La comunità scientifica internazionale manifesta scetticismo riguardo al vaccino ‘Enteromix’, sviluppato per la lotta contro il cancro. Questo prodotto, a base di mRNA, è stato presentato a settembre 2025 dall’Agenzia medica e biologica della Federazione Russa, che ha dichiarato di aver ottenuto “risultati promettenti” negli studi preclinici. La Serbia, con il ministro per la Cooperazione economica Nenad Popović, ha annunciato che sarà il primo Paese a condurre test clinici sul vaccino.
Il progetto e la collaborazione tra Russia e Serbia
Secondo quanto riportato da ‘Gazeta Tema’, l’iniziativa è frutto di un accordo diretto tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente serbo Aleksandar Vučić. Un team di esperti russi ha già effettuato un’ispezione negli ospedali di Belgrado, dove le sperimentazioni congiunte prenderanno avvio una volta che i medici serbi avranno completato la loro formazione a Mosca. Popović ha dichiarato che le prime dosi del vaccino saranno prodotte dall’ospedale Torlak di Belgrado a partire dal 2026. Questo progetto rappresenta un passo significativo nella cooperazione sanitaria tra i due Paesi.
Le preoccupazioni degli esperti internazionali
Sebbene il vaccino ‘Enteromix’ sia stato presentato come una potenziale soluzione per la cura del melanoma e di alcuni tipi di cancro ai polmoni, gli esperti internazionali si mostrano cauti. La sperimentazione umana è iniziata solo a giugno 2025, coinvolgendo 48 volontari. Questo numero ridotto di partecipanti e il fatto che la fase di sperimentazione sia ancora nelle fasi iniziali sollevano interrogativi sulla sicurezza e sull’efficacia del vaccino. La memoria collettiva è ancora fresca riguardo all’annuncio del vaccino Sputnik durante la pandemia di Covid-19, che alla fine non ha rispettato le aspettative iniziali. Anche in quel caso, la cosiddetta ‘diplomazia dei vaccini’ aveva cercato di avvicinare Russia ed Europa, ma con risultati deludenti.
Implicazioni future e scenari di sviluppo
Con l’inizio delle sperimentazioni in Serbia, il futuro del vaccino ‘Enteromix’ rimane incerto. La comunità scientifica attende con interesse i risultati dei test clinici, che potrebbero influenzare non solo l’approvazione del vaccino in Serbia, ma anche il suo potenziale utilizzo in altri Paesi. La collaborazione tra Russia e Serbia potrebbe aprire la strada a ulteriori sviluppi nella ricerca oncologica, ma le riserve espresse dagli esperti internazionali potrebbero rallentare il processo. La trasparenza nei risultati e la condivisione delle informazioni saranno cruciali per guadagnare la fiducia della comunità scientifica globale e per garantire che il vaccino possa realmente rappresentare un progresso nella lotta contro il cancro.

La comunità scientifica internazionale esprime scetticismo sul vaccino ‘Enteromix’, sviluppato in Russia per combattere il cancro. Presentato a settembre 2025, il vaccino a base di mRNA ha ottenuto “risultati promettenti” in studi preclinici. La Serbia, attraverso il ministro Nenad Popović, avvierà i primi test clinici dopo un accordo tra i presidenti Putin e Vučić. Tuttavia, gli esperti sollevano preoccupazioni sulla sicurezza ed efficacia, data la fase iniziale della sperimentazione umana, iniziata a giugno 2025 su 48 volontari. Le aspettative sono basse dopo l’esperienza negativa con il vaccino Sputnik durante la pandemia di Covid-19. Nonostante la cooperazione tra Russia e Serbia possa portare a sviluppi nella ricerca oncologica, la mancanza di trasparenza e la necessità di dati solidi rimangono fattori cruciali per conquistare la fiducia della comunità scientifica e per il futuro del vaccino.
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