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Sanità, Magi (Sumai): “Il Ssn è in crisi, gli specialisti ambulatoriali offrono soluzioni”

Dal 9 al 13 novembre 2025, Roma ospiterà il 57esimo Congresso Nazionale del SUMAI ASSOPROF, un evento cruciale per discutere le sfide attuali del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Antonio Magi, segretario generale dell’associazione, sottolinea l’importanza del ruolo degli specialisti ambulatoriali, definendoli essenziali per il funzionamento del sistema sanitario. Magi avverte che senza il loro contributo, le Case di Comunità rischiano di diventare mere “scatole vuote”, incapaci di fornire il supporto necessario ai pazienti.

Analisi del definanziamento del ssn

L’analisi di Magi si concentra sulle conseguenze del definanziamento del SSN, che ha visto una riduzione di oltre 37 miliardi di euro tra il 2010 e il 2019. Questo taglio ha portato a una diminuzione dei posti letto, del personale e degli investimenti in tecnologia. La pandemia di Covid-19 ha ulteriormente messo a dura prova un sistema già in difficoltà, costringendo il SSN a utilizzare tutte le risorse disponibili per fronteggiare l’emergenza. Tuttavia, dopo il picco della pandemia, si è tornati a una situazione di sotto-finanziamento, che ha portato a un aumento della violenza verso i professionisti della salute.

Importanza degli specialisti ambulatoriali

Magi evidenzia che gli specialisti ambulatoriali rappresentano una risposta efficace e a basso costo alle necessità del sistema. La loro presenza è fondamentale per la riforma territoriale, e senza di loro, le nuove strutture sanitarie rischiano di non soddisfare le esigenze della popolazione. Magi esorta a investire risorse nel personale e nella medicina del territorio, affermando che il futuro del SSN dipende dalla valorizzazione della specialistica ambulatoriale.

Critiche alle politiche governative

Il segretario generale del SUMAI ASSOPROF critica le politiche governative che hanno portato a tagli alle spese e alla riduzione dei servizi. Secondo Magi, è necessario un intervento per riequilibrare il sistema e garantire pari opportunità di cura a tutti i cittadini, indipendentemente dal reddito o dalla residenza. La medicina di prossimità, insieme alla specialistica ambulatoriale, deve essere al centro delle politiche sanitarie.

Gestione dei pazienti cronici

Magi insiste sull’importanza del ruolo degli specialisti nella gestione dei pazienti cronici, sottolineando che la loro assenza potrebbe portare a un aumento delle liste d’attesa e degli accessi ai pronto soccorso. La mancanza di integrazione tra ospedale e territorio rimane un problema rilevante, e il segretario chiede un riconoscimento del ruolo professionale degli specialisti, accompagnato da investimenti e risorse adeguate.

Preoccupazioni sulle case di comunità

In merito alle Case di Comunità, le quali dovrebbero essere operative entro giugno 2026, Magi esprime preoccupazione per il rischio che queste strutture diventino “non-luoghi” della sanità, pur essendo dotate di tecnologie moderne. La sua affermazione finale è chiara: senza un adeguato personale, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rischia di rimanere un acronimo privo di significato, piuttosto che una riforma concreta per il sistema sanitario italiano.


Dal 9 al 13 novembre 2025, Roma ospiterà il 57esimo Congresso Nazionale del SUMAI ASSOPROF, focalizzandosi sulle sfide attuali del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Antonio Magi, segretario generale, sottolinea l’importanza degli specialisti ambulatoriali, essenziali per evitare che le Case di Comunità diventino “scatole vuote”. Magi evidenzia le conseguenze del definanziamento del SSN, con tagli superiori a 37 miliardi di euro dal 2010 al 2019, e critica le politiche governative che hanno ridotto servizi fondamentali. Egli chiede investimenti nella specialistica e nella medicina di prossimità per garantire un accesso equo alle cure. Inoltre, sottolinea il ruolo cruciale degli specialisti nella gestione dei pazienti cronici e l’importanza di integrare ospedale e territorio. Magi esprime preoccupazione per le Case di Comunità, avvertendo che senza un adeguato personale, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rischia di non realizzarsi.

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