La sanità italiana sta attraversando una fase di trasformazione digitale che non può più essere considerata un semplice progetto, ma un vero e proprio cantiere in evoluzione, con risultati tangibili su cure, tempi e sostenibilità. Il recente White Paper intitolato “Tecnologie e policy per il futuro della sanità digitale”, redatto da Anitec-Assinform, è stato presentato il 15 marzo 2025 a Roma durante l’evento “Sanità digitale: persone, visioni, futuro”. Questo documento analizza dati, priorità e suggerimenti per consentire all’Italia di passare dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) a una strategia industriale e di servizio concreta nel campo della salute connessa.
Il mercato: un settore in espansione
Secondo le analisi di NetConsulting Cube riportate nel White Paper, il mercato delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict) nel settore sanitario ha raggiunto nel 2024 un valore di 2,47 miliardi di euro. Le proiezioni indicano una crescita significativa, con un aumento previsto del 9,3% nel 2025 e dell’8,5% nel 2026, portando il totale a 2,93 miliardi di euro. I servizi informatici da soli superano 1,7 miliardi, evidenziando una domanda che si sta spostando oltre il semplice acquisto di dispositivi e infrastrutture, per concentrarsi su integrazione, gestione, assistenza e continuità operativa.
Le tecnologie chiave che stanno guidando questa crescita includono intelligenza artificiale, con un incremento del 35%, cloud computing (+25%) e cybersecurity (+15%). Questi strumenti sono emblematici dello stato attuale a livello internazionale: algoritmi avanzati per il triage, diagnostica e pianificazione, piattaforme cloud che offrono scalabilità e resilienza, e la sicurezza come prerequisito essenziale per la gestione di dati clinici e processi critici.
Telemedicina e sistemi di dati: innovazioni in atto
Gli investimenti provenienti dal Pnrr hanno dato impulso alla telemedicina, ora integrata nella Piattaforma Nazionale, e hanno accelerato lo sviluppo di due elementi fondamentali della “sanità data-driven”: il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 e l’Ecosistema Dati Sanitari. Questi strumenti rappresentano un’opportunità per migliorare la presa in carico a livello territoriale, garantire continuità assistenziale e promuovere la prevenzione basata su dati demografici, contribuendo a ridurre accessi non necessari e liste d’attesa.
Il parere delle aziende associate ad Anitec-Assinform è chiaro: l’87% considera l’intelligenza artificiale una priorità fondamentale. Tuttavia, permangono sfide significative riguardo all’interoperabilità, sia tecnica che semantica, essenziale per evitare che i dati distribuiti rimangano intrappolati in silos locali. Inoltre, la conformità alle normative rappresenta un ostacolo: il 73,91% delle aziende ha segnalato impatti rilevanti sulla gestione dei dati dei pazienti, mentre oltre un terzo non ha mai ricevuto finanziamenti per progetti di sanità digitale.
Strategie e politiche per il futuro
Nella sua analisi, Anitec-Assinform ha delineato cinque pilastri fondamentali per la strategia nazionale post-Pnrr: innovazione tecnologica, semplificazione normativa, interoperabilità, accesso stabile ai fondi e sviluppo delle competenze del personale del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn). Il documento propone anche quattro azioni politiche immediate:
- Value based procurement: spostare l’attenzione da gare focalizzate sul prezzo a modelli che incentivino esiti clinici, qualità e impatti misurabili.
- Standard aperti obbligatori: implementare formati e protocolli comuni per garantire la portabilità e il riutilizzo dei dati lungo il percorso di cura.
- Fondo nazionale stabile: superare la logica delle erogazioni sporadiche e garantire una base pluriennale per la sanità digitale.
- Upskilling strutturato: sviluppare programmi di aggiornamento continui per medici, tecnici e amministrativi, affinché il cambiamento organizzativo segua l’innovazione tecnologica.
Collaborazione tra pubblico e privato
Il White Paper è il risultato del lavoro del Gruppo di lavoro “Digital transformation in sanità”, coordinato da Fulvio Sbroiavacca, e rappresenta una collaborazione tra imprese e associazioni. Hanno partecipato nomi noti come Almaviva, Cisco, Engineering, Exprivia, IBM, Microsoft e molte altre, insieme a organizzazioni come AIOP, Assobiotec-Federchimica e Confindustria. Questo ampio perimetro riflette l’ecosistema reale in cui si intrecciano innovazione clinica, regolazione e industria.
All’evento hanno preso parte rappresentanti istituzionali, aziende del settore Ict e associazioni del life science, tra cui Andrea Costa, esperto per l’attuazione del Pnrr del Ministero della Salute. Dal dibattito è emersa una richiesta unanime: governare il periodo successivo al Pnrr con una regia unica, linee guida chiare e strumenti semplici per sviluppare i migliori progetti.
Chiamata all’azione per il futuro della sanità
Domenico Favuzzi, vice presidente vicario di Anitec-Assinform, ha sottolineato l’urgenza di una strategia nazionale per la sanità digitale, evidenziando che “le tecnologie sono pronte e molte soluzioni sono già operative”. L’Italia possiede le competenze e i casi di successo necessari per rendere il sistema sanitario più efficiente, sostenibile e centrato sulla persona. È giunto il momento di instaurare un coordinamento costante e di garantire fondi stabili per il settore. La capacità di far dialogare tecnologie, organizzazioni e persone lungo un percorso unitario sarà determinante per ottenere risultati concreti e visibili per cittadini e operatori.

La sanità italiana è in fase di trasformazione digitale, come evidenziato nel White Paper “Tecnologie e policy per il futuro della sanità digitale”, presentato da Anitec-Assinform. Il mercato ICT in sanità ha raggiunto 2,47 miliardi di euro nel 2024, con una crescita prevista. Tecnologie come intelligenza artificiale, cloud computing e cybersecurity sono centrali nel progresso. Gli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza hanno incentivato la telemedicina e strumenti come il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0. Tuttavia, persistono sfide di interoperabilità e normative complesse. Anitec-Assinform propone cinque pilastri strategici e quattro azioni politiche per un futuro post-Pnrr, evidenziando la necessità di collaborazione tra pubblico e privato. Domenico Favuzzi ha sottolineato l’importanza di una strategia nazionale per garantire un sistema sanitario più efficiente e sostenibile, richiedendo un coordinamento e finanziamenti stabili nel settore.
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