Autore: fornelliditalia.it

  • Con Excellence, l’alta cucina riscopre le sue origini tradizionali

    Con Excellence, l’alta cucina riscopre le sue origini tradizionali

    Dal 3 al 7 novembre 2025, Roma ospita l’evento Excellence Food Innovation, che si svolge presso Officine Farneto. Questa manifestazione culinaria, ideata da Pietro Ciccotti e curata da Laura Mantovano, si propone di ridefinire i canoni dell’alta cucina, puntando su un nuovo approccio che privilegia la semplicità. L’obiettivo è quello di creare piatti degni di una Sella Michelin utilizzando esclusivamente tre ingredienti. Questo concetto rappresenta un ritorno alle origini della gastronomia, dove la qualità e l’autenticità sono al centro dell’esperienza culinaria.

    Evento e partecipazione

    L’evento, sostenuto da Roma Capitale, Bcc Roma ed Enel, prevede cinque giornate ricche di conferenze, degustazioni, cooking show e convention, tutte dedicate all’innovazione e alla qualità nel settore alimentare. Il tema centrale di questa edizione è “il manifesto del True Dining“, che promuove la ricerca dell’autenticità e della responsabilità nella gastronomia contemporanea. In questa edizione, trenta chef, tra cui quarantuno stelle Michelin, si sfideranno per realizzare piatti con soli tre ingredienti, mettendo in luce la loro creatività e abilità.

    Premi e riconoscimenti

    L’apertura ufficiale dell’evento ha visto la partecipazione del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. Durante la cerimonia, sono stati assegnati sei Premi Excellence, tra cui il Premio alla Carriera allo chef Carlo Cracco e il Premio Excellence Chef a Ernesto Iaccarino. Questi riconoscimenti sottolineano l’importanza del talento e dell’innovazione nel panorama gastronomico italiano.

    Pastry exhibition e evoluzione

    Excellence Food Innovation 2025 include anche la Pastry Exhibition, che vedrà la Lectio Magistralis del Maestro Iginio Massari, considerato uno dei più grandi pasticceri italiani. Pietro Ciccotti ha dichiarato che Excellence, nata dodici anni fa per offrire un palcoscenico all’enogastronomia, si sta evolvendo per accentuare il suo carattere congressuale e ampliare il suo raggio d’azione. L’evento diventa così un’importante occasione di confronto tra chef di ristoranti stellati e giovani talenti emergenti, con un focus particolare sull’identità culinaria.

    Sostenibilità e futuro

    La manifestazione si impegna a seguire i principi della sostenibilità, in linea con l’Agenda ONU 2030, rendendo Roma un punto di riferimento per il dibattito sull’innovazione gastronomica e il futuro del cibo.

    Dal 3 al 7 novembre 2025, Roma ospiterà l’evento Excellence Food Innovation presso Officine Farneto, ideato da Pietro Ciccotti e curato da Laura Mantovano. Questa manifestazione mira a innovare l’alta cucina attraverso la semplicità, con chef che realizzano piatti Michelin usando solo tre ingredienti. Sostenuta da Roma Capitale, Bcc Roma ed Enel, l’evento offrirà cinque giorni di conferenze, degustazioni, cooking show e convention, tutti incentrati sul manifesto del “True Dining,” promuovendo autenticità e responsabilità. Durante l’apertura, il ministro Francesco Lollobrigida ha premiato chef, come Carlo Cracco e Ernesto Iaccarino, evidenziando l’innovazione culinaria. L’inclusione della Pastry Exhibition, con la Lectio Magistralis di Iginio Massari, segna l’evoluzione dell’evento, che favorisce il dialogo tra chef di ristoranti stellati e talenti emergenti, impegnandosi alla sostenibilità e al dibattito sull’avvenire della gastronomia.

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  • Coldiretti Lombardia: produzione di riso in calo del 10% a causa di grandine e sbalzi termici

    Coldiretti Lombardia: produzione di riso in calo del 10% a causa di grandine e sbalzi termici

    La campagna di raccolta del riso in Lombardia sta affrontando una fase critica, con previsioni di un calo del 10% rispetto a una stagione media. Nonostante le rese e la qualità del prodotto siano considerate positive, gli eventi climatici avversi, come le grandinate e i repentini sbalzi termici, hanno influito negativamente sui risultati. Questa informazione proviene da una prima analisi condotta da Coldiretti tra i produttori, mentre le operazioni di mietitura si avvicinano alla conclusione. La questione è stata discussa durante il convegno “Il futuro del riso inizia con l’acqua. Agricoltura e cambiamento climatico: strategie per uno sviluppo sostenibile”, tenutosi a Pavia e organizzato da Coldiretti con la partecipazione di esperti e rappresentanti istituzionali.

    Le sfide del mercato del riso

    Ambrogio Cazzaniga, un risicoltore di Rosate, situata a ovest di Milano, ha dichiarato: “Prima del taglio, la produzione di riso in questo anno sembrava promettente, ma dopo la raccolta abbiamo constatato una diminuzione di almeno il 10% rispetto a una stagione normale. Chi ha subito danni da grandine, purtroppo, ha registrato perdite ancor più significative. Tuttavia, per quanto riguarda le rese, possiamo affermare che siamo nella norma, sicuramente meglio rispetto all’anno scorso.”

    Problemi di mercato e importazioni

    Oltre alle difficoltà legate alle condizioni climatiche, i produttori lombardi devono affrontare anche problematiche sul fronte del mercato. Le importazioni di riso straniero hanno registrato un incremento del 10% nei primi sette mesi del 2025, causando un significativo abbassamento dei prezzi per il riso italiano. I produttori nazionali si trovano a dover vendere il proprio prodotto a prezzi quasi dimezzati rispetto a pochi mesi fa. Le quotazioni per le varietà più rinomate, come il Carnaroli e l’Arborio, sono passate da 1-1,10 euro al chilo a soli 60-70 centesimi nell’attuale campagna.

    Politica tariffaria e sostenibilità

    Questa situazione è ulteriormente complicata dalla politica tariffaria, poiché il 60% del riso importato in Italia beneficia di tariffe agevolate, con il 50% di esso che arriva già confezionato. Coldiretti sottolinea l’urgenza di affrontare questa crisi, che non solo mette a rischio la sostenibilità economica dei produttori locali, ma anche la qualità del riso italiano, un prodotto di eccellenza nel panorama agroalimentare nazionale.

    La raccolta del riso in Lombardia sta affrontando una crisi, con previsioni di un calo del 10% rispetto alla media annuale. Nonostante rese e qualità del prodotto siano considerate positive, eventi climatici avversi come grandinate e sbalzi termici hanno avuto un impatto significativo. Questo è emerso da un’analisi di Coldiretti, in un convegno a Pavia dedicato a sostenibilità e cambiamento climatico. Ambrogio Cazzaniga, risicoltore, ha confermato che, sebbene le aspettative iniziali fossero promettenti, le perdite dopo la raccolta sono allarmanti, specialmente per chi ha subito danni da grandine. Inoltre, l’incremento del 10% delle importazioni di riso straniero ha ridotto notevolmente i prezzi per il riso italiano, costringendo i produttori a vendere a prezzi quasi dimezzati. Coldiretti avverte che questa situazione minaccia non solo la sostenibilità economica dei produttori locali, ma anche la qualità del rinomato riso italiano.

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  • Coldiretti: inaccettabile il taglio del 20% alla Pac, il Parlamento Ue intervenga

    Coldiretti: inaccettabile il taglio del 20% alla Pac, il Parlamento Ue intervenga

    La presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, ha avuto un incontro oggi pomeriggio, il 10 marzo 2025, presso Palazzo Rospigliosi, sede della Coldiretti. Durante questo incontro, Metsola ha dialogato con il presidente dell’organizzazione agricola, Ettore Prandini, e il segretario generale, Vincenzo Gesmundo, su questioni cruciali riguardanti l’Unione Europea. Tra i temi discussi si sono evidenziati i tagli alla Politica Agricola Comune (Pac), gli accordi di libero scambio e le prospettive future per il settore agroalimentare europeo.

    Proposte per il futuro della pac

    Coldiretti ha presentato alla presidente Metsola un documento contenente le proprie proposte per la Pac dopo il 2027 e per il futuro dell’agricoltura nell’ambito del nuovo Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) 2028-2034. L’organizzazione ha descritto questa situazione come “un pericoloso cambio di paradigma per il futuro dell’Unione“. La Commissione Europea ha infatti deciso di ridurre le risorse destinate alle politiche agricole e di coesione, con il bilancio agricolo che passerà da 386 miliardi di euro del QFP 2021-2027 a 297,5 miliardi. A questo si aggiungono ulteriori 6,3 miliardi per la riserva di crisi, la promozione e l’assistenza tecnica. Coldiretti ha evidenziato che l’aumento della riserva di crisi è solo apparente, poiché gran parte di questi fondi è già destinata a compensare gli agricoltori danneggiati da accordi commerciali, come quello con il Mercosur, rendendoli inutilizzabili per affrontare nuove emergenze.

    Incremento della competitività e società

    In aggiunta, la voce “Competitività e Società” subirà un incremento fino a 409 miliardi di euro, di cui 175 miliardi destinati a Horizon Europe. Questo comporta un trasferimento significativo di risorse verso i settori industriale, digitale e della difesa. Coldiretti ha osservato che questa impostazione evidenzia la priorità attribuita dalla Commissione ai comparti tecnologici e strategico-militari, a scapito della produzione reale, del settore agroalimentare e delle aree rurali europee.

    On March 10, 2025, European Parliament President Roberta Metsola met with Coldiretti leaders, Ettore Prandini and Vincenzo Gesmundo, at Palazzo Rospigliosi to discuss critical issues facing the EU. Key topics included cuts to the Common Agricultural Policy (CAP), trade agreements, and the future of the European agri-food sector. Coldiretti presented proposals for the CAP post-2027 and the upcoming Multiannual Financial Framework (MFF) 2028-2034, expressing concerns over a significant reduction in agricultural budget from €386 billion (2021-2027) to €297.5 billion. They noted that the increase in the crisis reserve fund appears misleading, as much is earmarked to compensate farmers affected by trade deals, like the Mercosur agreement. Additionally, funding for “Competitiveness and Society” will rise to €409 billion, favoring industrial and defense sectors, highlighting a shift in EU priorities away from agriculture and rural areas.

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  • Inizia il Campionato Mondiale della Pizza Doc: sfide tra i migliori pizzaioli

    Inizia il Campionato Mondiale della Pizza Doc: sfide tra i migliori pizzaioli

    Scade il 5 novembre 2025 il termine per iscriversi all’undicesima edizione del Campionato Mondiale Pizza Doc, un evento atteso che si svolgerà dal 11 al 13 novembre presso il Next – Nuova Esposizione Ex Tabacchificio di Cafasso, situato nei pressi dei templi di Capaccio – Paestum, in provincia di Salerno. Gli interessati possono inviare la loro domanda di partecipazione attraverso il sito ufficiale www.campionatomondialepizzadoc.it.

    Dettagli sull’evento

    Il Campionato è organizzato dall’Accademia Nazionale Pizza Doc, un ente dedicato alla formazione di pizzaioli professionisti e non solo. La competizione è aperta a pizzaioli provenienti sia dall’Italia che dall’estero. Attualmente, l’evento ha già attratto partecipanti da oltre 30 nazioni, tra cui Stati Uniti, Brasile, Argentina, Canada, Cile, Venezuela, Ecuador, Portogallo, Colombia, Panama, Corea del Sud, Albania, Tunisia, Polonia, Svezia, Francia, Spagna, Regno Unito, Slovacchia, Romania, Ungheria e Malta.

    Il Campionato, sostenuto dall’amministrazione comunale di Capaccio, dalla Provincia di Salerno, dalla Regione Campania e dalla Camera di Commercio di Salerno, prevede un totale di 24 categorie per professionisti, 3 trofei speciali e 1 categoria dedicata agli amatori. Tra le varie categorie, ci saranno 4 categorie Top, dalle quali verrà eletto il Campione Mondiale Pizza Doc 2025. Inoltre, sono previste 9 categorie Special, 4 categorie di gruppo e 3 categorie di abilità.

    Pizza doc social e premiazione

    Un elemento innovativo di quest’edizione è rappresentato dalla categoria Pizza Doc Social. Le pizze in gara saranno fotografate e le immagini caricate in un album condiviso sui canali Facebook del Campionato. Gli utenti potranno votare le loro pizze preferite dal 20 novembre fino alle 23.59 del 5 dicembre. La foto che riceverà il maggior numero di “like” sarà dichiarata vincitrice della categoria.

    La premiazione del vincitore della categoria Pizza Doc Social avverrà il 10 dicembre durante i Pizza Doc Awards 2025, un evento che si svolgerà al Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare di Napoli. Il Campione Mondiale Pizza Doc 2025 sarà scelto tra i migliori classificati delle 4 categorie Top, con il concorrente che accumulerà il punteggio più alto che si aggiudicherà il titolo di campione assoluto.

    Il termine per iscriversi all’undicesima edizione del Campionato Mondiale Pizza Doc è il 5 novembre 2025. L’evento si terrà dal 11 al 13 novembre 2025 presso il Next – Nuova Esposizione Ex Tabacchificio di Cafasso, vicino ai templi di Capaccio – Paestum. La competizione, organizzata dall’Accademia Nazionale Pizza Doc, è aperta a pizzaioli italiani e stranieri, con partecipazioni già da oltre 30 nazioni. Ci saranno 24 categorie per professionisti, 3 trofei speciali e una dedicata agli amatori, con 4 categorie Top per determinare il Campione Mondiale Pizza Doc 2025. Novità di quest’edizione è la categoria Pizza Doc Social, dove le pizze verranno votate online. La premiazione si svolgerà il 10 dicembre durante i Pizza Doc Awards a Napoli, con il campione assoluto scelto tra i migliori delle categorie Top.

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  • È scomparso Loriano Bagnoli, fondatore dell’azienda Sammontana

    È scomparso Loriano Bagnoli, fondatore dell’azienda Sammontana

    All’età di 86 anni, Loriano Bagnoli, figura di spicco e presidente onorario della Sammontana, è venuto a mancare. Noto per il suo contributo fondamentale nel settore dei gelati, Bagnoli ha dedicato la sua vita all’azienda che ha contribuito a fondare.

    Origini e carriera di Loriano Bagnoli

    Originario di Empoli, in provincia di Firenze, Loriano era il figlio di Romeo Bagnoli, il quale aveva avviato un bar-latteria nel secondo dopoguerra. Insieme ai suoi fratelli, Renzo e Sergio, ha trasformato l’attività artigianale del padre in un vero e proprio impero nel mondo dei gelati. Questo percorso imprenditoriale ha segnato un’epoca, rendendo la Sammontana un marchio prestigioso e riconosciuto a livello nazionale.

    Funerali e omaggio a Loriano Bagnoli

    I funerali di Loriano Bagnoli si svolgeranno domani, martedì 4 novembre 2025, alle ore 15:30, presso la Collegiata di S. Andrea a Empoli. Nella tarda mattinata di oggi, la salma è stata trasferita nella sede della Sammontana, dove è stata allestita la camera ardente, permettendo a familiari, amici e colleghi di rendergli omaggio in un momento di grande commozione.

    Il lascito di Loriano Bagnoli

    La sua scomparsa lascia un vuoto significativo nel settore, ma il suo lascito continuerà a vivere attraverso l’azienda e i valori che ha instillato in essa.

    All’età di 86 anni, è scomparso Loriano Bagnoli, presidente onorario della Sammontana e figura chiave nel settore dei gelati. Originario di Empoli, Bagnoli ha contribuito a trasformare l’attività artigianale del padre in un impero del gelato insieme ai fratelli Renzo e Sergio, rendendo Sammontana un marchio prestigioso a livello nazionale. I suoi funerali si terranno domani, 4 novembre 2025, alle 15:30 presso la Collegiata di S. Andrea a Empoli. Oggi, la salma è stata trasferita nella sede della Sammontana per un’ultima commemorazione, consentendo a familiari, amici e colleghi di rendergli omaggio. La scomparsa di Bagnoli lascia un grande vuoto nel settore, ma il suo lascito e i valori che ha instillato nell’azienda continueranno a vivere.

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  • Wisdomless a Roma aggiorna la drink list e introduce nuove proposte

    Wisdomless a Roma aggiorna la drink list e introduce nuove proposte

    Nel cuore pulsante di Roma, il Wisdomless Club emerge come un progetto innovativo che intreccia arte, cultura e ospitalità. Fondato da Graziano Paventi, originario di San Bonaventura, e dai fratelli Francesco e Vincenzo Saitta, questo locale si propone di offrire un’esperienza che va oltre il semplice atto di bere. Qui, la storia del rione si fonde con l’arte e la convivialità, creando un’atmosfera unica per i visitatori.

    L’anima e la filosofia del club

    Il Wisdomless Club trae ispirazione da una tradizione romana profonda, legata alla figura di San Filippo Neri, che conferisce al luogo una dimensione spirituale e comunitaria. L’approccio al collezionismo è concepito non come un semplice accumulo di oggetti, ma come un modo per raccontare storie: quelle italiane, quelle del rione e della storica caserma degli Zuavi pontifici, che ha svolto un ruolo significativo prima dell’Unità d’Italia. La filosofia del club si basa sulla ricerca del bello, considerata un antidoto alle sfide quotidiane.

    Struttura e gestione del locale

    Il locale si sviluppa su due livelli distintivi. Al piano superiore, gli ospiti possono apprezzare eleganti boiserie, un cortile interno per fumatori e uno spazio dedicato ai tatuaggi. Il piano inferiore, concepito come una grotta, è caratterizzato da un’atmosfera marina, con tubature che richiamano un’estetica industriale. Ogni dettaglio è curato con attenzione artigianale, grazie a un team di esperti che si dedica al restauro e alla manutenzione. La gestione del club privilegia la qualità, evitando eventi eccessivi e gruppi numerosi, per garantire un’esperienza raffinata.

    Clientela e approccio al marketing

    Il pubblico che frequenta il Wisdomless Club è eterogeneo, spaziando da prelati a giovani appassionati di tatuaggi, dai residenti romani ai turisti in cerca di esperienze autentiche. La strategia di comunicazione si basa principalmente sul passaparola e sull’utilizzo di Instagram, evitando campagne pubblicitarie invasive. La notorietà del locale è cresciuta gradualmente, senza inaugurazioni sfarzose, ma piuttosto attraverso un approccio discreto e mirato.

    Eventi e produzioni

    Aperto dalle 12 fino alle 2 del mattino, il club si trasforma nel corso della giornata: durante il giorno attrae giovani interessati a design e tatuaggi, mentre la sera si anima con eventi post-teatro e intrattenimento. Il locale ha già ospitato produzioni televisive e cinematografiche, tra cui una serie su Netflix dedicata agli 883 e X Factor. Serate speciali, che vanno da esibizioni di illusionisti a concerti jazz, arricchiscono l’offerta culturale, rendendo il club un punto di riferimento per eventi di vario genere.

    Il bar e i cocktail

    Il bar del Wisdomless Club punta a entrare nella prestigiosa classifica dei 500 Top Bars. Per raggiungere questo obiettivo, vengono organizzate serate con bartender ospiti provenienti da alcuni dei migliori locali al mondo. La drink list è un omaggio all’America’s Cup, con 12 cocktail signature ispirati a storiche imbarcazioni. Creata dal bar manager Francesco Lazzo, la lista include drink come America, Cymba, e Shamrock I, tutti reinterpretazioni di classici.

    Il wine club: un’esperienza unica

    Un elemento distintivo del club è il wine club, diretto da Matteo e associato alla società In Alto I Calici. Con una selezione di 250-300 etichette italiane di produttori artigianali, il club offre anche vini al bicchiere grazie al sistema Coravin. Sono previsti eventi e masterclass mensili, con l’inaugurazione ufficiale fissata per i primi di novembre, in coincidenza con la festa di San Martino.

    Il servizio food: un’evoluzione in corso

    Una delle ultime novità del Wisdomless Club è l’introduzione del servizio food, attualmente in fase di sviluppo. L’offerta prevede inizialmente accompagnamenti ai drink, con l’intenzione di ampliare la proposta a una lista di appetizer, sia vegetariani che a base di carne. L’obiettivo è quello di creare un’esperienza gastronomica che si integri armoniosamente con l’offerta di bevande, trasformando il locale in un punto di riferimento non solo per i drink, ma per un’esperienza completa.

    Il Wisdomless Club, situato nel cuore di Roma e fondato da Graziano Paventi e i fratelli Saitta, combina arte, cultura e ospitalità per offrire un’esperienza unica. Ispirato alla tradizione di San Filippo Neri, il club promuove una filosofia comunitaria e il collezionismo come mezzo per raccontare storie storiche del rione. Distribuito su due livelli distintivi, offre eleganti ambienti curati artigianalmente. La clientela varia da prelati a giovani amanti dei tatuaggi, attratti da un marketing discreto e dal passaparola. Il club ospita eventi culturali e intrattenimento serale, tra cui concerti e produzioni cinematografiche. Il bar, ambendo a entrare nei 500 Top Bars, offre cocktail esclusivi e un wine club con una selezione raffinata di vini italiani. Recentemente, sta introducendo un servizio food per arricchire l’esperienza gastronomica, puntando a diventare un punto di riferimento completo per gli amanti della buona compagnia e del buon bere.

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  • Inaugurata negli Emirati Arabi Uniti la Settimana della Cucina Italiana

    Inaugurata negli Emirati Arabi Uniti la Settimana della Cucina Italiana

    L’Ambasciata d’Italia ad Abu Dhabi, insieme al Consolato generale d’Italia a Dubai, all’ufficio Ice e all’Istituto italiano di cultura, è pronta a dare il via alla X edizione della Settimana della cucina italiana nel mondo. Questo evento, che si svolgerà dal 6 al 20 novembre 2025, è dedicato alla celebrazione del patrimonio gastronomico italiano, evidenziando il suo ruolo come motore di cultura, salute, benessere e innovazione. L’inaugurazione della manifestazione avverrà con una cena esclusiva che vedrà la partecipazione di 80 chef italiani, tra cui nomi di spicco come Roberto Cerea, Domenico Stile e Daniele Lippi.

    Eventi in programma a Dubai

    Il giorno seguente, 7 novembre, Dubai ospiterà un evento speciale intitolato “I sapori dei grandi compositori italiani”. Questa cena d’autore sarà ispirata ai piatti preferiti dalle icone della musica italiana, creando un affascinante legame tra l’arte culinaria e il patrimonio musicale del Paese. Inoltre, dal 7 al 6 novembre, l’Italia avrà un’importante presenza al Gulfood Manufacturing, con la partecipazione di oltre 250 aziende del settore alimentare. In collaborazione con l’Ufficio Ice, verrà allestito uno spazio per facilitare incontri tra le aziende, promuovendo l’eccellenza italiana in termini di ricerca e innovazione tecnologica, dalla produzione alla trasformazione.

    Iniziative e celebrazioni a Abu Dhabi

    L’11 novembre, l’Ambasciata d’Italia ad Abu Dhabi accoglierà la seconda edizione della Rete degli Chef Italiani negli Emirati Arabi Uniti. Questa iniziativa ha come obiettivo quello di rafforzare i legami tra i professionisti italiani della gastronomia presenti nel Paese, consolidando il loro ruolo di ambasciatori del gusto e della qualità agroalimentare italiana. Un altro evento significativo avrà luogo il 12 novembre, quando si celebreranno i 2.500 anni dalla fondazione di Napoli. Tra i partecipanti ci saranno figure di spicco come Eike Dieter Schmidt, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte, e Alessandra Calise Martuscelli, vice-presidente della fondazione Ipogeo dei Cristallini.

    Il 13 novembre, in occasione di un concerto del maestro Alessandro Martire nel deserto di Ras Al Khaimah, è prevista una cena curata dallo chef Mangione, in onore del sovrano dell’Emirato. Il 16 novembre, le Regioni Piemonte e Liguria saranno protagoniste di una presentazione dei piatti più rappresentativi delle loro tradizioni culinarie. La Settimana della cucina italiana si concluderà il 20 novembre a Dubai, con un ricevimento organizzato dal Consolato generale d’Italia, supportato dall’Ice, con un particolare focus sulla Sicilia, grazie alla presenza dello chef Filippo La Mantia.

    L’Ambasciata d’Italia ad Abu Dhabi, insieme a diverse istituzioni italiane, lancerà la X edizione della Settimana della cucina italiana nel mondo dal 6 al 20 novembre 2025. L’evento celebra il patrimonio culinario italiano, con un’inaugurazione che prevede una cena esclusiva con 80 chef di fama, tra cui Roberto Cerea e Daniele Lippi. A Dubai, il 7 novembre, si svolgerà “I sapori dei grandi compositori italiani”, mentre dal 7 al 6 novembre oltre 250 aziende alimentari parteciperanno al Gulfood Manufacturing per promuovere l’eccellenza italiana. L’11 novembre, si terrà la Rete degli Chef Italiani negli Emirati, e il 12 si festeggerà il 2.500° anniversario di Napoli. Ulteriori eventi includeranno una cena nel deserto di Ras Al Khaimah e una presentazione culinaria delle Regioni Piemonte e Liguria, con la Settimana che si concluderà il 20 novembre a Dubai, focalizzandosi sulla Sicilia.

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  • Fao: il degrado del suolo colpisce 1,7 miliardi di individui nel mondo

    Fao: il degrado del suolo colpisce 1,7 miliardi di individui nel mondo

    Circa 1,7 miliardi di individui risiedono in aree in cui le rese agricole stanno subendo una diminuzione del 10% a causa del degrado del suolo causato dall’attività umana. Questa crisi, silenziosa ma pervasiva, sta erodendo la produttività agricola e compromettendo la salute degli ecosistemi a livello globale. A segnalare questa situazione allarmante è il rapporto “Lo Stato dell’alimentazione e dell’agricoltura (Sofa 2025)” pubblicato dalla FAO, che sottolinea come il fenomeno non riguardi solo l’ambiente, ma influenzi anche la produttività, i mezzi di sussistenza nelle aree rurali e la sicurezza alimentare, con ripercussioni dirette su povertà, fame e malnutrizione.

    Le conseguenze del degrado del suolo

    Il rapporto evidenzia che tra le categorie più vulnerabili vi sono 47 milioni di bambini sotto i cinque anni che soffrono di arresto della crescita. I paesi asiatici risultano i più colpiti, non solo per il debito di degrado accumulato, ma anche per le loro elevate densità di popolazione. Il degrado del suolo interessa le aziende agricole di ogni dimensione ed è il risultato di una serie di fattori, tra cui l’erosione, la salinizzazione del terreno e la crescente pressione di origine umana. Tra le cause principali si segnalano la deforestazione, il pascolo eccessivo e pratiche agricole e irrigue insostenibili.

    Per quantificare il degrado, il rapporto utilizza un approccio basato sul debito, confrontando i valori attuali di carbonio organico del suolo, erosione e disponibilità idrica con le condizioni che sarebbero esistite senza l’intervento umano. Tuttavia, il documento non si limita a descrivere il problema, ma offre anche una prospettiva di speranza. Infatti, invertire solo il 10% del degrado causato dall’uomo sui terreni agricoli, attraverso l’adozione di pratiche di gestione sostenibile del suolo, potrebbe ripristinare una produzione sufficiente per nutrire ulteriori 154 milioni di persone ogni anno.

    Strategie per un futuro sostenibile

    Per conseguire questo obiettivo, il rapporto Sofa 2025 sollecita l’implementazione di strategie integrate per l’uso del suolo e interventi politici mirati. Tra le misure proposte figurano normative per il controllo della deforestazione, programmi incentivanti e meccanismi di condizionalità incrociata, che collegano i sussidi ai risultati ambientali. La FAO mette in evidenza l’importanza di un approccio collaborativo tra governi, organizzazioni e comunità locali per affrontare questa crisi e garantire un futuro sostenibile per l’agricoltura e la sicurezza alimentare a livello globale.

    Circa 1,7 miliardi di persone vivono in aree colpite da un calo del 10% delle rese agricole a causa del degrado del suolo, come evidenziato dal rapporto “Lo Stato dell’alimentazione e dell’agricoltura (Sofa 2025)” della FAO. Questa crisi danneggia non solo la produttività agricola, ma anche la salute degli ecosistemi e influisce negativamente sulla sicurezza alimentare, contribuendo a povertà e malnutrizione. Tra i più vulnerabili ci sono 47 milioni di bambini sotto i cinque anni con arresto della crescita, soprattutto in Asia. Le principali cause includono la deforestazione, il pascolo eccessivo e pratiche agricole insostenibili. Tuttavia, invertendo solo il 10% del degrado umano attraverso pratiche di gestione sostenibile, si potrebbe nutrire ulteriori 154 milioni di persone. Il rapporto raccomanda politiche integrate e collaborazioni tra governi e comunità per garantire un futuro sostenibile per l’agricoltura globale.

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  • Da Nord a Sud, inizia il Campionato della Pasta Fatta a Mano

    Da Nord a Sud, inizia il Campionato della Pasta Fatta a Mano

    Da Torino a Salerno, passando per diverse città italiane come Bologna, Firenze, Milano, Roma e Bari (Modugno), si svolgerà il Campionato della pasta fatta a mano 2026. Questo evento, che celebra la tradizione, la tecnica e la creatività della pasta artigianale, vedrà i migliori professionisti del settore sfidarsi “a colpi di mattarello”. Le selezioni per accedere alla finale di giugno inizieranno il 20 gennaio 2025 presso Eataly Torino e si concluderanno il 28 aprile 2025 a Salerno, presso In Cibum.

    L’epilogo della competizione si terrà all’interno del DMED – Salone della Dieta Mediterranea a Napoli, presso la Stazione Marittima, nei giorni 11, 12 e 13 giugno 2025. La manifestazione è organizzata in collaborazione con Eataly e centri di formazione d’eccellenza come Ad Horeca a Bari e In Cibum a Salerno. Le iscrizioni per partecipare al campionato sono già aperte dal 3 novembre 2024 sul sito ufficiale.

    Modalità di partecipazione al campionato

    Solo i concorrenti della categoria Professionisti potranno prendere parte al tour del Campionato della pasta fatta a mano. Questa categoria comprende titolari, collaboratori e dipendenti di attività imprenditoriali o commerciali legate al settore della ristorazione o dell’ospitalità. È richiesta la dimostrazione, tramite prove oggettive, dell’esperienza nel settore della pasta artigianale. Ad ogni tappa del campionato sarà proclamato un vincitore, mentre coloro che si classificheranno al secondo e terzo posto potranno concorrere per la finale di giugno.

    Durante ogni tappa, verranno assegnati anche premi speciali, realizzati in collaborazione con i partner del concorso. Questi riconoscimenti rappresentano un incentivo ulteriore per i partecipanti, rendendo l’evento non solo una competizione, ma anche un’opportunità per valorizzare la creatività e l’abilità artigianale legata alla pasta.

    La finale e le categorie speciali

    La finale di giugno 2025 si preannuncia come un evento di grande richiamo, con la presenza di esperti del settore e appassionati della gastronomia. Oltre alla competizione principale, sarà introdotta una categoria speciale dedicata agli “amanti” della pasta, permettendo anche a chi non è un professionista di cimentarsi in questa arte culinaria. Questo approccio mira a coinvolgere un pubblico più ampio e a celebrare la cultura gastronomica italiana.

    Il Campionato della pasta fatta a mano 2026 rappresenta così un’importante occasione per mettere in mostra le tradizioni culinarie italiane, promuovendo al contempo l’innovazione e la creatività nel campo della ristorazione. Con la partecipazione di esperti e appassionati, l’evento si propone di diventare un punto di riferimento per tutti coloro che amano la pasta artigianale e vogliono contribuire alla sua valorizzazione.

    Il Campionato della pasta fatta a mano 2026 si svolgerà da Torino a Salerno, passando per città italiane come Bologna, Firenze, Milano, Roma e Bari. Questo evento celebra la tradizione e la creatività della pasta artigianale, con le selezioni che inizieranno il 20 gennaio 2025 a Eataly Torino e si concluderanno il 28 aprile a Salerno. La finale avrà luogo dal 11 al 13 giugno 2025 a Napoli, presso il DMED – Salone della Dieta Mediterranea. Solo i professionisti del settore ristorativo potranno partecipare, con premi speciali in palio ad ogni tappa. Inoltre, sarà introdotta una categoria dedicata agli “amanti” della pasta, permettendo anche ai non professionisti di partecipare. L’evento mira a valorizzare la cultura gastronomica italiana, incoraggiando tanto i professionisti quanto gli appassionati a esprimere la loro creatività nella preparazione della pasta.

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  • L’International Coffee Forum riconosce il ruolo delle donne nella leadership del settore

    L’International Coffee Forum riconosce il ruolo delle donne nella leadership del settore

    Mancano pochi giorni all’atteso International Coffee Forum, che trasformerà Napoli nella capitale mondiale del caffè. Questo evento, che si svolgerà il 12 e 13 novembre 2025 presso il Centro Congressi dell’Università Federico II in via Partenope, si preannuncia come un’importante opportunità per approfondire temi come l’innovazione, la sostenibilità e la cultura della torrefazione. Le due giornate saranno caratterizzate da panel congressuali, workshop e incontri, tutti focalizzati sul presente e sul futuro della seconda bevanda più consumata al mondo, subito dopo l’acqua.

    La novità della “robusta” linea rosa

    Quest’anno, il forum introduce una novità significativa: la “Robusta” Linea Rosa, un’iniziativa che affida a donne imprenditrici italiane del caffè l’apertura dei panel congressuali. Questa scelta non è solo simbolica, ma rappresenta un riconoscimento concreto del ruolo attivo delle donne nell’intera filiera del caffè. Infatti, a livello globale, le donne costituiscono oltre il 70% della forza lavoro nelle piantagioni, mentre in Italia il 32% delle torrefazioni ha figure femminili in posizioni decisionali o imprenditoriali. Secondo una ricerca Nielsen condotta nel 2024, il 58% delle decisioni d’acquisto del caffè per uso domestico è nelle mani delle donne. Gli organizzatori hanno dichiarato: «La ‘Robusta’ Linea Rosa nasce per dare voce a chi costruisce ogni giorno valore, aroma e futuro. Le donne del caffè non chiedono spazio, se lo stanno guadagnando da tempo e il FORUM ha voluto semplicemente sottolinearlo, com’era giusto che fosse».

    Crescita del mercato dello specialty coffee

    La scelta di promuovere la “Robusta” Linea Rosa arriva in un momento cruciale per il settore. Il mercato dello specialty coffee sta crescendo con un ritmo annuo del 14%. Oggi, il valore di una miscela non si misura solo attraverso la qualità della tostatura, ma anche attraverso la narrazione che la accompagna: chi produce, quali metodi utilizza e quale impatto sociale e ambientale genera ogni chicco. Sempre più spesso, dietro blend di successo e progetti innovativi, si possono trovare donne che guidano il cambiamento.

    La “Robusta” Linea Rosa non si limita a celebrare le donne del caffè, ma si traduce in azioni concrete. Sono previsti percorsi di mentoring per giovani torrefattrici, workshop sulla leadership femminile e una collezione di microblend creati da roaster donne, con parte dei proventi destinata a iniziative di empowerment lungo tutta la filiera. «Il caffè è un linguaggio universale», affermano gli organizzatori del FORUM. «In ogni tazzina c’è storia, lavoro e identità. Con la ‘Robusta’ Linea Rosa vogliamo che dentro quella tazzina ci sia anche un messaggio di equità, competenza e futuro».

    Partecipazione di professioniste del settore

    L’evento vedrà la partecipazione di numerose professioniste del settore, tra cui presidenti e amministratrici di torrefazioni, esperte di marketing e comunicazione, studiose e talenti che animano l’universo del caffè. Napoli si conferma così come simbolo di una cultura del gusto capace di onorare la tradizione, senza rinunciare a costruire il futuro.

    L’organizzazione ha voluto esprimere un sentito ringraziamento a diverse figure femminili che hanno contribuito alla realizzazione di questo importante evento. Tra queste, Carmela Maresca, Claudia Cacia, Maria Chiara Zaganelli, Marzia Pinto e molte altre che, con la loro esperienza e competenza, porteranno un valore inestimabile all’evento. Le ‘Signore del Caffè’ rappresentano una forza trainante nel settore, pronte a condividere la loro storia, umanità e visione con tutti i partecipanti.

    L’International Coffee Forum si terrà a Napoli il 12 e 13 novembre 2025, trasformando la città nella capitale mondiale del caffè. Questo evento esplorerà l’innovazione, la sostenibilità e la cultura della torrefazione, con panel congressuali e workshop focalizzati sul futuro del caffè. Una novità significativa è la “Robusta” Linea Rosa, che coinvolge donne imprenditrici italiane nel moderare i panel, riconoscendo il loro ruolo attivo nella filiera. In Italia, il 32% delle torrefazioni ha donne in posizioni decisionali, mentre globalmente le donne rappresentano il 70% della forza lavoro nelle piantagioni. Inoltre, si prevede la crescita del mercato dello specialty coffee. La “Robusta” Linea Rosa offrirà mentorship, workshop di leadership e microblend creati da roaster donne. Il forum vedrà la partecipazione di esperte del settore, sottolineando il contributo delle “Signore del Caffè” e il messaggio di equità e professionalità.

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