La campagna di raccolta del riso in Lombardia sta affrontando una fase critica, con previsioni di un calo del 10% rispetto a una stagione media. Nonostante le rese e la qualità del prodotto siano considerate positive, gli eventi climatici avversi, come le grandinate e i repentini sbalzi termici, hanno influito negativamente sui risultati. Questa informazione proviene da una prima analisi condotta da Coldiretti tra i produttori, mentre le operazioni di mietitura si avvicinano alla conclusione. La questione è stata discussa durante il convegno “Il futuro del riso inizia con l’acqua. Agricoltura e cambiamento climatico: strategie per uno sviluppo sostenibile”, tenutosi a Pavia e organizzato da Coldiretti con la partecipazione di esperti e rappresentanti istituzionali.
Le sfide del mercato del riso
Ambrogio Cazzaniga, un risicoltore di Rosate, situata a ovest di Milano, ha dichiarato: “Prima del taglio, la produzione di riso in questo anno sembrava promettente, ma dopo la raccolta abbiamo constatato una diminuzione di almeno il 10% rispetto a una stagione normale. Chi ha subito danni da grandine, purtroppo, ha registrato perdite ancor più significative. Tuttavia, per quanto riguarda le rese, possiamo affermare che siamo nella norma, sicuramente meglio rispetto all’anno scorso.”
Problemi di mercato e importazioni
Oltre alle difficoltà legate alle condizioni climatiche, i produttori lombardi devono affrontare anche problematiche sul fronte del mercato. Le importazioni di riso straniero hanno registrato un incremento del 10% nei primi sette mesi del 2025, causando un significativo abbassamento dei prezzi per il riso italiano. I produttori nazionali si trovano a dover vendere il proprio prodotto a prezzi quasi dimezzati rispetto a pochi mesi fa. Le quotazioni per le varietà più rinomate, come il Carnaroli e l’Arborio, sono passate da 1-1,10 euro al chilo a soli 60-70 centesimi nell’attuale campagna.
Politica tariffaria e sostenibilità
Questa situazione è ulteriormente complicata dalla politica tariffaria, poiché il 60% del riso importato in Italia beneficia di tariffe agevolate, con il 50% di esso che arriva già confezionato. Coldiretti sottolinea l’urgenza di affrontare questa crisi, che non solo mette a rischio la sostenibilità economica dei produttori locali, ma anche la qualità del riso italiano, un prodotto di eccellenza nel panorama agroalimentare nazionale.
La raccolta del riso in Lombardia sta affrontando una crisi, con previsioni di un calo del 10% rispetto alla media annuale. Nonostante rese e qualità del prodotto siano considerate positive, eventi climatici avversi come grandinate e sbalzi termici hanno avuto un impatto significativo. Questo è emerso da un’analisi di Coldiretti, in un convegno a Pavia dedicato a sostenibilità e cambiamento climatico. Ambrogio Cazzaniga, risicoltore, ha confermato che, sebbene le aspettative iniziali fossero promettenti, le perdite dopo la raccolta sono allarmanti, specialmente per chi ha subito danni da grandine. Inoltre, l’incremento del 10% delle importazioni di riso straniero ha ridotto notevolmente i prezzi per il riso italiano, costringendo i produttori a vendere a prezzi quasi dimezzati. Coldiretti avverte che questa situazione minaccia non solo la sostenibilità economica dei produttori locali, ma anche la qualità del rinomato riso italiano.
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