Il miele di Giò, protagonista delle Olimpiadi della Cucina 2025, si distingue per la sua storia di dipendenza e emancipazione. Questo evento internazionale si svolgerà ad Arezzo, presso la Cittadella del Gusto dell’Associazione Italiana Cuochi, dal 1 al 4 novembre. La Nazionale italiana, guidata dallo chef molisano Nicola Vizzarri, ha inserito nel proprio menù ben tre portate su quattro che prevedono l’uso del miele di coriandolo molisano. Questo prodotto locale non è solo un ingrediente, ma rappresenta anche il percorso di ricostruzione personale di Gerry, al secolo Gerardo di Peso, titolare dell’azienda apistica Il Miele di Giò. Quest’azienda è associata a Miele in Cooperativa, una rete che comprende oltre 10mila apicoltori distribuiti in 34 associazioni, per un totale di circa 500mila alveari in 12 regioni italiane.
La storia di Gerry
La storia di Gerry ha inizio a Bergamo e si arricchisce di significato grazie al suo lavoro presso il canile della Comunità di San Patrignano. Da qui, la sua vita prende una svolta significativa a Termoli, dove incontra la donna che diventerà sua moglie e madre della figlia Giorgia, da cui prende il nome Il Miele di Giò. Inoltre, la sua dedizione al mondo delle api e all’apicoltura ha rappresentato una rinascita, restituendo dignità e prospettive a un uomo che ha affrontato momenti difficili.
Riconoscimenti e filosofia
Riccardo Terriaca, segretario generale di Miele in Cooperativa e presidente di Confcooperative Molise, esprime soddisfazione per il riconoscimento del miele italiano nelle cucine di alto livello. “Finalmente anche le cucine più prestigiose iniziano a considerare il nostro miele come un ingrediente interessante e versatile”, afferma. Terriaca sottolinea come la filosofia dello chef Vizzarri si allinei perfettamente con la mission della loro associazione, che mira a mantenere un forte legame con il territorio e con i produttori che lo animano.
Proposta culinaria e sostenibilità
La proposta culinaria dello chef non è solo un omaggio agli ingredienti locali, ma rappresenta anche un modello di apicoltura etica e sostenibile, capace di raccontare l’autenticità del territorio attraverso i piatti che verranno presentati durante la competizione.
Il Miele di Giò sarà protagonista alle Olimpiadi della Cucina 2025 ad Arezzo, dal 1 al 4 novembre. La Nazionale italiana, guidata dallo chef Nicola Vizzarri, utilizzerà il miele di coriandolo molisano in tre delle quattro portate del proprio menù. Questo miele è più di un ingrediente: rappresenta la rinascita di Gerry, titolare dell’azienda Il Miele di Giò, e il suo percorso di emancipazione personale. L’azienda è parte di Miele in Cooperativa, una rete con oltre 10.000 apicoltori e 500.000 alveari in Italia. Gerry ha trovato nuova vita dedicandosi all’apicoltura, mentre Riccardo Terriaca sottolinea l’importanza del miele italiano in cucina. La filosofia culinaria di Vizzarri promuove non solo gli ingredienti locali, ma anche un modello di apicoltura sostenibile, evidenziando l’autenticità del territorio attraverso la gastronomia presentata durante l’evento.
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