Autore: salutextutti.it

  • Salute, Barachini: “Il docufilm aiuta a far conoscere malattie spesso invisibili”

    Salute, Barachini: “Il docufilm aiuta a far conoscere malattie spesso invisibili”

    Alla presentazione del docufilm ‘Il mio nuovo mondo’, il senatore Alberto Barachini ha sottolineato l’importanza di raccontare le storie di chi vive con malattie croniche e rare. L’evento si è svolto il 6 novembre 2025, alle 16:38, e ha visto la partecipazione del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha evidenziato come queste narrazioni possano avvicinare il pubblico alla comprensione di patologie spesso invisibili.

    Barachini ha dichiarato: “Raccontare le storie di chi soffre di una malattia cronica o di una malattia rara è un modo per avvicinare le persone alla comprensione di una malattia che a volte è invisibile”. Il documentario, che segue le vite di tre individui affetti da tali condizioni, ha l’obiettivo di rendere visibili queste realtà, accendendo una luce su situazioni che risultano complesse anche per coloro che sono vicini ai malati.

    Visibilità delle malattie rare

    Durante la presentazione, il senatore ha enfatizzato l’importanza di portare queste storie nelle case degli italiani. Barachini ha affermato che il documentario deve contribuire a sviluppare una maggiore consapevolezza riguardo alle malattie rare e alla necessità di un’attenzione da parte del Governo e delle istituzioni. “È fondamentale che questo documentario porti nelle case degli italiani, grazie anche alla programmazione televisiva, una storia che deve sviluppare una vicinanza alle storie delle malattie rare, ma anche della ricerca farmaceutica”, ha aggiunto.

    Il sottosegretario ha sottolineato che l’attenzione verso queste tematiche deve essere una priorità per il Parlamento e per le istituzioni, affinché si possa garantire un supporto adeguato a chi affronta queste sfide quotidiane. La narrazione di queste storie non solo sensibilizza il pubblico, ma può anche stimolare un dibattito più ampio sulla necessità di investire nella ricerca e nel supporto per i malati.

    Impatto del documentario

    Il docufilm ‘Il mio nuovo mondo’ rappresenta un’importante iniziativa per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficoltà e le sfide affrontate da chi vive con malattie croniche e rare. Attraverso la visione di queste storie, il pubblico può sviluppare una maggiore empatia e comprensione, contribuendo a creare una società più inclusiva e consapevole delle problematiche legate alla salute.

    La presentazione di questo progetto si inserisce in un contesto più ampio di attenzione verso le malattie rare, un tema che richiede un impegno collettivo per garantire che tutti i pazienti ricevano il supporto necessario. La speranza è che iniziative come questa possano spingere verso un cambiamento positivo, sia nell’approccio alla ricerca farmaceutica che nella creazione di politiche pubbliche più inclusive.


    Alla presentazione del docufilm “Il mio nuovo mondo,” il senatore Alberto Barachini ha evidenziato l’importanza di condividere le storie di chi vive con malattie croniche e rare. L’evento, tenutosi il 6 novembre 2025, ha visto anche la partecipazione del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il quale ha sottolineato come tali narrazioni possano migliorare la comprensione delle patologie invisibili. Barachini ha sottolineato che il documentario, seguendo le vite di tre individui affetti, mira a far emergere queste realtà, aumentando la consapevolezza e incoraggiando il supporto governativo. La narrazione di queste storie non solo sensibilizza il pubblico, ma stimola anche un dibattito sull’importanza di investire nella ricerca e nei servizi per chi affronta sfide quotidiane. Iniziative come questa cercano di promuovere un cambiamento positivo sia nella ricerca farmacologica che nelle politiche pubbliche, creando una società più inclusiva e consapevole.

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  • Salute, Innocenti (Chiesi): “Il mio nuovo approccio si concentra sulle persone”

    Salute, Innocenti (Chiesi): “Il mio nuovo approccio si concentra sulle persone”

    Il 6 novembre 2025, Raffaello Innocenti, Ceo e managing director di Chiesi Italia, ha presentato il docufilm intitolato “Il mio nuovo mondo”. Questo progetto, realizzato con il supporto dell’azienda farmaceutica, è dedicato a raccontare le esperienze di tre persone e delle loro famiglie che affrontano malattie croniche e rare. Durante l’evento, Innocenti ha sottolineato l’importanza di mettere al centro il paziente, non solo come destinatario di cure innovative, ma come individuo che necessita di un supporto globale.

    Un approccio innovativo alla salute

    Innocenti ha dichiarato che l’iniziativa rappresenta un passo significativo per Chiesi Italia, in quanto mira a promuovere un valore condiviso. Nel suo intervento, ha evidenziato come il film non si limiti a presentare le patologie, ma si concentri sulle persone e sui loro vissuti. “Ci sono le persone, i pazienti, il pianeta, l’ambiente”, ha affermato, ponendo l’accento sulla necessità di una rete di sostegno capace di migliorare la qualità della vita dei pazienti.

    Il docufilm è strutturato in sei capitoli, ognuno dei quali esplora le storie di vita di individui che affrontano sfide significative legate a malattie complesse. Chiesi Italia, attraverso questa iniziativa, intende non solo informare, ma anche sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo le difficoltà quotidiane di chi vive con malattie croniche e rare, e il ruolo cruciale che il supporto emotivo e pratico gioca nel loro percorso di cura.

    Il valore del sostegno nella malattia

    Durante la presentazione, Innocenti ha messo in evidenza l’importanza di un approccio olistico alla salute, che vada oltre la mera somministrazione di terapie. “Offrire soluzioni terapeutiche innovative è fondamentale, ma è altrettanto importante fornire una rete di sostegno che possa accompagnare il paziente nel suo percorso”, ha affermato. Questo approccio mira a garantire che le persone non si sentano sole nella loro battaglia contro malattie gravi, ma possano contare su una comunità che le supporti.

    Il film “Il mio nuovo mondo” si propone quindi come uno strumento di sensibilizzazione e di educazione, capace di far emergere le storie e le emozioni di chi vive queste esperienze, contribuendo a creare una maggiore consapevolezza sociale. Chiesi Italia, con questa iniziativa, si pone l’obiettivo di stimolare un dialogo costruttivo su temi di grande rilevanza, come la salute mentale e il benessere dei pazienti.

    L’evento di presentazione ha rappresentato un momento di riflessione sull’importanza di considerare il paziente nella sua totalità, un passo fondamentale per affrontare le sfide della salute in modo più umano e integrato.


    On November 6, 2025, Raffaello Innocenti, CEO of Chiesi Italia, presented the docufilm “Il mio nuovo mondo,” which highlights the experiences of three individuals and their families dealing with chronic and rare diseases. Innocenti emphasized the importance of centering the patient not just as a recipient of innovative care, but as someone in need of holistic support. The film, structured into six chapters, aims to educate and raise awareness about the daily challenges faced by those with such conditions, stressing the crucial role of emotional and practical support in their care journey. Innocenti advocated for a comprehensive approach to health that goes beyond treatments, ensuring patients feel supported by a community. The initiative seeks to foster dialogue on vital issues like mental health and patient well-being, marking a significant step towards a more integrated and humane approach to healthcare challenges.

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  • Stress e salute: arriva il test delle unghie per misurare il livello di stress e le strategie per affrontarlo.

    Stress e salute: arriva il test delle unghie per misurare il livello di stress e le strategie per affrontarlo.

    La costante presenza di stress nella vita quotidiana può trasformarsi in una vera e propria malattia, dando origine a effetti che alimentano ulteriormente la tensione, creando un circolo vizioso. Per affrontare questa problematica, gli esperti della Casa di cura San Rossore di Pisa, in collaborazione con l’Università di Pisa, stanno sviluppando un innovativo test delle unghie per misurare i livelli di stress cronico.

    I danni e come prevenirli

    Lo stress agisce attivando circuiti biologici che possono avere effetti sia a breve che a lungo termine. Gli specialisti della Casa di cura San Rossore hanno elaborato un protocollo multidisciplinare per affrontare e prevenire lo stress, offrendo consigli pratici che spaziano da una dieta anti-stress all’importanza di attività fisiche, meditazione e coltivazione di relazioni sociali.

    Gli esperti spiegano che esistono due forme di stress: l’acuto e il cronico. “Lo stress acuto comporta il rilascio di cortisolo, un ormone steroideo noto come ormone dello stress, che ha una funzione riparatrice e aiuta a superare situazioni difficili”, affermano. Tuttavia, nel caso di stress cronico, il cortisolo viene prodotto in quantità eccessive per periodi prolungati, il che può portare a una condizione infiammatoria permanente, aumentando il rischio di gravi patologie.

    L’endocrinologo Fausto Bogazzi sottolinea che, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, lo stress cronico è considerato una condizione pre-patologica, simile al burnout. Durante periodi di elevato stress, il corpo attiva un sistema ancestrale che accelera il battito cardiaco e aumenta la pressione sanguigna. Tuttavia, un carico prolungato di stress può causare complicanze come insonnia, ansia, depressione e ipertensione, fino a patologie cardiovascolari.

    Bogazzi evidenzia che, nel contesto attuale, lo stress è diventato un compagno costante per molti, influenzando non solo il lavoro ma anche le relazioni personali. “Le fonti di stress sono molteplici e nessuno, nemmeno i bambini, è immune”, conclude l’endocrinologo, esortando a riconoscere i segnali di stress negli altri.

    Il protocollo anti-stress

    La Casa di cura San Rossore, sotto la direzione di Bogazzi e con il supporto dello psicologo clinico Ciro Conversano, ha istituito un protocollo innovativo per affrontare le condizioni di stress che minacciano la salute. “È fondamentale intraprendere un percorso integrato per affrontare lo stress e prevenirlo”, afferma Bogazzi. L’obiettivo è ridurre l’infiammazione cronica causata dallo stress e sviluppare una maggiore resilienza.

    Il protocollo si concentra su aspetti cruciali come intestino, ormoni, attività fisica e alimentazione. “Gli eventi stressogeni fanno parte della vita, ma è possibile imparare a gestirli”, spiega Bogazzi, sottolineando l’importanza di identificare le fonti di stress e adottare strategie adeguate per proteggere il benessere fisico. Un supporto significativo proviene dal lavoro di squadra tra specialisti, tra cui endocrinologi, nutrizionisti e psicologi.

    Gli esperti consigliano di integrare nella dieta elementi naturali antinfiammatori, come gli acidi grassi omega-3, e di utilizzare probiotici specifici per modulare il microbiota intestinale. L’attività fisica regolare, la pratica della mindfulness e la coltivazione di hobby e relazioni sociali completano il percorso di gestione dello stress.

    Cortisolo: chiave per misurarlo

    Gli specialisti della Casa di cura San Rossore sottolineano l’importanza di affiancare alla valutazione psicologica una misurazione oggettiva dello stress cronico. In questo contesto, un progetto di ricerca condotto dall’Università di Pisa, che coinvolge Bogazzi e Conversano, mira a sviluppare un metodo per misurare il cortisolo attraverso l’analisi delle unghie. Questo approccio consentirà di rilevare la presenza di cortisolo nell’organismo e di utilizzarlo come indicatore di stress cronico.

    “Misurare l’ormone dello stress è fondamentale a livello globale, considerando i rischi legati a un’infiammazione permanente”, affermano i ricercatori. Questo studio rappresenta un passo importante nella prevenzione e cura delle patologie legate a condizioni di stress cronico, contribuendo a migliorare la salute pubblica.


    Lo stress quotidiano può evolversi in una malattia, creando un circolo vizioso di tensione. Per affrontare questa sfida, la Casa di cura San Rossore di Pisa, in partnership con l’Università di Pisa, sta sviluppando un test innovativo delle unghie per misurare i livelli di stress cronico. Gli esperti chiariscono che esistono due forme di stress: acuto e cronico; quest’ultimo può portare a seri problemi di salute, come insonnia e malattie cardiovascolari. Un protocollo multidisciplinare è stato creato per prevenire e gestire lo stress, includendo una dieta equilibrata, esercizio fisico e relazioni sociali. Un progetto di ricerca mira a utilizzare l’analisi delle unghie per misurare i livelli di cortisolo, ormone legato allo stress. Misurare il cortisolo è cruciale per affrontare l’infiammazione cronica, contribuendo così a migliorare la salute pubblica.

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  • 98° Congresso Nazionale SIU: urologi discutono progressi clinici e tecniche chirurgiche

    98° Congresso Nazionale SIU: urologi discutono progressi clinici e tecniche chirurgiche

    Fino al 9 novembre 2025, Sorrento ospita il 98esimo Congresso Nazionale della Società Italiana di Urologia (SIU), un’importante manifestazione che riunisce esperti del settore per discutere i recenti progressi scientifici e le innovazioni nelle tecniche chirurgiche. Questo evento rappresenta un’opportunità unica per medici, ricercatori e specializzandi di confrontarsi e condividere conoscenze in un contesto in continua evoluzione, con un focus particolare sul ruolo cruciale degli urologi all’interno del sistema sanitario.

    Programma del congresso e temi discussi

    Il programma scientifico di quest’edizione è particolarmente ricco e variegato. Secondo quanto comunicato dalla SIU, le giornate saranno caratterizzate da tavole rotonde, dibattiti tematici e corsi di approfondimento. Tra i momenti salienti, si distingue la sessione di “Chirurgia in diretta“, che permetterà ai partecipanti di assistere in tempo reale a interventi condotti da esperti di fama internazionale. Questo formato innovativo offre un’opportunità unica di apprendimento e interazione tra i professionisti del settore.

    I temi principali affrontati durante il congresso includono la lotta contro l’antibiotico-resistenza, una delle più gravi emergenze sanitarie contemporanee, e l’importanza dell’ereditarietà e degli stili di vita come fattori determinanti per il rischio urologico. Inoltre, particolare attenzione sarà dedicata allo screening del cancro alla prostata, con un focus sugli strumenti più efficaci per la diagnosi precoce e la prevenzione. Non mancheranno discussioni sulla sostenibilità della tecnologia in urologia, un aspetto cruciale in un’epoca in cui l’innovazione deve essere accompagnata da un’efficienza sistemica.

    Interventi e partecipazione

    Giuseppe Carrieri, presidente della SIU, ha sottolineato l’importanza di questo congresso come un momento di confronto diretto tra i professionisti del settore. Carrieri ha dichiarato: “Il congresso di Sorrento sarà il luogo in cui l’intera comunità urologica italiana tornerà a confrontarsi dal vivo, unita da un comune senso di responsabilità scientifica e civile”. Questo evento non solo promuove la conoscenza, ma mira anche a valorizzare la prevenzione e l’educazione sanitaria.

    Le giornate congressuali vedranno la partecipazione di esperti italiani e internazionali, rappresentanti delle società scientifiche europee e americane, giovani ricercatori e specializzandi. Saranno presenti anche sessioni dedicate ai giovani urologi e premi per i contributi scientifici più significativi, come il premio per il “Miglior lavoro scientifico originale” e il riconoscimento per l’”Urologo under 40“. Inoltre, l’hashtag ufficiale #Siu25 sarà utilizzato per ampliare la partecipazione attraverso le piattaforme social.

    Il congresso di Sorrento rappresenta pertanto un’importante occasione di crescita e aggiornamento per tutti i professionisti del settore, contribuendo a rafforzare la rete di conoscenze e competenze necessarie per affrontare le sfide future della disciplina urologica.


    Fino al 9 novembre 2025, Sorrento ospita il 98esimo Congresso Nazionale della Società Italiana di Urologia (SIU), un evento cruciale per il settore urologico, che riunisce esperti per discutere le ultime innovazioni e scoperte scientifiche. Il congresso include tavole rotonde, dibattiti e la sessione di “Chirurgia in diretta”, consentendo interazioni in tempo reale. Temi chiave comprendono la lotta contro l’antibiotico-resistenza, l’importanza di eredità e stili di vita nel rischio urologico, e lo screening precoce del cancro alla prostata. Giuseppe Carrieri, presidente della SIU, ha enfatizzato l’importanza del congresso per il networking tra professionisti. Il programma prevede anche sessioni per giovani urologi, premi per ricerche significative e l’impiego dell’hashtag #Siu25 per coinvolgere la comunità attraverso i social media. Questo congresso rappresenta una fondamentale opportunità di crescita e aggiornamento per affrontare le sfide future della disciplina urologica.

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  • Medicina, Carrieri (Siu): “La chirurgia robotica è fondamentale per l’urologia”

    Medicina, Carrieri (Siu): “La chirurgia robotica è fondamentale per l’urologia”

    Il 6 novembre 2025, Giuseppe Carrieri, presidente della Società Italiana di Urologia, ha partecipato al Congresso Nazionale della SIU che si svolge a Sorrento fino al 9 novembre. Durante il suo intervento, Carrieri ha evidenziato l’importanza della chirurgia robotica nel campo dell’urologia, sottolineando come questa tecnologia abbia rivoluzionato le modalità operative. Secondo il presidente, l’approccio mininvasivo della chirurgia robotica non solo garantisce un comfort maggiore per i pazienti, ma consente anche una degenza più breve, riducendo le perdite ematiche e permettendo un ritorno più rapido alle normali attività lavorative.

    La prevenzione dei tumori

    Uno dei temi centrali del congresso è la prevenzione dei tumori, in particolare il cancro alla prostata, che rappresenta il tumore più comune tra gli uomini in Italia. Carrieri ha rivelato che l’incidenza di questa malattia è in costante aumento, con oltre 40.000 nuovi casi diagnosticati ogni anno e circa 7.000 decessi annuali associati al cancro della prostata. “È un grande killer”, ha affermato Carrieri, sottolineando l’urgenza di implementare programmi di screening per la diagnosi precoce. La Società Italiana di Urologia sta lavorando affinché lo screening per il cancro alla prostata venga inserito nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), un passo fondamentale per garantire una prevenzione efficace e diffusa su tutto il territorio nazionale.

    L’importanza dell’urologo

    Nel corso del congresso, è emersa anche la crescente rilevanza della figura dell’urologo. Carrieri ha indicato che le patologie urologiche sono in aumento e che tre dei dieci tumori più comuni negli uomini – prostata, rene e vescica – rientrano nell’ambito di competenza degli urologi. Con l’invecchiamento della popolazione, la presenza di urologi nelle comunità diventa sempre più necessaria. Carrieri ha evidenziato che il 70% degli uomini sopra i 70 anni soffre di ipertrofia prostatica benigna, una condizione che richiede un’adeguata attenzione specialistica.

    In aggiunta, sono state discusse le problematiche legate alla calcolosi urinaria e alla colica renale, che rappresentano le cause più frequenti di accesso al pronto soccorso. Carrieri ha concluso il suo intervento sottolineando come il ruolo dell’urologo stia diventando sempre più centrale, non solo nell’assistenza clinica, ma anche nella ricerca e nello studio, rendendo la specialità urologica cruciale all’interno di un contesto accademico e sanitario in continua evoluzione.


    Il 6 novembre 2025, Giuseppe Carrieri, presidente della Società Italiana di Urologia, ha aperto il Congresso Nazionale della SIU a Sorrento, in corso fino al 9 novembre. Durante il suo intervento, ha sottolineato l’importanza della chirurgia robotica, evidenziando i benefici del metodo mininvasivo, come il miglior comfort per i pazienti e una degenza più breve. Un focus centrale del congresso è stata la prevenzione del cancro alla prostata, che colpisce oltre 40.000 uomini in Italia ogni anno, con circa 7.000 decessi. Carrieri ha esortato l’implementazione di programmi di screening, cruciali per la diagnosi precoce. Ha anche evidenziato il crescente bisogno di urologi, dati l’aumento delle patologie urologiche e l’invecchiamento della popolazione. Infine, ha ribadito l’importanza degli urologi non solo nella clinica, ma anche nella ricerca, rendendo la specialità fondamentale nel contesto sanitario attuale.

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  • Dai contratti nulli ai documenti: Consulcesi offre una guida su Alzheimer e rette Rsa

    Dai contratti nulli ai documenti: Consulcesi offre una guida su Alzheimer e rette Rsa

    Il 6 novembre 2025, Consulcesi & Partners ha diffuso un’importante comunicazione riguardante i contratti stipulati con le Residenze Sanitarie Assistenziali (Rsa). Secondo quanto riportato, molti di questi contratti possono risultare nulli, il che implica che le famiglie hanno diritto a richiedere il rimborso delle somme versate, anche per periodi prolungati. La questione è stata sollevata a seguito di una sentenza della Corte d’Appello di Milano (n. 2709/2025), la quale ha stabilito un risarcimento di oltre 108mila euro, confermando un principio giuridico consolidato: se un contratto, firmato da familiari o amministratori di sostegno, è in contrasto con la legge, può essere dichiarato nullo. Questo provvedimento tutela i cittadini da obblighi privi di validità legale, garantendo trasparenza nei rapporti economici.

    Il ruolo della Corte d’Appello di Milano

    La sentenza della Corte d’Appello di Milano ha evidenziato come il sistema legale italiano si stia orientando sempre più a favore delle famiglie. In particolare, i giudici stanno riconoscendo che, nel caso di pazienti affetti da Alzheimer o da malattie neurodegenerative gravi, le prestazioni sanitarie fornite nelle Rsa non possono essere disgiunte da quelle socioassistenziali. Pertanto, il costo totale della degenza dovrebbe essere coperto dal Servizio Sanitario Nazionale e non gravare sulle famiglie. Bruno Borin, responsabile del team legale di Consulcesi & Partners, ha sottolineato l’importanza di questa decisione, evidenziando che molte famiglie non sono a conoscenza del loro diritto al rimborso, anche per somme versate nel corso degli anni, a condizione che sussistano specifiche circostanze sanitarie e amministrative.

    Il servizio Soluzione Rsa

    Per facilitare le famiglie nel districarsi tra normative e procedure, Consulcesi & Partners ha attivato il servizio Soluzione Rsa, che offre una guida operativa gratuita intitolata “Rimborsi rette Rsa: tutto quello che c’è da sapere. La guida pratica”. Questo strumento informativo è progettato per chiarire le modalità di rimborso delle rette Rsa, specificando chi può presentare la richiesta, come i familiari, gli amministratori di sostegno e gli eredi. Viene inoltre fornita una lista di documenti necessari per l’analisi preliminare, tra cui la cartella clinica, il contratto con la Rsa e le ricevute di pagamento.

    Supporto legale e accessibilità

    Borin ha aggiunto che l’obiettivo di Consulcesi & Partners è rendere il processo di richiesta di rimborso il più chiaro e accessibile possibile. Molte famiglie, infatti, rinunciano a far valere i propri diritti semplicemente perché non sanno come procedere. Attraverso il servizio Soluzione Rsa, viene offerta una valutazione legale preliminare che permette di comprendere rapidamente se ci sono le condizioni per richiedere il rimborso delle rette versate. Questa iniziativa rappresenta un supporto concreto per migliaia di famiglie che affrontano annualmente costi elevati per l’assistenza dei loro cari, in particolare per coloro affetti da Alzheimer e altre patologie neurodegenerative. Maggiori dettagli e la guida completa sono disponibili sul sito ufficiale di Soluzione Rsa.


    Il 6 novembre 2025, Consulcesi & Partners ha annunciato che molti contratti con le Residenze Sanitarie Assistenziali (Rsa) potrebbero essere considerati nulli, dando diritto alle famiglie di richiedere rimborsi anche per somme versate negli anni. Questo tema è emerso dopo una sentenza della Corte d’Appello di Milano, che ha confermato che contratti non conformi alla legge possono essere annullati. La corte ha sottolineato che le prestazioni sanitarie per pazienti con Alzheimer devono essere coperte dal Servizio Sanitario Nazionale. Per supportare le famiglie nella richiesta di rimborso, Consulcesi & Partners ha lanciato il servizio “Soluzione Rsa,” fornendo una guida operativa gratuita e una valutazione legale preliminare. L’obiettivo è rendere il processo di rimborso chiaro e accessibile, aiutando così le famiglie a far valere i propri diritti e alleviando i carichi finanziari legati alle cure. Maggiori informazioni sono disponibili sul loro sito.

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  • Una donna su sette vive con la vulvodinia: un vodcast per raccontare il dolore femminile

    Una donna su sette vive con la vulvodinia: un vodcast per raccontare il dolore femminile

    Nonostante la gravità della condizione, la vulvodinia continua a essere una patologia poco riconosciuta, con conseguenze devastanti sulla vita delle donne che ne soffrono. Questo disturbo cronico, che colpisce una donna su sette, può compromettere attività quotidiane come vestirsi, sedersi, lavorare e vivere relazioni intime. Le testimonianze di molte pazienti rivelano un quadro allarmante: in media, ci vogliono 4-5 anni e fino a 10 medici consultati prima di ricevere una diagnosi corretta.

    Il 6 novembre 2025, Sanitas Farmaceutici ha annunciato il lancio di un’iniziativa multimediale denominata “A Voce Alta”, un vodcast pensato per dare visibilità a questo dolore femminile invisibile. Questo progetto si propone di rompere il silenzio che circonda la vulvodinia, offrendo una piattaforma dove si intrecciano le esperienze delle pazienti con le opinioni di specialisti. Il vodcast include interviste a medici e riflessioni sulla cura, con l’obiettivo di restituire dignità e attenzione a una condizione spesso trascurata.

    L’iniziativa “A voce alta”

    Stefano Parlati, Ceo di Sanitas Farmaceutici, ha dichiarato che l’iniziativa rappresenta un impegno concreto nella Responsabilità Sociale d’Impresa (Csr). L’azienda non si limita a fornire farmaci e a condurre ricerche, ma cerca di promuovere anche educazione e consapevolezza. “A Voce Alta” è stato ideato per migliorare la qualità della vita delle donne che convivono con la vulvodinia, incoraggiando un dialogo aperto tra pazienti e clinici.

    Il vodcast è composto da sette episodi, condotti dal farmacologo Livio Luongo e dalla divulgatrice Chiara Natale. In ciascun episodio, vengono presentati esperti di spicco, tra cui il ginecologo Filippo Murina e la psicosessuologa Francesca Romana Tiberi, che offrono una panoramica della patologia sotto diversi aspetti: medico, psicologico e sociale.

    Un dialogo necessario

    Livio Luongo ha sottolineato l’importanza di avere uno spazio dove pazienti e medici possano confrontarsi su temi che spesso rimangono inascoltati. “Il linguaggio della scienza incontra quello dell’esperienza, per costruire una nuova consapevolezza collettiva”, ha affermato. Questa interazione è fondamentale per affrontare la vulvodinia e per promuovere una cultura di apertura e supporto.

    Chiara Natale, co-conduttrice e paziente, ha aggiunto che il racconto della vulvodinia serve a restituire voce e solidarietà a migliaia di donne. La rete è diventata un luogo di legittimazione, ma è necessario che anche le aziende si impegnino per dare continuità a questo cambiamento culturale.

    Il Vulvodinia Day, che si svolgerà l’11 novembre, rappresenta un’importante occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa condizione e per promuovere una maggiore consapevolezza e supporto per le donne che ne soffrono.


    Nonostante la gravità della vulvodinia, una condizione che colpisce 1 donna su 7, rimane poco riconosciuta, causando gravi problemi nella vita quotidiana. Le pazienti spesso impiegano anni e consultano numerosi medici prima di ricevere una diagnosi. Il 6 novembre 2025, Sanitas Farmaceutici ha lanciato il vodcast “A Voce Alta”, un’iniziativa multimediale per dare visibilità a questa malattia invisibile, unendo le esperienze di donne e le opinioni di specialisti. Con sette episodi condotti da Livio Luongo e Chiara Natale, il progetto include esperti come il ginecologo Filippo Murina e la psicosessuologa Francesca Romana Tiberi, affrontando vari aspetti della vulvodinia. L’iniziativa mira a migliorare la vita delle donne e promuovere un dialogo aperto tra pazienti e medici. Il Vulvodinia Day, l’11 novembre, servirà a sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica su questa condizione.

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  • Medicina: Carrieri (Siu) sottolinea il ruolo dell’urologo nelle patologie oncologiche e senili

    Medicina: Carrieri (Siu) sottolinea il ruolo dell’urologo nelle patologie oncologiche e senili

    La figura dell’urologo sta assumendo un’importanza sempre crescente nel panorama sanitario italiano. Le malattie di natura urologica sono in continua espansione, con tre dei dieci tumori più comuni che colpiscono gli uomini, ovvero quelli alla prostata, al rene e alla vescica, che rientrano sotto la sua competenza. Questa crescente incidenza di patologie urologiche è ulteriormente accentuata dall’invecchiamento della popolazione, che richiede un numero sempre maggiore di specialisti in questo campo.

    Importanza della specializzazione urologica

    Giuseppe Carrieri, presidente della Società Italiana di Urologia, ha sottolineato l’importanza di questa specializzazione durante il Congresso Nazionale della SIU, che si svolge a Sorrento fino al 9 novembre 2025. Carrieri ha evidenziato che l’ipertrofia prostatica benigna, una condizione che colpisce un gran numero di uomini anziani, è strettamente legata all’invecchiamento. Statistiche recenti indicano che circa sette uomini su dieci, dopo aver compiuto settant’anni, affrontano problemi legati a questa condizione.

    Ruolo degli urologi nella comunità

    L’aumento delle patologie urologiche, unito all’invecchiamento della popolazione, rende fondamentale la presenza di urologi nella comunità. Questi professionisti non solo si occupano della diagnosi e del trattamento delle malattie urologiche, ma rivestono anche un ruolo cruciale nella prevenzione e nella sensibilizzazione riguardo a queste problematiche. La necessità di una maggiore informazione e formazione in ambito urologico è quindi una delle priorità emerse durante il congresso.

    Occasione di confronto per i professionisti

    La manifestazione di Sorrento rappresenta un’importante occasione di confronto per i professionisti del settore, che discutono le ultime novità e i progressi nella diagnosi e nel trattamento delle malattie urologiche. La presenza di esperti e relatori di fama internazionale contribuisce a mettere in luce le sfide e le opportunità future per la specializzazione urologica, evidenziando come il lavoro degli urologi sia essenziale per migliorare la qualità della vita dei pazienti.


    L’importanza dell’urologo sta crescendo in Italia, in risposta all’aumento delle malattie urologiche, tra cui i tumori della prostata, del rene e della vescica, che colpiscono gli uomini. L’invecchiamento della popolazione richiede un numero crescente di specialisti in questo ambito. Durante il Congresso Nazionale della Società Italiana di Urologia, Giuseppe Carrieri ha enfatizzato la rilevanza della specializzazione, evidenziando che sette uomini su dieci over 70 affrontano l’ipertrofia prostatica benigna. Gli urologi non solo diagnosticano e trattano queste patologie, ma giocano anche un ruolo fondamentale nella prevenzione e informazione. La manifestazione di Sorrento offre un’importante piattaforma di confronto tra professionisti, consentendo di esplorare novità e progressi nella diagnosi e nel trattamento, e sottolineando come il lavoro degli urologi sia cruciale per migliorare la qualità della vita dei pazienti.

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  • Fumo, Giulia Veronesi: “Principale causa prevenibile di malattie croniche”

    Fumo, Giulia Veronesi: “Principale causa prevenibile di malattie croniche”

    Giulia Veronesi, chirurgo toracico e membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Umberto Veronesi, ha sottolineato l’urgenza di affrontare il problema del tabagismo in Italia durante un convegno nazionale tenutosi il 6 novembre 2025 al Senato. Questo evento, organizzato in vista del XXVII congresso nazionale dell’AIOM, ha visto la partecipazione di diverse fondazioni, tra cui la Fondazione Aiom e la Fondazione Airc, e ha avuto come obiettivo la presentazione di una proposta di legge di iniziativa popolare contro il fumo.

    Un problema di salute pubblica

    Veronesi ha affermato che il fumo è la principale causa evitabile di malattie croniche, superata solo dall’ipertensione, che è meno controllabile. Ha evidenziato come il fumo non debba essere considerato un semplice vizio, ma piuttosto una vera e propria malattia. Secondo ricerche condotte nel Regno Unito, i fumatori possono perdere fino a 10 anni di vita rispetto ai non fumatori. In Italia, le morti per tumore al polmone ammontano a 35.000 all’anno, un dato allarmante che equivale a un aereo pieno di fumatori che si schianta quotidianamente. Veronesi ha anche notato che il tumore al polmone sta superando la mortalità per il cancro al seno, storicamente la principale causa di morte per neoplasie tra le donne.

    La crescente incidenza nei paesi in via di sviluppo

    Durante il suo intervento, Giulia Veronesi ha messo in evidenza un fenomeno preoccupante nei paesi in via di sviluppo, dove la mortalità per tumore al polmone sta crescendo, in particolare tra le donne, a causa dell’aumento del consumo di tabacco. Ha citato dati scientifici che dimostrano come i fumatori abbiano un rischio nove volte maggiore di sviluppare un tumore al polmone rispetto ai non fumatori e sette volte maggiore per tumori alla faringe e laringe. Questa correlazione tra il fumo e diverse forme di cancro è ben documentata e deve essere presa seriamente in considerazione.

    Prevenzione e trattamento

    Veronesi ha insistito sull’importanza della prevenzione, affermando che il primo passo fondamentale è l’abolizione del fumo o almeno la riduzione dell’esposizione al tabacco. Ha sottolineato la necessità di una valutazione attenta della salute polmonare e cardiaca dei fumatori. Inoltre, ha evidenziato che il tabagismo deve essere riconosciuto come una patologia, poiché la nicotina crea una vera e propria dipendenza. Pertanto, è essenziale che i fumatori ricevano trattamenti adeguati presso i centri antifumo, dove è possibile anche l’utilizzo di farmaci per aiutare a combattere questa dipendenza.

    L’intervento di Giulia Veronesi ha messo in luce una questione cruciale per la salute pubblica in Italia e nel mondo, richiamando l’attenzione sulla necessità di azioni concrete per combattere il tabagismo e le sue conseguenze devastanti.


    During a national conference on November 6, 2025, Giulia Veronesi, a thoracic surgeon and board member of the Umberto Veronesi Foundation, emphasized the urgent need to tackle smoking in Italy. The event aimed to present a popular legislative proposal against tobacco use, highlighting smoking as the leading preventable cause of chronic diseases. Veronesi pointed out alarming statistics, including 35,000 lung cancer deaths each year in Italy, equating to a plane crash daily. She noted a worrying trend of increasing lung cancer mortality in developing countries, especially among women, due to rising tobacco consumption. Emphasizing prevention, Veronesi called for smoking cessation efforts and recognition of nicotine addiction as a disease. She advocated for comprehensive treatment support in anti-smoking centers to combat this public health crisis and urged for decisive actions to mitigate the severe consequences of smoking.

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  • Medicina di laboratorio: un esame semplice per la diagnosi precoce delle malattie

    Medicina di laboratorio: un esame semplice per la diagnosi precoce delle malattie

    Al 57° Congresso Nazionale della Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica (Sibioc), in corso a Firenze dal 6 novembre 2025, il presidente Marcello Ciaccio ha sottolineato l’importanza della medicina di laboratorio come strumento cruciale nella sanità contemporanea. Durante l’evento, esperti e clinici hanno discusso delle opportunità offerte dai biomarcatori, molecole presenti nel sangue e in altre matrici biologiche, che consentono di identificare precocemente una vasta gamma di patologie, monitorare la risposta ai trattamenti e personalizzare le terapie.

    Il ruolo dei biomarcatori nella medicina di laboratorio

    La medicina di laboratorio si sta affermando come uno dei pilastri della salute pubblica, grazie alla capacità di analizzare biomarcatori che permettono diagnosi tempestive e interventi mirati. Ciaccio ha illustrato come, attraverso un semplice esame del sangue, sia possibile prevenire e trattare malattie ad alta incidenza, così come quelle rare. Le applicazioni spaziano dai settori oncologico, neurologico e cardiologico, dimostrando l’efficacia della sinergia tra medicina di laboratorio e clinica. In particolare, nel campo delle neuroscienze, i biomarcatori possono rilevare alterazioni legate all’Alzheimer fino a 15 anni prima della manifestazione dei sintomi clinici, offrendo un’opportunità unica per interventi precoci.

    Innovazioni nella cardiologia e oncologia

    Nicola Silvestris, segretario nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), ha evidenziato l’importanza del monitoraggio dei biomarcatori cardiaci nella valutazione del rischio e nella gestione della cardiotossicità, in particolare in pazienti sottoposti a terapie oncologiche. Durante il congresso, sono state aggiornate le linee guida di cardioncologia in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, per garantire uniformità nella presa in carico dei pazienti su tutto il territorio nazionale. Questo approccio multidisciplinare rappresenta un modello virtuoso di cooperazione tra le società scientifiche, mirato a ottimizzare i percorsi diagnostici e a promuovere l’appropriatezza degli esami.

    La sinergia tra medicina di laboratorio e clinica

    Il congresso ha visto numerose sessioni congiunte con diverse società scientifiche, evidenziando il forte legame tra medicina di laboratorio e clinica. Sibioc ha comunicato che negli ultimi anni sono stati redatti position paper e documenti di consenso per armonizzare i percorsi diagnostici e favorire un approccio realmente integrato al paziente. La medicina di laboratorio si sta evolvendo in un ponte tra prevenzione, diagnosi e terapia, con l’obiettivo di apportare benefici non solo ai pazienti, ma anche alla popolazione in generale, in un contesto di medicina personalizzata.

    Obiettivi futuri per la medicina di laboratorio

    Marcello Ciaccio ha concluso il suo intervento enfatizzando la necessità di porre la medicina di laboratorio al centro del sistema sanitario. Ha sottolineato l’importanza di stabilire standard comuni, garantire l’appropriatezza prescrittiva e assicurare un accesso equo ai test innovativi. In un’epoca in cui la medicina si orienta sempre più verso la predittività, è fondamentale focalizzarsi sul cittadino sano, rappresentando così la vera sfida della sanità del terzo millennio.


    At the 57th National Congress of the Italian Society of Clinical Biochemistry and Clinical Molecular Biology (Sibioc) in Florence, President Marcello Ciaccio emphasized the vital role of laboratory medicine in contemporary healthcare. Experts discussed the benefits of biomarkers—molecules found in blood and biological matrices that help identify diseases early, monitor treatment responses, and personalize therapies. Ciaccio highlighted their significance in various fields, especially in neuroscience, where biomarkers can detect Alzheimer’s 15 years before clinical symptoms arise. Nicola Silvestris from the Italian Association of Medical Oncology pointed out the role of cardiac biomarkers in assessing risks and managing cardiotoxicity in cancer patients. The congress showcased collaboration between scientific societies, aiming to optimize diagnostic pathways and promote integrated approaches in patient care. Ciaccio concluded by advocating for laboratory medicine to be central in healthcare, stressing the need for common standards and equitable access to innovative tests for a proactive focus on public health.

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