L’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze ha da tempo focalizzato la propria attenzione sui meccanismi patogenetici dell’asma bronchiale e della poliposi nasale. Negli ultimi anni, i ricercatori hanno intensificato gli sforzi per comprendere le cause di queste patologie e valutare l’efficacia dei farmaci biologici, in particolare del mepolizumab. Queste informazioni sono emerse durante un incontro con la stampa, tenutosi a Milano il 15 marzo 2025, intitolato ‘Nuove frontiere nella gestione della rinosinusite con poliposi nasale’, organizzato da GSK.
Lo studio sui benefici di mepolizumab
Durante l’evento, il dottor Andrea Matucci, dirigente medico del reparto di Immunologia, ha presentato i risultati dello studio condotto dall’equipe dell’ospedale universitario fiorentino. Questo studio ha messo in luce i vantaggi del mepolizumab per i pazienti affetti da rinosinusite cronica con poliposi nasale (CRSwNP). I dati raccolti hanno dimostrato che il farmaco è in grado di ridurre significativamente i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Il dottor Matucci ha spiegato che la ricerca si è concentrata sull’analisi dei meccanismi attraverso i quali il mepolizumab esercita il suo effetto terapeutico. Questo farmaco, un anticorpo monoclonale, agisce bloccando l’interleuchina-5, una citochina chiave coinvolta nella crescita e attivazione degli eosinofili, cellule immunitarie che giocano un ruolo cruciale nelle infiammazioni delle vie respiratorie. La riduzione degli eosinofili si traduce in una diminuzione dell’infiammazione e, di conseguenza, in un miglioramento delle condizioni cliniche dei pazienti.
L’importanza della ricerca clinica
La presentazione ha sottolineato l’importanza della ricerca clinica per comprendere meglio le patologie respiratorie e sviluppare trattamenti sempre più efficaci. L’impegno dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi si pone come un esempio di come la collaborazione tra specialisti e istituzioni possa portare a risultati significativi nel campo della medicina. L’incontro ha rappresentato un’importante occasione per discutere i progressi compiuti nel trattamento della rinosinusite cronica e per condividere le esperienze di pazienti che hanno beneficiato della terapia con mepolizumab.
La rinosinusite cronica con poliposi nasale è una condizione complessa che colpisce un numero crescente di persone. I risultati dello studio condotto a Firenze offrono nuove speranze per i pazienti, suggerendo che terapie mirate come il mepolizumab possono rappresentare un cambiamento significativo nella gestione di questa malattia. La continua ricerca in questo settore è fondamentale per garantire che i pazienti ricevano le migliori opzioni terapeutiche disponibili.

L’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze ha intensificato la ricerca sui meccanismi dell’asma bronchiale e della poliposi nasale, evidenziata durante un incontro stampa a Milano il 15 marzo 2025. Il dottor Andrea Matucci ha presentato uno studio sui benefici del farmaco biologico mepolizumab per la rinosinusite cronica con poliposi nasale (CRSwNP), dimostrando una significativa riduzione dei sintomi e un miglioramento della qualità della vita dei pazienti. Mepolizumab, un anticorpo monoclonale, agisce bloccando l’interleuchina-5, riducendo così gli eosinofili e l’infiammazione respiratoria. L’importanza della ricerca clinica è stata sottolineata, evidenziando come la collaborazione tra specialisti possa portare a progressi significativi. I risultati offrono nuove speranze ai pazienti, suggerendo che terapie mirate come mepolizumab possano rappresentare un cambiamento significativo nella gestione della rinosinusite cronica.
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