Il medico Riccardo Gatti ha recentemente espresso preoccupazione riguardo alla diffusione dei nuovi oppioidi sintetici in Europa, sottolineando l’importanza di affrontare un problema culturale connesso a questa emergenza. Secondo l’ultima relazione europea sulla droga, pubblicata nel 2025, si evidenzia un incremento nella presenza di sostanze pericolose, con un focus particolare sugli oppioidi nitazeni, che hanno sostituito i derivati del fentanyl nel mercato clandestino.
Il panorama degli oppioidi in europa
Dal 2012 al 2019, l’Europa ha assistito a due ondate di oppioidi sintetici, con 38 derivati del fentanyl che hanno dominato il mercato fino al 2019. Da quell’anno, è emersa una nuova categoria di oppioidi, i nitazeni, caratterizzati da una potenza significativamente superiore. Recenti dati hanno mostrato che nel 2024 sono stati ufficialmente segnalati al sistema di allerta precoce dell’Unione Europea sette nuovi oppioidi sintetici, tutti appartenenti alla famiglia dei nitazeni. Questo rappresenta il numero più elevato di notifiche in un solo anno. Inoltre, almeno 21 Paesi dell’Unione hanno riportato la presenza di queste sostanze dal 2019. Di fronte a questa situazione allarmante, l’Italia ha emesso un’allerta di grado I nell’aprile del 2024, avviando un monitoraggio intensivo delle sostanze pericolose.
La crescente minaccia dei nitazeni
Riccardo Gatti, specialista in psichiatria e psicoterapia, ha messo in evidenza come l’opinione pubblica si sia concentrata principalmente sul fentanyl, trascurando i nitazeni, che sono ancora più potenti e in rapida diffusione. Gatti ha sottolineato che la transizione verso sostanze sintetiche, che include anche i cannabinoidi, sta diventando una tendenza preoccupante in Europa. La situazione è stata ulteriormente aggravata dalla recente notizia di un arresto legato al primo caso di overdose da nitazeni in Italia, avvenuto un anno fa a Brunico, in Alto Adige. Gatti ha sollevato interrogativi sulla possibilità che altre morti siano rimaste non riconosciute, attribuite a cause naturali anziché all’uso di queste sostanze pericolose.
Informazione e prevenzione: la chiave per la sicurezza
Gatti ha affermato che è fondamentale informare il pubblico sui rischi associati all’uso di sostanze così pericolose. La consapevolezza potrebbe contribuire a salvare vite umane. Gli oppioidi nitazeni, infatti, possono causare intossicazioni rapide, insufficienza respiratoria e danni neurologici. Sebbene il rischio di overdose sia immediato, gli effetti a lungo termine di queste sostanze rimangono sconosciuti, poiché non sono stati testati per l’uso umano come i farmaci tradizionali. Gatti ha avvertito che chi consuma queste sostanze si comporta come un “topo da esperimento”, esponendosi a rischi gravissimi.
Il mercato illegale e la diffusione delle sostanze
Secondo Gatti, le sostanze pericolose entrano nel mercato illegale in modi insidiosi. Spesso, i consumatori credono di assumere farmaci più comuni, come benzodiazepine o antidolorifici, che sono stati contraffatti. Inoltre, i nitazeni possono essere mescolati con altre droghe, come accaduto negli Stati Uniti, dove il fentanyl è stato miscelato con cocaina o metanfetamina. La situazione è stata ulteriormente complicata da episodi in Australia, dove i nitazeni sono stati trovati in liquidi da svapo sul mercato nero, causando avvelenamenti tra gli utenti ignari.
Una sfida culturale e sociale
Gatti ha messo in evidenza che la rapidità con cui queste nuove sostanze si diffondono richiede una vigilanza costante da parte delle autorità. Tuttavia, il problema è amplificato dalla cultura della Rete, dove gli scambi avvengono in modo anonimo e spesso senza controlli. Gli utenti possono facilmente imbattersi in sostanze pericolose senza esserne consapevoli. Le iniziative di riduzione del danno e analisi delle sostanze si rivelano insufficienti per affrontare questa emergenza, poiché i laboratori ospedalieri non sono sempre attrezzati per identificare le nuove droghe.
Gatti ha concluso richiamando l’attenzione sulla necessità di una maggiore consapevolezza culturale riguardo all’uso di sostanze psicoattive. La disponibilità di informazioni corrette e preventive potrebbe essere l’unico modo per affrontare efficacemente questa crisi in crescita.

Il medico Riccardo Gatti ha sollevato preoccupazioni sui nuovi oppioidi sintetici, in particolare i nitazeni, che stanno guadagnando terreno in Europa, sostituendo i derivati del fentanyl. Secondo l’ultimo rapporto europeo sulla droga del 2025, dal 2012 al 2019 si sono registrate due ondate di oppioidi sintetici e nel 2024 sono stati segnalati sette nuovi oppioidi nitazeni, il numero più alto in un solo anno. Gatti avverte che l’opinione pubblica si concentra sul fentanyl, ignorando i nitazeni, che sono ancora più potenti e pericolosi. Queste sostanze, spesso mescolate ad altri farmaci nel mercato illegale, possono causare overdose e danni neurologici. Gatti sottolinea l’urgenza di informare e sensibilizzare il pubblico sui rischi associati, affermando che una maggiore consapevolezza culturale è cruciale per affrontare questa emergenza crescente.
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