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Tumori: l’epatologo Toniutto sottolinea l’importanza dell’immunoterapia per il cancro al fegato avanzato

La terapia immunologica ha segnato un cambiamento significativo nel trattamento dell’epatocarcinoma, specialmente nei casi avanzati. Fino a poco tempo fa, i risultati ottenuti erano considerati inimmaginabili. L’innovazione più rilevante riguarda la possibilità di trattare pazienti in stadi intermedi della malattia, aprendo la strada a quella che viene chiamata ‘conversion therapy’. Questa strategia consente di trasformare un paziente inizialmente non idoneo al trapianto a uno che soddisfa i requisiti per ricevere un nuovo organo.

Pierluigi Toniutto, responsabile dell’Unità di Epatologia e trapianto di fegato presso l’Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine, ha condiviso queste informazioni con l’agenzia Adnkronos Salute durante il mese di ottobre, dedicato alla sensibilizzazione sui tumori del fegato.

Il ruolo dell’immunoterapia nel trattamento dell’epatocarcinoma

L’immunoterapia ha rivoluzionato l’approccio terapeutico verso l’epatocarcinoma, una forma di cancro del fegato che, in stadi avanzati, presenta una prognosi particolarmente infausta. Grazie ai progressi nella medicina, oggi è possibile ottenere tassi di risposta che, fino a poco tempo fa, erano considerati impossibili. Questo approccio mira a potenziare il sistema immunitario del paziente, permettendo al corpo di combattere in modo più efficace le cellule tumorali.

In particolare, l’immunoterapia ha dimostrato di essere efficace non solo nei casi più gravi, ma anche in quelli intermedi, dove la malattia non ha ancora raggiunto uno stadio inoperabile. Ciò significa che i medici possono ora considerare il trapianto come un’opzione terapeutica per pazienti che, in passato, sarebbero stati esclusi a causa dell’estensione della malattia.

Conversion therapy: un nuovo orizzonte per i pazienti

La conversion therapy rappresenta un concetto innovativo nel panorama delle terapie oncologiche. Essa implica l’uso di trattamenti mirati per ridurre la massa tumorale a tal punto da rendere possibile il trapianto di fegato. Questa opzione terapeutica è particolarmente rilevante per quei pazienti che, a causa della gravità della loro condizione, non avrebbero potuto ricevere un trapianto in assenza di un intervento efficace.

L’obiettivo finale è duplice: da un lato, migliorare la qualità della vita del paziente e dall’altro, aumentare le possibilità di successo del trapianto stesso. I risultati ottenuti finora sono promettenti e indicano che, con il giusto trattamento, è possibile trasformare la vita di molti pazienti affetti da epatocarcinoma.

Ottobre: mese di sensibilizzazione sui tumori del fegato

Ottobre è dedicato alla sensibilizzazione sui tumori del fegato, un’iniziativa che mira a informare e educare la popolazione riguardo a questa malattia. Durante questo mese, vari eventi e campagne informativa sono organizzati per aumentare la consapevolezza sui fattori di rischio, le modalità di diagnosi e le opzioni terapeutiche disponibili.

La testimonianza di esperti come Pierluigi Toniutto è fondamentale per sottolineare l’importanza di una diagnosi precoce e di un trattamento tempestivo. La sensibilizzazione non solo aiuta a diffondere informazioni cruciali, ma incoraggia anche i pazienti a cercare assistenza medica e a considerare le nuove opzioni terapeutiche che possono migliorare significativamente le loro prospettive di vita.


La terapia immunologica ha trasformato il trattamento dell’epatocarcinoma, in particolare nei casi avanzati. Innovativamente, consente di trattare pazienti in stadi intermedi e di utilizzare la “conversion therapy”, che rende possibili i trapianti anche per chi era inizialmente escluso. Pierluigi Toniutto, responsabile dell’Unità di Epatologia di Udine, ha evidenziato questi progressi durante il mese di ottobre, dedicato alla sensibilizzazione sui tumori del fegato. L’immunoterapia potenzia il sistema immunitario, permettendo di combattere efficacemente le cellule tumorali e migliorando le prospettive di successo del trapianto. La conversion therapy mira a ridurre la massa tumorale, facilitando l’accesso al trapianto e migliorando la qualità della vita del paziente. Ottobre è un mese di informazione e sensibilizzazione, con eventi che educano sulla diagnosi precoce e nuove opzioni terapeutiche, essenziali per migliorare la vita dei pazienti affetti da questa malattia.

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