesso alla medicina di precisione. Il Molecular Tumor Board, composto da vari specialisti, gioca un ruolo chiave nell’analisi di casi complessi. Il convegno ha sottolineato come innovazione e cooperazione siano essenziali per un trattamento oncologico efficace e personalizzato, avvicinandosi così a un futuro di terapie più mirate.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero

  • Salute: Paolo Bonolis presenta una legge per la balbuzie e l’inclusione sociale

    Salute: Paolo Bonolis presenta una legge per la balbuzie e l’inclusione sociale

    Il 22 ottobre 2025, durante la giornata internazionale della consapevolezza sulla balbuzie, si è svolto un convegno significativo presso il Consiglio regionale del Lazio. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Lea-Libera l’espressione autentica, in collaborazione con Psicodizione Onlus, e ha visto la partecipazione di numerosi esperti e sostenitori della causa.

    Paolo Bonolis, noto conduttore televisivo, ha voluto esprimere il proprio sostegno all’iniziativa, sottolineando l’importanza di considerare la balbuzie non come un difetto, ma come una caratteristica da rispettare. “Complimenti alla Regione Lazio per l’impegno nel sostenere una proposta di legge che, mi auguro, possa coinvolgere anche la politica e contribuire a costruire una società più inclusiva”, ha dichiarato Bonolis, evidenziando la necessità di una maggiore attenzione verso le persone balbuzienti.

    Un passo verso l’inclusione

    Durante il convegno, il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma, ha annunciato la sua intenzione di presentare una proposta di legge per tutelare i diritti delle persone che vivono con la balbuzie. Questo annuncio rappresenta un passo significativo verso la creazione di un ambiente più inclusivo e rispettoso. La proposta mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e a promuovere politiche che possano migliorare la qualità della vita di chi affronta questa condizione.

    Aurigemma ha sottolineato l’importanza di un’azione coordinata tra istituzioni, associazioni e comunità per affrontare le sfide legate alla balbuzie. La proposta di legge si propone di garantire supporto e risorse per le persone balbuzienti, affinché possano avere accesso a servizi adeguati e opportunità di integrazione sociale e lavorativa.

    Il ruolo delle associazioni e la consapevolezza sociale

    L’Associazione Lea, attraverso il convegno, ha voluto promuovere una maggiore consapevolezza riguardo alla balbuzie e alle sue implicazioni. Le associazioni come Lea e Psicodizione Onlus giocano un ruolo cruciale nell’educare la società e nel fornire supporto a chi vive questa condizione. La balbuzie, spesso stigmatizzata, richiede un cambiamento culturale che possa abbattere pregiudizi e stereotipi.

    In questo contesto, il convegno ha rappresentato un’importante opportunità per discutere delle esperienze di chi vive con la balbuzie e delle strategie per affrontare le difficoltà quotidiane. La partecipazione di esperti del settore ha arricchito il dibattito, fornendo informazioni utili e pratiche per migliorare la comunicazione e il supporto a livello individuale e sociale.

    L’incontro ha messo in luce la necessità di unire le forze per garantire che le persone balbuzienti possano essere ascoltate e supportate, contribuendo così a una società più giusta e inclusiva.


    On October 22, 2025, a significant conference took place at the Regional Council of Lazio for International Stuttering Awareness Day. Organized by the Lea Association and Psicodizione Onlus, the event featured prominent speakers, including television host Paolo Bonolis, who emphasized the importance of viewing stuttering as a characteristic worthy of respect rather than a flaw. He applauded Lazio’s efforts to support a proposed law aimed at protecting the rights of people who stutter.

    Lazio’s Regional Council President, Antonello Aurigemma, announced plans to introduce legislation for better support and resources for individuals with stuttering, promoting a more inclusive society. The event highlighted the crucial role of associations in raising awareness and educating the public about stuttering, which is often stigmatized. Experts discussed strategies to improve communication and address daily challenges faced by those who stutter, emphasizing the need for collective action in fostering an inclusive environment.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero

  • Psicologia accessibile a tutti: raccolte 50mila firme per una legge in Parlamento

    Psicologia accessibile a tutti: raccolte 50mila firme per una legge in Parlamento

    L’associazione no-profit Pubblica ha recentemente annunciato un importante traguardo nella sua campagna per garantire l’accesso pubblico e gratuito alla psicologia in Italia. Il coordinatore nazionale dell’iniziativa, Francesco Maesano, ha dichiarato che, per migliorare la salute mentale e prevenire la violenza, è necessario un investimento di 3 miliardi di euro. La proposta di legge di iniziativa popolare, che approderà in Senato entro la fine del 2025, ha già raccolto le 50.000 firme necessarie per avviare l’iter legislativo.

    Proposta di legge per l’accesso alla psicologia

    La campagna, promossa dall’associazione Pubblica, prevede l’istituzione di una rete psicologica nazionale. L’obiettivo principale è quello di implementare servizi di supporto psicologico in vari ambiti, tra cui scuole, luoghi di lavoro e centri sportivi. La proposta include anche il potenziamento del bonus psicologo, l’introduzione dello psicologo di base e riforme nella formazione professionale. Secondo Maesano, la legge rappresenta un passo fondamentale per garantire il benessere psicologico a tutti i cittadini.

    Il ruolo della campagna e dei volontari

    Francesco Maesano ha sottolineato l’importanza di continuare a raccogliere firme, affermando che ogni nuova adesione aumenterà la forza della proposta legislativa. Nelle prossime settimane, l’associazione prevede di essere presente in quasi 100 piazze italiane, con il supporto di oltre 1.200 volontari impegnati a distribuire volantini e raccogliere firme sia in formato cartaceo che digitale. “Vogliamo portare la psicologia dove serve davvero”, ha affermato Maesano, evidenziando la necessità di interventi mirati per affrontare le sfide quotidiane delle persone.

    Il team della campagna e il loro impegno

    Maesano ha espresso gratitudine verso il team che ha lavorato alla campagna, menzionando in particolare Marco Agnoletti e Luca Di Bonaventura di Jump, Giulia Delogu e Daniele Biaggi per il supporto digitale, e Francesca Mereta per il Project System. Ha anche ringraziato Caterina Pregliasco e il suo team, che coordinano una rete di attivisti attivi sul territorio. Il loro impegno è fondamentale per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della salute mentale e sulla necessità di garantire a tutti l’accesso a servizi psicologici adeguati.

    La campagna di Pubblica rappresenta un passo significativo verso la costruzione di una società più attenta e consapevole del benessere psicologico, un diritto fondamentale che deve essere garantito a tutti i cittadini.


    L’associazione no-profit Pubblica ha raggiunto un importante traguardo nella sua campagna per garantire l’accesso pubblico e gratuito alla psicologia in Italia, annunciando la raccolta di 50.000 firme per una proposta di legge che arriverà in Senato entro la fine del 2025. Coordinata da Francesco Maesano, l’iniziativa chiede un investimento di 3 miliardi di euro per migliorare la salute mentale e prevenire la violenza. La proposta include la creazione di una rete psicologica nazionale, potenziando il bonus psicologo e introducendo lo psicologo di base. Nei prossimi mesi, il team di oltre 1.200 volontari sarà attivo in quasi 100 piazze italiane per sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere ulteriori firme. Maesano ha sottolineato l’importanza di questo progetto per garantire a tutti l’accesso a servizi psicologici adeguati, promuovendo il benessere psicologico come diritto fondamentale.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero

  • Vaccino russo anti-cancro in fase di sperimentazione in Serbia, esperti scettici dopo il fallimento dello Sputnik

    Vaccino russo anti-cancro in fase di sperimentazione in Serbia, esperti scettici dopo il fallimento dello Sputnik

    La comunità scientifica internazionale manifesta scetticismo riguardo al vaccino ‘Enteromix’, sviluppato per la lotta contro il cancro. Questo prodotto, a base di mRNA, è stato presentato a settembre 2025 dall’Agenzia medica e biologica della Federazione Russa, che ha dichiarato di aver ottenuto “risultati promettenti” negli studi preclinici. La Serbia, con il ministro per la Cooperazione economica Nenad Popović, ha annunciato che sarà il primo Paese a condurre test clinici sul vaccino.

    Il progetto e la collaborazione tra Russia e Serbia

    Secondo quanto riportato da ‘Gazeta Tema’, l’iniziativa è frutto di un accordo diretto tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente serbo Aleksandar Vučić. Un team di esperti russi ha già effettuato un’ispezione negli ospedali di Belgrado, dove le sperimentazioni congiunte prenderanno avvio una volta che i medici serbi avranno completato la loro formazione a Mosca. Popović ha dichiarato che le prime dosi del vaccino saranno prodotte dall’ospedale Torlak di Belgrado a partire dal 2026. Questo progetto rappresenta un passo significativo nella cooperazione sanitaria tra i due Paesi.

    Le preoccupazioni degli esperti internazionali

    Sebbene il vaccino ‘Enteromix’ sia stato presentato come una potenziale soluzione per la cura del melanoma e di alcuni tipi di cancro ai polmoni, gli esperti internazionali si mostrano cauti. La sperimentazione umana è iniziata solo a giugno 2025, coinvolgendo 48 volontari. Questo numero ridotto di partecipanti e il fatto che la fase di sperimentazione sia ancora nelle fasi iniziali sollevano interrogativi sulla sicurezza e sull’efficacia del vaccino. La memoria collettiva è ancora fresca riguardo all’annuncio del vaccino Sputnik durante la pandemia di Covid-19, che alla fine non ha rispettato le aspettative iniziali. Anche in quel caso, la cosiddetta ‘diplomazia dei vaccini’ aveva cercato di avvicinare Russia ed Europa, ma con risultati deludenti.

    Implicazioni future e scenari di sviluppo

    Con l’inizio delle sperimentazioni in Serbia, il futuro del vaccino ‘Enteromix’ rimane incerto. La comunità scientifica attende con interesse i risultati dei test clinici, che potrebbero influenzare non solo l’approvazione del vaccino in Serbia, ma anche il suo potenziale utilizzo in altri Paesi. La collaborazione tra Russia e Serbia potrebbe aprire la strada a ulteriori sviluppi nella ricerca oncologica, ma le riserve espresse dagli esperti internazionali potrebbero rallentare il processo. La trasparenza nei risultati e la condivisione delle informazioni saranno cruciali per guadagnare la fiducia della comunità scientifica globale e per garantire che il vaccino possa realmente rappresentare un progresso nella lotta contro il cancro.


    La comunità scientifica internazionale esprime scetticismo sul vaccino ‘Enteromix’, sviluppato in Russia per combattere il cancro. Presentato a settembre 2025, il vaccino a base di mRNA ha ottenuto “risultati promettenti” in studi preclinici. La Serbia, attraverso il ministro Nenad Popović, avvierà i primi test clinici dopo un accordo tra i presidenti Putin e Vučić. Tuttavia, gli esperti sollevano preoccupazioni sulla sicurezza ed efficacia, data la fase iniziale della sperimentazione umana, iniziata a giugno 2025 su 48 volontari. Le aspettative sono basse dopo l’esperienza negativa con il vaccino Sputnik durante la pandemia di Covid-19. Nonostante la cooperazione tra Russia e Serbia possa portare a sviluppi nella ricerca oncologica, la mancanza di trasparenza e la necessità di dati solidi rimangono fattori cruciali per conquistare la fiducia della comunità scientifica e per il futuro del vaccino.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero

  • Giannatempo (Int): il 70% dei pazienti con cancro vescicale invasivo è libero da malattia dopo due anni di trattamento combinato

    Giannatempo (Int): il 70% dei pazienti con cancro vescicale invasivo è libero da malattia dopo due anni di trattamento combinato

    Nel 2024, l’Italia ha registrato circa 31.000 nuovi casi di tumore della vescica, una delle neoplasie più comuni nel Paese. Ogni anno, quasi 6.000 persone vengono diagnosticate con tumore della vescica muscolo-invasivo, una forma più aggressiva della malattia. Di questi, circa la metà non è idonea a ricevere trattamenti chemioterapici e deve affrontare l’unica opzione terapeutica disponibile, la cistectomia radicale, un intervento chirurgico che comporta la rimozione della vescica.

    Risultati di uno studio recente

    La dottoressa Patrizia Giannatempo, dirigente dell’Oncologia Medica Genitourinaria dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, ha rilasciato dichiarazioni significative riguardo a un recente studio presentato al congresso annuale della Società Europea di Oncologia Medica (Esmo), tenutosi a Berlino. Durante l’evento, sono stati discussi i risultati dello studio Keynote-905/Ev-303, che ha mostrato una promettente combinazione terapeutica. La nuova strategia prevede l’uso del farmaco immunoterapico pembrolizumab insieme all’anticorpo farmaco-coniugato enfortumab vedotin, somministrato sia prima che dopo l’intervento chirurgico.

    Risultati straordinari della combinazione terapeutica

    Questa combinazione ha portato a risultati straordinari: oltre il 70% dei pazienti trattati è risultato libero da malattia a due anni dall’intervento, con la possibilità di una guarigione duratura. Questo rappresenta un traguardo senza precedenti per una popolazione di pazienti che, fino ad ora, non aveva accesso a trattamenti efficaci. La dottoressa Giannatempo ha sottolineato che non solo questa terapia aumenta le possibilità di sopravvivenza, ma riduce anche del 60% il rischio di insorgenza di nuovi eventi avversi.

    Importanza della ricerca nella lotta contro il tumore

    L’importanza di questi risultati è particolarmente significativa, considerando che molti pazienti affetti da tumore della vescica muscolo-invasivo si trovano in una situazione di vulnerabilità, privi di opzioni terapeutiche valide. La ricerca continua a essere fondamentale per migliorare le prospettive di vita e la qualità della vita di chi affronta questa malattia, e i risultati ottenuti con la combinazione di pembrolizumab ed enfortumab vedotin rappresentano un passo avanti importante nella lotta contro il tumore della vescica.


    Nel 2024, l’Italia ha registrato circa 31.000 nuovi casi di tumore della vescica, con circa 6.000 diagnosi di tumore muscolo-invasivo ogni anno. Molti pazienti non possono ricevere chemioterapia e devono affrontare la cistectomia radicale. Un recente studio presentato al congresso della Società Europea di Oncologia Medica (Esmo) ha mostrato risultati promettenti con una nuova combinazione terapeutica: l’immunoterapico pembrolizumab e l’anticorpo coniugato enfortumab vedotin. Questo approccio ha dimostrato che oltre il 70% dei pazienti era libero da malattia a due anni dall’intervento, segnando un significativo progresso per coloro che non avevano altre opzioni valide. Inoltre, la terapia riduce il rischio di nuovi eventi avversi del 60%. Questi risultati evidenziano l’importanza della ricerca nella lotta contro il tumore della vescica, migliorando le prospettive di vita dei pazienti vulnerabili.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero