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Dolore cronico: esperti segnalano buone pratiche regionali e disparità nella gestione

Il quarto episodio della serie vodcast “E tu, sai cosa si prova?” è ora disponibile online. Questo episodio affronta un tema di grande rilevanza per oltre 10 milioni di italiani che vivono con il dolore cronico. Realizzato da Adnkronos in collaborazione con Sandoz, il vodcast è accessibile sul canale YouTube di Adnkronos e su Spotify. Il titolo del nuovo episodio è “Dolore cronico – I diversi modelli regionali di presa in carico”, e si propone di esplorare le disparità nella gestione di questa condizione a livello nazionale.

Il diritto a non soffrire in Italia

In Italia, il diritto a non soffrire è sancito dalla legge 38 del 2010, che promuove un approccio multidisciplinare nella gestione del dolore cronico. Questa legge prevede diagnosi tempestive e percorsi adeguati per garantire che i pazienti ricevano le cure necessarie. Tuttavia, a 15 anni dall’entrata in vigore della legge, la sua applicazione non è uniforme in tutto il paese. Luca Pinto, Cluster Leader Patients & Healthcare Solutions di Iqvia, ha messo in evidenza come molte regioni abbiano adottato normative specifiche, con la Liguria che rappresenta un esempio di modello organizzativo efficace. Qui, il Progetto “Algos” ha introdotto un sistema integrato di gestione del dolore cronico, collegando ospedali e territorio. Pinto ha sottolineato che questo approccio può essere replicato in altre regioni italiane, grazie a un’analisi approfondita delle normative e delle esperienze dei pazienti.

La situazione nel Lazio

Nel Lazio, la situazione appare complessa e richiede un riordino significativo delle risorse. Roberta Della Casa, membro della VII Commissione Sanità del Consiglio regionale, ha chiarito che pur esistendo decreti come il DM70 e il DM77, che definiscono le reti ospedaliere, non sono sufficienti per affrontare le sfide legate al dolore cronico. La Regione ha avviato un dialogo con clinici, associazioni di pazienti e aziende sanitarie per creare una cabina di regia regionale. Della Casa ha evidenziato l’importanza di sviluppare linee guida comuni e un modello organizzativo unificato per garantire una risposta efficace alle esigenze dei pazienti. Un aspetto cruciale è l’adozione di sistemi informatici interoperabili, in grado di monitorare le terapie e i percorsi dei pazienti.

Il ruolo dell’industria e l’attenzione al dolore cronico

Paolo Fedeli, responsabile delle relazioni istituzionali di Sandoz, ha sottolineato l’importanza di una legge dedicata e della necessità di attuare pienamente le disposizioni esistenti. Ha richiamato l’attenzione sulla necessità di considerare il dolore cronico non oncologico, che influisce sulla qualità della vita quotidiana delle persone. Con l’invecchiamento della popolazione, Fedeli ha avvertito che il “dolore della vecchiaia” non deve essere considerato inevitabile e che è fondamentale prepararsi ad affrontare questa sfida crescente.

Esperienze regionali e innovazioni nella gestione del dolore

Oltre al modello ligure, altre regioni italiane presentano esperienze significative nella gestione del dolore cronico. In Piemont, ad esempio, le cure primarie svolgono un ruolo attivo, grazie a una rete territoriale già consolidata. Inoltre, il vodcast ha evidenziato l’importanza dell’integrazione di strumenti digitali, come la telemedicina e il teleconsulto, per migliorare l’assistenza ai pazienti. Della Casa ha messo in evidenza la necessità di raggiungere anche le aree più remote del Lazio, dove le Case di comunità possono fungere da primo punto di accesso per i pazienti. Le nuove terapie, comprese quelle non farmacologiche, e l’implementazione di tecnologie innovative promettono di migliorare la vita quotidiana delle persone affette da dolore cronico, assicurando che nessuno resti indietro nel percorso di cura. L’intero episodio del vodcast “E tu, sai cosa si prova? Comprendere e affrontare il dolore cronico” è disponibile sul canale YouTube di Adnkronos e nella sezione podcast di adnkronos.com, oltre che su Spotify.


Il quarto episodio del vodcast “E tu, sai cosa si prova?” è ora disponibile, affrontando il tema del dolore cronico, che colpisce oltre 10 milioni di italiani. Prodotto da Adnkronos in collaborazione con Sandoz, il nuovo episodio, dal titolo “Dolore cronico – I diversi modelli regionali di presa in carico”, esplora le disparità nella gestione del dolore in Italia. Sebbene la legge 38 del 2010 garantisca il diritto a un approccio multidisciplinare, le sue applicazioni variano. Luca Pinto di Iqvia evidenzia il modello efficace in Liguria, mentre in Lazio è necessaria una ristrutturazione delle risorse e l’adozione di linee guida comuni. Paolo Fedeli di Sandoz sottolinea l’importanza di una legislazione dedicata anche al dolore non oncologico. Innovazioni nell’assistenza, come l’integrazione della telemedicina, sono cruciali per migliorare la vita dei pazienti. L’episodio è disponibile su YouTube e Spotify.

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