Negli ultimi dieci anni, il settore della birra ha contribuito in modo significativo all’economia italiana, generando un valore di 92 miliardi di euro e creando 24mila nuovi posti di lavoro. Questi dati emergono dall’ultimo studio condotto dall’Osservatorio Birra, in collaborazione con Althesys Strategic Consultants, presentato il 15 gennaio 2025 presso il Senato di Roma in occasione del decimo anniversario della Fondazione Birra Moretti.
Un settore in crescita nonostante le sfide
Nonostante le difficoltà globali affrontate nell’ultimo decennio, il settore brassicolo ha dimostrato una notevole resilienza. Sebbene il mercato sia ciclico nel breve termine, ha mantenuto una stabilità e una capacità di generare valore nel lungo periodo. Tra il 2015 e il 2024, il valore condiviso creato dalla filiera della birra è aumentato da 7,8 miliardi di euro a 10,4 miliardi di euro annui, segnando un incremento del 33%. Questo trend positivo è visibile anche in altre metriche: la produzione è aumentata del 20,5%, i consumi del 13,6% e l’export ha visto un incremento del 31%. Questi risultati posizionano la birra come uno dei settori più dinamici nell’ambito dell’agroalimentare italiano.
Occupazione e retribuzioni in aumento
Il settore della birra si rivela anche un importante motore per l’occupazione. Tra il 2015 e il 2024, sono stati creati oltre 24mila posti di lavoro, portando il numero totale di occupati nella filiera da circa 88mila a 112mila, con un aumento del 27,5%. Attualmente, ogni lavoratore nel settore della produzione di birra contribuisce a generare 31 posti di lavoro lungo l’intera filiera, evidenziando l’impatto significativo di questo settore sull’occupazione nazionale, che rappresenta lo 0,42% dell’occupazione complessiva.
In aggiunta, si registrano miglioramenti anche sul fronte delle retribuzioni. I salari lordi nella filiera della birra sono passati da meno di 2 miliardi di euro nel 2015 a 3,2 miliardi di euro nel 2024, raggiungendo l’1,8% del totale dell’industria manifatturiera. Questo aumento riflette non solo la crescita del settore ma anche la sua capacità di attrarre e mantenere talenti.
Il ruolo sociale della birra in Italia
Alfredo Pratolongo, presidente della Fondazione Birra Moretti, ha sottolineato l’importanza della birra nella cultura italiana, affermando: “Oggi in Italia la birra non è solo una bevanda, ma un simbolo di socialità e convivialità.” Durante il decennio, la Fondazione ha lavorato per diffondere la conoscenza riguardo alla birra, promuovendo un consumo consapevole e responsabile, e mettendo in evidenza la ricchezza economica generata dal settore per il Paese. La birra, quindi, non è solo un prodotto, ma un elemento che unisce le persone e contribuisce al tessuto sociale e culturale dell’Italia.
Negli ultimi dieci anni, il settore della birra in Italia ha avuto un impatto notevole sull’economia, generando un valore di 92 miliardi di euro e creando 24.000 nuovi posti di lavoro. Un recente studio dell’Osservatorio Birra ha evidenziato che, nonostante le sfide globali, il mercato ha dimostrato resilienza, con un incremento del valore condiviso dalla filiera, cresciuto da 7,8 miliardi a 10,4 miliardi di euro annui. Produzione, consumi ed export sono aumentati rispettivamente del 20,5%, 13,6% e 31%. Anche l’occupazione è cresciuta, con il numero totale di lavoratori che è passato da 88.000 a 112.000. I salari lordi sono aumentati da meno di 2 miliardi a 3,2 miliardi di euro. Alfredo Pratolongo della Fondazione Birra Moretti ha sottolineato il ruolo sociale della birra, descrivendola come un simbolo di convivialità che arricchisce la cultura italiana.
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