alfacomunicazione.it

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo.

 

Sostenibilità agricola: l’importanza della genetica per il futuro del settore

L’applicazione delle scoperte nel campo della ricerca **genetica** per il trattamento di **malattie** umane è ampiamente accettata dall’opinione pubblica, mentre lo stesso non si può dire per l’**agricoltura**. Questo contrasto è stato evidenziato dalla professoressa **Annalisa Polverari** dell’**Università** di **Verona** durante la giornata di studio dal titolo “Razionalizzazione delle attività di controllo dei **parassiti** nelle **colture** e negli **allevamenti**”, tenutasi il 2 maggio 2025 all’**Accademia** dei **Georgofili** di **Firenze**.

Il caso emblematico del bambino siriano

Durante l’evento, **Polverari** ha richiamato l’attenzione su un caso noto: un **bambino** siriano affetto da **epidermolisi** bollosa giunzionale, una grave **malattia** genetica che provoca un distacco progressivo della **pelle**. Questo piccolo paziente ha ricevuto un trattamento innovativo mediante **terapia** genica, che ha incluso un **trapianto** di **pelle** geneticamente modificata. La professoressa ha spiegato che il danno genetico delle **cellule** è stato riparato inserendo copie funzionanti dei **geni** difettosi, evidenziando l’efficacia della **tecnologia** genetica nel risolvere problemi complessi.

La disparità di percezione tra salute umana e agricoltura

Nonostante i successi nel campo della **medicina**, la percezione del pubblico riguardo all’uso della **genetica** in **agricoltura** rimane ambigua. **Polverari** ha sottolineato che, mentre la società riconosce il valore delle **innovazioni** per la salute umana, la consapevolezza riguardo ai benefici delle **tecnologie** agricole è spesso limitata. Molti **consumatori** non comprendono l’importanza di una produzione agricola **sostenibile**, che può essere ottenuta grazie a innovazioni scientifiche. La professoressa ha avvertito che l’attuale revoca di numerosi **fitofarmaci** tossici ha ridotto la disponibilità di **molecole** attive efficaci, mentre i cambiamenti **climatici** aumentano la pressione di **patogeni** sulle **colture**, rendendo difficile per gli agricoltori mantenere i livelli di produzione e i costi attuali.

Il ruolo della sostenibilità e della ricerca

**Polverari** ha affermato che la **sostenibilità** deve diventare una responsabilità condivisa da tutti i **cittadini** e **consumatori**, specialmente in un contesto in cui è necessario produrre di più con meno **risorse**. La professoressa ha enfatizzato l’importanza della **ricerca** nel campo delle **tecnologie** di **evoluzione** assistita (Tea), che possono migliorare i **geni** già presenti nelle **piante**, rendendole più resistenti a stress biotici e abiotici in tempi rapidi. Sebbene le varietà resistenti siano state storicamente create tramite **incroci**, questa pratica richiede tempo, risorsa sempre più scarsa nel mondo moderno.

L’evento ha messo in luce l’urgenza di un cambiamento di mentalità verso l’adozione di **tecnologie** innovative in **agricoltura**, sottolineando la necessità di un dialogo aperto tra **scienza** e **società** per affrontare le sfide future della produzione alimentare.

La professoressa Annalisa Polverari dell’Università di Verona ha evidenziato durante un incontro a Firenze il contrasto tra l’accettazione delle innovazioni genetiche in medicina e la loro percezione negativa in agricoltura. Ha citato il caso di un bambino siriano con epidermolisi bollosa giunzionale, trattato con terapia genica che ha riparato il difetto genetico attraverso un trapianto di pelle modificata, dimostrando l’efficacia della tecnologia genetica. Polverari ha sostenuto che, mentre i progressi in salute umana sono riconosciuti, in agricoltura prevale l’ignoranza riguardo ai vantaggi delle innovazioni scientifiche. Ha avvertito che la revoca di fitofarmaci tossici e i cambiamenti climatici aumentano la pressione sui raccolti, complicando la produzione. La sostenibilità deve essere una responsabilità comune, e la ricerca nelle tecnologie di evoluzione assistita è fondamentale per migliorare la resilienza delle piante in tempi rapidi, richiamando l’urgenza di un dialogo tra scienza e società.

Clicca qui per leggere l’articolo intero