Autore: salutextutti.it

  • Milano-Cortina: Lilly diventa sponsor ufficiale delle Olimpiadi invernali 2026

    Milano-Cortina: Lilly diventa sponsor ufficiale delle Olimpiadi invernali 2026

    L’accordo siglato tra il Comitato organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026 e la compagnia farmaceutica Lilly rappresenta un passo significativo nella promozione della salute attraverso lo sport. La partnership, annunciata il 15 gennaio 2025, mira a valorizzare lo sport come simbolo di impegno e resilienza, favorendo una cultura del benessere in occasione delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali, che si svolgeranno dal 6 al 22 febbraio e dal 6 al 15 marzo 2026.

    Il ruolo di Lilly nei giochi di milano cortina 2026

    Lilly, in qualità di sponsor ufficiale, intende portare la propria esperienza nel campo della ricerca e dello sviluppo per stimolare il dibattito sulla salute e sulle barriere che possono ostacolare l’accesso a stili di vita sani. L’accordo prevede l’organizzazione di iniziative durante l’evento, con l’obiettivo di sensibilizzare cittadini e giovani sull’importanza della prevenzione e dell’intervento precoce nelle malattie croniche. Diversi studi, incluso uno recente pubblicato sul ‘British Journal of Sports Medicine’, evidenziano come un aumento dell’attività fisica possa prolungare la vita e ridurre il rischio di morte prematura. La collaborazione tra Lilly e il Comitato organizzatore si propone di ispirare un cambiamento positivo nella società, promuovendo un futuro più sano e inclusivo.

    Le dichiarazioni dei protagonisti

    Andrea Varnier, Ceo di Milano Cortina 2026, ha dichiarato che la partnership con Lilly rappresenta un valore fondamentale per il progetto. Varnier ha sottolineato l’importanza di ispirare le nuove generazioni a condurre stili di vita sani, evidenziando come Lilly incarni i principi di ricerca e salute necessari per il benessere collettivo. Dall’altra parte, Elias Khalil, presidente e General Manager Italy Hub di Lilly, ha espresso la volontà di creare un’eredità che vada oltre i Giochi, promuovendo una cultura del benessere attraverso l’impegno quotidiano e la collaborazione tra individui e istituzioni. Khalil ha anche messo in risalto come la salute e la resilienza siano fondamentali per il successo degli atleti, i quali continuano a superare i propri limiti.

    Testimonianze di atleti di alto livello

    La campionessa olimpica Sofia Goggia ha evidenziato l’importanza dello sport come alleato della salute, affermando che non si tratta solo di competizione, ma di sviluppo del carattere e cura di sé. Arianna Fontana, leggenda dello short track, ha condiviso la sua esperienza, sottolineando come lo sport possa insegnare a prendersi cura del corpo e della mente. Anche Marta Bassino, campionessa mondiale di sci alpino, ha confermato che la salute è fondamentale sia nello sport che nella vita, sostenendo l’importanza di uno stile di vita attivo.

    Davide Bendotti, atleta paralimpico, ha parlato del potere dello sport nel superare limiti fisici e paure. La sua esperienza personale, segnata da un incidente, lo ha portato a comprendere il valore della determinazione e della resilienza. Essere al fianco di Lilly in occasione delle Paralimpiadi di Milano Cortina 2026 rappresenta per lui un’opportunità per ispirare altri a perseguire i propri sogni senza arrendersi.

    La collaborazione tra Lilly e il Comitato organizzatore dei Giochi si propone, quindi, di trasformare l’impatto dello sport in un cambiamento significativo per la salute e il benessere delle comunità.


    L’accordo tra il Comitato organizzatore delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 e Lilly segna un passo importante nella promozione della salute attraverso lo sport. Annunciato il 15 gennaio 2025, la partnership mira a sottolineare l’importanza della salute e del benessere in occasione dei giochi, previsti dal 6 al 22 febbraio e dal 6 al 15 marzo 2026. Lilly, sponsor ufficiale, utilizzerà la sua esperienza per stimolare il dibattito sulla salute e promuovere stili di vita sani, includendo iniziative educative durante l’evento. Andrea Varnier, CEO di Milano Cortina 2026, ha evidenziato il valore della collaborazione, mentre Elias Khalil di Lilly ha espresso l’intento di creare un’eredità duratura. Atleti come Sofia Goggia e Davide Bendotti hanno sottolineato lo sport come strumento di crescita personale e resilienza, evidenziando l’importanza della salute nel raggiungere i propri obiettivi.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero

  • ICare 2025: al congresso degli anestesisti si parla di tecnologia e umanità nelle cure

    ICare 2025: al congresso degli anestesisti si parla di tecnologia e umanità nelle cure

    Si è aperto oggi, 15 maggio 2025, a Roma il Congresso Nazionale SIAARTIICARE 2025, un’importante manifestazione annuale dedicata agli anestesisti e rianimatori italiani. Questo evento, che ha visto la partecipazione di oltre 2.800 professionisti del settore, si svolgerà per tre giorni, offrendo un’opportunità di confronto scientifico, formazione e dialogo con le istituzioni. Durante il suo saluto inaugurale, Elena Bignami, presidente della Società Italiana di Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva e del Dolore, ha descritto ICARE come “un laboratorio di idee che unisce innovazione tecnologica, formazione e valori etici”. Ha inoltre sottolineato l’importanza di costruire un futuro in cui la tecnologia supporti la relazione umana con il paziente, piuttosto che sostituirla. Per facilitare la partecipazione di tutti, è stata allestita un’area dedicata ai bambini, con babysitter disponibili, e l’iniziativa “Food for Good” garantirà che il cibo non consumato venga donato a chi ne ha bisogno.

    Partecipazione e programma del congresso

    Quest’anno, il congresso ha registrato un numero record di partecipanti, con quasi 2.900 iscritti, di cui il 56% donne e il 44% uomini. Franco Marinangeli, responsabile del Comitato Congressi SIAARTI, ha evidenziato che l’evento include 126 sessioni istituzionali e 39 sponsorizzate, per un totale di 165 momenti formativi e 312 relatori, di cui un terzo donne. Sono stati ricevuti 274 abstract, di cui 236 accettati, e le sessioni pratiche del Coagulation Lab e del Sim Lab hanno superato le iscrizioni delle edizioni precedenti. Inoltre, l’area espositiva ospita 90 aziende sponsor su oltre 1.000 mq.

    Interventi e temi trattati

    Durante la cerimonia inaugurale, Maurizia Cacciatori, ex capitana della Nazionale Italiana di Pallavolo, e Christian Coletto di Pictet Asset Management hanno tenuto una lecture. Cacciatori ha parlato dell’importanza del lavoro di squadra, sottolineando che gli obiettivi collettivi superano sempre quelli individuali. Ha evidenziato come la capacità di adattarsi e supportare i compagni sia fondamentale per il successo. Coletto, nel suo intervento, ha discusso del futuro e dei megatrend, invitando i partecipanti a riflettere sull’importanza di gestire i dati in modo intelligente, specialmente nell’era dell’intelligenza artificiale.

    Comunicazione e etica nella medicina

    Uno dei momenti più attesi del congresso è stata la sessione “Comunicare la scienza, comunicare la cura: appropriatezza, intelligenza artificiale e social media”. Questo incontro ha affrontato l’importanza di coniugare innovazione, etica e linguaggio nella relazione medico-paziente. Silvia De Rosa, responsabile del Comitato Comunicazione SIAARTI, ha affermato che la comunicazione è essenziale nella pratica clinica e che, sebbene l’intelligenza artificiale possa amplificare la condivisione della conoscenza, non potrà mai sostituire la voce umana del medico.

    Il ruolo di SIAARTI nella medicina moderna

    Con il congresso ICARE 2025, SIAARTI riafferma il suo impegno non solo nella ricerca e nella formazione, ma anche nel dialogo tra scienza, istituzioni e società civile. L’obiettivo è promuovere una medicina sempre più appropriata, innovativa e umana. Alla cerimonia inaugurale, tenutasi presso il Rome Marriott Park Hotel, hanno partecipato figure istituzionali di rilievo, tra cui l’onorevole Ugo Cappellacci, presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, e Fabio Ciciliano, capo dipartimento della Protezione Civile. È stato anche trasmesso un messaggio video del presidente dell’AIFA, Robert Nisticò, e letto un messaggio del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. La giornata ha visto la presenza di numerosi esponenti del settore medico-scientifico, sottolineando l’importanza di questo evento per la comunità professionale.


    On May 15, 2025, the SIAARTI – ICARE 2025 National Congress opened in Rome, attracting over 2,900 participants, and marking a significant event for Italian anesthesiologists and intensivists. President Elena Bignami emphasized the congress as a “laboratory of ideas” that combines technological innovation, education, and ethical values, highlighting the need for technology to enhance rather than replace human patient relationships. The program includes 165 educational sessions with 312 speakers, and a focus on communication in medicine, particularly regarding the role of artificial intelligence and social media. Keynote speakers included former Italian volleyball captain Maurizia Cacciatori, who spoke on teamwork, and Christian Coletto, who addressed future trends in data management. The congress also features dedicated areas for families and initiatives like “Food for Good” to aid those in need. Prominent figures from various sectors attended, reinforcing SIAARTI’s commitment to innovation, ethics, and dialogue in modern medicine.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero

  • Malattie rare, Uniamo premia i progetti innovativi a favore dei pazienti

    Malattie rare, Uniamo premia i progetti innovativi a favore dei pazienti

    Al Forum Leopolda di Firenze, il 15 aprile 2025, si è svolta la cerimonia di premiazione della quinta edizione del Rare Diseases Award, un’iniziativa promossa da Uniamo – Federazione italiana malattie rare. Questo premio ha come obiettivo principale quello di dare voce ai pazienti e riconoscere l’impegno di chi lavora quotidianamente per migliorare la qualità della vita delle persone affette da malattie rare e delle loro famiglie. La presidente di Uniamo, Annalisa Scopinaro, ha aperto l’evento sottolineando l’importanza di questo riconoscimento, definendolo un momento di ispirazione e collaborazione, dove le buone pratiche diventano esempi concreti di innovazione e inclusione.

    Il premio e la sua importanza

    Il Rare Diseases Award è un’iniziativa che si distingue per il suo impegno nel valorizzare le esperienze e i progetti che mirano a migliorare la vita delle persone con malattie rare. La cerimonia di premiazione, che si tiene annualmente a Firenze, ha visto la partecipazione di importanti figure del settore, tra cui la madrina del premio, Domenica Taruscio, già direttrice del Centro nazionale malattie rare dell’Istituto superiore di sanità (Iss). Taruscio ha consegnato i riconoscimenti ai vincitori, portando un messaggio di supporto e incoraggiamento alla comunità dei pazienti. Questo premio non solo celebra i successi raggiunti, ma mira anche a stimolare una maggiore consapevolezza e sensibilizzazione riguardo alle problematiche legate alle malattie rare.

    I vincitori e le categorie del premio

    La giuria, composta da sei rappresentanti di associazioni affiliate a Uniamo, ha selezionato i progetti finalisti tra oltre 39 candidature, suddivise in tre categorie: sensibilizzazione, servizi e progetti di inclusione e integrazione. Per la categoria ‘Sensibilizzazione‘, sono stati premiati ex aequo due progetti: ‘Rare Reels. Pegaso goes digital!‘, realizzato dall’Iss in collaborazione con l’Agenzia italiana per la gioventù, European Grants International Academy e Uniamo, e ‘Scienza partecipata per il miglioramento della qualità di vita delle persone con malattia rara – edizione scuola‘, anch’esso dell’Iss, in collaborazione con il Centro studi Kos, la Lega del Filo d’Oro, l’Università di Catania e Uniamo.

    Amalia Egle Gentile, vincitrice del primo progetto, ha spiegato come il linguaggio dei social possa diventare uno spazio di incontro e consapevolezza, mentre Marta De Santis, primo ricercatore all’Iss, ha evidenziato l’importanza della partecipazione attiva degli studenti nel processo di cambiamento.

    Progetti innovativi nel campo della medicina

    Nella categoria ‘Servizi‘, il premio è stato assegnato al progetto ‘ApreciseKUre‘ dell’Associazione italiana malati di alcaptonuria (aimAku). Questo progetto si propone di sviluppare un ecosistema digitale di medicina di precisione a supporto della ricerca e dei pazienti. Annalisa Santucci, vicepresidente dell’associazione, ha spiegato che l’alcaptonuria è una malattia ultra-rara e che l’assenza di metodologie standardizzate rappresenta una sfida significativa per la sua gestione clinica. L’ecosistema ApreciseKUre integra risorse genetiche, biochimiche e cliniche, creando un servizio innovativo per la comunità scientifica e i pazienti.

    Nella categoria ‘Progetti di inclusione e integrazione‘, il riconoscimento è andato a ‘Note nell’aria – Art Without Borders‘, promosso da Conquistando Escalones Odv in collaborazione con Anffas Onlus e il Comune di Farra d’Isonzo, in provincia di Gorizia. Jessica Furlan, presidente dell’associazione, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra istituzioni e comunità per creare percorsi di inclusione attraverso l’arte.

    Riconoscimenti speciali e l’impatto dei progetti

    Una menzione speciale è stata conferita a Khadija El Aoufy dell’Università degli Studi di Firenze per il progetto ‘Taking care of patients with rheumatic diseases: development of a new model of telenursing for chronic and non-urgent health problems‘. El Aoufy ha messo in evidenza come la ricerca e la creatività possano avere un impatto significativo sulla vita delle persone. Annalisa Scopinaro ha concluso la cerimonia affermando che ogni progetto e ogni rete costruita può realmente cambiare la vita delle persone con malattie rare, sottolineando l’impegno di Uniamo nel continuare a lavorare insieme alle associazioni e ai partner per un futuro migliore.


    On April 15, 2025, the Rare Diseases Award ceremony took place in Florence, organized by Uniamo, the Italian Federation for Rare Diseases. The initiative aims to amplify the voices of patients and recognize efforts to enhance the lives of those affected by rare diseases. Annalisa Scopinaro, President of Uniamo, emphasized the award’s role in inspiring collaboration and showcasing best practices.

    This year’s award honored innovative projects across three categories: Awareness, Services, and Inclusion. Notable winners included “Rare Reels” and “Participatory Science” for Awareness, the “ApreciseKUre” initiative for Services, promoting precision medicine, and “Note nell’aria” for Inclusion, fostering community integration through art. Special recognition was given to Khadija El Aoufy for her telenursing project. Scopinaro concluded by reaffirming Uniamo’s commitment to improving the lives of individuals with rare conditions alongside partner organizations.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero

  • Influenza: colpito un bambino su quattro, pediatri avviano campagna nelle scuole

    Influenza: colpito un bambino su quattro, pediatri avviano campagna nelle scuole

    Il 23 ottobre 2025, la Società Italiana di Pediatria (Sip) ha lanciato una campagna di sensibilizzazione nelle scuole italiane per affrontare il problema dell’influenza infantile, che colpisce annualmente circa un bambino su quattro. Questa iniziativa, intitolata ‘Copriamoli bene… con la preVenzione’, mira a educare e proteggere i più piccoli, nonché a sensibilizzare le famiglie sui comportamenti preventivi da adottare.

    Il problema dell’influenza nei bambini

    In Italia, l’influenza rappresenta una minaccia significativa per la salute dei bambini, che manifestano sintomi come febbre, malessere generale e disturbi respiratori. In alcuni casi, le complicanze possono includere otiti e polmoniti. I bambini non solo sono i più vulnerabili al contagio, ma fungono anche da potenziali vettori del virus, diffondendo i malanni a familiari più fragili, come genitori e nonni. La campagna della Sip si propone di affrontare questa situazione direttamente nei luoghi in cui i bambini trascorrono gran parte del loro tempo: le scuole.

    Dettagli della campagna di sensibilizzazione

    La prima edizione della campagna coinvolge oltre 900 scuole e circa 64.000 alunni, con l’intento di raggiungere famiglie e comunità educante. Gli insegnanti sono invitati a partecipare a un corso di formazione gratuito e ricevono materiali informativi da condividere con gli alunni e le loro famiglie. Tra i materiali distribuiti ci sono una cartolina motivazionale con un QR code per accedere a un videomessaggio del presidente della Sip, Rino Agostiniani, e una brochure che distingue i falsi miti dalle buone pratiche quotidiane.

    Inoltre, la Sip ha istituito un sportello telefonico gratuito, attivo fino a febbraio 2026, per fornire chiarimenti e rispondere ai dubbi dei genitori riguardo agli strumenti di prevenzione, inclusi i vaccini. La campagna sottolinea l’importanza della scuola come presidio di salute, capace di attivare un circolo virtuoso che parte dai bambini e si estende a tutta la comunità.

    Messaggi chiave e raccomandazioni

    Rino Agostiniani ha messo in guardia sull’uso improprio degli antibiotici per trattare l’influenza, evidenziando che questi farmaci non sono efficaci contro i virus e possono causare effetti collaterali indesiderati. La prevenzione attraverso semplici gesti quotidiani è fondamentale. Agostiniani invita i genitori a rivolgersi con fiducia al proprio pediatra per ottenere consigli pratici e indicazioni su come proteggere i propri figli.

    La campagna ‘Copriamoli bene… con la preVenzione’ è realizzata con il supporto non condizionante di AstraZeneca e in collaborazione con La Fabbrica Società Benefit di Gruppo Spaggiari Parma, che ha curato l’ideazione e il coordinamento con le scuole. Questo progetto rappresenta un passo importante per rafforzare la salute pubblica e migliorare la consapevolezza sui temi legati alla prevenzione dell’influenza nei bambini.


    On October 23, 2025, the Italian Pediatric Society (Sip) launched a campaign in Italian schools to tackle the issue of childhood influenza, affecting about one in four children annually. Titled “Copriamoli bene… con la preVenzione,” this initiative aims to educate and protect children while raising family awareness about preventive behaviors. Influenza poses significant health risks for children, leading to symptoms like fever and respiratory issues, and can result in complications such as ear infections and pneumonia. The campaign will engage over 900 schools and approximately 64,000 students, providing teachers with free training and educational materials for parents. A hotline will also be available until February 2026 for parental inquiries. Sip President Rino Agostiniani emphasized the importance of prevention and proper use of antibiotics. Supported by AstraZeneca and La Fabbrica Società Benefit, this project seeks to enhance public health awareness about preventing influenza among children.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero

  • Synlab: in due anni investiti oltre 9 milioni per l’imaging diagnostico con intelligenza artificiale

    Synlab: in due anni investiti oltre 9 milioni per l’imaging diagnostico con intelligenza artificiale

    Nel 2025, il gruppo Synlab ha già raggiunto un traguardo significativo con oltre 300mila prestazioni erogate nel campo dell’imaging diagnostico. Questo risultato si inserisce all’interno di una strategia mirata a migliorare la qualità, l’efficacia e l’efficienza dei percorsi diagnostici, grazie all’introduzione di tecnologie avanzate e all’integrazione dell’intelligenza artificiale (IA) nelle apparecchiature. L’investimento complessivo di oltre 9 milioni di euro nel biennio 2024-2025 ha permesso di rivoluzionare il settore nei centri medici italiani, con un impatto diretto sulla salute dei pazienti.

    Innovazione e tecnologia nei centri Synlab

    Synlab ha implementato un piano di modernizzazione delle proprie attrezzature, puntando su apparecchiature all’avanguardia per garantire prestazioni diagnostiche di alta qualità. Nel 2025, il gruppo ha già operato in otto regioni italiane, collaborando anche con il Servizio Sanitario Nazionale per offrire servizi innovativi come risonanze magnetiche, TAC e radiologia tradizionale. L’integrazione dell’IA nelle macchine diagnostiche ha consentito di ottenere immagini di qualità superiore, aumentando la precisione diagnostica e riducendo i tempi di refertazione. Questo progresso si traduce in un miglioramento significativo nel percorso clinico dei pazienti, specialmente in contesti complessi come lo studio del torace e dell’addome, dove l’IA ha dimostrato di essere fondamentale per rilevare lesioni che potrebbero sfuggire ai metodi tradizionali.

    Inoltre, l’IA non solo migliora la qualità delle immagini, ma anche l’organizzazione interna dei processi diagnostici. L’automazione di fasi complesse, come la ricostruzione delle immagini, permette una maggiore efficienza e una riduzione dei tempi di attesa per i pazienti. Questo approccio innovativo rappresenta un passo avanti cruciale per la sanità moderna, dove la rapidità e l’accuratezza delle diagnosi sono essenziali.

    Il commento di Andrea Buratti e l’impatto sulla sanità

    Andrea Buratti, CEO di Synlab Italia, ha sottolineato l’importanza dell’imaging diagnostico radiologico come uno dei settori più dinamici della sanità contemporanea. Gli investimenti in tecnologia sono finalizzati a garantire diagnosi più precise e rapide, con l’obiettivo di ridurre al minimo il margine di errore, specialmente negli esami di screening e prevenzione. Buratti evidenzia come la competenza del personale medico debba essere supportata da strumenti avanzati, per migliorare l’esperienza del paziente e garantire diagnosi di alta qualità.

    Attualmente, Synlab gestisce una rete di 29 risonanze magnetiche, 14 TAC, 21 MOC, 22 mammografi e 40 apparecchiature radiologiche tradizionali distribuite in tutta Italia. Tra i servizi innovativi offerti, si distingue l’esame di risonanza magnetica Whole Body, che consente di esaminare gran parte dell’organismo senza l’uso di radiazioni ionizzanti. Questo approccio rappresenta un’opportunità di prevenzione per individuare precocemente anomalie o patologie oncologiche, garantendo un intervento tempestivo e personalizzato per i pazienti.

    Nuove tecnologie e potenziamento dell’offerta diagnostica

    Recentemente, il centro di Napoli ha visto un potenziamento della propria offerta diagnostica con l’installazione di una nuova TAC dotata di rivelatore Photon-Counting, integrata con IA. Filippo Cademartiri, direttore di Imaging Clinico e Ricerca per Diagnostica Avanzata Cardiovascolare presso IRCCS Synlab SDN, ha descritto questa tecnologia come la più grande innovazione degli ultimi dieci anni nel campo diagnostico. La nuova TAC è in grado di contare i singoli fotoni e analizzarne le caratteristiche, offrendo immagini ad alta risoluzione, capaci di distinguere strutture sottili come lo spessore di un capello.

    Questa tecnologia consente di ottenere dati più accurati, riducendo al contempo la dose di radiazioni per i pazienti, il che si traduce in diagnosi più precise e nella possibilità di identificare patologie in fase più precoce. In ambito cardiologico, la TAC permette acquisizioni rapide e di alta risoluzione, utili anche in presenza di calcificazioni coronariche o stent metallici. In oncologia, favorisce una stadiazione più precisa e un monitoraggio accurato delle lesioni, mentre in pneumologia consente studi polmonari a risoluzione ultraelevata.

    Anche il nuovo polo sanitario Synlab Manifattura Firenze conferma questa direzione, offrendo servizi come mammografia con tomosintesi, risonanza magnetica ad alto campo e TAC, contribuendo così a un accesso sempre più diffuso alla diagnostica radiologica avanzata.


    Nel 2025, il gruppo Synlab ha erogato oltre 300mila prestazioni diagnostiche, grazie a un investimento di oltre 9 milioni di euro per migliorare qualità ed efficienza. Con l’integrazione dell’intelligenza artificiale (IA) nelle apparecchiature, Synlab ha modernizzato i propri centri, operando in otto regioni italiane e collaborando con il Servizio Sanitario Nazionale. L’IA ha migliorato la qualità delle immagini e ridotto i tempi di refertazione, fondamentale nei casi complessi come lo studio del torace e dell’addome.

    Andrea Buratti, CEO di Synlab Italia, sottolinea l’importanza di tecnologie avanzate per diagnosi più accurate. La rete includesse 29 risonanze magnetiche e 14 TAC, oltre a innovativi esami come la risonanza magnetica Whole Body. Una nuova TAC a Napoli, con tecnologia Photon-Counting, offre immagini ad alta risoluzione, elevando la precisione diagnostica e riducendo l’esposizione alle radiazioni. Synlab continua a potenziare la sua offerta diagnostica su scala nazionale.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero

  • Trattamento delle dislipidemie: linee guida per la gestione delle prescrizioni nel Lazio

    Trattamento delle dislipidemie: linee guida per la gestione delle prescrizioni nel Lazio

    La Regione Lazio ha recentemente emesso una serie di comunicazioni riguardanti la **salute pubblica** e la **gestione dei farmaci**. Queste informazioni sono state diffuse dalla **Direzione Regionale Salute** e **Integrazione Sociosanitaria**, con l’obiettivo di aggiornare i **professionisti del settore** e garantire un **servizio sanitario** efficiente e conforme alle **normative vigenti**.

    Determinazioni Aifa e abrogazione delle note

    Il 10 settembre 2025, la **Direzione Regionale Salute** ed **Integrazione Sociosanitaria** ha comunicato l’abrogazione delle note **AIFA 2** e **4** attraverso le **Determinazioni AIFA 1011/2025** e **1033/2025**. Questo cambiamento si inserisce in un contesto di revisione delle **normative** che regolano la **prescrizione dei farmaci** nella Regione. La comunicazione mira a chiarire gli **ambiti attuativi** delle nuove disposizioni e a fornire **indicazioni precise** ai **medici** e ai **farmacisti**. L’iniziativa è parte di un processo più ampio volto a semplificare le **procedure** e a garantire una maggiore **trasparenza** nella gestione delle **risorse sanitarie**.

    Prescrizione di Enoxaparina Rovi

    L’11 agosto 2025, un’altra comunicazione ha riguardato l’indicazione alla **prescrizione di Enoxaparina Rovi**, attualmente disponibile nei magazzini della **Distribuzione Per Conto (DPC)**. Questa informazione è di particolare rilevanza per i **medici** che operano nella Regione, poiché la disponibilità di questo **farmaco** può influenzare le **scelte terapeutiche** e le **strategie di trattamento** per i **pazienti**. La **Direzione Regionale** ha fornito dettagli sulle modalità di **accesso** e **utilizzo** del **farmaco**, sottolineando l’importanza di seguire le **linee guida aggiornate**.

    Elenco dei farmaci e prezzi di riferimento

    Il 4 agosto 2025, la **Regione Lazio** ha pubblicato un **elenco dei farmaci** di cui è scaduta la **copertura brevettuale**, accompagnato dai relativi **prezzi di riferimento**. Questa lista, redatta in base a una **circolare** del 1 agosto, è destinata a garantire la **trasparenza** nei **prezzi dei farmaci** e a facilitare l’accesso ai **trattamenti** per i **pazienti**. La comunicazione rappresenta un passo significativo verso una maggiore **chiarezza** e **responsabilità** nella gestione del **sistema sanitario regionale**.

    Avviso pubblico per consulenza medico-legale

    Il 22 luglio 2025, la **Regione Lazio** ha lanciato un **avviso pubblico** esplorativo per manifestazioni di interesse riguardanti il **servizio di consulenza medico-legale** per la gestione dei **contenziosi**. Questa iniziativa è fondamentale per garantire una gestione appropriata delle **controversie** legate alla **salute** e per assicurare che i **diritti dei pazienti** siano tutelati. La **Direzione Regionale** ha invitato i **professionisti del settore** a partecipare attivamente a questa procedura, evidenziando l’importanza di avere **esperti competenti** nella risoluzione di tali questioni.

    Aggiornamenti sulla prescrizione delle eparine

    Il 7 luglio 2025, la **Direzione Regionale** ha comunicato un **aggiornamento** riguardante la modalità di **prescrizione delle Eparine a Basso Peso Molecolare (EPBM)** nella **Regione Lazio**. Questo aggiornamento è stato ritenuto necessario per ottimizzare l’utilizzo di questi **farmaci**, rendendo più chiari i **criteri di prescrizione** e facilitando l’accesso ai **pazienti**. La comunicazione ha incluso anche **indicazioni specifiche** per i **professionisti della salute**, al fine di garantire una corretta applicazione delle nuove disposizioni.

    La continua evoluzione delle **normative** e delle **procedure** nella **Regione Lazio** rappresenta un impegno costante per migliorare la **qualità** dei **servizi sanitari** e garantire che i **cittadini** ricevano le **cure necessarie** in modo efficace e tempestivo.


    La Regione Lazio ha adottato nuove comunicazioni riguardanti la salute pubblica e la gestione dei farmaci, diffuse dalla Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria. Il 10 settembre 2025, è stata annunciata l’abrogazione delle note AIFA 2 e 4 per semplificare la prescrizione dei farmaci. L’11 agosto, è stata fornita indicazione sulla prescrizione di Enoxaparina Rovi, evidenziando la sua disponibilità e l’importanza di seguire le linee guida. Il 4 agosto è stato pubblicato un elenco di farmaci scaduti brevetto con relativi prezzi di riferimento, per garantire maggiore trasparenza. Inoltre, il 22 luglio è stato lanciato un avviso pubblico per consulenze medico-legali, mentre il 7 luglio sono stati aggiornati i criteri di prescrizione delle eparine a basso peso molecolare. Queste iniziative mirano a ottimizzare le procedure e garantire un servizio sanitario efficiente e conforme.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero

  • Farmaci: l’immunologa Quinti rivela che solo il 25% delle immunoglobuline è per le immunodeficienze primitive

    Farmaci: l’immunologa Quinti rivela che solo il 25% delle immunoglobuline è per le immunodeficienze primitive

    Un recente studio condotto presso il Centro di Ricerca della Sapienza Università di Roma ha rivelato che il 24% dei pazienti affetti da immunodeficienza riceve immunoglobuline. Questo dato, considerato rappresentativo anche per il contesto italiano, sottolinea una crescente preoccupazione riguardo alla disponibilità di plasmaderivati. Durante il digital talk intitolato “Disponibilità di plasma in Italia. Un tema di salute pubblica che attende risposte”, tenutosi nel mese di aprile 2025, la dottoressa Isabella Quinti, immunologa e professore ordinario di Medicina Interna, ha evidenziato come i progressi nella diagnosi stiano ampliando il numero di pazienti che necessitano di questo trattamento.

    La dottoressa Quinti ha spiegato che, sebbene ci sia un aumento nella capacità diagnostica, la disponibilità di plasma e dei suoi derivati non riesce a tenere il passo con la crescente domanda. La situazione è critica, in quanto la necessità di immunoglobuline continua a salire, mentre l’offerta rimane sostanzialmente limitata. Questo squilibrio potrebbe portare a difficoltà significative nel trattamento dei pazienti, rendendo urgente una riflessione sulle strategie da adottare per garantire un approvvigionamento adeguato.

    Nell’ambito della salute pubblica, la questione della disponibilità di plasma è fondamentale. La dottoressa Quinti ha sottolineato che è necessario un intervento coordinato tra le istituzioni sanitarie e i centri di raccolta per affrontare questa problematica. La crescente domanda di immunoglobuline non solo riflette un miglioramento nella diagnosi delle malattie, ma evidenzia anche la necessità di investimenti maggiori nella raccolta e nella lavorazione del plasma.

    In sintesi, il digital talk ha messo in luce una questione critica per la salute pubblica in Italia, richiamando l’attenzione su un tema che merita risposte rapide e concrete. Il futuro della disponibilità di plasmaderivati dipenderà dalla capacità di affrontare queste sfide in modo efficace e tempestivo.


    Uno studio della Sapienza Università di Roma ha rivelato che il 24% dei pazienti con immunodeficienza riceve immunoglobuline, evidenziando una preoccupante scarsità di plasmaderivati. Durante il digital talk “Disponibilità di plasma in Italia”, la dottoressa Isabella Quinti ha sottolineato che, nonostante i progressi diagnostici, la domanda di questi trattamenti continua a crescere, mentre l’offerta rimane insufficiente. Questo squilibrio può comportare gravi difficoltà nel trattamento dei pazienti. La salute pubblica in Italia pone quindi l’accento sulla necessità di un intervento coordinato tra istituzioni sanitarie e centri di raccolta per garantire un adeguato approvvigionamento. La crescente richiesta di immunoglobuline non solo riflette miglioramenti nella diagnosi, ma evidenzia anche la necessità di investimenti maggiori nella raccolta e lavorazione del plasma. Il digital talk ha quindi messo in luce una questione critica che richiede risposte rapide e concrete per il futuro della disponibilità di plasmaderivati.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero

  • Farmaci: Aceti (Salutequità) sottolinea l’importanza di un’alleanza tra stakeholder sui plasmaderivati

    Farmaci: Aceti (Salutequità) sottolinea l’importanza di un’alleanza tra stakeholder sui plasmaderivati

    Il 2025 segna un anno cruciale per la salute pubblica in Italia, con il tema della disponibilità di plasma che emerge come una questione di rilevanza nazionale. Durante un recente digital talk organizzato da Adnkronos, Tonino Aceti, presidente di Salutequità, ha sottolineato l’importanza di affrontare diverse aree critiche per garantire un sistema sanitario più robusto e accessibile.

    Le sfide da affrontare

    Aceti ha evidenziato che esistono molteplici aspetti su cui è necessario intervenire. Tra questi, la promozione della cultura della donazione si pone come un obiettivo fondamentale. La consapevolezza e l’impegno dei cittadini nella donazione di sangue e plasma sono essenziali per garantire un approvvigionamento costante e sicuro. Inoltre, il presidente ha messo in luce l’urgenza di accelerare l’approvazione del Piano nazionale per l’autosufficienza del sangue, un documento strategico che potrebbe migliorare significativamente la gestione delle risorse ematiche nel Paese.

    Un altro punto cruciale toccato da Aceti riguarda il monitoraggio dei sistemi di controllo delle Regioni. È fondamentale che le diverse amministrazioni locali collaborino e si allineino con le normative nazionali per evitare disparità nell’accesso alle cure. Il presidente ha anche menzionato il problema del payback, una misura che, sebbene inizialmente concepita come temporanea, rischia di compromettere la stabilità del sistema sanitario. La sua continua applicazione potrebbe disincentivare le donazioni e rendere il sistema più vulnerabile.

    Un’alleanza necessaria

    Aceti ha proposto la creazione di un’alleanza tra tutti gli stakeholder coinvolti, per garantire la certezza delle cure e l’equità di accesso per tutti i cittadini. La collaborazione tra istituzioni, professionisti della salute e cittadini è vista come la chiave per affrontare queste sfide e migliorare la situazione attuale. La legge di Bilancio, in questo contesto, rappresenta un’importante opportunità per testare l’impegno collettivo verso una sanità più equa e sostenibile.

    La disponibilità di plasma non è solo una questione di approvvigionamento, ma un elemento essenziale per la salute pubblica. La necessità di un approccio integrato e collaborativo è più urgente che mai, e le parole di Aceti risuonano come un appello a tutti i protagonisti del sistema sanitario italiano per lavorare insieme verso un obiettivo comune.


    Il 2025 è un anno cruciale per la salute pubblica in Italia, con la disponibilità di plasma al centro del dibattito. Durante un digital talk di Adnkronos, Tonino Aceti, presidente di Salutequità, ha evidenziato l’importanza di promuovere una cultura della donazione di sangue e plasma, fondamentale per un approvvigionamento costante e sicuro. Ha anche sottolineato l’urgenza di approvare il Piano nazionale per l’autosufficienza del sangue, che potrebbe migliorare la gestione delle risorse ematiche. Un altro aspetto critico riguarda il monitoraggio dei sistemi di controllo regionali, per garantire parità nell’accesso alle cure. Aceti ha proposto un’alleanza tra tutti gli stakeholder per assicurare equità e certezza nelle cure. Inoltre, ha avvertito sulle conseguenze del payback, che potrebbe disincentivare le donazioni. Un approccio collaborativo è essenziale per affrontare queste sfide e garantire una sanità più equa e sostenibile per tutti.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero

  • Farmaci: Gamba (Avis) segnala un aumento dei giovani donatori di sangue e plasma

    Farmaci: Gamba (Avis) segnala un aumento dei giovani donatori di sangue e plasma

    In Italia, il panorama della donazione di sangue e plasma presenta dati significativi. Attualmente, il 43% dei donatori contribuisce con il sangue, mentre una percentuale ben più alta, pari al 73%, offre anche plasma. Tuttavia, l’analisi per fasce di età mette in luce una situazione preoccupante: il numero di donatori è in calo tra i 26 e i 55 anni, con un incremento registrato solamente tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni. Questo andamento rispecchia la demografia del Paese e solleva interrogativi sulle motivazioni che portano a questa flessione, che possono essere di natura sociale, lavorativa o di altro tipo.

    Il calo dei donatori tra i 26 e i 55 anni

    L’analisi condotta da Tiziano Gamba, consigliere nazionale dell’AVIS e membro del comitato medico dell’Associazione, evidenzia l’importanza di affrontare questa situazione. Gamba ha sottolineato, durante un recente digital talk organizzato da Adnkronos, che è fondamentale intervenire per mantenere i giovani nel sistema di donazione. La disponibilità di plasma è cruciale, poiché da esso si ricavano farmaci essenziali per le persone affette da malattie rare e immunodeficienze.

    Le associazioni di donatori, come l’AVIS, svolgono un ruolo chiave in questo contesto. Investire maggiormente in queste organizzazioni non solo aiuta a sensibilizzare i giovani, ma è anche un passo necessario per garantire un futuro sostenibile alla donazione di sangue e plasma. La sfida è quindi duplice: da un lato, è necessario incentivare i giovani a diventare donatori e, dall’altro, mantenere l’interesse delle fasce di età più mature, che attualmente mostrano una significativa diminuzione delle presenze.

    L’importanza della sensibilizzazione e dell’educazione

    La questione della donazione di plasma e sangue non è solo una questione di numeri, ma è strettamente legata alla salute pubblica. La carenza di donatori può avere ripercussioni dirette sulla disponibilità di farmaci salvavita. Pertanto, è essenziale che le istituzioni e le associazioni lavorino insieme per promuovere campagne di sensibilizzazione che raggiungano tutte le fasce di età, con particolare attenzione ai giovani.

    Iniziative educative nelle scuole e nei luoghi di lavoro possono contribuire a creare una cultura della donazione, incoraggiando i giovani a comprendere l’importanza di questo gesto. La creazione di eventi e attività che coinvolgano direttamente i potenziali donatori può anche aumentare la partecipazione. Solo attraverso un impegno costante e mirato sarà possibile invertire la tendenza attuale e garantire un futuro sicuro per la donazione di sangue e plasma in Italia.


    In Italia, la donazione di sangue e plasma mostra dati contrastanti: mentre il 43% dei donatori offre sangue, il 73% contribuisce anche con plasma. Tuttavia, c’è un preoccupante calo dei donatori tra i 26 e i 55 anni, con un incremento solo tra i giovani (18-25 anni). Tiziano Gamba dell’AVIS ha sottolineato l’urgenza di coinvolgere i giovani e mantenere l’interesse delle fasce di età più mature, essenziale per garantire la disponibilità di plasma, fondamentale per farmaci salvavita. È cruciale che istituzioni e associazioni promuovano campagne di sensibilizzazione che raggiungano tutte le età, con iniziative educative nelle scuole e nei posti di lavoro. Solo con un impegno costante si potrà invertire la tendenza e assicurare un futuro sostenibile per la donazione di sangue e plasma in Italia.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero

  • Farmaceutica: Carugi di Farmindustria chiede minori ostacoli per il plasma

    Farmaceutica: Carugi di Farmindustria chiede minori ostacoli per il plasma

    Francesco Carugi, presidente del Gruppo Emoderivati di Farmindustria, ha lanciato un appello durante un recente digital talk organizzato da Adnkronos, tenutosi nel 2025, riguardo alla disponibilità di plasma in Italia. Durante l’incontro, Carugi ha sottolineato l’importanza di stabilire una maggiore partnership con gli stakeholder e ha sollecitato le istituzioni a impegnarsi concretamente per rimuovere le barriere attualmente esistenti. Queste limitazioni ostacolano l’allocazione delle risorse e dei plasmaderivati nel paese.

    Riconoscere il plasma come materia prima critica

    Carugi ha evidenziato che è fondamentale riconoscere il plasma come una materia prima critica, con i plasmaderivati considerati farmaci essenziali. Ha esortato a garantire un accesso stabile e sicuro a questi prodotti all’interno del Servizio Sanitario Nazionale. La questione del plasma è di particolare rilevanza, soprattutto alla luce della sua classificazione come “critica” dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

    Importanza della disponibilità di plasma in Italia

    La disponibilità di plasma in Italia è un tema che richiede attenzione e azioni concrete, poiché il plasma e i suoi derivati sono fondamentali per la salute pubblica. La richiesta di Carugi si inserisce in un contesto più ampio di necessità di migliorare le politiche sanitarie e garantire che i pazienti abbiano accesso ai trattamenti necessari. La collaborazione tra le parti coinvolte è vista come un passo cruciale per superare le difficoltà attuali e per assicurare un futuro più sostenibile nella gestione delle risorse sanitarie legate al plasma.


    Francesco Carugi, presidente del Gruppo Emoderivati di Farmindustria, ha sollevato preoccupazioni sulla disponibilità di plasma in Italia durante un digital talk nel 2025. Ha enfatizzato l’importanza di creare alleanze più forti con gli stakeholder e di invitare le istituzioni a rimuovere barriere che ostacolano l’allocazione delle risorse di plasmaderivati, considerati farmaci essenziali. Il plasma è riconosciuto come materia prima critica dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, rendendo la sua disponibilità fondamentale per la salute pubblica. Carugi ha chiesto un accesso stabile a questi prodotti all’interno del Servizio Sanitario Nazionale, evidenziando la necessità di migliorare le politiche sanitarie per garantire ai pazienti trattamenti necessari. La collaborazione tra le parti interessate è vista come cruciale per affrontare le attuali sfide e promuovere una gestione sostenibile delle risorse sanitarie legate al plasma.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero