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  • Vittorio Moretti insignito del prestigioso titolo di Cavaliere del Lavoro

    Vittorio Moretti insignito del prestigioso titolo di Cavaliere del Lavoro

    Vittorio Moretti, fondatore e presidente di Terra Moretti, ha ricevuto oggi, 25 marzo 2025, un’importante onorificenza al Quirinale. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, gli ha conferito il titolo di Cavaliere del Lavoro su proposta del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e con il consenso del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. Questo riconoscimento è dedicato a chi ha dimostrato una visione imprenditoriale innovativa e un impegno costante nei settori del vino, dell’ospitalità e delle costruzioni.

    Il gruppo Terra Moretti e il suo impatto sul territorio

    Terra Moretti, con sede a Erbusco, in provincia di Brescia, si estende su oltre 2.100 ettari, di cui 1.160 vitati. L’azienda è attiva in tre regioni italiane: in Lombardia, con le cantine Bellavista e Contadi Castaldi, in Toscana con Petra, Teruzzi e Tenuta La Badiola, e in Sardegna con Sella & Mosca. Questo ampio territorio permette al gruppo di esprimere una grande varietà di vini, contribuendo significativamente alla rinomanza del Made in Italy nel settore vitivinicolo.

    Ogni anno, le cantine di Terra Moretti accolgono circa 50.000 visitatori, offrendo un’esperienza unica che combina la passione per il vino con l’ospitalità. La presenza di un flusso costante di turisti non solo promuove il brand, ma sostiene anche l’economia locale, creando opportunità di lavoro e valorizzando le tradizioni del territorio.

    La famiglia Moretti e l’impegno sociale

    A fianco di Vittorio Moretti, oggi operano le sue tre figlie: Carmen, Francesca e Valentina, che ricoprono il ruolo di vicepresidente. La governance del gruppo è completata dall’amministratore delegato Massimo Tuzzi. L’impegno della famiglia non si limita solo all’attività imprenditoriale; nel 2018, Vittorio e sua moglie Mariella Bertazzoni hanno fondato la Fondazione Vittorio e Mariella Moretti. Questa iniziativa ha come obiettivo il recupero e la valorizzazione di beni storici e culturali, come dimostra il restauro del Convento della Santissima Annunciata di Rovato, un bene simbolico restituito alla collettività.

    La fondazione rappresenta un esempio di come l’imprenditoria possa integrarsi con la responsabilità sociale, contribuendo al benessere della comunità e preservando il patrimonio culturale per le future generazioni. Con il riconoscimento ricevuto oggi, Vittorio Moretti non solo celebra i successi della sua carriera, ma rappresenta anche un modello di imprenditore che sa coniugare innovazione, tradizione e impegno sociale.

    Vittorio Moretti, founder and president of Terra Moretti, was honored on March 25, 2025, with the title of Cavaliere del Lavoro by President Sergio Mattarella. This recognition, proposed by Minister Adolfo Urso and supported by Minister Francesco Lollobrigida, celebrates innovative entrepreneurship in wine, hospitality, and construction. Terra Moretti, based in Erbusco, spans over 2,100 hectares, predominantly vineyards, across three Italian regions: Lombardy, Tuscany, and Sardinia. The company attracts around 50,000 visitors annually, enhancing the brand and supporting the local economy. Moretti’s commitment extends beyond business; alongside his daughters, he founded the Vittorio and Mariella Moretti Foundation in 2018, focused on restoring historic and cultural assets, exemplified by the renovation of the Convento della Santissima Annunciata in Rovato. This foundation highlights the integration of entrepreneurship with social responsibility. Moretti’s achievements showcase a blend of innovation, tradition, and community engagement.

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  • Nel cuore di Perugia apre la Città del Cioccolato, un nuovo attrattore turistico

    Nel cuore di Perugia apre la Città del Cioccolato, un nuovo attrattore turistico

    Questa mattina, 27 ottobre 2025, ha avuto luogo l’anteprima della Città del Cioccolato a Perugia, un’iniziativa che ha preso forma negli spazi dell’ex mercato coperto, un edificio storico situato nel cuore della città. Durante il tour inaugurale, è emerso che il complesso, completamente ristrutturato, ospita “il più grande museo esperienziale al mondo dedicato al cacao e al cioccolato“. Con una superficie di 2.800 metri quadrati, il museo è stato realizzato in otto mesi di lavoro intensivo.

    L’inaugurazione ufficiale

    L’inaugurazione ufficiale è programmata per il 30 ottobre, come ha ricordato Eugenio Guarducci, direttore artistico della Città del Cioccolato. Presenti all’evento anche figure di spicco come Vasco Gargaglia, presidente della società Destinazione Cioccolato, che ha guidato il progetto e ha ottenuto la concessione trentennale dall’amministrazione comunale. L’intervento ha richiesto un investimento totale di 6 milioni di euro.

    Il percorso del museo

    Il museo offre un percorso che inizia con pannelli informativi sulla storia del mercato coperto, per poi immergersi in ogni aspetto della filiera del cacao e del cioccolato. Tra le attrazioni principali, un soffitto di 400 metri quadrati dotato di videomapping, creando un cielo animato, e proiezioni lungo le scale mobili che collegano i vari spazi del museo.

    Esperienze interattive

    Al piano terra, i visitatori possono esplorare un’area dedicata agli alberi di cacao, vivendo un’esperienza diretta dei processi produttivi. Il museo, concepito come un ambiente interattivo, consente ai partecipanti di produrre la propria tavoletta di cioccolato, seguendo tutte le fasi della preparazione. Non mancano anche elementi storici, come collezioni legate al marchio Perugina, il cui primo laboratorio in via Alessi è stato restaurato grazie al contributo di Luisa Spagnoli.

    Spazi dedicati

    All’interno della Città del Cioccolato sono previsti anche spazi dedicati a moda, design e salute, ampliando ulteriormente l’offerta culturale e educativa del museo.

    Presenze istituzionali

    Durante il tour di anteprima, era presente anche Nicoletta Spagnoli, insieme a numerosi rappresentanti delle istituzioni, tra cui la presidente della Regione, Stefania Proietti, il sottosegretario all’Interno, Emanuele Prisco, il prefetto, Francesco Zito, e l’assessore comunale, Andrea Stafisso. La Città del Cioccolato si preannuncia come un’importante attrazione culturale e turistica per Perugia.

    Il 27 ottobre 2025, si è svolta l’anteprima della Città del Cioccolato a Perugia, situata nell’ex mercato coperto. Il complesso, ristrutturato, ospita il “più grande museo esperienziale al mondo” sul cacao e cioccolato, esteso su 2.800 metri quadrati e realizzato in otto mesi. L’inaugurazione ufficiale avverrà il 30 ottobre, come annunciato da Eugenio Guarducci. Vasco Gargaglia, presidente della società Destinazione Cioccolato, ha guidato il progetto, sostenuto da un investimento di 6 milioni di euro. Tra le attrazioni del museo ci sono un soffitto di 400 metri quadrati con videomapping e aree interattive dove i visitatori possono produrre la propria tavoletta di cioccolato. Inoltre, il museo offre spazi dedicati a moda, design e salute. Presenti anche autorità locali, tra cui la presidente della Regione, Stefania Proietti, la Città del Cioccolato si profila come nuova importante attrazione culturale per Perugia.

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  • Wwf: avviata una nuova coalizione per la salvaguardia degli impollinatori

    Wwf: avviata una nuova coalizione per la salvaguardia degli impollinatori

    Oltre il 40% degli impollinatori invertebrati nel mondo si trova attualmente in pericolo. In Europa, la situazione è allarmante: quasi la metà delle popolazioni di insetti impollinatori è in declino e un terzo di esse è già considerato minacciato. Secondo la nuova edizione della Lista Rossa europea, le api selvatiche hanno registrato un calo del 56% negli ultimi dieci anni. Inoltre, il numero di specie di farfalle europee a rischio di estinzione è aumentato drammaticamente negli ultimi 15 anni, passando dal 9% al 15%, come riportato nel report dell’IUCN dell’11 ottobre 2023. Anche in Italia, molte specie di impollinatori sono minacciate. Tra le cause principali di questo fenomeno ci sono la perdita e la frammentazione degli habitat, l’uso di pesticidi, l’introduzione di specie di insetti competitivi provenienti da altri continenti e la crisi climatica.

    Importanza degli impollinatori

    Queste informazioni emergono da una nota del WWF, che sottolinea l’importanza degli impollinatori per la salute degli ecosistemi terrestri, la salute umana e la sicurezza alimentare. Senza di essi, tre colture agricole su quattro potrebbero scomparire dai nostri piatti. Per affrontare questa crisi, è stato lanciato ufficialmente il progetto Life PolliNetwork, il più ambizioso programma italiano dedicato alla conservazione di apoidei, farfalle e sirfidi, i principali impollinatori. Questo progetto è cofinanziato dall’Unione Europea e riceve un contributo economico dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) e dalla Fondazione Cariplo.

    Obiettivi del progetto

    Life PolliNetwork ha come obiettivo quello di contribuire all’attuazione dell’iniziativa europea per gli impollinatori, migliorando la comprensione del loro declino, delle cause e delle conseguenze, e cercando di migliorare lo stato di conservazione dei tre gruppi principali di impollinatori. Il progetto intende affrontare le cause prioritarie del declino, mobilitare la società e promuovere la pianificazione e la cooperazione strategiche a tutti i livelli.

    Corridoi ecologici

    L’idea alla base di Life PolliNetwork è tanto semplice quanto efficace: creare una rete di aree e corridoi ecologici. Questi corridoi, definiti “Buzz Lines“, sono progettati per trasformare le infrastrutture che attraversano l’Italia, come strade, ferrovie e stazioni elettriche, in spazi sicuri dove gli impollinatori possano nutrirsi, riprodursi e muoversi senza pericoli tra le diverse aree.

    Oltre il 40% degli impollinatori invertebrati nel mondo è in pericolo, con la situazione in Europa particolarmente critica: quasi la metà delle popolazioni di insetti impollinatori è in declino. Secondo la Lista Rossa europea, le api selvatiche hanno subito un calo del 56% negli ultimi dieci anni, mentre le specie di farfalle a rischio di estinzione sono aumentate dal 9% al 15%. Le cause principali includono perdita di habitat, uso di pesticidi e crisi climatica. Il WWF sottolinea l’importanza degli impollinatori per la salute degli ecosistemi e la sicurezza alimentare, poiché senza di essi molte colture agricole sarebbero compromesse. In risposta a questa crisi, è stato avviato il progetto Life PolliNetwork, cofinanziato dall’Unione Europea, per migliorare la conservazione di api, farfalle e sirfidi, creando corridoi ecologici sicuri, definiti “Buzz Lines”, per facilitare il loro movimento e riproduzione.

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  • World Pasta Day: Oleificio Zucchi presenta spaghettoni con crema di cime di rapa

    World Pasta Day: Oleificio Zucchi presenta spaghettoni con crema di cime di rapa

    Il 25 ottobre segna il World Pasta Day, una celebrazione dedicata a uno dei piatti più rappresentativi della tradizione culinaria italiana. Questa ricorrenza, che ha avuto origine nel 1995 a Roma durante il Congresso Mondiale della Pasta, mira a mettere in luce l’importanza di un alimento che attraversa culture e generazioni. La pasta, presente in ogni tavola italiana, è un simbolo di convivialità e condivisione, dal pranzo in famiglia ai ristoranti di alta cucina.

    In onore di questa giornata, l’Oleificio Zucchi propone una ricetta che unisce tradizione e innovazione, prestando particolare attenzione alla stagionalità e alla provenienza degli ingredienti. Gli Spaghettoni con crema di cime di rapa, arricchiti da stracciatella e briciole croccanti, sono un esempio perfetto di come la cucina italiana possa evolversi mantenendo vive le sue radici.

    Filiera tracciata dal campo alla bottiglia

    Il piatto proposto da Zucchi esalta i sapori grazie all’uso dell’olio di semi di mais 100% italiano, proveniente da una filiera tracciata e certificata. Questo olio rappresenta l’impegno dell’azienda nel garantire una produzione controllata e sostenibile, seguendo il processo dalla coltivazione del mais fino all’imbottigliamento. Ogni fase della produzione è curata con attenzione, assicurando un prodotto di alta qualità, nel rispetto dell’ambiente.

    Zucchi invita a considerare la pasta non solo come un alimento, ma come un gesto di amore e responsabilità. Preparare un piatto di pasta diventa un rito quotidiano che acquista significato quando si conosce la storia e la passione che stanno dietro a ciascun ingrediente.

    Ingredienti per gli spaghettoni con crema di cime di rapa

    Per realizzare questa ricetta, sono necessari i seguenti ingredienti:

    • Cime di rapa: 600 g
    • Spaghettoni: 400 g
    • Stracciatella: 150 g
    • Acciughe sotto sale: 4
    • Pane grattugiato: 100 g
    • Aglio: 1 spicchio
    • Peperoncino: q.b.
    • Sale: q.b.

    Modalità di preparazione

    Per preparare il piatto, iniziare pulendo le cime di rapa e scottandole in acqua bollente salata per circa due minuti. Scolare le cime di rapa, tenere da parte alcune cimette per la decorazione e frullare il resto con quattro cucchiai di olio di semi di mais 100% italiano Zucchi fino a ottenere una crema liscia.

    Lessare gli spaghettoni in acqua salata seguendo le istruzioni sulla confezione. Nel frattempo, in una padella, scaldare un filo d’olio di semi di mais con uno spicchio d’aglio schiacciato e il peperoncino tritato. Far rosolare a fuoco basso per qualche minuto, quindi aggiungere le acciughe e mescolare delicatamente fino a farle sciogliere nell’olio. Incorporare il pane grattugiato e farlo tostare a fuoco lento per un paio di minuti.

    Quando gli spaghettoni sono pronti, scolarli e condirli con la crema di cime di rapa. Impiattare e completare con un cucchiaio di stracciatella e una generosa spolverata di briciole di acciuga. Decorare con le cimette di cime di rapa messe da parte e servire.

    Il 25 ottobre si celebra il World Pasta Day, una giornata dedicata alla pasta, simbolo della cucina italiana. Istituita nel 1995 a Roma, questa festa sottolinea l’importanza della pasta nella cultura mondiale. In onore di questo evento, l’Oleificio Zucchi ha proposto una ricetta innovativa: Spaghettoni con crema di cime di rapa, stracciatella e briciole croccanti. Questo piatto utilizza olio di semi di mais 100% italiano, proveniente da una filiera controllata, sottolineando l’impegno per una produzione sostenibile e di alta qualità. Preparare la pasta rappresenta un gesto di amore e responsabilità, arricchendo il rito quotidiano di significato. Gli ingredienti chiave includono cime di rapa, spaghettoni, stracciatella, acciughe salate e pane grattugiato. La preparazione consiste nel frullare le cime di rapa, cuocere gli spaghettoni e mescolarli con gli altri ingredienti per un piatto che celebra la tradizione italiana con un tocco moderno.

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  • La Pietra critica la riduzione della Pac: “Necessari investimenti per l’agricoltura”

    La Pietra critica la riduzione della Pac: “Necessari investimenti per l’agricoltura”

    Il dibattito sulla riforma della Politica Agricola Comune (Pac) si intensifica, con il Sottosegretario all’Agricoltura, Patrizio Giacomo La Pietra, che esprime una posizione chiara contro la riduzione dei fondi destinati al settore. Durante un evento tenutosi il 24 ottobre 2025 all’Accademia dei Georgofili a Firenze, La Pietra ha sottolineato l’importanza di mantenere gli investimenti in agricoltura, specialmente in un momento in cui il settore richiede un sostegno significativo.

    Posizione del governo italiano sulla pac

    Il Sottosegretario ha evidenziato come un gruppo di 17 Paesi membri dell’Unione Europea si sia opposto fermamente alla proposta di riforma della Pac, ritenendo che la diminuzione delle risorse sia un errore strategico. La Pietra ha dichiarato: “Ridurre le risorse è un controsenso, specialmente quando l’agricoltura ha bisogno di investimenti”. Questo forte appello si inserisce in un contesto in cui il governo italiano si mostra particolarmente attento alle esigenze del settore agricolo.

    La Pietra ha anche criticato l’idea di unificare il secondo pilastro della Pac, che tradizionalmente si occupa degli aiuti diretti agli agricoltori, in un fondo unico con altri settori, come quello della coesione. Secondo il Sottosegretario, questa manovra potrebbe portare a una mancanza di chiarezza sulla destinazione dei fondi, rendendo difficile garantire il supporto necessario per l’agricoltura.

    Investimenti nel settore agricolo

    La Pietra ha messo in evidenza l’impegno del governo italiano, sottolineando che negli ultimi tre anni sono stati investiti oltre 15 miliardi di euro in agricoltura. Questi investimenti, ha spiegato, sono fondamentali per garantire la competitività del settore e per sostenere gli agricoltori in un periodo di sfide economiche e climatiche. La strategia del governo mira a rafforzare la resilienza del settore, promuovendo innovazione e sostenibilità.

    Il Sottosegretario ha concluso affermando che il governo è pronto a difendere gli interessi degli agricoltori italiani in sede europea, sottolineando l’importanza di mantenere un dialogo costruttivo con gli altri Stati membri per garantire un futuro sostenibile per l’agricoltura. La posizione italiana si inserisce in un contesto più ampio di discussione sulle politiche agricole europee, evidenziando le divergenze tra i vari Paesi e la necessità di trovare un equilibrio tra sviluppo rurale e sostenibilità.

    La questione della riforma della Pac e degli investimenti in agricoltura rimane quindi al centro del dibattito politico, con il governo italiano che si impegna a garantire risorse adeguate per sostenere un settore cruciale per l’economia del Paese.

    Il dibattito sulla riforma della Politica Agricola Comune (Pac) si intensifica, con il Sottosegretario all’Agricoltura Patrizio Giacomo La Pietra che si oppone alla riduzione dei fondi per il settore. Durante un evento a Firenze, ha messo in evidenza come un gruppo di 17 Paesi dell’Unione Europea condivida questa preoccupazione, ritenendo che la diminuzione delle risorse sia strategicamente errata. La Pietra ha criticato la proposta di unificare il secondo pilastro della Pac con altri settori, temendo che ciò possa compromettere la chiarezza dei fondi destinati agli agricoltori. Negli ultimi tre anni, il governo italiano ha investito oltre 15 miliardi di euro in agricoltura per sostenere gli agricoltori di fronte a sfide economiche e climatiche. La Pietra ha ribadito l’impegno del governo nel difendere gli interessi agricoli italiani in Europa, evidenziando la necessità di un dialogo costruttivo per garantire un futuro sostenibile al settore.

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  • Parte la seconda edizione del Premio Anna Dente “Ostessa” per il 2025

    Parte la seconda edizione del Premio Anna Dente “Ostessa” per il 2025

    Il 3 novembre 2025, a Roma, si svolgerà la seconda edizione del Premio Internazionale Anna Dente “Ostessa”, un evento che si terrà presso le Officine Farneto e si inserisce nel contesto di Excellence Food Innovation. Durante la manifestazione, verranno celebrate oltre 40 donne che si sono distinte nel settore della ristorazione e nella filiera agroalimentare.

    Le premiate e il comitato scientifico

    Saranno 45 le donne premiate, selezionate per la loro esperienza e il loro impatto nella filiera agroalimentare. Il premio è organizzato dal Comitato Scientifico dell’Associazione Culturale Anna Dente, composto da accademici, giornalisti e chef di fama. La cerimonia di premiazione non solo riconoscerà il lavoro delle premiate, ma presenterà anche il Museo delle Donne della Ristorazione – Anna Dente, un’iniziativa dedicata a mettere in luce il ruolo delle donne nella cucina professionale, sia nel passato che nel presente.

    L’importanza della memoria storica

    Angela Ferracci, parlando dell’iniziativa, ha dichiarato: “Con questo premio voglio ricordare tutte le ostesse che, negli albori del Novecento, sono state riconosciute come grandi chef, ma il cui contributo alla gastronomia non è stato adeguatamente valorizzato”. Ferracci ha citato Eugénie Brazier, la prima donna a ottenere tre stelle Michelin negli anni ’30, sottolineando come la sua influenza abbia segnato la carriera di molti chef, incluso Paul Bocuse. Questo riconoscimento intende restituire dignità e visibilità a professioniste che spesso sono state trascurate dalla narrazione ufficiale della storia culinaria.

    L’evento del 3 novembre rappresenta quindi non solo un riconoscimento per le donne della ristorazione, ma anche un passo importante verso una maggiore inclusione e valorizzazione delle loro storie e contributi nel panorama gastronomico.

    Il 3 novembre 2025, Roma ospiterà la seconda edizione del Premio Internazionale Anna Dente “Ostessa” presso le Officine Farneto, nell’ambito di Excellence Food Innovation. L’evento premierà 45 donne che si sono distinte nel settore della ristorazione e della filiera agroalimentare. Organizzato dal Comitato Scientifico dell’Associazione Culturale Anna Dente, composto da esperti del settore, il premio riconoscerà non solo il lavoro delle premiate, ma presenterà anche il Museo delle Donne della Ristorazione – Anna Dente. Angela Ferracci, promotrice dell’iniziativa, sottolinea l’importanza di ricordare le chef storiche, come Eugénie Brazier, pioniera e prima donna a ottenere tre stelle Michelin. L’obiettivo è restituire dignità e visibilità alle professioniste spesso trascurate nella storia culinaria, promuovendo una maggiore inclusione e riconoscimento dei loro contributi nel panorama gastronomico.

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  • Il Brasile si conferma tra i principali mercati extra Ue per le mele italiane

    Il Brasile si conferma tra i principali mercati extra Ue per le mele italiane

    In Italia, le mele si confermano come il prodotto ortofrutticolo più esportato, con il Brasile che ha rapidamente scalato le classifiche, diventando uno dei mercati extra Ue più significativi. Nel 2025, il paese sudamericano ha assorbito oltre 42mila tonnellate di mele italiane. Tuttavia, il settore affronta diverse difficoltà. Una delle principali criticità riguarda il riconoscimento del marchio Bio, che in Brasile non è accettato, imponendo agli agricoltori italiani di ottenere una doppia certificazione e di rispettare clausole differenti rispetto a quelle europee.

    Problemi con i protocolli fitosanitari

    Un altro aspetto problematico è rappresentato dai protocolli fitosanitari. Giovanni Missanelli, direttore di Assomela, ha espresso preoccupazione a San Paolo durante la missione del Commissario Ue all’Agricoltura, Christophe Hansen. “Gli accordi di libero scambio, come il Mercosur, risultano ininfluenti per il settore ortofrutticolo, poiché la questione dei protocolli fitosanitari deve essere negoziata bilateralmente prima dell’esportazione. Questo processo può richiedere tempi lunghi e complessi, spesso non legati a reali problematiche fitosanitarie. È fondamentale che questi accordi includano clausole che facilitino l’apertura di nuovi mercati“, ha affermato Missanelli.

    Rappresentanza e produzione di mele

    L’Associazione Nazionale dei Produttori di Mele Italiani rappresenta circa 12mila agricoltori, grazie ai suoi associati, tra cui importanti consorzi cooperativi del Trentino-Alto Adige, generando un giro d’affari di circa un miliardo e mezzo di euro. L’Italia, nel 2024, si è attestata come il secondo produttore di mele in Europa, con una produzione di 2.248.000 tonnellate, e insieme alla Cina è il principale esportatore a livello globale, con 966mila tonnellate di prodotto fresco esportato nella stagione 2024/2025.

    Collaborazioni internazionali

    Attualmente, Assomela sta collaborando con le autorità italiane per elaborare nuovi protocolli con paesi come Messico, Argentina e Perù, dove i negoziati sono in corso da oltre dieci anni. L’esperienza in Brasile ha ulteriormente confermato l’eccellenza delle mele italiane, riconosciute e apprezzate in tutto il mondo.

    In Italia, le mele continuano a essere il prodotto ortofrutticolo più esportato, con il Brasile che, nel 2025, ha importato oltre 42mila tonnellate. Tuttavia, il settore deve affrontare sfide significative, tra cui il riconoscimento del marchio Bio, non accettato in Brasile, costringendo gli agricoltori a ottenere doppia certificazione. Inoltre, i protocolli fitosanitari rappresentano un altro problema, poiché richiedono negoziazioni bilaterali complesse e prolungate, spesso non legate a reali problematiche. Giovanni Missanelli, direttore di Assomela, ha sottolineato l’importanza di includere clausole che facilitino l’apertura di nuovi mercati negli accordi di libero scambio. Con circa 12mila agricoltori e una produzione di 2.248.000 tonnellate nel 2024, l’Italia è il secondo produttore europeo di mele e, insieme alla Cina, il principale esportatore globale. Attualmente, Assomela collabora per sviluppare nuovi protocolli con Messico, Argentina e Perù.

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  • Latte e salute: un connubio in crescita tra le ricerche online

    Latte e salute: un connubio in crescita tra le ricerche online

    Il legame tra latte e salute, così come tra latte e ambiente, sta guadagnando sempre più attenzione tra gli italiani, come dimostra un’analisi condotta da Nomisma. Questa indagine, realizzata tra aprile 2024 e marzo 2025, ha rivelato che il volume di ricerca su queste tematiche ha raggiunto livelli significativi in tutte le regioni italiane, superando anche altre parole chiave come formaggi e lattiero-caseario. L’analisi è stata effettuata nell’ambito della campagna di promozione “Think Milk, Taste Europe, Be Smart”, promossa da Confcooperative e cofinanziata dalla Commissione europea.

    Le ricerche relative alla parola latte mostrano una predominanza nelle regioni del Sud Italia. In particolare, Calabria, Sicilia, Campania, Basilicata e Puglia si distinguono per l’interesse verso questo alimento. Al contrario, il termine formaggio è più frequentemente cercato nel Nord Italia, con picchi in Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Liguria, Veneto e Toscana.

    Analisi delle parole chiave

    Chiara Volpato, responsabile della consulenza tecnica di Nomisma, ha spiegato che l’indagine ha confrontato un insieme di parole chiave relative alla campagna nei mercati target, Italia e Germania. Sono state analizzate le frequenze di ricerca, i trend temporali e geografici, oltre a valori e informazioni cercate in relazione a parole specifiche. Questo approccio ha permesso di ottenere un quadro dettagliato delle preferenze degli utenti.

    Tematiche emergenti e salute

    Tra gli argomenti più cercati in relazione al latte, spiccano il latte fieno e il latte crudo, con particolare attenzione alla loro assunzione da parte dei bambini. Sebbene il volume di ricerca per il termine formaggio sia inferiore, si è registrato un lieve aumento di interesse, accompagnato da ricerche su temi come grasso, latte crudo e ipercolesterolemia. Questi argomenti sono strettamente connessi alla salute e rappresentano un’importante area di interesse per i consumatori.

    Giovanni Guarneri, esperto del settore lattiero-caseario di Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, ha sottolineato l’importanza dell’analisi come strumento utile per valutare l’impatto mediatico della campagna. Ha affermato che il fatto che gli utenti associno latte e formaggio a salute e ambiente evidenzia la necessità di continuare a investire nella formazione e nella comunicazione corretta riguardo a questi temi.

    L’analisi di Nomisma, condotta tra aprile 2024 e marzo 2025, evidenzia un crescente interesse degli italiani nei confronti del legame tra latte, salute e ambiente. Le ricerche su “latte” hanno superato termini come “formaggi” in tutte le regioni, con particolare predominanza al Sud, in regioni come Calabria e Sicilia. In contrasto, il termine “formaggio” risulta più cercato al Nord, con picchi in Veneto e Liguria.

    Chiara Volpato di Nomisma ha spiegato che l’analisi ha esaminato vari aspetti, incluse le tendenze e le preferenze dei consumatori in Italia e Germania. I temi più rilevanti riguardano latte fieno e crudo, con particolare attenzione alla loro assunzione nei bambini. Giovanni Guarneri dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari ha sottolineato l’importanza di queste informazioni per rafforzare la comunicazione riguardo a salute e ambiente, evidenziando la necessità di investire in educazione.

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  • Milano Whisky Festival e Rum Show: due decenni dedicati ai distillati pregiati

    Milano Whisky Festival e Rum Show: due decenni dedicati ai distillati pregiati

    Il Milano Whisky Festival & Rum Show si prepara a celebrare un traguardo significativo con la sua ventesima edizione, in programma da sabato 29 novembre a lunedì 1 dicembre 2025 negli spazi di BASE Milano. Questo evento, che ha saputo affermarsi come punto di riferimento nel panorama italiano per gli appassionati di whisky e rum di alta qualità, rappresenta un’opportunità imperdibile per incontrare i principali distributori, imbottigliatori indipendenti e produttori di distillerie rinomate, specializzate in Scotch Whisky, Irish Whiskey, Bourbon, whisky dall’Estremo Oriente, oltre a Rum e Rhum. Quest’anno, la manifestazione offrirà una visibilità particolare ai produttori italiani di whisky, segno di un movimento che ha superato la fase iniziale di curiosità, per affermarsi come espressione matura di competenza e qualità artigianale.

    Un’esperienza immersiva tra degustazioni e networking professionale

    L’evento milanese rappresenta un’importante occasione per chi ama i distillati d’eccellenza, fungendo da piattaforma dove esperti del settore, appassionati e neofiti possono esplorare nuovi sapori e tradizioni legate al mondo degli spiriti. Il programma prevede una serie di degustazioni curate da professionisti del settore, masterclass dettagliate, workshop pratici e presentazioni specializzate, consentendo a ogni partecipante di intraprendere un percorso formativo in un ambiente accogliente e informale.

    Particolarmente interessante è la giornata di lunedì 1 dicembre, dedicata ai professionisti del comparto food & beverage. Questa iniziativa è stata concepita in risposta ai dati raccolti nelle edizioni precedenti, che hanno rivelato come un quarto dei visitatori provenga proprio da questa categoria. Il lunedì diventa quindi un momento esclusivo per il networking tra operatori del settore, ideale per avviare nuove collaborazioni e rafforzare i legami commerciali tra produttori, distributori e figure chiave del mercato.

    Obiettivi e modalità di accesso

    Con la ventesima edizione, il Milano Whisky Festival & Rum Show ribadisce il proprio obiettivo di promuovere e valorizzare la cultura dei distillati pregiati, creando connessioni tra tradizione e innovazione. Il sistema di accesso, ben collaudato, offre due modalità di acquisto dei biglietti: oltre alla vendita in loco, è possibile acquistare i ticket online. Visitando il sito, gli interessati possono ottenere il biglietto d’ingresso, che include anche un kit degustazione completo (bicchiere, porta bicchiere e la Scotch Whisky Guide 2026). Sono disponibili due opzioni: il biglietto giornaliero (10 o 12 euro, a seconda della giornata) o l’abbonamento valido per l’intero evento al costo di 18 euro. Come nelle edizioni precedenti, il format consente ai visitatori di partecipare a degustazioni guidate e masterclass, assaporare i prodotti direttamente presso gli stand e acquistare bottiglie.

    Dettagli utili per i visitatori

    ORARI: Sabato 29 novembre e Domenica 30 novembre: 13:00 – 21:00; Lunedì 01 dicembre: 11:00 – 19:00.
    BIGLIETTO: One day: 10/12 euro; tre giorni: 18 euro.
    SHOPPING/DEGUSTAZIONI: Durante il Festival, per le degustazioni e gli acquisti di bottiglie, si utilizzano esclusivamente i gettoni, acquistabili all’entrata tramite contante, Bancomat e Carta di Credito.
    MASTERCLASS/SEMINARI: Il programma completo delle masterclass e dei seminari è in continuo aggiornamento sul portale dell’evento.

    Il Milano Whisky Festival & Rum Show celebra la sua ventesima edizione dal 29 novembre al 1 dicembre 2025 a BASE Milano. Questo evento è un punto di riferimento per gli appassionati di whisky e rum di alta qualità, offrendo l’opportunità di incontrare distributori, imbottigliatori indipendenti e produttori di rinomate distillerie. Quest’anno, particolare attenzione sarà riservata ai produttori italiani di whisky, segno di un’evoluzione significativa nel settore. Il festival propone un’esperienza immersiva con degustazioni, masterclass e workshop pratici impartiti da esperti. Lunedì 1 dicembre sarà dedicato ai professionisti del food & beverage, favorendo il networking. I biglietti possono essere acquistati online o in loco, includendo un kit di degustazione. L’evento si svolgerà dalle 13:00 alle 21:00 nel weekend e dalle 11:00 alle 19:00 il lunedì, con varie opzioni di accesso alle degustazioni e agli acquisti di bottiglie.

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  • Agronomi: la professione tecnica conquista i giovani grazie al suo ruolo sociale

    Agronomi: la professione tecnica conquista i giovani grazie al suo ruolo sociale

    Il XIX Congresso Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali si terrà a Roma dal 5 al 7 novembre 2025, in concomitanza con il Giubileo Agroalimentare. Questo importante evento, presentato nella sala stampa della Camera dei Deputati, si propone di esplorare il futuro della professione, con l’obiettivo di attrarre i giovani e guidare il settore agroforestale verso il prossimo decennio. La manifestazione si concentrerà sull’importanza dei contributi tecnici nella società contemporanea, sempre più interconnessi con le sfide attuali.

    Importanza del congresso

    Mauro Uniformi, presidente del Conaf, ha evidenziato l’importanza di questo congresso, sottolineando come le attuali sfide ambientali, economiche e geopolitiche richiedano una riflessione profonda sul ruolo strategico della professione nella salvaguardia delle risorse naturali e nella creazione di un futuro sostenibile. Il titolo del congresso, “Radici nel futuro”, sintetizza le competenze storiche del settore, proiettandole verso un domani che deve essere gestito con competenza e con l’assistenza consapevole dell’intelligenza artificiale.

    Programma del congresso

    La prima giornata del congresso si svolgerà presso la sede della FAO, con la partecipazione di Mons. Arellano, Osservatore Permanente della Santa Sede presso la FAO, del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, e del Vice-Direttore Generale della FAO, Maurizio Martina. Durante questo incontro si discuterà di temi cruciali come la bioetica, l’evoluzione del concetto di sostenibilità applicata sia agli aspetti sociali che ambientali, e le nuove definizioni di transizione ecologica. Saranno analizzati anche gli impatti e le disparità che possono emergere con la diffusione delle tecnologie di precisione e dei sistemi di supporto alle decisioni.

    Chiusura dell’evento

    Nei giorni successivi, il 6 e 7 novembre, il congresso proseguirà presso il Palazzo del Campidoglio, dove verranno presentate le quattro tesi congressuali. La chiusura dell’evento avverrà il 7 novembre sempre nel Palazzo del Campidoglio, con la firma della Carta di Roma, un documento di indirizzo che il sistema ordinistico adotterà per affrontare le sfide future.

    L’importanza di questo congresso non risiede solo nella discussione di temi rilevanti, ma anche nella capacità di unire professionisti e giovani per costruire un futuro più sostenibile e innovativo nel settore agroforestale.

    Il XIX Congresso Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali si terrà a Roma dal 5 al 7 novembre 2025, in concomitanza con il Giubileo Agroalimentare. L’evento mira a esplorare il futuro della professione, puntando ad attrarre giovani e a guidare il settore agroforestale per il prossimo decennio. Mauro Uniformi, presidente del Conaf, sottolinea l’importanza di riflettere sul ruolo strategico della professione nell’affrontare le attuali sfide ambientali e geopolitiche. Intitolato “Radici nel futuro”, il congresso prevede una prima giornata alla FAO, con discussioni su bioetica, sostenibilità e transizione ecologica. I giorni successivi si svolgeranno al Palazzo del Campidoglio, dove verranno esposte quattro tesi e firmata la Carta di Roma, un documento per affrontare le sfide future. L’evento si propone di unire professionisti e giovani per un futuro sostenibile e innovativo nel settore agroforestale.

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