Siamo all’Ozone Bar, situato al 118° piano del Ritz-Carlton di Hong Kong, dove il panorama mozzafiato fa da cornice al closing party dei 50 Best Bars 2025. In questo rooftop bar, il più alto della città e tra i più elevati al mondo, si brinda con la birra Noam, un prodotto che ha già catturato l’attenzione di molti. Durante l’evento, ho avuto l’opportunità di incontrare Andrea Villa, Commercial Director di Noam GMBH, e ho deciso di approfondire la conoscenza di questo brand.

Vista dall’Ozone Bar
Un design distintivo per una birra unica
Noam è un marchio di birra che ha visto la luce nel 2015, ma si distingue per la sua volontà di non seguire le tendenze. La bottiglia da 34 cl, un centimetro cubico in più rispetto alla misura standard, è già un elemento distintivo. “Un errore diventato firma,” racconta Villa, spiegando che il collo della bottiglia era stato progettato per una capienza di 33 cl, ma il fondatore ha deciso di non modificarlo, aggiungendo un cl in più. Questo gesto ha dato vita a un’identità unica per il prodotto.
Un marchio tedesco con un respiro globale
La birra Noam è di origine tedesca, ma ha un’anima che abbraccia il mondo. “È pensata per chi cerca bellezza oltre al gusto,” afferma Villa, sottolineando l’ambizioso obiettivo di diventare un brand globale entro il 2028. “L’America rappresenta il prossimo grande passo,” continua, evidenziando l’importanza di avere un distributore che creda nel prodotto e che non lo releghi in un catalogo affollato.
Essere unici nel mercato
Nel settore della distribuzione, Noam adotta una strategia ben definita. Villa afferma: “Scegliere il partner giusto è fondamentale. Non è necessario che sia il più grande, ma deve essere il più adatto.” La regola è chiara: non affidarsi a chi ha già diversi prodotti simili, per evitare di diventare invisibili. L’obiettivo è diventare “la birra del distributore”, piuttosto che una delle tante.
Collaborazione strategica con The World’s 50 Best
La partnership con The World’s 50 Best è parte di una strategia più ampia. L’accordo, che ha una durata di tre anni, copre Asia, Europa e il circuito globale. Villa chiarisce che il primo anno è dedicato alla comprensione delle dinamiche del mercato, il secondo all’implementazione delle strategie e il terzo alla consolidazione. “Se vuoi competere a livelli elevati, devi avere una presenza duratura,” aggiunge.
Controllo del valore e della narrazione
Nel settore della birra premium, mantenere il valore è una sfida quotidiana. “Evitando i marketplace, preveniamo guerre di prezzo,” spiega Villa, evidenziando l’importanza di vendere esclusivamente tramite il proprio e-commerce per controllare il messaggio e l’esperienza d’acquisto. Anche sui social media, Instagram è il canale principale, utilizzato per raccontare non solo la birra, ma l’intero universo che la circonda.
Una visione globale da una realtà compatta
Pur avendo un respiro internazionale, Noam mantiene una struttura snella. Il birrificio, moderno e all’avanguardia, ha una capacità produttiva di 2 milioni di bottiglie ogni due settimane. Villa sottolinea che, nonostante le dimensioni contenute, il team ha idee chiare e la direzione è familiare.
Verso una birra analcolica senza compromessi
Tra i progetti futuri c’è anche una versione analcolica della birra, che verrà lanciata solo quando sarà perfetta. Villa afferma: “Non possiamo permetterci un prodotto che non rispetti la nostra identità. Se l’analcolica non riesce a mantenere gli stessi standard, non ci interessa.” Nel frattempo, continuano le collaborazioni con il mondo del design e della moda, con eventi come Wallpaper Magazine e la Fashion Week.
L’Ozone Bar, al 118° piano del Ritz-Carlton di Hong Kong, ha ospitato il closing party dei 50 Best Bars 2025, dove è stata presentata la birra Noam. Fondato nel 2015, il brand tedesco si distingue per una bottiglia da 34 cl, frutto di un errore voluto dal fondatore, che ne ha forgiato l’identità unica. Andrea Villa, Commercial Director, punta a rendere Noam un marchio globale entro il 2028, mirato in particolare al mercato americano. La strategia di distribuzione è essenziale, evitando partner con prodotti simili per non svanire nel mercato. In collaborazione con The World’s 50 Best, Noam seguirà un percorso triennale per affermarsi a livello internazionale. Villa sottolinea l’importanza di mantenere il valore evitando i marketplace e proponendo vendite dirette. Tra i progetti futuri c’è una birra analcolica, che sarà lanciata solo se rispetterà gli standard del brand, mentre continuano collaborazioni con design e moda.
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