Nove paesi su dieci si trovano a fronteggiare un concreto rischio di diminuzione dei rendimenti agricoli. Questa preoccupante previsione è emersa da un rapporto del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP), che stima che oltre il 90% delle nazioni del pianeta subirà un calo nella produzione delle proprie colture alimentari entro la fine del secolo. Anche in scenari climatici più favorevoli e attraverso sforzi di adattamento agricolo, la situazione resta critica.
Analisi dell’undp
L’analisi condotta dall’UNDP si basa su dati provenienti da 19.000 regioni distribuite in 176 paesi, dimostrando come il cambiamento climatico rappresenti una minaccia diretta per la produttività agricola e, di conseguenza, per il benessere umano a livello globale. “Il cambiamento climatico non è solo una sfida ambientale, ma costituisce una grave crisi di sviluppo“, afferma il documento dell’agenzia ONU. Lo studio ha esaminato sei colture fondamentali: mais, riso, grano, soia, manioca e sorgo. I risultati indicano che per ogni grado Celsius di aumento della temperatura, la produzione globale annuale di queste sei colture potrebbe subire una riduzione del 4,4% rispetto al fabbisogno attuale.
Impatto negli stati uniti e in altre regioni
Negli Stati Uniti, il principale produttore mondiale di mais, si prevede che i raccolti possano diminuire fino a un terzo in alcune aree entro la metà del secolo. Anche l’Africa subsahariana e alcune zone dell’Asia risultano particolarmente vulnerabili, in quanto dispongono di risorse limitate per affrontare i cambiamenti climatici. Il Burkina Faso, per esempio, potrebbe vedere una contrazione dei suoi raccolti del 46% entro il 2050. La ricerca mette in evidenza come le regioni costiere siano le più a rischio, poiché il rapido innalzamento del livello del mare potrebbe sommergere vaste aree agricole. Nel sud del Vietnam, si stima che il 6% dei terreni agricoli possa andare perso entro il 2050 se non verranno adottate adeguate misure di protezione delle coste.
Un rapporto del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) avverte che oltre il 90% dei paesi subirà un calo dei rendimenti agricoli entro la fine del secolo. L’analisi, basata su dati di 19.000 regioni in 176 paesi, evidenzia il cambiamento climatico come una minaccia diretta per la produttività agricola e il benessere umano. Si prevede che, per ogni grado Celsius di aumento della temperatura, la produzione annuale di sei colture fondamentali (mais, riso, grano, soia, manioca e sorgo) possa diminuire del 4,4%. Negli Stati Uniti, i raccolti di mais potrebbero ridursi fino a un terzo in alcune aree entro il 2050. Anche l’Africa subsahariana e zone dell’Asia, come il Burkina Faso, affrontano contrazioni significative. Le regioni costiere sono particolarmente vulnerabili all’innalzamento del livello del mare, con perdite agricole stimate in diverse aree, incluso il sud del Vietnam.
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