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Scoperta di due nuove specie di funghi a Città di Castello nel 2025

Città di Castello si conferma un punto di riferimento per la biodiversità grazie alla recente scoperta di due nuove specie di funghi appartenenti al genere Pseudosperma: Pseudosperma cupreum e Pseudosperma franchettii. Questa scoperta è stata realizzata dal micologo Giovanni Battista Galeotti, che ha descritto i nuovi organismi, e dal biologo Andrea Rubini, affiliato al CNR-Istituto di Bioscienze e BioRisorse di Perugia. Entrambi gli scienziati, originari della zona, hanno lavorato insieme per analizzare e confermare l’unicità genetica di queste specie.

Pubblicazione e contesto della scoperta

I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Phytotaxa, un’importante pubblicazione internazionale nel campo della botanica. La scoperta è avvenuta in due ambienti umbri distintivi, entrambi a breve distanza l’uno dall’altro. Nel Parco Naturale dei Laghi Spada, un ecosistema ripariale del Tevere caratterizzato dalla presenza di pioppi, salici e ontani, Galeotti ha identificato Pseudosperma cupreum. Questo fungo si distingue per il suo cappello di un affascinante colore rame, da cui deriva il nome latino “cupreum”, che significa rame.

Il secondo ritrovamento, Pseudosperma franchettii, è stato effettuato nel Parco di Villa Montesca, un’area collinare situata a 400 metri di altitudine, fondata alla fine del XIX secolo dal barone Leopoldo Franchetti, che ha ispirato il nome della specie. Questo parco è un esempio di biodiversità, dove coesistono conifere e latifoglie provenienti da diverse parti del mondo. Negli anni, sono state rinvenute numerose specie rare, tra cui il fungo Warcupia cupulata, anch’esso scoperto da Galeotti, che evidenzia la vitalità ecologica della zona.

Analisi genetiche e conferma della classificazione

Dopo la scoperta di Pseudosperma cupreum, il secondo ritrovamento a Città di Castello ha ulteriormente consolidato la classificazione di questi funghi come nuove specie. Le analisi genetiche condotte da Andrea Rubini hanno fornito prove chiare della distinzione molecolare delle due specie rispetto a quelle già conosciute, posizionandole in rami distinti nell’albero evolutivo dei funghi. Questo lavoro di analisi ha contribuito a chiarire la complessità e la diversità del regno fungino, rivelando nuove informazioni sulla loro evoluzione.

Rilevanza della scoperta per la biodiversità locale

Galeotti e Rubini hanno dichiarato all’ufficio stampa del Comune di Città di Castello che la loro scoperta conferma l’importanza della regione come laboratorio naturale di biodiversità. La presenza di nuove specie fungine in un’area già ampiamente studiata dimostra che la natura ha ancora molto da rivelare. Città di Castello non è solo un custode di un patrimonio storico e paesaggistico di grande valore, ma si afferma anche come un laboratorio vivente di biodiversità, capace di sorprendere e arricchire la conoscenza scientifica.

Città di Castello has emerged as a biodiversity hub with the discovery of two new mushroom species from the genus Pseudosperma: Pseudosperma cupreum and Pseudosperma franchettii. This significant finding was made by mycologist Giovanni Battista Galeotti and biologist Andrea Rubini from the CNR-Istituto di Bioscienze e BioRisorse in Perugia. Their research, published in the journal Phytotaxa, highlights unique ecological environments where these fungi were found. Pseudosperma cupreum, named for its copper-colored cap, was located in the Parco Naturale dei Laghi Spada, while Pseudosperma franchettii was discovered in the historic Parco di Villa Montesca. Genetic analyses confirmed their classification as distinct species, underscoring the complexity of fungal diversity. Galeotti and Rubini emphasize that these discoveries reinforce the region’s role as a vital natural laboratory, showcasing the ongoing potential for new scientific insights in well-studied areas.

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