Autore: salutextutti.it

  • Merck: Dario Floris nominato nuovo Country Lead per i Tumori Rari in Italia

    Merck: Dario Floris nominato nuovo Country Lead per i Tumori Rari in Italia

    Dario Floris, ex direttore della Business Unit Oncologia di Merck Italia, ha assunto il 1 novembre 2025 il ruolo di Country Lead per i Tumori Rari in Italia. Questa nomina è stata comunicata dalla multinazionale farmaceutica, che ha sottolineato l’importanza di questo passaggio per l’organizzazione e per i pazienti affetti da tumori rari. Floris riporterà direttamente a François Feig, Vicepresidente Regionale per l’Europa nella divisione Tumori Rari.

    Il lancio del portafoglio SpringWorks

    Floris avrà il compito di guidare il lancio del portafoglio SpringWorks, il quale include le prime terapie approvate per i pazienti con tumori rari. Questo progetto è nato a seguito dell’acquisizione di SpringWorks Therapeutics, avvenuta all’inizio dell’anno, e rappresenta un passo significativo per Merck, considerato che è la più grande acquisizione nel settore sanitario della compagnia negli ultimi venti anni.

    Un nuovo orizzonte per i pazienti

    Nel comunicato, Floris ha espresso il suo entusiasmo per il lancio di SpringWorks in Italia, definendolo un momento storico per l’azienda e per i pazienti. Ha sottolineato l’importanza di offrire nuove speranze a chi è colpito da tumori desmoidi e NF1-PN, evidenziando il senso di responsabilità che l’azienda sente nei confronti di queste persone. Floris ha affermato che l’impegno quotidiano di Merck è volto a trasformare la vita dei pazienti, rendendo il lancio di queste terapie un passo fondamentale nella loro missione.

    Esperienza e carriera di Dario Floris

    Floris è entrato in Merck Italia nel gennaio 2017, dove ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità in diversi settori, tra cui fertilità, endocrinologia e cardiovascolare, prima di approdare all’oncologia. La sua carriera pregressa include esperienze in vari ambiti, come alimentare, beni di consumo e telecomunicazioni, che hanno contribuito a formare un professionista con una visione ampia e una preparazione solida. Con il suo nuovo incarico, Floris si prepara a mettere in campo le sue competenze per affrontare le sfide legate ai tumori rari in Italia.

    La nomina di Dario Floris rappresenta un passo significativo per Merck, che si impegna a migliorare l’assistenza e il trattamento per i pazienti affetti da patologie rare, in un contesto in cui l’innovazione e la ricerca giocano un ruolo cruciale.


    Dario Floris, former director of the Oncology Business Unit at Merck Italia, has been appointed Country Lead for Rare Cancers in Italy as of November 1, 2025. This significant role, reported by the pharmaceutical company, emphasizes the importance of advancing care for rare cancer patients. Floris will oversee the launch of the SpringWorks portfolio, which includes the first approved therapies for rare tumors, following Merck’s acquisition of SpringWorks Therapeutics—its largest healthcare acquisition in two decades. He expressed excitement about this initiative, viewing it as a historic moment for both Merck and the patients affected. With a background in various sectors, including fertility and cardiovascular health, Floris aims to leverage his expertise to address challenges in treating rare cancers. His appointment underlines Merck’s commitment to enhancing support and treatment for patients with rare diseases through innovation and research.

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  • Proroga per l’attivazione dei voucher sportivi nella Regione Lazio

    Proroga per l’attivazione dei voucher sportivi nella Regione Lazio

    Il 3 novembre 2025, la Regione Lazio ha annunciato una proroga significativa per l’attivazione dei voucher sportivi, estendendo il termine fino al 19 dicembre. Questa decisione offre un’opportunità preziosa ai beneficiari che sono stati inclusi nel finanziamento a seguito dello scorrimento della graduatoria. In particolare, coloro che hanno ricevuto il voucher il 3 ottobre 2025 potranno ora prendersi più tempo per selezionare il corso sportivo da frequentare.

    Dettagli sui corsi disponibili

    Attualmente, sono oltre 4.000 i corsi sportivi offerti, resi possibili grazie alla partecipazione di 1.749 associazioni, società sportive ed enti del Terzo Settore attivi nel campo dello sport. Queste organizzazioni hanno aderito al progetto, contribuendo così a una vasta gamma di proposte disponibili su tutto il territorio regionale. Questo ampio ventaglio di opzioni consente ai partecipanti di scegliere corsi che meglio si adattano alle loro esigenze e ai loro interessi, favorendo una maggiore partecipazione all’attività fisica e sportiva.

    Il progetto “Voucher per lo Sport” della Regione Lazio

    L’iniziativa “Voucher per lo Sport – Regione Lazio” è promossa dalla Regione Lazio, in particolare dalla Direzione regionale Affari della Presidenza, Turismo, Cinema, Audiovisivo e Sport. Questa azione è stata realizzata in qualità di Organismo Intermedio del Programma Regionale FSE+ 2021-2027, in collaborazione con Sport e Salute. Inoltre, il progetto è cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il Programma FSE+ della Regione Lazio, evidenziando l’importanza della sinergia tra le istituzioni nel promuovere lo sport e il benessere.

    Informazioni utili

    Per ulteriori dettagli sui voucher sportivi e per consultare l’elenco dei corsi disponibili, è possibile visitare il sito ufficiale dedicato all’iniziativa. Il portale offre informazioni aggiornate e utili per tutti coloro che desiderano approfittare di questa opportunità e avvicinarsi al mondo dello sport.

    L’estensione del termine per l’attivazione dei voucher rappresenta un passo importante per incentivare la partecipazione sportiva nella Regione Lazio, contribuendo a una comunità più attiva e sana.


    On November 3, 2025, the Lazio Region announced an extension for activating sports vouchers until December 19, 2025. This decision provides additional time for beneficiaries, particularly those who received vouchers on October 3, 2025, to choose their preferred sports courses. Currently, there are over 4,000 available courses facilitated by 1,749 organizations, including sports associations and NGOs, enhancing participation in physical activity across the region. The “Voucher per lo Sport” initiative is supported by the Lazio Region and is co-financed by the European Union through the FSE+ Regional Program, reflecting collaborative efforts to promote sports and well-being. For more information on the vouchers and available courses, individuals can visit the dedicated official website. This extension is a significant step towards encouraging sports participation within Lazio, fostering a healthier, more active community.

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  • Aumento delle infezioni sessualmente trasmissibili: allerta per Mpox e tigna

    Aumento delle infezioni sessualmente trasmissibili: allerta per Mpox e tigna

    L’emergenza legata alle infezioni sessualmente trasmesse (IST) si sta nuovamente manifestando in Europa e in Italia. Gli esperti della Società interdisciplinare per lo studio delle malattie sessualmente trasmissibili (Simast) hanno evidenziato, durante l’XI Congresso nazionale tenutosi a Firenze nel 2025, la crescente preoccupazione per la diffusione di patologie non convenzionali e la ripresa di malattie storiche come sifilide, gonorrea e clamidia.

    Il panorama delle infezioni sessualmente trasmesse

    Nel corso degli ultimi anni, i dati epidemiologici in Europa hanno mostrato un incremento significativo dei casi di gonorrea. Nel 2023, nell’Unione Europea, sono stati segnalati quasi 97mila casi, un notevole aumento rispetto ai circa 70mila dell’anno precedente. Anche in Italia, i dati indicano un aumento delle notifiche per le IST principali, tra cui sifilide, gonorrea e clamidia. Questo trend è attribuibile non solo alla ripresa dei contatti sociali dopo la pandemia, ma anche a carenze nella prevenzione e nello screening, che hanno aumentato i rischi per i giovani e le popolazioni più vulnerabili. Gli esperti hanno segnalato che, oltre alle malattie veneree tradizionali, si stanno manifestando nuove patologie e varianti cliniche che complicano la diagnosi.

    Luigi Pisano, dirigente medico in Dermatologia e Venereologia presso l’ospedale Piero Palagi di Firenze, ha sottolineato che il monkeypox, noto anche come vaiolo delle scimmie, ha riacquistato attenzione mediatica nel 2022 e ha continuato a presentare cluster epidemici anche nel 2025. Sebbene tradizionalmente associato a sintomi come febbre e eruzioni cutanee, le forme recenti hanno mostrato manifestazioni atipiche, con lesioni limitate a specifiche aree del corpo e complicazioni come la proctite.

    Le nuove sfide della salute pubblica

    Le infezioni gastrointestinali a trasmissione sessuale, come Campylobacter, Salmonella, Shigella e Epatite A, sono sempre più diffuse, specialmente tra i gruppi ad alto rischio, come i maschi che fanno sesso con altri maschi. Questi patogeni, tradizionalmente trasmessi attraverso cibo e acqua, stanno diventando comuni a causa di pratiche sessuali che coinvolgono il contatto orale-anale. La crescente resistenza agli antibiotici, che colpisce diverse classi di farmaci, rappresenta una sfida significativa per il trattamento di queste infezioni.

    L’epatite C continua a destare preoccupazione, nonostante la disponibilità di nuovi farmaci in grado di eradicare il virus. Tuttavia, si è registrata una ripresa dei contagi sessuali nei gruppi a rischio. Inoltre, la tinea genitalis, un’infezione fungina che colpisce la zona pubica e genitale, sta emergendo come una nuova minaccia. Questo fungo, in particolare il Trichophyton indotineae, ha mostrato resistenza ai principali antifungini, rendendo difficile il trattamento.

    Strategie di prevenzione e controllo

    La situazione attuale richiede un’attenzione urgente verso la prevenzione e il controllo delle IST. Gli esperti avvertono che l’aumento dei casi diagnosticati, insieme alla resistenza antimicrobica, rappresentano una minaccia crescente per la salute pubblica. Luca Bello, presidente nazionale della Simast e ginecologo presso il Centro multidisciplinare per la salute sessuale dell’Asl Città di Torino, ha evidenziato l’importanza di adottare strategie di prevenzione primaria, screening e diagnosi precoce.

    Le misure raccomandate includono l’uso di preservativi, le vaccinazioni per HPV, epatite A e monkeypox, e test accessibili per le popolazioni a rischio, come i giovani sessualmente attivi e le persone con partner multipli. È fondamentale rafforzare i sistemi di monitoraggio per aggiornare le linee guida terapeutiche in base ai dati sulla resistenza. La Simast si propone come partner scientifico per la creazione di linee guida condivise, sfruttando competenze multidisciplinari per affrontare in modo efficace le nuove infezioni sessualmente trasmesse.


    L’emergenza delle infezioni sessualmente trasmesse (IST) sta aumentando in Europa e in Italia, secondo esperti della Società interdisciplinare per lo studio delle malattie sessualmente trasmissibili (Simast). Durante l’XI Congresso nazionale a Firenze nel 2025, è emersa la preoccupazione per la risalita di malattie come sifilide, gonorrea e clamidia, con casi di gonorrea che hanno raggiunto quasi 97mila nell’UE nel 2023. L’aumento è attribuibile alla ripresa dei contatti sociali post-pandemia e a carenze nella prevenzione e nello screening.

    Inoltre, malattie gastrointestinali a trasmissione sessuale stanno diventando comuni e la resistenza agli antibiotici rende il trattamento sempre più difficile. Per affrontare questa crisi, gli esperti suggeriscono l’adozione di strategie di prevenzione, screening e diagnosi precoce, inclusi l’utilizzo di preservativi e vaccinazioni. La Simast si propone di sviluppare linee guida condivise per migliorare la gestione delle IST emergenti.

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  • Frecciarosa: più di 46 milioni di passeggeri coinvolti nella campagna di prevenzione

    Frecciarosa: più di 46 milioni di passeggeri coinvolti nella campagna di prevenzione

    Il mese di ottobre 2025 si chiude con un importante traguardo per la campagna Frecciarosa, dedicata alla salute e alla prevenzione. L’iniziativa, promossa da Ferrovie dello Stato Italiane e Fondazione IncontraDonna, ha raggiunto oltre 46 milioni di passeggeri a bordo dei treni Frecce, Intercity e Regionali. Durante il mese, sono state erogate più di 1.500 prestazioni gratuite, tra cui 400 presso Scalo San Lorenzo, sede di Fs Logistix, dimostrando l’impegno costante verso la salute dei cittadini.

    Dettagli della campagna Frecciarosa 2025

    La quindicesima edizione della campagna ha coinvolto un ampio numero di treni, precisamente 46, e ha visto la partecipazione di 115 tra medici e volontari. Durante il mese, sono state distribuite oltre 15.000 copie del Vademecum della Salute, mentre più di 7.500 consultazioni sono state effettuate in formato digitale. L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Salute e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, consolidando ulteriormente la sua importanza a livello istituzionale. Per il terzo anno consecutivo, la campagna ha ottenuto la Medaglia del Presidente della Repubblica, un riconoscimento che evidenzia il valore sociale dell’iniziativa.

    Novità della campagna e collaborazioni

    Quest’anno, la campagna Frecciarosa ha introdotto alcune novità significative. Il nuovo claim “Da 15 anni la prevenzione viaggia con noi” sottolinea l’impegno duraturo verso la salute pubblica, mentre il rinnovato logo, caratterizzato da un design moderno e inclusivo, mira a rendere il messaggio ancora più visibile ed efficace. Inoltre, è stato lanciato un nuovo sito web, frecciarosa.it, che funge da ulteriore strumento di informazione e sensibilizzazione.

    Le collaborazioni con la Federazione Italiana Giuoco Calcio e la Federazione Italiana Rugby hanno ampliato la portata dell’iniziativa, contribuendo alla diffusione dei messaggi di prevenzione. Fondazione IncontraDonna ha anche destinato un contributo a un progetto di ricerca sul tumore al seno, dimostrando un impegno concreto per ampliare la portata scientifica e sociale della campagna.

    Impatto e risultati

    I risultati ottenuti dalla campagna Frecciarosa nel mese di ottobre 2025 evidenziano l’importanza delle iniziative di sensibilizzazione sulla salute. Con oltre 1.500 prestazioni erogate e un vasto coinvolgimento di passeggeri, l’iniziativa ha dimostrato come il trasporto pubblico possa diventare un veicolo efficace per la promozione della salute. La risposta positiva del pubblico e il supporto delle istituzioni sottolineano la necessità di continuare su questa strada, garantendo che la prevenzione rimanga un tema centrale nel dibattito pubblico e nelle politiche sanitarie future.


    In ottobre 2025, la campagna Frecciarosa, promossa da Ferrovie dello Stato Italiane e Fondazione IncontraDonna, ha raggiunto un traguardo significativo, coinvolgendo oltre 46 milioni di passeggeri. Sono state offerte più di 1.500 prestazioni gratuite, con un grande impegno verso la salute pubblica. Questa quindicesima edizione ha coinvolto 46 treni e 115 professionisti, distribuito oltre 15.000 Vademecum della Salute e condotto più di 7.500 consultazioni digitali. La campagna ha ricevuto riconoscimenti istituzionali, inclusa la Medaglia del Presidente della Repubblica. Novità come il nuovo claim “Da 15 anni la prevenzione viaggia con noi” e il sito frecciarosa.it hanno migliorato la visibilità del messaggio. Le collaborazioni con le federazioni calcistiche hanno amplificato la sensibilizzazione. I risultati evidenziano l’efficacia del trasporto pubblico nella promozione della salute, confermando l’importanza di mantenere la prevenzione al centro del dibattito pubblico e delle politiche sanitarie.

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  • Influenza: esperti segnalano 4 milioni di italiani colpiti nella scorsa stagione, vaccino spray riduce ricoveri del 61%

    Influenza: esperti segnalano 4 milioni di italiani colpiti nella scorsa stagione, vaccino spray riduce ricoveri del 61%

    Nella stagione 2024-2025, l’Italia ha registrato un’epidemia influenzale senza precedenti, con quasi 4 milioni di persone colpite, corrispondenti al 23% dei 16 milioni e 129mila casi stimati di sindromi simil-influenzali. Questo fenomeno ha evidenziato un impatto significativo sulla salute pubblica, in particolare per le categorie più vulnerabili, come i bambini, gli anziani e le persone con un sistema immunitario compromesso. Nei più giovani, i sintomi includono febbre alta, tosse, dolori muscolari e un generale stato di malessere, con la possibilità di complicazioni come otiti e bronchiti. La prevenzione dell’influenza è diventata cruciale non solo per proteggere i bambini, ma anche per limitare la diffusione del virus tra la popolazione.

    Vaccinazione: un’arma fondamentale contro l’influenza

    Uno dei metodi più efficaci per contrastare il contagio e ridurre gli effetti collaterali è la vaccinazione. In particolare, per i bambini dai 2 ai 18 anni, è disponibile un vaccino spray nasale, il vaccino vivo attenuato antinfluenzale, che ha dimostrato di ridurre le ospedalizzazioni fino al 61%. Questo approccio elimina la necessità di un ago, rendendo la somministrazione più semplice e ben tollerata, e favorendo una maggiore adesione alla campagna vaccinale. Durante un recente media tutorial online, esperti del settore hanno sottolineato come questa formulazione spray nasale possa facilitare la somministrazione e aumentare l’adesione, portando benefici a tutta la comunità.

    Impatto epidemiologico e misure preventive

    Silvio Tafuri, ordinario di Igiene generale e applicata presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, ha avvertito che, sulla base dei dati provenienti dall’Australia, l’epidemia influenzale potrebbe avere un impatto epidemiologico significativo durante l’inverno del 2025. Durante la quarta settimana del 2025, l’incidenza delle sindromi simil-influenzali in Italia ha raggiunto il picco, con 17,3 casi ogni 1.000 assistiti. Questo dato segnala un’ampia diffusione del virus e un aumento di casi clinici gravi rispetto alle stagioni precedenti.

    I dati di sorveglianza internazionale, come quelli forniti da RespiVirNet, indicano un aumento delle ospedalizzazioni nella popolazione pediatrica, con tassi che sono tornati ai livelli pre-pandemici. La prevenzione rimane l’approccio più efficace per ridurre il rischio di contagio e trasmissione del virus. Le strategie preventive comprendono misure igienico-sanitarie, come il lavaggio frequente delle mani e l’osservanza di una buona igiene respiratoria, oltre alla vaccinazione antinfluenzale.

    Il ruolo del vaccino vivo attenuato

    Il vaccino vivo attenuato (Laiv) si distingue dai vaccini inattivati perché contiene virus indeboliti, capaci di stimolare una risposta immunitaria simile a quella naturale. Questo meccanismo consente la produzione di anticorpi IgA e IgG, oltre all’attivazione delle cellule T, garantendo una protezione duratura. Secondo gli studi, l’efficacia reale del Laiv è stata del 61,9% contro tutti i ceppi, mantenendo una protezione stabile fino a un anno. La modalità di somministrazione spray nasale è particolarmente vantaggiosa, poiché elimina la necessità dell’ago, riducendo l’ansia nei bambini e facilitando l’organizzazione delle campagne vaccinali, anche in ambito scolastico.

    La vulnerabilità dei bambini e l’importanza della vaccinazione

    Rocco Russo, specialista pediatrico presso l’ASL di Benevento, ha evidenziato che circa il 42% delle ospedalizzazioni per influenza riguarda bambini e adolescenti, spesso sani e non vaccinati. Questa fascia d’età è particolarmente vulnerabile e può presentare complicazioni gravi, come polmoniti e otiti. Inoltre, i bambini rappresentano un importante veicolo di trasmissione del virus, con fino all’80% dei contagi familiari che origina da loro. Russo sottolinea l’importanza di contattare il pediatra in caso di un significativo aumento della febbre e dei sintomi, affinché il medico possa individuare eventuali criticità.

    I dati dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) mostrano che la vaccinazione riduce le visite ambulatoriali per influenza dal 59% al 67% e le ospedalizzazioni dal 52% al 61%. Nonostante la possibilità di ammalarsi di altre forme virali, il vaccino rimane uno strumento certificato per proteggere i bambini.

    Benefici per la comunità e raccomandazioni vaccinali

    Vaccinare i bambini non solo protegge i più giovani, ma contribuisce anche a tutelare la salute degli adulti fragili, come i nonni, con cui spesso interagiscono. La vaccinazione della fascia d’età 5-17 anni con il vaccino spray Laiv comporta una riduzione del 7,3% dei casi sintomatici di influenza, portando benefici anche per gli over 65.

    In base alle raccomandazioni del “Calendario vaccinale per la vita 2025“, il vaccino spray è raccomandato per i bambini dai 2 ai 6 anni e indicato fino ai 18 anni. La vaccinazione antinfluenzale pediatrica rappresenta una strategia di salute pubblica efficace, contribuendo al rafforzamento della protezione dell’intera comunità. I pediatri di famiglia giocano un ruolo cruciale nell’informare le famiglie sull’importanza del vaccino e sui rischi associati a una mancata adesione.


    Nella stagione 2024-2025, l’Italia ha affrontato un’epidemia influenzale con quasi 4 milioni di persone colpite, evidenziando l’impatto sulla salute pubblica, specialmente tra bambini e anziani. I sintomi nei più giovani possono complicarsi in bronchiti e otiti. La vaccinazione, particolarmente il vaccino spray nasale per bambini dai 2 ai 18 anni, è ritenuta fondamentale per prevenire il contagio, dimostrando di ridurre le ospedalizzazioni fino al 61%. Durante il picco epidemico, i casi di sindromi simil-influenzali hanno raggiunto 17,3 per 1.000 assistiti. Si stima che il 42% delle ospedalizzazioni riguarda bambini, che rappresentano anche un veicolo di trasmissione. Vaccinando i bambini si protegge non solo la loro salute, ma anche quella degli adulti vulnerabili. Raccomandato per i 2-18 anni, il vaccino contribuisce a una strategia di salute pubblica efficace, con il supporto fondamentale dei pediatri per sensibilizzare le famiglie.

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  • Il dentista avverte: “Attenzione alle caramelle, il sorriso è a rischio dopo le feste”

    Il dentista avverte: “Attenzione alle caramelle, il sorriso è a rischio dopo le feste”

    Il 31 ottobre 2025, in occasione della celebrazione di Halloween, il dentista Raoul D’Alessio ha condiviso importanti raccomandazioni per garantire che i bambini possano vivere questa festività con gioia e senza eccessive restrizioni. D’Alessio, che ricopre il ruolo di coordinatore delle presidenze regionali del Sindacato unitario specialità ortognatodonzia (Suso), ha sottolineato l’importanza di evitare allarmismi eccessivi riguardo ai dolciumi, pur mantenendo un occhio attento alla salute dentale dei più piccoli.

    Il dolce dilemma di Halloween

    Secondo D’Alessio, Halloween è un momento di festa particolarmente amato dai bambini, e limitare il divertimento con divieti potrebbe rovinare l’atmosfera. Tuttavia, ha avvertito che è fondamentale non permettere che il consumo di caramelle raccolte durante il tradizionale ‘dolcetto o scherzetto’ si prolunghi oltre la serata stessa. Questo comportamento potrebbe compromettere lo smalto dentale e aumentare il rischio di carie. Il professionista ha affermato: “Gli zuccheri presenti nei dolciumi possono favorire la proliferazione di batteri nel cavo orale, quindi è essenziale gestire il consumo in modo responsabile“.

    Consigli per una festa sicura

    D’Alessio ha fornito indicazioni pratiche ai genitori per proteggere la salute dentale dei loro figli. Ha suggerito di non lasciare a disposizione le caramelle nei giorni successivi alla festa, per evitare un eccesso di zuccheri. In particolare, ha messo in guardia contro le caramelle gommose e appiccicose, che tendono a rimanere più a lungo in bocca e possono attaccarsi allo smalto dei denti, aumentando il rischio di carie. Un’alternativa consigliata dal dentista sono le caramelle senza zucchero, purché non contengano sostanze acide, che possono anch’esse danneggiare lo smalto dentale.

    Opzioni più sicure per i dolciumi

    Invece di caramelle tradizionali, il cioccolato è considerato una scelta più sicura. D’Alessio ha spiegato che, se consumato con moderazione, il cioccolato non si attacca ai denti come le caramelle e, in particolare, il cioccolato fondente contiene meno zuccheri, riducendo il rischio di carie. Un altro consiglio utile riguarda le gomme da masticare senza zucchero, che possono contribuire a prevenire la carie aumentando la produzione di saliva e facilitando la rimozione dei residui di cibo.

    Attenzione per i portatori di apparecchi ortodontici

    Per quanto riguarda i bambini e i ragazzi che indossano apparecchi ortodontici, D’Alessio ha raccomandato di godere della festa con moderazione e cautela. Gli specialisti, incluso il Suso, incoraggiano i giovani a divertirsi, ma con la consapevolezza di proteggere la propria salute orale. La salute dentale è un aspetto cruciale da non trascurare, specialmente durante le festività in cui il consumo di dolciumi tende ad aumentare.


    On October 31, 2025, dentist Raoul D’Alessio shared essential advice for a healthy Halloween, emphasizing that children’s enjoyment shouldn’t be excessively restricted. D’Alessio, who coordinates regional presidencies of the Suso dental union, acknowledged Halloween as a beloved holiday but stressed the need to limit candy consumption to the evening to protect dental health. He noted that sugars in candies can promote bacterial growth, increasing the risk of cavities. To help parents, he recommended not keeping leftover candies, especially sticky ones that cling to teeth and harm enamel. He suggested sugar-free candies without acidic substances as alternatives. Chocolate, particularly dark chocolate, is considered a safer option when consumed in moderation, as it adheres less to teeth. For children with braces, D’Alessio advocated for cautious enjoyment, ensuring dental health remains a priority during festive periods filled with sweets.

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  • Malattie rare, Aisla: “La mancanza del Fondo Sla in Basilicata crea isolamento”

    Malattie rare, Aisla: “La mancanza del Fondo Sla in Basilicata crea isolamento”

    Ezio, un uomo di 53 anni originario della Basilicata, si prepara a scendere in piazza il 7 novembre 2025 a Potenza, davanti alla sede della Regione. La sua vita, segnata dalla sclerosi laterale amiotrofica, è un esempio di resilienza. Insieme ad altre famiglie lucane colpite dalla stessa malattia, Ezio intende lanciare un forte appello affinché venga ripristinato un sostegno essenziale per vivere con dignità. Questa mobilitazione, organizzata dall’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica (Aisla), si prefigge di sollecitare l’attenzione delle istituzioni su una situazione che sta diventando insostenibile.

    Le problematiche legate al fondo regionale sla

    Aisla denuncia che il Fondo regionale per la sclerosi laterale amiotrofica non è stato ripristinato, lasciando le famiglie lucane in una condizione di stallo. Gli assegni di cura, attualmente fissati a soli 500 euro, non coprono le necessità di assistenza e le cure domiciliari non hanno ricevuto il supporto necessario per un potenziamento. “Da mesi oltre 50 famiglie vivono in un limbo di silenzio e incertezza,” afferma l’associazione. Le promesse di dialogo da parte della Regione non si sono concretizzate, lasciando le famiglie in una situazione di vulnerabilità.

    Mimmo Santomauro, referente di Aisla Basilicata, sottolinea che il ritardo nella risposta della Regione non è un semplice problema burocratico, ma una vera e propria scelta politica. “Non è accettabile che le persone più fragili debbano scendere in piazza per vedere riconosciuti i propri diritti,” dichiara. Pina Esposito, segretario nazionale di Aisla, rimarca l’assenza di risposte concrete da parte delle autorità competenti, evidenziando che il silenzio della Regione rappresenta una responsabilità politica che pesa sulle spalle delle famiglie.

    Le azioni intraprese da aisla

    A partire da febbraio 2025, Aisla ha tentato di stabilire un dialogo con l’assessorato alla Salute, inviando comunicazioni e richieste di incontro che non hanno mai ricevuto riscontri. Il 15 luglio, l’associazione era stata ricevuta con promesse di attenzione che non sono state mantenute. A settembre, è stato inviato un nuovo appello formale al presidente della Regione, Vito Bardi, e all’assessore alla Salute, Cosimo Latronico, senza alcuna risposta. Nelle ultime ore, Aisla ha rinnovato l’appello al presidente e all’assessore, sottolineando l’urgenza di ripristinare il Fondo Sla con risorse adeguate.

    Aisla si interroga su come una Regione possa non essere in grado di rispondere alle esigenze di poco più di 50 famiglie, che ogni giorno combattono contro una malattia devastante. “Se non possiamo ricevere supporto, come possiamo pensare di governare?” è la domanda che l’associazione pone alle istituzioni.

    Il significato della manifestazione del 7 novembre

    La manifestazione pacifica del 7 novembre, che si svolgerà dalle 11 alle 15 in via Vincenzo Verrastro 4 a Potenza, non è solo una protesta, ma un atto di responsabilità civile. Aisla avverte che se lo Stato non garantisce i diritti dei cittadini più fragili, l’intera comunità è destinata a subire una sconfitta. L’associazione ha informato le autorità competenti, tra cui prefettura, questura e sindaci dei comuni coinvolti, per assicurare che la mobilitazione venga riconosciuta e supportata.

    Fulvia Massimelli, presidente nazionale di Aisla, sottolinea l’importanza di difendere il diritto alla vita. “Chi lotta ogni giorno contro una malattia che toglie tutto non può essere lasciato indietro,” afferma. La manifestazione rappresenta quindi un richiamo alla coscienza collettiva, invitando non solo le persone affette da Sla, ma tutti coloro che credono nei diritti e nella dignità umana a unirsi in questo impegno.

    Aisla invita la cittadinanza a partecipare attivamente, sottolineando che la mobilitazione è un tema che riguarda tutti, non solo i malati, ma chiunque riconosca l’importanza di garantire diritti fondamentali e dignità a tutti i membri della comunità.


    Ezio, 53 anni e malato di sclerosi laterale amiotrofica, scenderà in piazza il 7 novembre 2025 a Potenza per chiedere un ripristino del sostegno regionale essenziale per le famiglie colpite. La manifestazione, organizzata dall’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica (Aisla), mira a sensibilizzare le istituzioni su una situazione insostenibile, evidenziando che il fondo regionale per la SLA non è stato ripristinato. Attualmente, gli assegni di cura di 500 euro non coprono le necessità, lasciando oltre 50 famiglie in uno stato di vulnerabilità. Aisla ha provato più volte a dialogare con le autorità, ma ha ricevuto solo silenzio e promesse non mantenute. La manifestazione del 7 novembre rappresenta un appello alla responsabilità civile, invitando tutti a unirsi per difendere i diritti dei più fragili. Fulvia Massimelli, presidente di Aisla, sottolinea l’importanza di garantire dignità a chi combatte contro questa malattia.

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  • Zaffini (Fdi): “È fondamentale promuovere lo screening prenatale per le emoglobinopatie”

    Zaffini (Fdi): “È fondamentale promuovere lo screening prenatale per le emoglobinopatie”

    Francesco Zaffini, presidente della Commissione Affari sociali del Senato, ha sottolineato l’urgenza di un Registro nazionale delle talassemie e delle emoglobinopatie durante la presentazione del documento “Strategie e proposte per migliorare la gestione delle emoglobinopatie in Italia”, avvenuta il 30 ottobre 2025. Questo documento, frutto di un lavoro di ricerca condotto da The European House – Ambrosetti con il supporto non condizionante di Vertex Pharmaceuticals, presenta dieci proposte per affrontare e migliorare la gestione delle emoglobinopatie nel Paese, un tema di grande rilevanza in un contesto caratterizzato da significativi movimenti migratori.

    Il valore dello screening neonatale e prenatale

    Zaffini ha evidenziato come le proposte contenute nel documento offrano spunti preziosi, in particolare sull’importanza di rafforzare lo screening neonatale e prenatale. Questi strumenti diagnostici sono fondamentali per ottenere risultati significativi nella prevenzione e gestione delle emoglobinopatie, patologie che possono avere un forte impatto sulla vita dei pazienti. La necessità di un approccio proattivo in questo ambito è stata ribadita dal presidente della Commissione, il quale ha affermato che un’adeguata strategia di screening può fare la differenza, specialmente in un periodo in cui la mobilità delle persone è in costante aumento.

    Proposte per un registro efficace

    Il passo successivo, secondo Zaffini, è l’implementazione di un Registro nazionale delle talassemie e delle emoglobinopatie. Questo registro, gestito dai centri regionali, rappresenterebbe un elemento cruciale per garantire un’efficace presa in carico dei pazienti. “Un registro ben organizzato è fondamentale per qualunque tipo di terapia e trattamento”, ha affermato, sottolineando che è essenziale per il percorso clinico dei pazienti. La creazione di un sistema di registrazione adeguato permetterebbe di monitorare e gestire le patologie in modo più efficiente, garantendo una rete clinica che possa rispondere adeguatamente alle necessità dei pazienti.

    La sfida delle malattie rare

    Zaffini ha anche messo in evidenza l’importanza di affrontare le malattie rare, affermando che la capacità di un sistema sanitario di gestire queste patologie è un indicatore del suo livello di civiltà. “Il nostro sistema è in grado di trattare le malattie più comuni in modo eccellente, ma dobbiamo migliorare nella gestione delle malattie rare”, ha dichiarato. Per affrontare questa sfida, il senatore ha sottolineato la necessità di investire nella ricerca e di garantire che i pazienti non vengano lasciati ai margini. Ha suggerito la creazione di centri specializzati, in grado di offrire trattamenti di alta qualità, utilizzando anche strumenti come la telemedicina e il teleconsulto per garantire un’assistenza continua e accessibile.

    La presentazione di Zaffini ha quindi messo in luce la necessità di un impegno collettivo e coordinato per migliorare la gestione delle emoglobinopatie in Italia, evidenziando l’importanza di un approccio integrato che unisca ricerca, assistenza sanitaria e innovazione tecnologica.


    Francesco Zaffini, presidente della Commissione Affari sociali del Senato, ha evidenziato l’urgenza di un Registro nazionale per talassemie ed emoglobinopatie durante la presentazione del documento “Strategie e proposte per migliorare la gestione delle emoglobinopatie in Italia” il 30 ottobre 2025. Realizzato da The European House – Ambrosetti e supportato da Vertex Pharmaceuticals, il documento presenta dieci proposte chiave, tra cui il rafforzamento dello screening neonatale e prenatale, essenziali per la prevenzione e gestione delle patologie. Zaffini ha sottolineato che un registro ben organizzato è cruciale per il trattamento dei pazienti e la gestione delle malattie rare. Ha chiamato all’azione per investimenti nella ricerca e nella creazione di centri specializzati, utilizzando tecnologie come la telemedicina per garantire assistenza continua. La presentazione ha esposto l’importanza di un approccio integrato, unendo ricerca, assistenza sanitaria e innovazione.

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  • Medicina: il neurologo Rossini riceve il premio ‘Energie per Roma – Salute’

    Medicina: il neurologo Rossini riceve il premio ‘Energie per Roma – Salute’

    Paolo Maria Rossini, direttore del Dipartimento di Neuroscienze e Neuroriabilitazione dell’Irccs San Raffaele di Roma, è stato insignito del prestigioso premio ‘Energie per Roma – Salute‘ il 30 ottobre 2025. Questo riconoscimento celebra il suo impegno nella ricerca e nella cura delle malattie neurodegenerative, evidenziando la sua dedizione e la visione innovativa nel campo della sanità e della salute pubblica.

    Il riconoscimento al neurologo

    La cerimonia di premiazione si è tenuta presso lo Spazio Europa, sede dell’Ufficio in Italia del Parlamento europeo, e ha visto la partecipazione di figure di spicco del mondo politico, scientifico e sociale. L’iniziativa è stata promossa dal Centro europeo di studi culturali e patrocinata dall’Ordine dei medici-chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Roma. Rossini è stato premiato per la sua straordinaria capacità di unire passione, professionalità e competenza, contribuendo in modo significativo al miglioramento dei servizi sanitari e al benessere della comunità romana. La sua abilità nel valorizzare l’immagine scientifica ed assistenziale delle strutture universitarie e ospedaliere italiane è stata sottolineata, in particolare per il lavoro svolto presso l’Istituto di ricovero e cura San Raffaele.

    Le parole del professor Rossini

    A margine della cerimonia, Rossini ha dedicato il premio ai suoi pazienti, alla sua famiglia e ai collaboratori, sottolineando che sono stati loro a sostenerlo nel suo percorso professionale. Ha affermato che la sua carriera, che si estende per oltre 50 anni, è stata guidata dalla volontà di offrire cure a chi soffre e dalla curiosità di trovare soluzioni innovative per la diagnosi e la terapia delle malattie neurologiche. Il professor Rossini è riconosciuto a livello internazionale e figura tra gli scienziati più influenti, secondo una classifica della Stanford University.

    Progetti e ricerche innovative

    Il neurologo ha realizzato importanti contributi nello studio e nella diagnosi precoce delle patologie neurodegenerative, con un focus particolare sulla malattia di Alzheimer. Tra i progetti di cui è coordinatore spicca ‘Interceptor‘, un’iniziativa sostenuta dal ministero della Salute e dall’Agenzia italiana del farmaco, che ha portato allo sviluppo di un modello predittivo in grado di identificare con alta precisione le persone con declino cognitivo lieve (Mci) a rischio di demenza. Un altro progetto significativo è ‘Ai-Mind‘, che utilizza l’intelligenza artificiale per supportare l’identificazione precoce di soggetti a rischio di malattie neurodegenerative, applicando tecniche innovative di indagine neurofisiologica, neuropsicologica e genetica.

    Il premio ‘Energie per Roma – Salute’

    Il premio ‘Energie per Roma – Salute‘ si propone di celebrare le figure che, attraverso il loro impegno e la loro visione, contribuiscono al benessere fisico e mentale della comunità. La cerimonia ha offerto un’importante occasione di riflessione su temi cruciali come l’accesso ai servizi sanitari, la ricerca e la cura delle persone vulnerabili. Il riconoscimento al professor Rossini non è solo un tributo alla sua carriera, ma anche un richiamo al valore della ricerca scientifica come motore di progresso e inclusione sociale nella Capitale.


    Paolo Maria Rossini, director of the Neuroscience and Neurorehabilitation Department at IRCCS San Raffaele in Rome, received the prestigious “Energie per Roma – Salute” award on October 30, 2025. This accolade recognizes his significant contributions to neurodegenerative disease research and care. The award ceremony took place at the Parliament’s office in Italy, attended by prominent figures from political, scientific, and social spheres. Rossini was honored for his exceptional dedication and innovative vision in healthcare.

    In his acceptance speech, he credited his patients, family, and collaborators for their support throughout his 50-year career focused on providing care and exploring innovative solutions for neurological conditions. He is an internationally recognized figure in his field, especially for projects like “Interceptor” and “Ai-Mind,” which focus on early diagnosis of Alzheimer’s and other neurodegenerative diseases. This award serves as a tribute to both his career and the importance of scientific research in advancing public health.

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  • Dal burnout al mobbing: un libro denuncia il lavoro tossico e i suoi effetti sociali

    Dal burnout al mobbing: un libro denuncia il lavoro tossico e i suoi effetti sociali

    L’analisi della condizione lavorativa in Italia ha assunto una nuova dimensione grazie al lavoro della giornalista Isabella Schiavone, che ha pubblicato un libro intitolato “Lavoro tossico. Quando l’ambiente professionale avvelena” edito da Nutrimenti. In questo testo, Schiavone esplora le problematiche che affliggono non solo gli operatori sanitari, ma anche una vasta gamma di professionisti che affrontano quotidianamente situazioni di stress e disagio all’interno dei loro ambienti lavorativi.

    Il contesto lavorativo attuale

    Il 31 ottobre 2025, Schiavone ha presentato il suo libro a Roma presso l’Associazione Stampa Romana, evidenziando un allarme sociale che spesso viene ignorato. Insulti verbali, turni estenuanti e una mancanza di sostegno da parte dei superiori sono solo alcune delle problematiche che emergono nel racconto delle esperienze di lavoratori in diversi settori, dalle aziende private agli ospedali pubblici. La giornalista ha raccolto storie di persone che hanno dovuto affrontare il mobbing, il burnout e l’ostilità prolungata da parte dei colleghi, rivelando così un quadro allarmante della salute mentale nel mondo del lavoro.

    Schiavone ha sottolineato che, nonostante le normative italiane impongano ai datori di lavoro di garantire la salute e la sicurezza dei propri dipendenti, spesso queste leggi rimangono lettera morta. Molti lavoratori si trovano a vivere in contesti professionali che non solo non tutelano il loro benessere, ma possono addirittura compromettere la loro salute fisica e mentale. “Il 40% degli italiani vorrebbe cambiare lavoro”, ha affermato, evidenziando un malessere diffuso che richiede attenzione.

    La generazione Z e il rifiuto della tossicità lavorativa

    Un aspetto centrale del libro è l’analisi della generazione Z, che, secondo Schiavone, è la prima a rifiutare le dinamiche tossiche del lavoro. La pandemia di Covid-19 ha rappresentato un punto di svolta, portando i giovani a comprendere l’importanza di un equilibrio tra vita privata e lavorativa. “Questa generazione ha realizzato che la salute mentale è prioritaria”, ha dichiarato l’autrice, sfatando il mito dei giovani come “bamboccioni” o nullafacenti.

    Schiavone ha anche intervistato il medico del lavoro Nicola Magnavita, il quale ha confermato che le vittime di mobbing e burnout sono spesso i lavoratori più impegnati. Tuttavia, la mancanza di preparazione dei medici nel riconoscere e affrontare queste problematiche rappresenta un ulteriore ostacolo. In Italia, il riconoscimento del mobbing deve passare attraverso strutture pubbliche, con attese che possono arrivare fino a 10 mesi, aggravando la situazione per chi già vive un contesto lavorativo difficile.

    Interventi necessari e futuro del lavoro

    Isabella Schiavone ha concluso la sua presentazione sottolineando l’importanza di interventi psicosociali per gestire lo stress e di terapie psicologiche per affrontare le conseguenze del lavoro tossico. “Le persone in difficoltà necessitano di un cambiamento di prospettiva rispetto al problema”, ha affermato, indicando che è fondamentale che i sindacati e la politica si impegnino nella lotta contro queste dinamiche nocive.

    Il tema del lavoro tossico è di rilevanza crescente, e i dati mostrano che il lavoro stressante è la seconda malattia più diffusa in Europa, seguita da problemi posturali. La crescente insoddisfazione tra i lavoratori italiani mette in luce la necessità di un cambiamento culturale che valorizzi non solo la produttività, ma anche il benessere dei dipendenti.


    Isabella Schiavone’s book, “Lavoro tossico. Quando l’ambiente professionale avvelena,” highlights alarming workplace issues in Italy, focusing on the mental and physical health impacts on various professionals, including healthcare workers. Launched on October 31, 2025, in Rome, Schiavone reveals the prevalence of verbal abuse, long hours, and lack of support, contributing to burnout and mobbing. Despite Italian laws mandating workplace safety, many employees face toxic environments. The book particularly addresses Generation Z’s rejection of unhealthy work conditions, emphasizing their prioritization of mental health post-Covid-19. Schiavone notes the inadequacy of medical professionals in recognizing these issues, with long wait times for support compounding the problem. She argues for essential psychosocial interventions and political engagement to combat workplace toxicity, which is increasingly recognized as a widespread concern in Europe. Ultimately, she calls for a cultural shift to prioritize employee well-being alongside productivity.

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