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Una donna su sette vive con la vulvodinia: un vodcast per raccontare il dolore femminile

Nonostante la gravità della condizione, la vulvodinia continua a essere una patologia poco riconosciuta, con conseguenze devastanti sulla vita delle donne che ne soffrono. Questo disturbo cronico, che colpisce una donna su sette, può compromettere attività quotidiane come vestirsi, sedersi, lavorare e vivere relazioni intime. Le testimonianze di molte pazienti rivelano un quadro allarmante: in media, ci vogliono 4-5 anni e fino a 10 medici consultati prima di ricevere una diagnosi corretta.

Il 6 novembre 2025, Sanitas Farmaceutici ha annunciato il lancio di un’iniziativa multimediale denominata “A Voce Alta”, un vodcast pensato per dare visibilità a questo dolore femminile invisibile. Questo progetto si propone di rompere il silenzio che circonda la vulvodinia, offrendo una piattaforma dove si intrecciano le esperienze delle pazienti con le opinioni di specialisti. Il vodcast include interviste a medici e riflessioni sulla cura, con l’obiettivo di restituire dignità e attenzione a una condizione spesso trascurata.

L’iniziativa “A voce alta”

Stefano Parlati, Ceo di Sanitas Farmaceutici, ha dichiarato che l’iniziativa rappresenta un impegno concreto nella Responsabilità Sociale d’Impresa (Csr). L’azienda non si limita a fornire farmaci e a condurre ricerche, ma cerca di promuovere anche educazione e consapevolezza. “A Voce Alta” è stato ideato per migliorare la qualità della vita delle donne che convivono con la vulvodinia, incoraggiando un dialogo aperto tra pazienti e clinici.

Il vodcast è composto da sette episodi, condotti dal farmacologo Livio Luongo e dalla divulgatrice Chiara Natale. In ciascun episodio, vengono presentati esperti di spicco, tra cui il ginecologo Filippo Murina e la psicosessuologa Francesca Romana Tiberi, che offrono una panoramica della patologia sotto diversi aspetti: medico, psicologico e sociale.

Un dialogo necessario

Livio Luongo ha sottolineato l’importanza di avere uno spazio dove pazienti e medici possano confrontarsi su temi che spesso rimangono inascoltati. “Il linguaggio della scienza incontra quello dell’esperienza, per costruire una nuova consapevolezza collettiva”, ha affermato. Questa interazione è fondamentale per affrontare la vulvodinia e per promuovere una cultura di apertura e supporto.

Chiara Natale, co-conduttrice e paziente, ha aggiunto che il racconto della vulvodinia serve a restituire voce e solidarietà a migliaia di donne. La rete è diventata un luogo di legittimazione, ma è necessario che anche le aziende si impegnino per dare continuità a questo cambiamento culturale.

Il Vulvodinia Day, che si svolgerà l’11 novembre, rappresenta un’importante occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa condizione e per promuovere una maggiore consapevolezza e supporto per le donne che ne soffrono.


Nonostante la gravità della vulvodinia, una condizione che colpisce 1 donna su 7, rimane poco riconosciuta, causando gravi problemi nella vita quotidiana. Le pazienti spesso impiegano anni e consultano numerosi medici prima di ricevere una diagnosi. Il 6 novembre 2025, Sanitas Farmaceutici ha lanciato il vodcast “A Voce Alta”, un’iniziativa multimediale per dare visibilità a questa malattia invisibile, unendo le esperienze di donne e le opinioni di specialisti. Con sette episodi condotti da Livio Luongo e Chiara Natale, il progetto include esperti come il ginecologo Filippo Murina e la psicosessuologa Francesca Romana Tiberi, affrontando vari aspetti della vulvodinia. L’iniziativa mira a migliorare la vita delle donne e promuovere un dialogo aperto tra pazienti e medici. Il Vulvodinia Day, l’11 novembre, servirà a sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica su questa condizione.

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