L’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma ha celebrato il suo quarantennale come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Irccs) con un evento speciale intitolato “La Ricerca X la Cura”, tenutosi il 10 gennaio 2025 presso la sede di San Paolo. Questo prestigioso ospedale è conosciuto per essere “l’ospedale dei casi difficili”, avendo realizzato traguardi significativi nella cura e ricerca delle malattie onco-ematologiche e immunologiche pediatriche. L’evento ha visto la partecipazione di figure di spicco, tra cui il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, il ministro della Salute Orazio Schillaci, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Durante la manifestazione, il cardinale Parolin ha messo in evidenza l’importanza del Bambino Gesù all’interno del sistema sanitario italiano e cattolico.
Il nuovo laboratorio di terapia genica
Il nuovo Laboratorio di Terapia Genica, inaugurato presso il Bambino Gesù, rappresenta un passo significativo nel campo della ricerca e del trattamento delle malattie pediatriche. Questo progetto è stato finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e dal Ministero dell’Università e della Ricerca, in collaborazione con il Centro Nazionale di Ricerca per lo Sviluppo di Terapia Genica e Farmaci a Rna. Con una superficie di circa 700 metri quadri, il laboratorio è dotato delle più moderne tecnologie per la produzione di farmaci cellulari geneticamente modificati, che verranno realizzati nell’adiacente Officina Farmaceutica del Bambino Gesù, una delle più grandi strutture di ricerca pediatrica in Europa.
Questa nuova infrastruttura consentirà di ottimizzare l’intero processo produttivo delle terapie avanzate, aumentando la capacità di produzione e la disponibilità delle cure. Grazie a queste innovazioni, sarà possibile trattare un numero maggiore di pazienti pediatrici in tempi più brevi e con una significativa riduzione dei costi, rendendo le terapie innovative più accessibili. Il professor Franco Locatelli, Responsabile del Centro Studi Clinici Oncoematologici e Terapie Cellulari del Bambino Gesù, ha sottolineato l’importanza di questo progetto, che rappresenta un investimento cruciale per il futuro della medicina pediatrica e per la speranza delle famiglie in cerca di cure efficaci.
Un modello unico di integrazione tra ricerca e cura
Negli ultimi quarant’anni, il Bambino Gesù ha sviluppato un modello distintivo di integrazione tra ricerca e cura, diventando un punto di riferimento per la medicina pediatrica. Con oltre 1.200 trapianti di organi solidi e più di 2.500 trapianti di midollo, l’ospedale si distingue come il primo Irccs pediatrico in Italia per numero di progetti di ricerca e produzione scientifica. Tra i traguardi storici, si ricordano il primo trapianto di cuore pediatrico in Italia nel 1986 e la creazione del Comitato etico nel 1994, che ha garantito rigorosità scientifica e tutela dei pazienti.
Il percorso di innovazione è proseguito con l’istituzione di reparti specializzati, come quelli di Immunoinfettivologia e Trapianto di midollo nel 1997. L’ospedale ha continuato a segnare importanti successi, tra cui il primo cuore artificiale pediatrico permanente nel 2010 e la prima terapia con cellule Car-T in Italia nel 2018. Questi risultati dimostrano la capacità del Bambino Gesù di superare le sfide della medicina pediatrica, offrendo cure all’avanguardia e contribuendo alla ricerca scientifica a livello nazionale e internazionale.
Innovazioni e progetti futuri
La ricerca condotta presso il Bambino Gesù si distingue per la sua varietà e complessità. Nel 2024, l’ospedale ha registrato 1.293 pubblicazioni scientifiche con un impact factor di 4.651 punti, coinvolgendo circa 2.000 persone in progetti di ricerca attivi. La struttura gestisce la più ampia casistica di malattie rare in età pediatrica in Italia e ha scoperto oltre 100 nuovi geni associati a patologie negli ultimi dieci anni. Durante la tavola rotonda dedicata al futuro della ricerca, è emersa l’idea di una medicina personalizzata, in grado di adattare le terapie alle esigenze specifiche di ogni paziente.
Il Bambino Gesù sta investendo in tecnologie innovative come la stampa 3D e la medicina rigenerativa, che consentiranno di sviluppare tessuti e organi su misura per i pazienti. Inoltre, l’uso della perfusione extracorporea offre nuove opportunità per lo studio e la rigenerazione di organi malati. Questi approcci dimostrano come l’ospedale unisca innovazione e attenzione al paziente, con l’obiettivo di tradurre le scoperte scientifiche in trattamenti concreti e accessibili per tutti.

L’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma ha celebrato il suo quarantennale come Irccs con l’evento “La Ricerca X la Cura” il 10 gennaio 2025. È noto per la cura delle malattie pediatriche complesse e ha raggiunto traguardi significativi nella ricerca onco-ematologica e immunologica. Hanno inaugurato un nuovo laboratorio di terapia genica, finanziato dal Pnrr, che permetterà lo sviluppo di farmaci cellulari avanzati. Con oltre 1.200 trapianti di organi solidi e 2.500 trapianti di midollo, il Bambino Gesù si distingue per il numero di progetti di ricerca. Storici successi includono il primo trapianto di cuore pediatrico in Italia nel 1986 e innovazioni recenti come la terapia Car-T. La struttura continua a investire in tecnologie innovative, come la medicina rigenerativa e la stampa 3D, puntando a personalizzare le terapie e a rendere le cure accessibili a un numero maggiore di pazienti pediatrici.
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