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Il Recioto della Valpolicella ottiene il riconoscimento di Presidio Slow Food

Il Recioto della Valpolicella ha ottenuto il riconoscimento di Presidio Slow Food, un passo significativo per la valorizzazione di questo vino, la cui tradizione risale a secoli fa, con menzioni già da parte di Plinio il Vecchio nel I secolo d.C. Sette cantine della provincia di Verona, tra cui Mizzon, Venturini, Roccolo Grassi, Corte Merci, La Dama, Giovanni Ederle e Novaia, si sono unite per rilanciare questo vino che, pur essendo il progenitore dell’Amarone, ha visto un calo della produzione e della popolarità negli ultimi anni.

Il Recioto, simbolo della Valpolicella, ha subito un declino a causa del crescente successo dell’Amarone, che ha portato i produttori a destinare la maggior parte delle uve appassite a questo vino più noto. Inoltre, la diminuzione dei consumi di vini dolci ha ulteriormente contribuito a questo fenomeno. Roberto Covallero, presidente di Slow Food Veneto e referente del Presidio, ha dichiarato: “Abbiamo deciso di avviare un Presidio sul Recioto, ben consapevoli di quanto fosse complesso questo progetto, perché questo vino così identitario per la Valpolicella, negli ultimi 20 anni è in continuo calo. Sul totale delle bottiglie prodotte in Valpolicella, solo lo 0,6% è Recioto”.

Regolamento del presidio e impegni ambientali

Il regolamento del Presidio si distingue per la sua severità, imponendo requisiti più rigorosi rispetto al disciplinare della Docg. Tra le norme, spiccano l’assenza di diserbo chimico, la selezione delle uve provenienti da vigne di almeno 15 anni e l’appassimento in fruttaio per un periodo minimo di 100 giorni, senza l’uso di forzature. Inoltre, il contenuto di solforosa deve essere estremamente ridotto, e le bottiglie non possono essere messe in commercio prima di cinque anni dalla vendemmia, di cui almeno uno in bottiglia. Un altro aspetto importante del Presidio è l’impegno a preservare i terrazzamenti e il paesaggio rurale storico della Valpolicella, un patrimonio culturale e ambientale di grande valore.

Prossimi passi e eventi

La prima tappa ufficiale del Presidio avverrà durante la Slow Wine Fair 2026, che si terrà a Bologna dal 22 al 24 febbraio. Questo evento rappresenta un’importante occasione per promuovere il Recioto e sensibilizzare il pubblico sull’importanza di preservare questa tradizione vinicola. Le cantine coinvolte sperano che attraverso il Presidio, il Recioto della Valpolicella possa riacquistare la giusta visibilità e il riconoscimento che merita, non solo come vino dolce, ma come parte integrante della cultura e della storia enologica italiana.

Il Recioto della Valpolicella ha recentemente ottenuto il riconoscimento di Presidio Slow Food, un passo importante per valorizzare questo vino storico. La sua tradizione risale a secoli fa, con menzioni già in epoca romana. Sette cantine veronesi, tra cui Mizzon e Venturini, collaborano per rilanciare il Recioto, che ha visto un calo di produzione a causa del successo dell’Amarone e della diminuzione dei consumi di vini dolci. Roberto Covallero, presidente di Slow Food Veneto, ha sottolineato la sfida di promuovere un vino rappresentativo della Valpolicella, di cui solo lo 0,6% delle bottiglie è Recioto. Il Presidio impone regole rigorose, come l’assenza di diserbo chimico e un lungo processo di appassimento. La prima promozione avverrà alla Slow Wine Fair 2026 a Bologna, per sensibilizzare il pubblico sull’importanza di preservare questa tradizione vinicola.

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