Autore: fornelliditalia.it

  • Intelligenza artificiale in cucina: il 60% degli italiani la utilizza per cucinare

    Intelligenza artificiale in cucina: il 60% degli italiani la utilizza per cucinare

    I risultati di un’indagine condotta da Acadèmia.tv nel 2025 rivelano un interessante quadro delle abitudini culinarie degli italiani, evidenziando un forte legame con la tecnologia e un crescente interesse per la cucina casalinga. La ricerca ha coinvolto un campione di appassionati di cucina, prevalentemente di età compresa tra i 25 e i 45 anni, provenienti da diverse regioni del Paese.

    Un approccio conviviale alla cucina

    Dallo studio emerge che gli italiani si dedicano ai fornelli non solo per soddisfare il proprio appetito, ma anche per creare momenti di socialità. Infatti, solo il 17,6% degli intervistati cucina per se stesso, mentre oltre l’80% preferisce preparare pasti per familiari e amici. La convivialità è un elemento fondamentale, con il 95% degli intervistati che considera i pasti come un’importante occasione sociale. Inoltre, il 65% degli italiani dedica almeno 30 minuti alla preparazione dei pasti, segno di un approccio “lento” e riflessivo alla cucina.

    Preferenze gastronomiche e ristorazione

    La pandemia e l’aumento dei costi della vita hanno influenzato le abitudini alimentari. Attualmente, l’82% degli italiani mangia fuori casa non più di una volta a settimana. Quando escono, la maggior parte opta per ristoranti italiani o pizzerie, rappresentando il 74% delle scelte, seguiti dai ristoranti etnici al 13,5% e dalle esperienze di alta cucina al 10%. Solo una piccola parte, il 2,5%, si rivolge al fast food, dimostrando una preferenza per la qualità e l’autenticità dei piatti.

    L’intelligenza artificiale in cucina

    La tecnologia gioca un ruolo crescente nelle abitudini culinarie degli italiani. Il 64% degli intervistati utilizza l’intelligenza artificiale come supporto in cucina, anche se c’è un certo scetticismo riguardo alla qualità dei contenuti generati. Nonostante ciò, l’IA è apprezzata per la sua capacità di fornire idee per ricette e menu, suggerimenti per affrontare intolleranze alimentari e informazioni su tecniche di cottura specifiche. “ChefCPT”, un assistente IA sviluppato da Acadèmia.tv, attinge alla conoscenza di 207 chef per offrire supporto personalizzato sia nel processo creativo che negli aspetti tecnici della cucina.

    L’indagine di Acadèmia.tv non solo fotografa il rapporto degli italiani con la cucina, ma mette anche in luce come la tecnologia stia diventando un alleato prezioso per chi ama cucinare, nonostante le riserve sulla qualità delle informazioni fornite.

    Un’indagine di Acadèmia.tv nel 2025 svela le abitudini culinarie degli italiani, evidenziando il loro legame crescente con la tecnologia e l’interesse per la cucina casalinga. Condotto su un campione di appassionati tra i 25 e i 45 anni, lo studio mostra che solo il 17,6% cucina per sé, mentre oltre l’80% lo fa per condividere momenti con famiglia e amici. Il 95% considera i pasti un’importante occasione sociale, e il 65% dedica almeno 30 minuti alla preparazione. La pandemia ha ridotto le uscite a ristoranti, con l’82% che mangia fuori solo una volta a settimana, preferendo la cucina italiana (74%). La tecnologia, in particolare l’intelligenza artificiale, è sempre più utilizzata: il 64% degli intervistati la impiega per idee e suggerimenti culinari. Nonostante alcune riserve sulla qualità delle informazioni, strumenti come “ChefCPT” offrono supporto prezioso agli aspiranti cuochi.

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  • Grana Padano e Reggianito: il Mercosur affronta il problema delle contraffazioni

    Grana Padano e Reggianito: il Mercosur affronta il problema delle contraffazioni

    SAN PAOLO – Il fenomeno dell’Italian Sounding in Brasile, che include prodotti come il Reggianito, il grana padano, il salame tipo italiano e il prosciutto tipo Parma, sta raggiungendo livelli preoccupanti. In un mercato di 220 milioni di consumatori, è diventato difficile per i cittadini locali distinguere tra prodotti autentici italiani e le loro imitazioni. Per chi ha un palato esperto, la differenza è evidente, ma per i consumatori meno esperti, le imitazioni possono risultare appetibili. Questo problema si inserisce nel contesto dell’accordo commerciale tra l’Unione Europea e i Paesi del Mercosur, che comprende Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay.

    Obiettivi dell’accordo commerciale

    Il Commissario europeo all’Agricoltura, Christophe Hansen, ha dichiarato a San Paolo, durante una missione di alto livello che ha visto la partecipazione di 76 aziende agroalimentari europee, di cui 12 italiane, che l’obiettivo è di firmare l’accordo entro dicembre 2025. Hansen ha sottolineato che non ci sarà una liberalizzazione senza regole, affermando la necessità di garantire la reciprocità e di proteggere le tradizioni europee. Ha menzionato anche le salvaguardie aggiuntive proposte, che fungerebbero da garanzia per le imprese europee.

    Preoccupazioni degli agricoltori italiani

    Tuttavia, gli agricoltori italiani esprimono preoccupazione riguardo all’accordo. Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, ha definito l’accordo controverso, evidenziando che se alcuni settori, come quello del vino, potrebbero trarne vantaggio, altri, come lo zucchero, il pollame, il riso e i bovini, potrebbero subire danni significativi.

    Protezione dei prodotti europei

    Prodotti europei come bevande e alimenti saranno protetti da imitazioni, con 344 articoli nell’elenco, di cui 57 italiani. Questi includono aceti balsamici, prosciutti, formaggi e vini, fino ai tradizionali Cantucci toscani, secondo un rapporto della Commissione Europea.

    Importazioni ed esportazioni italiane

    Secondo un’analisi di Coldiretti basata su dati Istat, le importazioni italiane di prodotti agroalimentari dai Paesi del Mercosur sono aumentate del 18% nei primi otto mesi del 2025, raggiungendo un valore di 2,3 miliardi di euro, mentre le esportazioni italiane verso il Sud America si sono ridotte a circa 284 milioni di euro, segnando un calo dell’8%.

    Impatto dell’accordo sui dazi

    Nel 2024, il valore delle esportazioni italiane nel settore agroalimentare verso il Mercosur ha toccato quasi 500 milioni di euro, con dazi compresi tra il 27% e il 55%. Con l’accordo, questi dazi saranno progressivamente eliminati, portando a tariffe zero su alcuni prodotti. Paolo Zanetti, presidente di Assolatte, ha espresso il suo favore per l’accordo, in quanto ridurrà i dazi su prodotti come il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano, aprendo la porta a 30.000 tonnellate di formaggi europei a dazio zero verso il Mercosur.

    Settore vinicolo e opportunità di mercato

    In ambito vinicolo, Ignacio Sanchez Recarte, segretario generale del Comitato europeo delle aziende del vino, ha rassicurato che l’Unione Europea non sarà sopraffatta dai vini argentini, stimando in 30 milioni il numero di potenziali consumatori in Brasile.

    Risposte alle critiche sulla Politica Agricola Comune

    La visita a San Paolo ha offerto a Hansen anche l’opportunità di rispondere alle critiche riguardanti i tagli proposti nella nuova Politica Agricola Comune per il periodo 2028-2034. Ha confermato che ci sono già 300 miliardi di euro assicurati, mentre altri 453 miliardi sono in fase di definizione per programmi scolastici, connettività rurale e iniziative ambientali.

    Il fenomeno dell’Italian Sounding in Brasile, con prodotti come Reggianito e prosciutto tipo Parma, sta creando confusione tra i consumatori, rendendo difficile distinguere le imitazioni dai veri prodotti italiani. Durante una missione a San Paolo, il Commissario europeo all’Agricoltura, Christophe Hansen, ha annunciato l’obiettivo di finalizzare un accordo commerciale con i Paesi del Mercosur entro dicembre 2025, sottolineando la necessità di regole per proteggere le tradizioni europee. Tuttavia, gli agricoltori italiani sono preoccupati per l’impatto dell’accordo, in particolare per settori come zucchero e pollame. Sono previsti 344 prodotti europei protetti da imitazioni, con 57 italiani nell’elenco. Le importazioni italiane dal Mercosur sono aumentate, mentre le esportazioni sono diminuite. Nel 2024, i dazi sulle esportazioni italiane saranno gradualmente eliminati, favorendo prodotti come Parmigiano Reggiano. Hansen ha anche risposto a critiche sui tagli nella Politica Agricola Comune, confermando investimenti significativi per il futuro.

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  • Into the Blue 2025: a Montalto si svolge la prima edizione del festival del pesce locale

    Into the Blue 2025: a Montalto si svolge la prima edizione del festival del pesce locale

    Montalto di Castro si prepara a dare il benvenuto a un evento che promette di celebrare il legame tra la comunità e il mare. Sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025, il Festival del Pescato Locale – Into the Blue 2025 animerà la città, focalizzandosi sulla pesca sostenibile e sulla valorizzazione delle tradizioni gastronomiche locali. Questo festival, organizzato dal Comune di Montalto di Castro nell’ambito del programma PN FEAMPA 2021/2027 – GAL Pesca Lazio, offre l’ingresso gratuito e si svolgerà presso il Teatro Lea Padovani.

    Il festival si propone di raccontare il mare come una risorsa preziosa, attraverso un mix di esperienze che uniscono educazione, gusto e tradizione. Durante le due giornate, i visitatori potranno partecipare a degustazioni di piatti a base di pescato locale e prodotti agricoli a km 0, assistere a show cooking condotti da chef e pescatori del posto, e vivere percorsi sensoriali dedicati ai vini e ai sapori della costa laziale.

    Attività e laboratori per tutti

    Il festival non si limita a semplici degustazioni. Sarà un’opportunità per partecipare a workshop e convegni che affronteranno temi come il turismo costiero, l’innovazione nella pesca e la gestione sostenibile delle risorse marine. Questi incontri vedranno la partecipazione di istituzioni, operatori e professionisti del settore, creando un ambiente di dialogo e condivisione di conoscenze.

    Un’attenzione particolare sarà rivolta ai più giovani. I bambini potranno partecipare a una serie di attività ludico-didattiche che combinano gioco e apprendimento. Le attività includeranno spettacoli, letture e laboratori manuali, permettendo ai piccoli di esplorare il mondo marino, imparare i nodi dei pescatori e realizzare piccoli manufatti. La Libreria Il Bianconiglio, insieme a esperti come Antonio Muoio e Fabrizio Grani, guiderà i bambini in questo viaggio di scoperta, mentre Saltimbanco Animazione porterà un tocco di creatività con spettacoli coinvolgenti.

    Passeggiate didattiche e connessione con la natura

    Il festival offre anche la Passeggiata didattica “Scopri il tuo mare”, che prevede due percorsi dedicati alla biodiversità marina e al legame tra Montalto di Castro e il suo territorio. Sabato 25 ottobre, l’itinerario partirà da Piazzale Gravisca, attraversando il centro storico fino al Teatro Lea Padovani, per un’esperienza che mescola storia e ambiente. Domenica 26 ottobre, il percorso si sposterà verso la costa, da Montalto Marina al teatro, offrendo un’opportunità unica per esplorare la natura e le tradizioni locali.

    Entrambi gli eventi saranno aperti a studenti, famiglie e curiosi, con l’ausilio di audioguide wireless che approfondiranno temi legati alla biodiversità marina e alla Blue Economy, rendendo l’esperienza ancora più ricca e coinvolgente.

    Un evento per la comunità

    Il Festival del Pescato Locale – Into the Blue 2025 rappresenta un’importante occasione per valorizzare il mare come identità culturale e risorsa economica. Questo fine settimana sarà dedicato alla cultura, al gusto e al rispetto per l’ambiente, offrendo ai partecipanti l’opportunità di conoscere da vicino la filiera del pescato locale.

    Il Presidente del GAL MARE LAZIO, Marco Maurelli, ha sottolineato l’importanza di questo evento, evidenziando come la sinergia tra pesca e turismo possa attrarre nuovi flussi turistici e far conoscere le eccellenze del territorio. Anche il Presidente del Consiglio Comunale, Emanuele Miralli, ha affermato che lo sviluppo della marina e delle attività legate al mare rappresenta un elemento strategico per la crescita economica e culturale della comunità di Montalto di Castro.

    Collaborazione con il territorio

    Il festival è frutto di un lavoro di rete tra il Comune di Montalto di Castro, associazioni e imprese locali operanti nei settori della pesca, dell’enogastronomia e del turismo. Questa collaborazione mira a promuovere un’idea di mare come risorsa condivisa, economica e culturale.

    Tra i soggetti coinvolti nella realizzazione del progetto figurano la Cooperativa Piccola Pesca Harmine, Maremma Mare, la Libreria Il Bianconiglio, la Società sportiva Team Power, e molte altre realtà locali che contribuiranno a rendere il festival un successo.

    Montalto di Castro will host the Local Fish Festival – Into the Blue 2025 on October 25-26, celebrating community ties to the sea through sustainable fishing and local gastronomy. Organized by the municipality and aligned with the PN FEAMPA 2021/2027 program, the festival features free entry at Teatro Lea Padovani. Attendees can enjoy tastings of local seafood and agricultural products, cooking demonstrations by local chefs and fishermen, and sensory experiences with local wines.

    Workshops and conferences will cover coastal tourism, fishing innovation, and sustainable marine resource management, engaging various stakeholders. Children can participate in educational games, creative activities, and nature walks focused on marine biodiversity. The festival aims to highlight the cultural and economic significance of the sea, fostering community collaboration. Local collaborations include organizations from fishing, food, and tourism sectors, emphasizing a shared vision of the sea as a cultural and economic resource.

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  • Guida Oro I Vini di Veronelli presenta oltre 13.000 vini selezionati

    Guida Oro I Vini di Veronelli presenta oltre 13.000 vini selezionati

    Giovedì 13 novembre 2025, il Convento dei Neveri di Bariano, in provincia di Bergamo, ospiterà la presentazione della Guida Oro I Vini di Veronelli 2026. Questo evento, organizzato dal Seminario Permanente Luigi Veronelli, vedrà la partecipazione di 1.679 produttori e 13.758 vini selezionati, in un’importante anteprima nazionale dedicata alla qualità e alla cultura vinicola. I curatori Andrea Alpi, Gigi Brozzoni, Marco Magnoli e Alessandra Piubello saranno presenti per discutere i contenuti della pubblicazione, mentre i saluti istituzionali saranno espressi dalla presidente Angela Maculan.

    Riconoscimenti e premi

    Durante la manifestazione, verranno conferiti i premi più attesi del settore. La Redazione assegnerà i 12 Sole 2026, un riconoscimento ai vini e ai vignaioli che si sono distinti per creatività, coerenza e impegno. Inoltre, saranno premiati i 6 Migliori Assaggi 2026, che rappresentano i vini con il punteggio più alto nelle varie categorie, che spaziano dallo spumante al rosso, dal bianco al vino da dessert. Tra le novità di quest’anno, si segnala il premio per il Miglior Vino Spumante, riservato a quelli ottenuti con metodi diversi dal tradizionale metodo classico.

    Il messaggio di Luigi Veronelli

    Il Seminario Permanente Luigi Veronelli sottolinea l’importanza della Guida 2026, continuando il percorso iniziato dal noto critico con un approccio caratterizzato dalla curiosità e dalla fiducia nel futuro. Angela Maculan, presidente del Seminario, ricorda le parole di Veronelli: “Il vino, dopo l’uomo, è il personaggio più capace di racconti”. Questa affermazione evidenzia come la condivisione di una bottiglia di vino possa trasformarsi in un viaggio attraverso territori e vigneti, creando un incontro con i produttori. La convivialità e il rispetto per il lavoro dei viticoltori sono centrali in questo messaggio, che sottolinea come il vino possa unire persone e luoghi, un bisogno sempre più attuale.

    Spazio espositivo “Il Veronelli”

    A fare da sfondo alla giornata sarà lo Spazio espositivo permanente “Il Veronelli”, istituito all’interno del Convento dei Neveri. Questo spazio è dedicato a custodire e valorizzare l’eredità del grande critico enologico. Il percorso espositivo include un archivio documentale, una biblioteca con oltre 6.500 volumi, una cantina con circa 12.000 bottiglie, lo studio noto come “fucina” e una sala assaggi. Questo luogo rappresenta un simbolo della memoria enoica italiana, offrendo un punto di riferimento per tutti gli appassionati e professionisti del settore.

    Il 13 novembre 2025, il Convento dei Neveri di Bariano, Bergamo, ospiterà la presentazione della Guida Oro I Vini di Veronelli 2026, con la partecipazione di 1.679 produttori e 13.758 vini selezionati. I curatori, tra cui Andrea Alpi e Alessandra Piubello, discuteranno il contenuto della guida, mentre la presidente Angela Maculan porterà saluti istituzionali. Durante l’evento, saranno assegnati i premi del settore, inclusi i 12 Sole 2026 per vini e vignaioli distintivi e i 6 Migliori Assaggi 2026, con un nuovo riconoscimento per il Miglior Vino Spumante. Maculan sottolinea l’importanza della guida, citando Veronelli: “Il vino è capace di racconti”, evidenziando il suo potere di connettere persone e territori. Inoltre, sarà inaugurato lo Spazio espositivo “Il Veronelli”, dedicato alla memoria del critico, con una biblioteca di 6.500 volumi e una cantina di 12.000 bottiglie, punto di riferimento per appassionati e professionisti.

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  • Hansen (Ue): il Mercosur deve rispettare regole per una vera liberalizzazione

    Hansen (Ue): il Mercosur deve rispettare regole per una vera liberalizzazione

    Il Commissario dell’Unione Europea per l’Agricoltura, Christophe Hansen, ha recentemente affrontato il tema dell’accordo con il Mercosur, sottolineando che non si tratterà di una mera liberalizzazione commerciale. Durante un incontro stampa tenutosi a San Paolo il 15 ottobre 2025, Hansen ha chiarito che l’Unione Europea manterrà un approccio rigoroso sulla reciprocità e non intende compromettere le proprie regole e tradizioni.

    Contesto della missione in brasile

    La dichiarazione è avvenuta nel contesto di una missione di alto livello in Brasile, alla quale hanno partecipato 76 rappresentanti del settore agroalimentare europeo, di cui 12 provenienti dall’Italia, il Paese con la maggiore rappresentanza. Hansen ha messo in evidenza l’importanza di tutelare prodotti emblematici come il Parmigiano, simbolo dell’italianità nel mondo, rispondendo alle preoccupazioni espresse riguardo all’accordo. In Brasile, l’Italian Sounding, che riguarda la produzione di formaggi e salumi, ha sollevato allarmi significativi; il Commissario ha ricordato che il Mercosur stabilisce restrizioni per i Paesi sudamericani al fine di garantire la riconoscibilità dei prodotti e limitare la diffusione di marchi falsi.

    Dettagli sull’accordo e protezione dei prodotti

    L’accordo con il Mercosur prevede la protezione di 344 bevande e prodotti alimentari dell’Unione Europea, di cui 57 italiani, che spaziano dagli aceti balsamici ai prosciutti, dai formaggi a una varietà di vini e mele, fino ai tipici Cantucci toscani. Queste informazioni sono state rese note tramite un rapporto della Commissione Europea, specificamente dal Direttorato Generale per il Commercio Internazionale (DG Trade).

    Intenzioni future e salvaguardie

    Hansen ha espresso l’intenzione di firmare l’accordo entro il mese di dicembre 2025. Le salvaguardie aggiuntive che la Commissione ha proposto sono state descritte come una “polizza assicurativa” per le aziende alimentari europee, fungendo da meccanismo di stabilità. Il Commissario ha esortato a considerare l’Unione Europea nel suo complesso, poiché queste salvaguardie non sono state concepite per singoli Stati membri, ma per garantire un equilibrio a livello comunitario.

    Il Commissario dell’Unione Europea per l’Agricoltura, Christophe Hansen, ha discusso l’accordo con il Mercosur in un incontro a San Paolo il 15 ottobre 2025, chiarendo che non sarà solo una liberalizzazione commerciale. Hansen ha sottolineato l’importanza di mantenere un approccio rigido sulla reciprocità, proteggendo le tradizioni europee e i prodotti emblematici, come il Parmigiano. Durante una missione con 76 rappresentanti del settore agroalimentare, con l’Italia in prima linea, ha affrontato il problema del “Italian Sounding” in Brasile, che minaccia la riconoscibilità dei prodotti italiani. L’accordo prevede la protezione di 344 prodotti alimentari dell’UE, tra cui 57 italiani. Hansen punta a firmare l’accordo entro dicembre 2025, introducendo salvaguardie per sostenere le aziende alimentari europee e garantire un equilibrio a livello comunitario, non limitato ai singoli Stati membri.

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  • Cantine Aperte a San Martino: undici giorni dedicati al vino novello

    Cantine Aperte a San Martino: undici giorni dedicati al vino novello

    Il mese di novembre si avvicina e con esso l’attesissimo evento “Cantine Aperte a San Martino”, che si svolgerà dal 1 all’11 novembre 2025. Questa manifestazione, organizzata dal Movimento Turismo del Vino (Mtv), offre l’opportunità di esplorare le storie e le tradizioni legate alla celebrazione di San Martino, una delle festività più significative del calendario agricolo, che segna l’arrivo del vino nuovo.

    Attività e iniziative nelle cantine

    Durante i dieci giorni di eventi, le cantine aderenti al Movimento Turismo del Vino apriranno le loro porte per accogliere visitatori di ogni età e livello di esperienza. Gli organizzatori hanno previsto un programma ricco di attività per coinvolgere tutti, dai neofiti agli appassionati di lunga data. Le attività includeranno passeggiate tra i filari delle vigne, permettendo ai partecipanti di scoprire le diverse annate, sia nuove che storiche. Per i più piccoli, sono stati pensati laboratori creativi incentrati sulla raccolta di foglie e castagne, rendendo l’evento adatto anche alle famiglie.

    In aggiunta, gli enoturisti avranno la possibilità di partecipare a cene con i vignaioli, riscaldati dal camino, durante le quali sarà possibile degustare vini in abbinamento ai piatti tipici della tradizione locale. Questa iniziativa non solo celebra il vino, ma invita anche a un approccio responsabile al consumo, promuovendo il messaggio del “Wine in Moderation Day“.

    Un invito a vivere l’autunno con consapevolezza

    Violante Gardini Cinelli Colombini, presidente del Movimento Turismo del Vino, ha sottolineato l’importanza dell’evento, definendo “Cantine Aperte a San Martino” come molto più di una semplice occasione per degustare vini. È un invito a rallentare e a godere dell’atmosfera autunnale, condividendo un brindisi in modo consapevole. Quest’anno, l’evento è collegato al “Wine in Moderation Day” dell’8 novembre, un momento per riflettere sull’importanza di un consumo equilibrato e responsabile.

    Il vino, secondo Colombini, è un linguaggio che unisce e racconta storie di cultura, paesaggio ed emozioni. L’invito è di apprezzare ogni sorso come un’esperienza unica, contribuendo a creare un legame più profondo con il territorio e le sue tradizioni. Le cantine Mtv si preparano così a ricevere un pubblico curioso e desideroso di scoprire il mondo del vino in un contesto di convivialità e rispetto.

    Il mese di novembre 2025 si prepara ad accogliere “Cantine Aperte a San Martino”, un evento organizzato dal Movimento Turismo del Vino (Mtv) dal 1 all’11 novembre. Questa manifestazione celebra la festività di San Martino, segnalando l’arrivo del vino nuovo con attività per tutti, dai principianti agli esperti. Le cantine apriranno per guidare i visitatori in passeggiate tra le vigne e laboratori creativi per i bambini, rendendo l’evento familiare. Gli enoturisti potranno partecipare a cene con vignaioli, degustando vini tipici locali. Violante Gardini Cinelli Colombini, presidente del Mtv, sottolinea che l’evento è un invito a vivere l’autunno con consapevolezza, legato al “Wine in Moderation Day” dell’8 novembre. Il vino diventa un modo per unire culture e tradizioni, incoraggiando un consumo responsabile e apprezzando ogni sorso come un’esperienza unica.

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  • Ad Assisi l’olio d’oliva al centro di Unto Unesco, tra natura e territorio

    Ad Assisi l’olio d’oliva al centro di Unto Unesco, tra natura e territorio

    Ad Assisi si avvicina la tredicesima edizione di Unto (Unesco, natura, territorio, olio), un evento dedicato all’olio extravergine di oliva appena franto e alla valorizzazione delle eccellenze locali. La manifestazione, organizzata dal Comune di Assisi, si svolgerà dal 26 ottobre al 30 novembre 2025 e fa parte del programma ufficiale di “Frantoi aperti”, un’iniziativa nazionale che celebra la cultura dell’olio di oliva, attirando appassionati da ogni parte del mondo.

    Dettagli dell’evento

    L’iniziativa offre una serie di appuntamenti coinvolgenti, tra cui visite guidate al patrimonio Unesco, degustazioni con esperti del settore, convegni, mostre, trekking e passeggiate culturali. I partecipanti avranno anche l’opportunità di assistere a concerti e laboratori, oltre a visitare gratuitamente i frantoi, dove potranno vivere l’emozione della spremitura e assaporare l’olio nuovo su bruschetta. L’evento rappresenta un’importante occasione per scoprire e apprezzare il valore dell’olio extravergine di oliva e il suo legame con il territorio umbro.

    Collaborazione con FéXtra

    Una delle novità più significative di quest’anno, come annunciato dal Comune di Assisi, è la firma di un accordo di partenariato con FéXtra, un festival dedicato all’olio che si svolge a Mattinata, in Puglia. Questa intesa mira a promuovere l’oleoturismo attraverso iniziative congiunte tra i due eventi, unendo le forze dei rispettivi Comuni per valorizzare l’olio come simbolo di pace e risorsa per lo sviluppo economico, sociale, culturale e turistico. La cerimonia di firma si terrà il primo novembre 2025, alle ore 16, presso la Sala della Conciliazione di Assisi, preceduta dall’incontro “L’olivo, radice di pace”, dove interverranno i sindaci e gli assessori al turismo, agricoltura e cultura delle due città, insieme agli organizzatori di Unto e FèXtra.

    Attività e programmi di Unto 2025

    Il programma di Unto 2025 è ricco di eventi e attività, frutto della collaborazione tra il Comune, le pro loco e le associazioni locali. Sono previste numerose escursioni e passeggiate culturali che offriranno momenti di degustazione enogastronomica, immersi nella bellezza naturale delle frazioni assisane. Per chi desidera maggiori dettagli e informazioni sulle attività in programma, è possibile visitare il sito ufficiale dell’evento.

    L’evento si presenta come un’opportunità imperdibile per scoprire le tradizioni e i sapori dell’Umbria, celebrando l’olio extravergine di oliva e il suo ruolo fondamentale nella cultura locale.

    Ad Assisi, si avvicina la tredicesima edizione di Unto (Unesco, natura, territorio, olio), un evento dedicato all’olio extravergine di oliva, in programma dal 26 ottobre al 30 novembre 2025. Parte del programma “Frantoi aperti”, l’iniziativa include visite guidate, degustazioni, convegni, mostre, trekking e concerti, offrendo un’opportunità per scoprire il patrimonio locale e assaporare l’olio nuovo. Quest’anno, un’importante novità è la collaborazione con FéXtra, un festival pugliese, mirata a promuovere l’oleoturismo. La cerimonia di firma tra i due eventi si svolgerà il 1 novembre 2025, seguita da un incontro tematico. Unto 2025, organizzato dal Comune insieme alle pro loco e associazioni, prevede anche escursioni e attività enogastronomiche nel suggestivo paesaggio umbro. L’evento rappresenta una significativa occasione per apprezzare la cultura locale legata all’olio e le sue tradizioni.

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  • Agea stanzia oltre 103 milioni per il Sviluppo Rurale della campagna 2025

    Agea stanzia oltre 103 milioni per il Sviluppo Rurale della campagna 2025

    L’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura ha recentemente annunciato l’emissione di un decreto di pagamento che ammonta a oltre 103 milioni di euro, destinato a sostenere lo Sviluppo Rurale Sigc per la campagna del 2025. Questo intervento si concentra principalmente su progetti legati alle superfici agricole e alla gestione degli animali.

    Distribuzione delle risorse finanziarie

    Le risorse finanziarie saranno distribuite in diverse regioni italiane, con l’Organismo pagatore Agea che si occupa della gestione dei fondi. La Sicilia si aggiudica la quota più consistente, ricevendo un importo di 35.381.619,13 euro. Segue la Puglia, che beneficerà di 19.854.685,77 euro, mentre il Lazio riceverà 11.735.625,53 euro. Anche la Basilicata non è trascurata, con un finanziamento di 11.142.107,12 euro, e la Campania ottiene 10.502.613,01 euro.

    Altre regioni coinvolte

    Le altre regioni coinvolte nella distribuzione dei fondi includono l’Abruzzo, che riceverà 7.788.179,09 euro, e il Molise, con un importo di 4.062.895,54 euro. L’Umbria avrà a disposizione 3.368.115,51 euro, mentre alla Liguria spetta una somma di 11.043 euro. Questi fondi rappresentano un’importante opportunità per il settore agricolo, contribuendo a migliorare le pratiche di sviluppo rurale e a sostenere le economie locali.

    Impegno del governo italiano

    La decisione di erogare questi pagamenti sottolinea l’impegno del governo italiano nel promuovere un’agricoltura sostenibile e competitiva, capace di rispondere alle sfide attuali del mercato. Le risorse destinate allo Sviluppo Rurale Sigc mirano a incentivare l’innovazione e la modernizzazione delle aziende agricole, favorendo così un aumento della produttività e della qualità dei prodotti.

    L’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura ha annunciato un decreto di pagamento di oltre 103 milioni di euro per sostenere lo Sviluppo Rurale Sigc nel 2025, focalizzandosi su progetti agricoli e gestione animale. Le risorse saranno distribuite in diverse regioni italiane, con la Sicilia che riceve la quota maggiore di 35,3 milioni di euro. La Puglia seguirà con 19,8 milioni, il Lazio con 11,7 milioni, la Basilicata con 11,1 milioni e la Campania con 10,5 milioni. Altre regioni come Abruzzo, Molise, Umbria e Liguria beneficeranno di ammontari inferiori. Questo intervento rappresenta un’importante opportunità per il settore agricolo, contribuendo a migliorare le pratiche di sviluppo rurale e a sostenere le economie locali. La decisione del governo italiano riflette l’impegno per un’agricoltura sostenibile e competitiva, incentivando l’innovazione e la modernizzazione delle aziende agricole.

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  • Con l’accordo Mercosur-Ue l’industria vinicola europea non teme il vino argentino

    Con l’accordo Mercosur-Ue l’industria vinicola europea non teme il vino argentino

    L’Unione Europea non intende cedere di fronte alla crescente presenza del vino argentino sul mercato. L’accordo con il Mercosur, che coinvolge Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay, rappresenta un’opportunità per abbattere i dazi doganali e diversificare i mercati, con un focus particolare sul Brasile, che si configura come il principale obiettivo commerciale. Nonostante non possa eguagliare il mercato statunitense in termini di esportazioni, il Brasile offre un potenziale significativo, con stime che parlano di 25-30 milioni di consumatori.

    Situazione attuale del mercato

    A delineare questa situazione è Ignacio Sanchez Recarte, segretario generale del Comitato Europeo delle Aziende del Vino (CEEV), che rappresenta il 90% delle esportazioni di vino europeo e comprende 25 associazioni provenienti da 13 paesi dell’Unione Europea, incluse le italiane Unione Italiana Vini e Federvini, oltre a Svizzera, Gran Bretagna e Ucraina. Sanchez Recarte si trova a San Paolo per partecipare a una missione di alto livello guidata dal Commissario Europeo all’Agricoltura, Christophe Hansen, con l’obiettivo di discutere le opportunità offerte dal Mercosur.

    Impatto dell’accordo

    Sanchez Recarte ha dichiarato all’ANSA che, sebbene l’accordo non sia perfetto, non presenta aspetti negativi. L’eliminazione delle attuali tariffe, fissate al 18%, avverrà in modo graduale nel corso degli anni. Sottolinea che l’impatto sul vino argentino sarà nullo. Nel 2024, le esportazioni di vino europeo verso i paesi del Mercosur hanno raggiunto i 238 milioni di euro, rappresentando solo l’1,3% del totale delle esportazioni di vino dell’Unione Europea. Il Brasile, in particolare, ha assorbito l’86% di queste esportazioni, pari a 205 milioni di euro. I dazi imposti nel 2024 hanno influito per un totale di 44 milioni di euro.

    Prospettive future

    Con la diminuzione di tali dazi grazie all’accordo, si prevede che i prezzi al consumo possano rimanere stabili, aprendo così spazi per nuovi investimenti. Attualmente, il consumo di vino in Brasile si attesta a 2,1 litri pro capite all’anno, segnalando la necessità di promuovere una maggiore cultura vinicola nel paese. Secondo Sanchez Recarte, l’Unione Europea ha la possibilità di farsi strada tra i principali concorrenti della regione, come Cile e Argentina, tenendo presente che il Cile affronta costi logistici elevati, compensati da tariffe zero, mentre l’UE può contare su una logistica efficiente grazie al trasporto marittimo.

    Urgenza di approvazione

    Sanchez Recarte ha concluso sottolineando l’urgenza di accelerare l’approvazione dell’accordo Mercosur, evidenziando l’importanza di agire rapidamente per sfruttare le opportunità offerte da questo mercato in crescita.

    L’Unione Europea sta affrontando la crescente concorrenza del vino argentino, sfruttando l’accordo con il Mercosur per ridurre i dazi doganali e diversificare i mercati, con particolare attenzione al Brasile, un potenziale mercato da 25-30 milioni di consumatori. Ignacio Sanchez Recarte, segretario generale del Comitato Europeo delle Aziende del Vino, ha partecipato a una missione a San Paolo per discutere le opportunità del Mercosur. Ha affermato che, sebbene l’accordo non sia perfetto, eliminerà gradualmente le tariffe attuali, senza effetti negativi sul vino argentino. Nel 2024, le esportazioni di vino europeo verso il Mercosur ammontano a 238 milioni di euro, di cui l’86% verso il Brasile. Con la diminuzione dei dazi, i prezzi potrebbero rimanere stabili, migliorando gli investimenti e promuovendo una cultura vinicola nel paese. Sanchez Recarte ha sollecitato un’accelerazione dell’approvazione dell’accordo per sfruttare il mercato in crescita.

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  • Dal chicco alla tazza: il terroir protagonista nei Campi Flegrei

    Dal chicco alla tazza: il terroir protagonista nei Campi Flegrei

    Tra le maestose querce e i suggestivi panorami dei laghi Fusaro e d’Averno si trova l’Osteria Abraxas, un ristorante gestito da Nando Salemme e dalla moglie Vanna. Questa location ha saputo conquistare nel tempo numerosi riconoscimenti, tra cui la Guida Osterie d’Italia Slow Food 2025 e 50 Top Italy 2025. Non si possono dimenticare le menzioni nella Carta dei vini degli anni 2022, 2023 e 2024, così come le prestigiose Guide Gambero Rosso Ristoranti d’Italia 2025, Guida Michelin 2025 e Le Guide de L’Espresso 2025.

    Ogni giorno, gli chef Luigi e Castrese si dedicano a valorizzare i prodotti freschi dell’orto locale. Nando Salemme, da oltre vent’anni, promuove i principi di Slow Food, supportando i piccoli artigiani che, con passione e rispetto per l’ambiente, preservano le tradizioni culinarie e le pratiche sostenibili. Questi artigiani riforniscono l’Osteria Abraxas con ingredienti di alta qualità, contribuendo così a un’esperienza gastronomica autentica.

    Un pomeriggio di degustazioni e analisi sensoriali

    Il 23 ottobre 2025, dalle ore 15 alle 18, si svolgerà un evento speciale presso l’Osteria Abraxas, dedicato esclusivamente agli operatori del settore Horeca. L’incontro, organizzato in collaborazione con Fratelli Bonacchi caffè di terroir, membro della Slow Food Coffee Coalition, offrirà un’opportunità unica per esplorare come il caffè stia trasformando l’esperienza della ristorazione. L’obiettivo è dimostrare come il caffè possa diventare un elemento strategico per attrarre clientela e migliorare le performance economiche delle attività ristorative.

    Il programma dell’evento prevede un’accoglienza incentrata sulla preparazione del caffè con metodo filtro, seguita da un approfondimento sulla filiera agricola e sul sistema Ten, che presenta un approccio innovativo alla preparazione del caffè. Gli ambassador Andrea Neri e Leonardo Maggiori guideranno i partecipanti in questa esperienza, in collaborazione con It’s Caffè & Bistrot di Napoli.

    Un modello agricolo sostenibile

    L’iniziativa si fonda su un modello agricolo ecologicamente sostenibile e socialmente responsabile, che mira a promuovere una conoscenza approfondita delle piantagioni e dei coltivatori. L’approccio “dal seme alla tazza” permette di garantire la qualità del prodotto finale e di valorizzare il lavoro dei produttori. Durante l’evento, i baristi e i ristoratori avranno l’opportunità di diventare Aromateller, ovvero sommelier del caffè, capaci di comunicare il flavore e le origini dei caffè presentati.

    L’esperienza sensoriale sarà arricchita dalla narrazione delle storie legate ai caffè, dalle loro origini ai metodi di lavorazione, fino alle tecniche di trasporto e tostatura. La presentazione del rivoluzionario sistema Ten, che utilizza cialde in carta da 10 grammi di caffè, permetterà di esprimere al meglio il terroir, garantendo una perfetta estrazione e un’esperienza di gusto superiore.

    Presentazione dei caffè di terroir

    Durante l’incontro, verranno presentati vari caffè di terroir in cialda Ten, tutti certificati dalla Slow Food Coffee Coalition. Tra i caffè in degustazione ci saranno Dona Elda, Don Pancho, Finca Alfolì e Finca Rio Colorado, provenienti dall’Honduras, e Guji Hambela, dall’Etiopia. Ogni caffè ha caratteristiche uniche, legate al territorio di origine e ai metodi di coltivazione, che saranno esplorate nel dettaglio durante l’evento.

    Questa iniziativa si propone di educare gli operatori del settore Horeca sull’importanza del caffè di qualità, contribuendo a elevare gli standard della ristorazione e a promuovere una cultura del caffè più consapevole e sostenibile.

    L’Osteria Abraxas, situata tra le querce e i laghi Fusaro e d’Averno, è un ristorante rinomato gestionato da Nando Salemme e sua moglie Vanna. Ha ricevuto riconoscimenti come la Guida Osterie d’Italia Slow Food 2025 e le Guide Gambero Rosso 2025. Il ristorante valorizza i prodotti freschi del territorio, sostenendo i principi di Slow Food. Il 23 ottobre 2025, si terrà un evento dedicato agli operatori del settore Horeca, in collaborazione con Fratelli Bonacchi caffè di terroir, per esplorare il ruolo strategico del caffè nella ristorazione. L’evento includerà degustazioni di caffè e approfondimenti sulla filiera agricola e il sistema Ten, promuovendo un modello agricolo sostenibile. I partecipanti diventeranno Aromateller per comunicare i sapori e le origini dei caffè presentati, tra cui varietà provenienti dall’Honduras e dall’Etiopia, contribuendo a una cultura del caffè più consapevole e di qualità.

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