Autore: salutextutti.it

  • Cura italiana per la vista offre speranza a 100 milioni di persone nel mondo

    Cura italiana per la vista offre speranza a 100 milioni di persone nel mondo

    La recente innovazione nella cura del cheratocono, una patologia degenerativa della cornea, è frutto del lavoro di due fratelli italiani: Marco e Giuseppe Lombardo. Il primo è un oculista e il secondo un ingegnere biomedico, entrambi hanno sviluppato una tecnologia di alta precisione che integra l’intelligenza artificiale. Questo approccio innovativo è stato presentato il 6 novembre 2025 durante una conferenza stampa a Roma, a pochi giorni dalla Giornata mondiale del cheratocono, che si celebra il 10 novembre.

    La tecnologia di teranostica

    La teranostica rappresenta un passo avanti significativo nella diagnosi e nel trattamento del cheratocono. Combinando la diagnostica molecolare per immagini con una terapia personalizzata, questa tecnologia ha già dimostrato la sua efficacia in oltre 600 interventi eseguiti in Italia e 2.000 a livello globale. La piattaforma C4v Chromo4vis di Regensight è il cuore pulsante di questa innovazione, recentemente certificata CE, che la rende disponibile in tutta Europa. Marco Lombardo ha sottolineato l’importanza di questa tecnologia, spiegando come possa cambiare la vita di circa 100 milioni di persone nel mondo affette da questa malattia.

    Un cambiamento nella diagnosi e nel trattamento

    Fino a poco tempo fa, una diagnosi di cheratocono era considerata quasi una condanna a lungo termine. Tuttavia, l’approccio innovativo dei Lombardo ha cambiato radicalmente questa percezione. Marco Lombardo ha evidenziato come l’incidenza della malattia stia aumentando, soprattutto a causa della sua associazione con le congiuntiviti e le patologie infiammatorie oculari. La tecnologia sviluppata permette di acquisire dati in tempo reale durante l’intervento, fornendo al chirurgo informazioni cruciali per garantire l’efficacia del trattamento. Questo sistema, basato su un algoritmo di machine learning, apprende e si evolve con ogni operazione, migliorando continuamente la precisione del trattamento.

    Il trattamento personalizzato e i risultati

    Il trattamento del cheratocono attraverso la tecnologia dei Lombardo prevede una serie di fasi, che iniziano con l’acquisizione della fluorescenza naturale della cornea. Successivamente, viene applicata la riboflavina, nota anche come vitamina B2, seguita dall’illuminazione della cornea con luce ultravioletta. Durante queste fasi, il dispositivo fornisce dati in tempo reale al chirurgo, permettendo di adattare il trattamento in base alla risposta biologica della cornea. Giuseppe Lombardo ha sottolineato come il dispositivo sia in grado di modulare il trattamento, evitando così approcci troppo aggressivi o insufficienti.

    Prospettive future e diffusione della tecnologia

    L’obiettivo dei fratelli Lombardo è quello di espandere l’uso della teranostica nei centri di eccellenza a livello globale, offrendo a milioni di giovani pazienti nuove opportunità di trattamento. Marco Lombardo ha espresso quanto sia pesante comunicare a un giovane paziente una diagnosi di cheratocono, sottolineando l’importanza di una terapia efficace per affrontare il futuro con maggiore serenità. La tecnologia non solo offre una nuova speranza ai pazienti, ma cambia anche la narrazione attorno a questa patologia.

    Domani, il 7 novembre 2025, si svolgerà un simposio scientifico intitolato “Nuove frontiere nel trattamento del cheratocono” all’interno del Congresso nazionale Aimo e Siso, presso il Centro congressi La Nuvola di Roma. Durante questo evento, saranno presentate dimostrazioni interattive della tecnica, evidenziando ulteriormente l’importanza di questa innovazione nella cura del cheratocono.


    Una recente innovazione nella cura del cheratocono è stata sviluppata dai fratelli italiani Marco e Giuseppe Lombardo, rispettivamente oculista e ingegnere biomedico. Hanno creato una tecnologia teranostica che integra l’intelligenza artificiale per migliorare la diagnosi e il trattamento di questa patologia. Presentata il 6 novembre 2025 a Roma, la piattaforma C4v Chromo4vis di Regensight è stata recentemente certificata CE e ha già mostrato efficacia in oltre 600 interventi in Italia e 2.000 a livello globale. Questo nuovo metodo offre un trattamento personalizzato, monitorando in tempo reale la risposta della cornea, e mira a cambiare la vita di circa 100 milioni di persone. I Lombardo puntano a diffondere questa tecnologia nei centri di eccellenza globali, cambiando la narrazione attorno al cheratocono e offrendo speranza a molti pazienti. Un simposio il 7 novembre 2025 approfondirà ulteriormente questa innovazione.

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  • Fumo: Di Maio (Aiom) sottolinea come l’aumento del prezzo delle sigarette possa finanziare il Ssn e la prevenzione

    Fumo: Di Maio (Aiom) sottolinea come l’aumento del prezzo delle sigarette possa finanziare il Ssn e la prevenzione

    Il 6 novembre 2025, durante un convegno nazionale tenutosi al Senato, Massimo Di Maio, presidente eletto dell’Associazione Italiana Oncologia Medica (Aiom), ha sottolineato l’urgenza di adottare misure più incisive nella lotta contro il fumo. Di Maio ha dichiarato che le campagne di sensibilizzazione condotte fino ad ora non hanno avuto l’impatto desiderato sulle abitudini dei fumatori, rendendo necessaria un’azione decisiva. L’incontro è stato organizzato in vista del XXVII congresso nazionale dell’Aiom e ha visto la partecipazione di diverse istituzioni e fondazioni, tra cui la Fondazione Airc e la Fondazione Veronesi.

    Proposta di legge contro il fumo

    Durante il suo intervento, Di Maio ha presentato una proposta di legge di iniziativa popolare che prevede un aumento significativo del prezzo delle sigarette. L’obiettivo di questa misura è duplice: da un lato, disincentivare l’acquisto di prodotti del tabacco e, dall’altro, generare maggiori entrate per il Servizio Sanitario Nazionale (Ssn). Secondo Di Maio, questo provvedimento potrebbe comportare un miglioramento della salute pubblica nel lungo termine, nonostante possa inizialmente risultare scomodo per i fumatori.

    Di Maio ha evidenziato che, attualmente, il prezzo delle sigarette in Italia è inferiore rispetto a quello di altri Paesi europei, come la Francia e la Svizzera. Pertanto, l’associazione chiede che il costo delle sigarette venga uniformato a quello degli altri Stati per incentivare i fumatori a smettere. Le entrate derivanti dall’aumento del prezzo delle sigarette sarebbero destinate a potenziare gli investimenti nella prevenzione sanitaria, settore che attualmente riceve solo il 5% del Fondo Sanitario Nazionale.

    Collaborazione con istituzioni e fondazioni

    La proposta di legge ha ricevuto il sostegno di diverse istituzioni e fondazioni, che si sono unite all’Aiom nella lotta contro il fumo. Di Maio ha espresso soddisfazione per la collaborazione con la Fondazione Airc e la Fondazione Veronesi, sottolineando l’importanza di unire le forze per affrontare un problema di salute pubblica di rilevanza nazionale. I dati epidemiologici e clinici attuali giustificano questa iniziativa, che mira a ridurre il numero di fumatori e a migliorare la salute della popolazione italiana.

    La raccolta firme per l’iniziativa è stata definita da Di Maio un’azione “win-win”, in quanto non solo rappresenta un deterrente per i fumatori, ma contribuisce anche a migliorare le finanze del Ssn. La proposta di legge ha il potenziale di creare un impatto positivo sulla salute pubblica e di garantire un uso più efficace delle risorse destinate alla prevenzione.

    Questa iniziativa rappresenta un passo importante nella lotta contro il fumo, un problema che continua a colpire milioni di italiani e che richiede un intervento deciso per proteggere la salute della popolazione.


    Il 6 novembre 2025, durante un convegno al Senato, Massimo Di Maio, presidente eletto dell’Associazione Italiana Oncologia Medica (Aiom), ha enfatizzato l’urgenza di misure decisive contro il fumo. Ha presentato una proposta di legge di iniziativa popolare per aumentare il prezzo delle sigarette, mirata a scoraggiare l’acquisto di prodotti del tabacco e generare entrate per il Servizio Sanitario Nazionale (Ssn). Attualmente, il costo delle sigarette in Italia è inferiore rispetto ad altri Paesi europei; uniformare i prezzi potrebbe incentivare i fumatori a smettere. La proposta ha ottenuto il supporto di istituzioni e fondazioni collaborate, come la Fondazione Airc e Veronesi, sottolineando l’importanza di unire forze per affrontare questa problematica sanitaria. Di Maio ha definito la raccolta firme una strategia vantaggiosa sia per la salute pubblica che per le finanze del Ssn, contribuendo a un uso più efficace delle risorse destinate alla prevenzione.

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  • Magi: “Il Congresso Sumai come opportunità per tradurre le idee in azioni”

    Magi: “Il Congresso Sumai come opportunità per tradurre le idee in azioni”

    Dal 9 al 13 novembre 2025, Roma ospiterà il 57esimo Congresso Nazionale degli Specialisti Ambulatoriali, organizzato da Sumai-Assoprof, che si terrà presso il Nhow Roma Hotel, situato in Corso d’Italia 1. Questo evento rappresenta un’importante occasione di confronto su temi cruciali come la carenza di medici, il ruolo della specialistica ambulatoriale, il futuro del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

    L’assemblea prevede la partecipazione di oltre 350 iscritti, tra cui politici, rappresentanti delle Regioni e cittadini, che si riuniranno per discutere questioni rilevanti per la sanità italiana. L’apertura del congresso sarà affidata al segretario generale di Sumai-Assoprof, Antonio Magi, che introdurrà i lavori con una relazione focalizzata sulla necessità di passare dalla teoria alla pratica.

    Temi principali del congresso

    Durante il congresso, i partecipanti approfondiranno una serie di argomenti significativi. Tra questi, la carenza di medici nel sistema sanitario italiano è uno dei punti centrali. Magi ha sottolineato l’urgenza di affrontare questa problematica, evidenziando che, negli ultimi vent’anni, il focus si è concentrato principalmente sulla teoria, mentre è necessario ora passare all’azione concreta. I cittadini e i professionisti della sanità richiedono risposte chiare e precise, e il congresso si propone di offrire un forum per discutere le criticità del SSN.

    Due tavole rotonde saranno dedicate specificamente al SSN: la prima coinvolgerà i rappresentanti dei vari partiti politici, mentre la seconda vedrà la partecipazione di politici, stakeholder e cittadini. L’obiettivo è quello di fornire risposte concrete, favorendo un dialogo diretto tra politica e operatori sanitari sul territorio.

    Il futuro della specialistica ambulatoriale

    Antonio Magi ha condiviso la sua visione sul futuro del sindacato degli specialisti ambulatoriali, esprimendo ottimismo. Ha annunciato che il 50% della segreteria nazionale uscente sarà sostituito da giovani colleghi, un cambiamento che rappresenta un’importante opportunità per rinnovare la categoria. Magi ha sottolineato che il ruolo degli specialisti ambulatoriali è centrale nel sistema sanitario, e che senza un’adeguata attività specialistica sul territorio, il SSN non può funzionare efficacemente.

    I giovani professionisti sono consapevoli dell’importanza di preservare le peculiarità del contratto e dell’accordo collettivo nazionale, affinché il SSN possa diventare nuovamente attrattivo per i futuri medici. La partecipazione attiva dei nuovi membri del sindacato è vista come un passo fondamentale per garantire un servizio sanitario di qualità.

    L’evento di Roma si preannuncia quindi come un’importante piattaforma per affrontare le sfide attuali e future del sistema sanitario italiano, favorendo un’interazione costruttiva tra tutti gli attori coinvolti.


    Dal 9 al 13 novembre 2025, Roma ospiterà il 57esimo Congresso Nazionale degli Specialisti Ambulatoriali, organizzato da Sumai-Assoprof presso il Nhow Roma Hotel. Questo evento sarà un’importante occasione di dibattito su temi critici come la carenza di medici, il ruolo della specialistica ambulatoriale e il futuro del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Sono attesi oltre 350 partecipanti, tra cui politici e cittadini, per discutere questioni rilevanti per la sanità italiana. Il segretario generale di Sumai-Assoprof, Antonio Magi, aprirà il congresso con una relazione sulla necessità di azioni concrete. Due tavole rotonde si concentreranno sul SSN, facilitando il dialogo tra politica e operatori sanitari. Magi ha anche esposto una visione ottimistica per il futuro della specializzazione ambulatoriale, prevedendo un rinnovamento generazionale nel sindacato e sottolineando l’importanza della specializzazione per un SSN efficace.

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  • Fumo: Aiom, Airc e Fondazione Veronesi avviano raccolta firme per legge

    Fumo: Aiom, Airc e Fondazione Veronesi avviano raccolta firme per legge

    Il 6 novembre 2025, presso il Senato della Repubblica Italiana, si è svolto un convegno organizzato dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) in occasione della vigilia del XXVII Congresso Nazionale. Durante l’evento, è stata lanciata una campagna di raccolta firme che mira a proporre una legge di iniziativa popolare per aumentare il prezzo delle sigarette di 5 euro. L’obiettivo è raggiungere 50mila adesioni entro la primavera del 2026, per poi presentare la proposta al Parlamento.

    La proposta di legge e i suoi obiettivi

    La campagna, promossa da Aiom in collaborazione con la Fondazione Airc per la ricerca sul cancro, la Fondazione Umberto Veronesi e la Fondazione Aiom, intende introdurre un’accisa fissa di 5 euro su tutti i prodotti da fumo e da inalazione di nicotina, comprese le sigarette elettroniche e il tabacco riscaldato. I promotori sottolineano che il tabagismo rappresenta un problema significativo in Italia, con quasi un quarto della popolazione adulta che fuma regolarmente. Preoccupante è anche la diffusione del fumo tra i giovani, poiché un teenager su cinque tra i 15 e i 19 anni utilizza quotidianamente sigarette, con il rischio di mantenere tale comportamento per tutta la vita.

    La campagna di sensibilizzazione ha l’intento di raccogliere firme per portare alla luce la necessità di una legge che possa contribuire a contrastare il tabagismo e a reperire risorse per il sistema sanitario nazionale. Francesco Perrone, presidente di Aiom, ha dichiarato che è fondamentale incentivare strumenti che favoriscano la cessazione del fumo, evidenziando l’importanza di misure efficaci e concrete.

    Impatto economico e sanitario del fumo

    I dati forniti dagli esperti indicano che le patologie legate al fumo generano costi diretti e indiretti per circa 24 miliardi di euro all’anno in Italia. Le ospedalizzazioni per malattie correlate al fumo comportano una spesa annuale di 1,64 miliardi di euro. Ogni anno, il fumo causa circa 93.000 decessi nel Paese, non limitandosi solo al carcinoma polmonare, ma contribuendo anche a neoplasie in altre aree come la gola, l’esofago e il pancreas.

    In aggiunta, il fumo è uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare, aumentando il rischio di mortalità per coronaropatia da tre a cinque volte rispetto a chi non ha mai fumato. L’invecchiamento della popolazione italiana aggrava ulteriormente la spesa pubblica per la sanità, rendendo necessarie maggiori risorse e investimenti per garantire un’assistenza adeguata.

    Raccolta firme e sostegno della comunità

    La raccolta di firme per la proposta di legge inizierà nei prossimi giorni, coinvolgendo centinaia di volontari e medici oncologi. Aiom e le fondazioni coinvolte intendono sfruttare le loro reti sul territorio nazionale per raggiungere l’obiettivo di 50mila firme. I promotori si augurano che le istituzioni rispondano positivamente a questa iniziativa, considerando l’importanza della questione per la salute pubblica.

    Maria Sofia Cattaruzza, docente del Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive dell’Università Sapienza di Roma, ha sottolineato che le accise sulle sigarette in Italia sono tra le più basse d’Europa, con un costo di soli 3,19 euro per pacchetto, rispetto ai 7,45 euro della Francia e ai 9,92 euro della Repubblica d’Irlanda. Entrambi i Paesi hanno registrato un calo dei fumatori abituali dopo aver introdotto forti aumenti sui tabacchi, suggerendo che misure simili potrebbero essere efficaci anche in Italia.


    On November 6, 2025, a conference organized by the Italian Association of Medical Oncology (Aiom) was held at the Italian Senate, coinciding with the eve of the XXVII National Congress. The event launched a petition campaign aiming to propose a popular law to increase cigarette prices by €5. The goal is to gather 50,000 signatures by spring 2026 for submission to Parliament. The proposal includes a fixed tax on all tobacco products, including e-cigarettes. Smoking, prevalent in nearly a quarter of the adult population and among one in five teenagers, poses serious health risks, causing about 93,000 deaths annually and incurring costs of €24 billion for healthcare. The campaign seeks to highlight the necessity of legislation to combat smoking and encourage cessation. Experts note that Italy’s tobacco taxes are among the lowest in Europe, suggesting that increased taxation could help reduce smoking rates, as seen in France and Ireland.

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  • Medici avvertono: rischio zanzare e conseguenze possibili fino a Natale

    Medici avvertono: rischio zanzare e conseguenze possibili fino a Natale

    Le attuali condizioni climatiche in Italia continuano a sorprendere, con temperature insolitamente elevate anche nel mese di novembre 2025. Questo fenomeno ha prolungato la stagione delle zanzare, costringendo i cittadini di diverse città a fronteggiare le punture di questi insetti e i rischi sanitari associati. La situazione, come segnalato dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), potrebbe persistere fino a Natale, con conseguenze significative per la salute pubblica.

    Le temperature anomale e le zanzare

    Il presidente della Sima, Alessandro Miani, ha messo in evidenza come l’innalzamento delle temperature medie stagionali stia alterando i cicli di vita e di riproduzione di molte specie di insetti. Le condizioni climatiche più miti consentono alle uova delle zanzare di sopravvivere più a lungo e agli esemplari adulti di rimanere attivi, riprodursi e aumentare la loro popolazione. Questo fenomeno non riguarda solo le zanzare più resistenti al freddo, come la zanzara giapponese (Aedes japonicus japonicus) e la zanzara coreana (Aedes koreicus), che si trovano principalmente nel Nord Italia, ma anche la comune zanzara (Culex pipiens) e la ben nota zanzara tigre (Aedes albopictus).

    Attualmente, in Italia si registrano circa 60 specie di zanzare, un numero esiguo rispetto alle oltre 3.000 specie presenti nel mondo. Tuttavia, la presenza di queste specie è sufficiente a destare preoccupazione, soprattutto in un contesto in cui il cambiamento climatico sta influenzando le condizioni ambientali.

    Rischi sanitari e previsioni

    Miani ha avvertito che, se non si assiste a un repentino abbassamento delle temperature, è probabile che le zanzare continuino a proliferare in diverse aree del Paese anche durante il periodo natalizio. Questa situazione non si limita a creare disagi per i cittadini, ma comporta anche seri rischi per la salute pubblica. Tra le malattie trasmesse dalle zanzare vi sono virus potenzialmente letali, come il virus del Dengue, il virus Chikungunya e la febbre gialla.

    La Sima sottolinea l’importanza di monitorare la situazione e di adottare misure preventive per ridurre il rischio di malattie trasmesse da questi insetti. La consapevolezza dei cittadini riguardo ai rischi sanitari e le modalità di protezione sono fondamentali per affrontare questa emergenza. Gli esperti invitano a prestare attenzione ai segnali di allerta e a seguire le indicazioni delle autorità sanitarie per ridurre l’impatto delle zanzare e proteggere la salute pubblica.


    Le attuali condizioni climatiche in Italia presentano temperature insolitamente elevate per novembre 2025, prolungando la stagione delle zanzare. Questo fenomeno, segnalato dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), potrebbe durare fino a Natale, sollevando preoccupazioni per la salute pubblica. Il presidente della Sima, Alessandro Miani, ha evidenziato che il riscaldamento globale altera i cicli di vita degli insetti, favorendo la sopravvivenza delle uova e la riproduzione attiva delle zanzare, incluse specie resistenti al freddo come la zanzara giapponese e quella tigre. Attualmente, in Italia si registrano circa 60 specie di zanzare, e l’assenza di un abbassamento significativo delle temperature rischia di favorire ulteriormente la loro proliferazione, aumentando i rischi di malattie trasmesse, come dengue e chikungunya. La Sima invita alla vigilanza e a misure preventive per ridurre il rischio sanitario legato a questi insetti.

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  • Tumori, Talmelli di Europa Uomo: “Il cancro alla prostata è sottovalutato”

    Tumori, Talmelli di Europa Uomo: “Il cancro alla prostata è sottovalutato”

    Il 5 novembre 2025, durante una conferenza stampa tenutasi nella Sala Stampa della Camera dei Deputati, Claudio Talmelli, presidente di Europa Uomo, ha sottolineato l’importanza di una azione congiunta tra media, associazioni e istituzioni per affrontare il tema del tumore della prostata. Talmelli ha evidenziato come questa malattia non riguardi solo la biologia, ma colpisca anche l’identità e la virilità dell’uomo, un aspetto che storicamente ha portato a stigmatizzazione e derisione per coloro che ne parlavano. Tuttavia, il contesto attuale è cambiato, e il dialogo su questo argomento sta diventando sempre più aperto.

    Il tumore della prostata e la sua percezione sociale

    Durante il suo intervento, Talmelli ha affermato che il tumore della prostata non deve essere visto esclusivamente come una questione medica, ma come un problema che influisce sulla vita e sull’autopercezione degli uomini. Questa malattia, infatti, può minare non solo la salute fisica, ma anche il benessere emotivo e psicologico, influenzando l’intimità e il senso di virilità. La stigmatizzazione associata a questa patologia ha storicamente portato a una scarsa comunicazione e a una mancanza di supporto per i pazienti. Talmelli ha quindi esortato a superare questi tabù, promuovendo una maggiore consapevolezza e comprensione del tumore della prostata.

    Miglioramenti nelle cure e necessità di comunicazione

    Il presidente di Europa Uomo ha inoltre messo in evidenza i progressi significativi nelle cure per il tumore della prostata. “Le terapie sono migliorate notevolmente”, ha dichiarato, “e oggi si parla non solo di sopravvivenza, ma anche di qualità della vita“. Nonostante questi miglioramenti, Talmelli ha notato che la discussione attorno alla malattia rimane insufficiente. È fondamentale che tutti i soggetti coinvolti, dalle istituzioni ai media, collaborino per creare una rete di supporto e informazione efficace.

    Talmelli ha concluso il suo intervento sottolineando l’urgenza di un’azione coordinata tra le varie parti interessate, affinché si possa affrontare in modo integrato la gestione del tumore della prostata metastatico. Solo attraverso un impegno collettivo sarà possibile garantire ai pazienti una vita migliore e una maggiore consapevolezza sociale riguardo a questa malattia.


    On November 5, 2025, Claudio Talmelli, president of Europa Uomo, emphasized the need for a collective effort among media, associations, and institutions to address prostate cancer during a press conference at the Chamber of Deputies. He highlighted that this disease affects not only biology but also identity and masculinity, which has led to stigmatization. Talmelli argued that prostate cancer should be viewed as a broader societal issue that impacts men’s emotional and psychological well-being, affecting intimacy and self-perception. Despite significant advancements in treatments, he noted the ongoing lack of discussion and support surrounding the disease. He called for increased awareness and collaboration between stakeholders to create effective support networks. Talmelli stressed the urgency of coordinated action to improve management of metastatic prostate cancer, aiming to enhance patients’ quality of life and foster greater societal understanding of the illness.

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  • Emicrania, la neurologa Tassorelli annuncia l’arrivo di 6 nuovi farmaci preventivi

    Emicrania, la neurologa Tassorelli annuncia l’arrivo di 6 nuovi farmaci preventivi

    Il 5 novembre 2025, durante il 55° Congresso della Società Italiana di Neurologia, la neurologa Cristina Tassorelli, docente presso l’Università degli Studi di Pavia, ha condiviso importanti aggiornamenti sul trattamento dell’emicrania. La dottoressa ha annunciato l’introduzione di sei nuovi farmaci dedicati alla terapia di prevenzione, in grado di ridurre sia la frequenza che l’intensità degli attacchi. Questi nuovi trattamenti si sono dimostrati efficaci e ben tollerati, superando in molti casi le opzioni tradizionali, caratterizzate da un profilo di tollerabilità non sempre ottimale.

    Nuove frontiere nella terapia dell’emicrania

    La dottoressa Tassorelli ha evidenziato come la disponibilità di questi farmaci innovativi stia cambiando il panorama terapeutico per i pazienti affetti da emicrania. “Abbiamo pazienti che, dopo anni di trattamento, continuano a beneficiare della terapia”, ha dichiarato. L’emicrania è classificata in due categorie principali: episodica, per coloro che sperimentano mal di testa fino a 15 giorni al mese, e cronica, per chi ne soffre più di 15 giorni. La neurologa ha espresso l’ambizioso obiettivo di eliminare completamente i casi di emicrania cronica.

    “Ci vorrà tempo”, ha avvertito, “ma la nostra speranza è di identificare i pazienti la cui condizione sta peggiorando in termini di frequenza o intensità, per iniziare un trattamento tempestivo con farmaci in grado di prevenire la progressione verso l’emicrania cronica“. Questo approccio proattivo potrebbe segnare un cambiamento significativo nella gestione della malattia, puntando a una qualità della vita migliore per i pazienti.

    Il congresso e l’importanza della ricerca neurologica

    Il 55° Congresso della Società Italiana di Neurologia, tenutosi a Pavia, ha rappresentato un’importante piattaforma di discussione per i professionisti del settore. Qui, esperti di neurologia si sono riuniti per condividere le ultime scoperte e i progressi nella ricerca, con un focus particolare sulle innovazioni terapeutiche. La presenza di relatori di spicco, come la dottoressa Tassorelli, ha permesso di approfondire tematiche rilevanti per la comunità scientifica e per i pazienti.

    La discussione sulle nuove opzioni terapeutiche per l’emicrania ha suscitato un grande interesse, non solo tra i medici, ma anche tra i pazienti e le associazioni che si occupano di salute. La condivisione di esperienze e risultati clinici ha reso evidente l’importanza di continuare a investire nella ricerca neurologica per migliorare le opzioni di trattamento disponibili.

    Verso un futuro senza emicrania cronica

    Il messaggio principale emerso dal congresso è la determinazione della comunità neurologica a combattere l’emicrania cronica con strumenti sempre più efficaci. La dottoressa Tassorelli ha sottolineato che, sebbene l’obiettivo di ridurre a zero i casi di emicrania cronica possa sembrare ambizioso, i progressi compiuti nella ricerca e nello sviluppo di nuovi farmaci offrono una ragione per essere ottimisti. La continua evoluzione della terapia rappresenta una luce di speranza per coloro che soffrono di questa patologia debilitante.

    Con il supporto della comunità scientifica e l’impegno dei professionisti del settore, l’aspettativa è quella di migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti e di affrontare con successo una delle forme di mal di testa più comuni e invalidanti.


    Il 5 novembre 2025, durante il 55° Congresso della Società Italiana di Neurologia, la neurologa Cristina Tassorelli ha presentato sei nuovi farmaci per la prevenzione dell’emicrania, promettendo di ridurre la frequenza e l’intensità degli attacchi. Questi trattamenti, ben tollerati, offrono alternative più efficaci alle opzioni tradizionali. Tassorelli ha espresso l’obiettivo di eliminare i casi di emicrania cronica, caratterizzata da mal di testa più di 15 giorni al mese, sottolineando l’importanza di un approccio proattivo nel trattamento. Il congresso ha evidenziato l’impegno della comunità neurologica nella ricerca e nelle innovazioni terapeutiche, evidenziando la determinazione a migliorare la qualità della vita dei pazienti e a combattere quest’afflizione debilitante. La collaborazione tra professionisti e ricerca scientifica è cruciale per affrontare questa comune e invalidante condizione.

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  • Università di Roma Tor Vergata e Policlinico Veterinario Gregorio VII collaborano per un ospedale didattico

    Università di Roma Tor Vergata e Policlinico Veterinario Gregorio VII collaborano per un ospedale didattico

    L’anno accademico 2025/2026 segna un’importante evoluzione nel panorama della formazione veterinaria in Italia. Il Policlinico Veterinario Gregorio VII, parte del Gruppo Ca’ Zampa, ha avviato una collaborazione con l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata per creare un ambiente formativo innovativo, destinato a diventare il più grande ospedale didattico veterinario del Paese. Questo progetto ambizioso mira a integrare le competenze teoriche e pratiche degli studenti, offrendo loro l’opportunità di apprendere in un contesto all’avanguardia, a stretto contatto con professionisti esperti.

    Una nuova era per la medicina veterinaria

    A partire dal prossimo anno accademico, il corso di laurea in Medicina Veterinaria di Roma Tor Vergata si svolgerà all’interno e nei pressi del policlinico. Gli studenti del terzo, quarto e quinto anno beneficeranno di aule e laboratori dedicati, permettendo una continuità tra teoria e pratica. Questa iniziativa è stata annunciata in una nota ufficiale, sottolineando l’importanza di una formazione che non solo prepari gli studenti alle sfide professionali, ma che promuova anche una nuova cultura integrata di salute animale e umana.

    Giovanna Salza, Founder e presidente del Gruppo Ca’ Zampa, ha dichiarato che la collaborazione con l’università rappresenta un passo decisivo per l’innovazione nel settore. La possibilità di formarsi in una struttura d’eccellenza, con accesso a tecnologie avanzate e professionisti del settore, prepara concretamente gli studenti a affrontare le sfide del mondo del lavoro. L’obiettivo comune è promuovere una cultura One Health, che integra formazione, ricerca e pratica clinica.

    Strutture all’avanguardia e un modello formativo innovativo

    Fondato nel 1984, il Policlinico Veterinario Gregorio VII è riconosciuto come un punto di riferimento nazionale nella medicina veterinaria. Con oltre 70 medici veterinari e 40.000 casi clinici all’anno, la struttura offre tecnologie diagnostiche e terapeutiche di ultima generazione. La nuova sede, che si estende su oltre 8.000 mq, include un ospedale dotato di 30 ambulatori, un blocco chirurgico con diverse sale, una TAC, una risonanza magnetica e un laboratorio di analisi interno. Questa modernizzazione rende il policlinico uno dei più attrezzati in Europa e il principale a Roma per cure preventive e specialistiche.

    La partnership tra l’università e il policlinico rappresenta un’innovazione unica in Italia, offrendo a 80 studenti all’anno un ambiente di apprendimento distintivo. Gli studenti avranno l’opportunità di lavorare a stretto contatto con medici esperti, affrontando casi clinici complessi e utilizzando tecnologie all’avanguardia, creando così un modello formativo che si ispira alle migliori pratiche internazionali.

    La visione One Health e la preparazione dei futuri professionisti

    Il progetto formativo si basa sui principi della visione One Health, che riconosce il legame tra la salute degli esseri umani, degli animali e dell’ambiente. Una parte significativa della formazione si concentrerà sulla gestione del rapporto con i proprietari degli animali, enfatizzando l’importanza del benessere integrato tra animali domestici e i loro proprietari.

    Nathan Levialdi Ghiron, rettore dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, ha evidenziato come questa collaborazione rappresenti un’opportunità per rinnovare l’università, costruendo alleanze che uniscono ricerca, innovazione e responsabilità. Portare la didattica all’interno di una grande struttura clinica offre agli studenti un’esperienza formativa completa, dove conoscenza e pratica si intrecciano quotidianamente.

    Recenti dati di una ricerca Ipsos, condotta per Ca’ Zampa nell’ottobre 2025, evidenziano l’importanza crescente degli animali domestici nella vita delle persone. Il 66% degli intervistati ha accolto un animale in casa, e per il 95% la prevenzione è considerata un valore fondamentale. Questi risultati sottolineano l’evoluzione del ruolo del veterinario, che non è più visto solo come un professionista che cura gli animali malati, ma come un consulente in grado di guidare i proprietari nelle decisioni riguardanti la salute dei loro animali.

    Le aspettative dei proprietari e il futuro della professione veterinaria

    La ricerca ha rivelato che per i proprietari di animali domestici, l’empatia è un aspetto cruciale nella scelta di un veterinario, seguita da competenze tecniche e da una comunicazione chiara. Questi elementi indicano chiaramente la direzione che deve prendere la nuova generazione di veterinari, che dovranno unire competenze cliniche e capacità comunicative per rispondere alle aspettative dei proprietari.

    Un numero significativo di proprietari preferisce una struttura clinica ben organizzata, evidenziando l’importanza di un team qualificato e di un servizio efficiente. La domanda di servizi tecnologicamente avanzati è in crescita, con molti proprietari che auspicano l’introduzione della telemedicina e di app per facilitare la comunicazione con i veterinari.

    La consapevolezza crescente tra i proprietari di animali domestici, unita all’attenzione per la qualità dell’assistenza veterinaria, rappresenta una sfida e un’opportunità per i futuri professionisti del settore. Il progetto del Policlinico Veterinario Gregorio VII e l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata si pongono quindi come un esempio significativo di come la formazione veterinaria possa evolvere per rispondere alle esigenze di una società in continua trasformazione.


    A partire dall’anno accademico 2025/2026, il Policlinico Veterinario Gregorio VII, in collaborazione con l’Università di Roma Tor Vergata, inaugurerà un nuovo modello di formazione veterinaria in Italia. Questa partnership mira a creare il più grande ospedale didattico veterinario del Paese, integrando teoria e pratica per migliori competenze professionali. Gli studenti dei corsi avanzati beneficeranno di strutture all’avanguardia, utili per l’approccio One Health, che considera l’interconnessione tra salute umana, animale e ambientale. La moderna struttura del policlinico, con 30 ambulatori e tecnologie diagnostiche avanzate, accoglierà 80 studenti annualmente, preparando professionisti in grado di soddisfare le crescenti aspettative dei proprietari di animali. La formazione si concentra anche sull’empatia e le capacità comunicative, in risposta alla domanda di una veterinaria più integrata e tecnologica, evidenziando così un’evoluzione significativa nel settore.

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  • “Un adolescente su due fatica nel passaggio alle cure per adulti, avvertono gli psichiatri”

    “Un adolescente su due fatica nel passaggio alle cure per adulti, avvertono gli psichiatri”

    I lavori del 30esimo Congresso della Società Italiana di Psichiatria (SIP) hanno preso avvio il 5 novembre 2025 a Bari, portando alla luce una questione cruciale: la transizione dei pazienti dai servizi di neuropsichiatria infantile a quelli per adulti presenta gravi criticità. Gli esperti avvertono che questa fase è spesso caratterizzata da una discontinuità che può risultare devastante per i giovani, con il rischio che molti di loro si perdano nel passaggio.

    La ‘terra di mezzo’ della salute mentale

    Nel contesto dei servizi di salute mentale, emerge una preoccupante ‘terra di mezzo’ in cui circa il 50% dei pazienti rischia di non ricevere le cure necessarie durante il passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Questo fenomeno è stato evidenziato da numerosi psichiatri nel corso del congresso. La transizione tra i servizi di neuropsichiatria infantile e quelli per adulti in Italia è spesso brusca e disorganizzata, generando una frattura nel percorso di cura che può avere conseguenze gravi. La SIP ha deciso di concentrare l’attenzione su questa problematica in occasione del suo congresso nazionale, che ha come tema principale “Psichiatria agenda 2030: complessità, cambiamento, sostenibilità”. L’obiettivo è quello di analizzare le attuali difficoltà e preparare gli esperti alle sfide future.

    Le parole degli esperti sulla transizione

    Liliana Dell’Osso, presidente della SIP e docente di psichiatria all’Università di Pisa, ha dichiarato che la transizione dai servizi di neuropsichiatria infantile alla psichiatria per adulti è complessa e critica. Le conseguenze possono essere devastanti, poiché i giovani pazienti, che si trovano in un momento di vulnerabilità, subiscono una frattura anziché ricevere un supporto continuo. Emi Bondi, presidente uscente della SIP e direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, ha sottolineato che questa mancanza di continuità può compromettere il percorso di cura, aumentando il rischio di problematiche come l’abuso di sostanze e l’abbandono scolastico.

    Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica BMJ Mental Health ha rivelato che solo il 12% delle transizioni in Italia avviene con successo, un dato che rappresenta il valore più basso in Europa. Inoltre, nel 22% dei casi non si hanno notizie sugli sviluppi e solo il 26% dei pazienti mantiene una continuità nelle cure. Dell’Osso ha identificato tre fattori principali che contribuiscono a questa discontinuità: la mancanza di servizi specifici per la fase di transizione, l’organizzazione frammentata tra neuropsichiatria infantile e psichiatria per adulti, e l’applicazione di rigidi cut-off anagrafici che interrompono le cure.

    Criticità legislative e strutturali

    La legislazione attuale impone che al compimento dei 18 anni i giovani pazienti perdano il diritto di accedere ai servizi di neuropsichiatria infantile, inclusi i centri diurni. Questo rende il passaggio tra i vari servizi di cura particolarmente delicato. Guido Di Sciascio, segretario nazionale della SIP e direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL di Bari, ha affermato che il 75% dei disturbi mentali si manifesta prima dei 25 anni. La transizione dai servizi per minori a quelli per adulti è uno dei momenti più critici nel percorso di cura e richiede percorsi strutturati e personalizzati che garantiscano un adeguato supporto.

    Gli esperti hanno inoltre evidenziato che i problemi non derivano solo dalla legislazione, ma anche dalla carenza di personale e dalla mancanza di formazione adeguata. Di Sciascio ha sottolineato che la scarsa capacità dei servizi di rispondere alle esigenze dei giovani è legata a queste problematiche strutturali.

    Proposte per un cambiamento

    In risposta a queste criticità, la SIP ha avanzato tre linee di intervento per trasformare l’approccio alla salute mentale in un sistema proattivo e preventivo. Moreno De Rossi, vicepresidente della SIP e direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda ULSS 3 Serenissima di Venezia, ha evidenziato l’importanza di attivare servizi multidisciplinari e multiprofessionali specificamente dedicati alla transizione, con accesso facilitato per adolescenti e giovani adulti. È fondamentale anche sviluppare linee guida e criteri di accreditamento condivisi tra le società scientifiche per garantire uniformità e qualità a livello nazionale. Infine, è cruciale realizzare una formazione integrata tra neuropsichiatria infantile e psichiatria per adulti, affinché la transizione diventi un processo fluido e non solo un mero scarto organizzativo.


    Il 30° Congresso della Società Italiana di Psichiatria, tenuto a Bari il 5 novembre 2025, ha messo in evidenza gravi criticità nella transizione dei pazienti dai servizi di neuropsichiatria infantile a quelli per adulti, evidenziando una “terra di mezzo” in cui circa il 50% dei giovani non riceve cure adeguate. La transizione è spesso brusca, creando discontinuità nel percorso di cura, che può portare a conseguenze negative come abuso di sostanze e abbandono scolastico. Solo il 12% delle transizioni in Italia avviene con successo. Gli esperti hanno identificato cause come la mancanza di servizi adeguati per il passaggio e una legislazione rigida che interrompe le cure. Per affrontare queste criticità, la SIP propone un sistema più proattivo con servizi multidisciplinari e linee guida condivise, evidenziando l’importanza di una formazione integrata tra i due ambiti psichiatrici per garantire una transizione fluida e continua.

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  • Tumori: Girelli (Pd) chiede più investimenti per combattere il tumore alla prostata

    Tumori: Girelli (Pd) chiede più investimenti per combattere il tumore alla prostata

    L’importanza della diagnosi precoce del tumore alla prostata è un tema cruciale nel panorama della salute pubblica italiana. Durante un incontro tenutosi il 15 gennaio 2025 presso la sala stampa della Camera dei Deputati, Gian Antonio Girelli, membro della XII Commissione Affari Sociali, ha sottolineato la necessità di una rete efficiente per supportare i pazienti affetti da questa patologia. La creazione di un sistema di screening efficace e accessibile è fondamentale per garantire una diagnosi tempestiva e una presa in carico adeguata.

    La necessità di una campagna di sensibilizzazione

    Girelli ha evidenziato che le istituzioni devono avviare una campagna di informazione per sensibilizzare la popolazione riguardo all’importanza degli screening. Spesso, esami preventivi come quelli per il tumore alla prostata vengono percepiti come un fastidio, ma è essenziale comunicare che rappresentano un’opportunità per salvaguardare la salute. La consapevolezza collettiva può portare a una maggiore partecipazione agli screening, che sono vitali per la diagnosi precoce e la prevenzione della malattia.

    In questo contesto, è fondamentale che le campagne di sensibilizzazione siano mirate e ben strutturate. Devono informare non solo sui benefici degli screening, ma anche sulle modalità di accesso ai servizi sanitari. Un’informazione chiara e diretta può contribuire a ridurre le paure e i pregiudizi, incoraggiando più uomini a sottoporsi a controlli regolari.

    Un cambio di approccio nella gestione del tumore

    Girelli ha inoltre sottolineato l’importanza di un cambiamento di approccio nella gestione del tumore alla prostata. Questo implica una programmazione più attenta e mirata dei bisogni dei pazienti. La creazione di un sistema di presa in carico capillare richiede non solo una riorganizzazione dei servizi sanitari, ma anche una formazione specifica per il personale medico e paramedico.

    In particolare, è necessario coinvolgere il terzo settore, che può svolgere un ruolo cruciale nel supporto ai pazienti e nelle attività di sensibilizzazione. Maggiori investimenti nel settore sanitario sono imprescindibili per garantire una risposta adeguata a una problematica così complessa e diffusa. La collaborazione tra istituzioni, professionisti della salute e organizzazioni non profit è essenziale per costruire un sistema integrato che migliori la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie.

    L’incontro del 15 gennaio ha rappresentato un’importante occasione di confronto per delineare strategie integrate nella gestione del tumore della prostata metastatico, un tema che richiede attenzione e azione da parte di tutti gli attori coinvolti.


    La diagnosi precoce del tumore alla prostata è fondamentale per la salute pubblica italiana, come emerso durante un incontro del 15 gennaio 2025 presso la Camera dei Deputati. Gian Antonio Girelli ha sottolineato la necessità di una rete efficiente per supportare i pazienti e ha evidenziato l’importanza di campagne di sensibilizzazione sugli screening. Spesso considerati un fastidio, gli esami preventivi dovrebbero essere visti come opportunità per salvaguardare la salute. È essenziale informare la popolazione sui benefici degli screening e sulle modalità di accesso ai servizi sanitari, riducendo paure e pregiudizi. Girelli ha anche pianificato un cambiamento di approccio nella gestione del tumore, richiedendo una riorganizzazione dei servizi e maggiore formazione per il personale medico, oltre al coinvolgimento del terzo settore. Una collaborazione tra istituzioni, professionisti della salute e organizzazioni non profit è cruciale per migliorare la qualità della vita dei pazienti.

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