Autore: salutextutti.it

  • Halloween: trucchi e maschere sì, ma attenzione alla salute dei bambini

    Halloween: trucchi e maschere sì, ma attenzione alla salute dei bambini

    I bambini si preparano a festeggiare Halloween, una delle ricorrenze più attese dell’anno, indossando costumi da streghe, mostri e fantasmi. Tuttavia, è fondamentale prestare attenzione ai rischi legati ai prodotti cosmetici e ai costumi di bassa qualità. Il pediatra Francesco Carlomagno, responsabile dell’area Puer della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), offre consigli utili per garantire una celebrazione sicura e divertente.

    Attenzione ai prodotti cosmetici

    Il 30 ottobre 2025, in vista della festa di Halloween, Francesco Carlomagno avverte i genitori sui potenziali pericoli associati ai prodotti cosmetici utilizzati dai bambini. I cosmetici di dubbia provenienza possono contenere sostanze tossiche o allergeni. È consigliabile optare per prodotti specifici per bambini, preferibilmente a base di ingredienti naturali e atossici. Carlomagno sottolinea l’importanza di evitare prodotti contenenti parabeni, profumi o coloranti chimici.

    Inoltre, è possibile utilizzare colori alimentari a base di zucchero e acqua, come lo zucchero a velo colorato, ma è cruciale verificare eventuali allergie alimentari prima dell’applicazione. Prodotti a base di olio di ricino o con ingredienti non dichiarati possono causare irritazioni o reazioni allergiche. Prima di truccare il bambino, è consigliabile testare il prodotto su una piccola area della pelle e prestare particolare attenzione alle zone sensibili come il contorno occhi e la bocca. Al momento dello struccaggio, utilizzare acqua tiepida e un detergente delicato per bambini.

    Costumi sicuri e confortevoli

    Per quanto riguarda i costumi, Carlomagno suggerisce di scegliere materiali traspiranti e morbidi, evitando tessuti sintetici e infiammabili. È importante che i costumi non presentino parti appuntite o irritanti e che siano della giusta misura per evitare incidenti. I genitori devono sempre supervisionare i bambini durante la vestizione per prevenire il rischio di ingestione di piccoli oggetti o irritazioni cutanee.

    Se la festa si svolge di sera o in strada, è fondamentale dotare i bambini di accessori luminosi o riflettenti per aumentarne la visibilità. Carlomagno raccomanda di evitare vestiti troppo lunghi, che possono causare cadute, e di preferire tessuti naturali come cotone o lino, più traspiranti e meno irritanti rispetto ai materiali sintetici. Inoltre, è sconsigliato l’uso di spray per capelli o altri prodotti chimici aggressivi.

    Controllo dei dolcetti

    Infine, per quanto riguarda i dolcetti raccolti durante la festa, il pediatra consiglia di controllare attentamente che le caramelle e i biscotti siano integri e provengano da aziende affidabili. È essenziale che i bambini siano sempre accompagnati da un adulto, specialmente se si spostano in strada. In caso di emergenze o smarrimenti, è importante insegnare loro come chiedere aiuto a un adulto.

    Halloween può essere un momento di gioia e creatività per i bambini, ma la sicurezza deve rimanere una priorità. Con le giuste precauzioni e un po’ di attenzione, i piccoli possono divertirsi senza correre rischi.


    I bambini si preparano a festeggiare Halloween indossando costumi divertenti, ma è essenziale seguire alcune precauzioni per garantire la loro sicurezza. Il pediatra Francesco Carlomagno avverte riguardo ai rischi associati a cosmetici e costumi di bassa qualità. Suggerisce di utilizzare solo prodotti specifici per bambini, preferibilmente naturali e privi di parabeni e coloranti chimici. È consigliato testare i cosmetici su piccole zone di pelle e prestare attenzione durante lo struccaggio. Per i costumi, devono essere traspiranti e delle giuste dimensioni, evitando materiali sintetici e parti irritanti. Durante le feste serali, è importante equipaggiare i bambini con accessori luminosi per una maggiore visibilità. Infine, i dolcetti raccolti devono essere controllati, e i bambini sempre accompagnati da un adulto. Con le giuste precauzioni, Halloween può essere un momento di gioia e divertimento senza rischi.

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  • Malattie rare: a Roma presentate dieci proposte per la gestione delle emoglobinopatie in Italia

    Malattie rare: a Roma presentate dieci proposte per la gestione delle emoglobinopatie in Italia

    Un passo significativo è stato compiuto verso la creazione di un nuovo modello di governance nazionale, finalizzato a garantire un accesso uniforme e una qualità elevata nelle cure sanitarie. Questo obiettivo è racchiuso nel documento intitolato ‘Strategie e proposte per migliorare la gestione delle emoglobinopatie in Italia’, redatto da The European House – Ambrosetti con il supporto non condizionante di Vertex Pharmaceuticals. Il documento è stato presentato a Roma, dove sono state delineate dieci proposte concrete per ottimizzare la gestione delle emoglobinopatie nel Paese.

    Il contenuto del documento

    Il documento si propone di affrontare le sfide legate alle emoglobinopatie, che rappresentano un’importante questione di salute pubblica in Italia. Le dieci proposte incluse nel rapporto mirano a migliorare la diagnosi, il trattamento e il follow-up dei pazienti affetti da queste patologie. Tra le misure suggerite, si evidenzia l’importanza di creare una rete nazionale di centri di riferimento, che possa garantire un’assistenza specialistica e coordinata. Inoltre, il documento sottolinea la necessità di investire nella formazione continua degli operatori sanitari, affinché possano rimanere aggiornati sulle migliori pratiche e sui nuovi trattamenti disponibili.

    La presentazione e i relatori

    L’evento di presentazione, che si è svolto a Roma, ha visto la partecipazione di figure di spicco nel campo della sanità e della politica. Tra i relatori, Francesco Zaffini, presidente della Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato della Repubblica, ha espresso il suo supporto alle proposte presentate nel documento. La sua presenza ha sottolineato l’importanza politica e sociale della questione, evidenziando come la gestione delle emoglobinopatie debba diventare una priorità nell’agenda sanitaria nazionale. Zaffini ha anche ribadito l’impegno del governo nel garantire un accesso equo e di qualità alle cure per tutti i cittadini, in particolare per coloro che soffrono di patologie rare come le emoglobinopatie.

    Implicazioni future per la sanità italiana

    Le proposte contenute nel documento hanno potenziali implicazioni significative per il sistema sanitario italiano. Implementare un modello di gestione più efficace delle emoglobinopatie potrebbe non solo migliorare la qualità della vita dei pazienti, ma anche ridurre i costi a lungo termine per il sistema sanitario. Adottare un approccio più integrato e coordinato nella cura di queste malattie potrebbe portare a una diminuzione delle complicanze e delle ospedalizzazioni, favorendo un utilizzo più efficiente delle risorse sanitarie. La collaborazione tra istituzioni, professionisti della salute e industrie farmaceutiche sarà fondamentale per realizzare queste proposte e garantire un futuro migliore per i pazienti affetti da emoglobinopatie in Italia.


    A significant step has been taken towards establishing a new national governance model in Italy aimed at ensuring uniform access and high-quality healthcare, particularly for patients with hemoglobinopathies. The document titled “Strategies and Proposals to Improve the Management of Hemoglobinopathies in Italy,” created by The European House – Ambrosetti with Vertex Pharmaceuticals’ support, presents ten concrete proposals for optimizing care. Key recommendations include establishing a national network of specialist centers and continuous training for healthcare professionals. The document was presented in Rome, supported by notable figures like Francesco Zaffini, emphasizing the political and social importance of prioritizing hemoglobinopathy management. The proposals have significant implications for the Italian healthcare system, improving patient quality of life and potentially reducing long-term costs. A coordinated approach to these conditions may lead to fewer complications and more efficient use of healthcare resources, requiring collaboration among institutions, health professionals, and pharmaceutical industries.

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  • Malattie rare: Zaffini (FdI) propone screening per emoglobinopatie neonatali e prenatali

    Malattie rare: Zaffini (FdI) propone screening per emoglobinopatie neonatali e prenatali

    Francesco Zaffini, presidente della Commissione Affari Sociali, Sanità, Lavoro Pubblico e Privato, Previdenza Sociale del Senato della Repubblica, ha sottolineato l’importanza della promozione degli screening neonatali e prenatali durante l’evento di presentazione del documento intitolato ‘Strategie e proposte per migliorare la gestione delle emoglobinopatie in Italia’. Questo incontro si è svolto nel 2025 e ha visto la partecipazione di esperti del settore, tra cui rappresentanti di The European House – Ambrosetti e Vertex Pharmaceuticals, che ha fornito un contributo non condizionante.

    Strategie per la gestione delle emoglobinopatie

    Zaffini ha evidenziato come l’ulteriore diffusione di tali screening rappresenti una strategia fondamentale per ottenere risultati significativi nella diagnosi e nella gestione delle emoglobinopatie. Secondo il presidente, è essenziale che le terapie e i trattamenti siano basati su dati concreti provenienti da un Registro nazionale delle emoglobinopatie. Questo registro, che deve essere organizzato e implementato dai centri regionali, è visto come un passo cruciale per garantire una presa in carico efficace dei pazienti.

    Accesso a informazioni dettagliate

    L’importanza di questo approccio è evidente: avere accesso a informazioni dettagliate e aggiornate sui pazienti permette di personalizzare le cure e migliorare i risultati clinici. Zaffini ha invitato a considerare seriamente la creazione di questo registro, sottolineando che senza una solida base di dati, qualsiasi intervento rischia di essere inefficace.

    Opportunità di discussione e soluzioni

    L’evento ha rappresentato un’opportunità per discutere le sfide attuali nella gestione delle emoglobinopatie in Italia e per presentare soluzioni pratiche e innovative. L’attenzione si è concentrata non solo sulla diagnosi precoce, ma anche sulla necessità di garantire un follow-up adeguato e un supporto continuo ai pazienti e alle loro famiglie. Con l’impegno di tutte le parti coinvolte, si spera di migliorare significativamente la qualità della vita di chi vive con queste patologie.


    Francesco Zaffini, president of the Senate’s Commission on Social Affairs, emphasized the importance of promoting neonatal and prenatal screenings at an event presenting the document titled “Strategies and Proposals for Improving Hemoglobinopathy Management in Italy.” The meeting, held in 2025 with experts from The European House – Ambrosetti and Vertex Pharmaceuticals, highlighted that widespread screenings are crucial for effective diagnosis and management of hemoglobinopathies. Zaffini stressed that therapies must be informed by concrete data from a national hemoglobinopathies registry, which should be implemented by regional centers. Access to detailed patient information is essential for personalized care and improved clinical outcomes. The event also addressed current challenges in managing these conditions, advocating for early diagnosis, adequate follow-up, and ongoing support for patients and families. With collaboration among stakeholders, there is hope for significantly enhancing the quality of life for those affected by these diseases.

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  • Cancro al seno metastatico: terapie target e biopsia liquida migliorano il trattamento

    Cancro al seno metastatico: terapie target e biopsia liquida migliorano il trattamento

    In questi giorni, Firenze ospita un importante convegno nazionale dedicato all’**innovazione** in **oncologia**, intitolato “Breastision”. L’evento, che si svolge il 20 e 21 marzo 2025, è incentrato sulle **terapie di precisione** per il trattamento del **tumore al seno metastatico**, in particolare per le forme **ormonali** e **Her2 negative**. **Paolo Marchetti**, presidente della **Fondazione per la medicina personalizzata** (Fmp), ha sottolineato come circa i due terzi dei tumori al seno metastatici siano ormonosensibili e Her2 negativi, evidenziando l’importanza di **terapie anti-ormonali** combinate con **farmaci biologici**. Tuttavia, il problema della **resistenza** ai trattamenti rimane significativo, rendendo cruciale l’adozione di nuove **strategie terapeutiche**.

    Il ruolo delle mutazioni e della biopsia liquida

    Il tumore al seno positivo ai recettori per gli **estrogeni** (Er+) e negativo al recettore 2 del fattore di crescita epidermico umano (Her2-) rappresenta circa il 70% delle diagnosi di **cancro al seno** in **Italia**. Le **mutazioni** del gene **Esr1** colpiscono oltre 2.000 pazienti ogni anno nel Paese. Tali mutazioni possono essere rilevate fino al 50% delle volte durante la progressione della malattia, offrendo nuove opportunità di trattamento. Grazie all’approvazione di un nuovo **farmaco**, il cui target sono proprio queste mutazioni, è ora possibile personalizzare le terapie in base alle caratteristiche biologiche del tumore, abbandonando l’approccio “uno per tutti”.

    Innovazioni terapeutiche in oncologia

    Marchetti ha evidenziato come la capacità di monitorare continuamente il profilo biologico del tumore consenta di identificare specifiche mutazioni, come quelle nel gene **Esr1**, che possono influenzare negativamente la prognosi. Grazie a **farmaci innovativi** come **elacestrant**, è possibile offrire terapie mirate che ritardano l’inizio della **chemioterapia**. La biopsia liquida, quindi, diventa uno strumento fondamentale nella pratica clinica, in grado di fornire informazioni dettagliate sulle caratteristiche biologiche del **carcinoma**.

    Risultati dello studio clinico Emerald

    **Grazia Arpino**, professore associato di **Oncologia medica** presso l’**Università di Napoli Federico II**, ha presentato i risultati dello studio clinico di fase 3 **Emerald**, che ha confrontato **elacestrant** con le terapie ormonali tradizionali. Nello studio sono state arruolate 478 pazienti, e per quelle con mutazioni **Esr1**, elacestrant ha mostrato una riduzione del 45% del rischio di progressione o morte. L’analisi ha rivelato che una durata più lunga del trattamento precedente con inibitori di **Cdk4/6** è correlata a una maggiore sopravvivenza libera da progressione con elacestrant, stabilendo così un nuovo standard di cura per i pazienti con **cancro al seno metastatico**.

    **Alessandra Balduzzi**, direttrice medica di **Menarini Stemline Italia**, ha concluso che i risultati ottenuti sono il frutto di un impegno costante nella **ricerca clinica** e biologica, che ha permesso di sviluppare nuove opzioni terapeutiche. La collaborazione tra istituzioni, centri di ricerca e aziende farmaceutiche ha reso possibile la realizzazione di studi che rispondano ai bisogni clinici insoddisfatti.

    Nello studio Emerald, i più comuni eventi avversi osservati sono stati **dolore muscoloscheletrico**, **nausea** e **vomito**, ma i dati suggeriscono che elacestrant offre un profilo di tollerabilità comparabile agli standard di cura attuali, segnando un passo importante verso una gestione più efficace del tumore al seno metastatico.


    Firenze ospita il convegno nazionale “Breastision” il 20 e 21 marzo 2025, focalizzato sull’innovazione in oncologia per il tumore al seno metastatico, specialmente forme ormonali e Her2 negative. Paolo Marchetti, presidente della Fondazione per la medicina personalizzata, evidenzia che due terzi dei tumori al seno metastatici sono ormonosensibili, sottolineando l’importanza delle terapie anti-ormonali combinate con farmaci biologici. Le mutazioni del gene Esr1, rilevabili tramite biopsia liquida, offrono nuove opportunità terapeutiche, consentendo terapie personalizzate. I risultati dello studio clinico Emerald rivelano che il nuovo farmaco elacestrant riduce il rischio di progressione o morte del 45% nei pazienti con mutazioni Esr1. Alessandra Balduzzi di Menarini Stemline Italia sottolinea l’importanza della collaborazione tra istituzioni e aziende nella ricerca clinica, promettendo migliori opzioni terapeutiche per il tumore al seno metastatico. Gli effetti collaterali comuni includono dolore muscoloscheletrico, nausea e vomito.

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  • Emoglobinopatie: dieci strategie per una gestione equa ed efficace

    Emoglobinopatie: dieci strategie per una gestione equa ed efficace

    Il documento ‘Strategie e proposte per migliorare la gestione delle emoglobinopatie in Italia’ è stato presentato oggi, 15 gennaio 2025, a Roma, da The European House – Ambrosetti con il supporto non condizionante di Vertex Pharmaceuticals. Questo testo propone dieci misure per affrontare le emoglobinopatie, con un focus particolare sulla beta-talassemia e sulla drepanocitosi, malattie di notevole rilevanza per il nostro Paese, storicamente colpito da queste patologie. Rossana Bubbico, Senior Consultant di The European House – Ambrosetti, ha evidenziato l’importanza di affrontare queste malattie non solo dal punto di vista sanitario, ma anche in relazione all’equità e all’organizzazione del sistema sanitario nazionale. Il documento è frutto di una collaborazione con le principali società scientifiche, tra cui Site, Aieop e Gitnmo, e rappresenta un passo significativo verso un nuovo modello di governance per garantire un accesso uniforme e cure di qualità.

    La situazione epidemiologica delle emoglobinopatie in Italia

    Attualmente, i dati epidemiologici sulle emoglobinopatie in Italia derivano principalmente da stime di prevalenza e rilevazioni parziali effettuate dai singoli centri. Secondo le informazioni più recenti, circa 7.000 italiani sono affetti da beta-talassemia, mentre il numero di persone con malattia drepanocitica varia da 2.300 a 4.500 a seconda delle fonti. È importante notare che il 6,5% della popolazione italiana è portatore di una forma di difetto ereditario dell’emoglobina. Per monitorare l’evoluzione epidemiologica e pianificare adeguatamente l’assistenza sanitaria, nel 2017 è stato istituito un Registro nazionale delle talassemie e delle emoglobinopatie, che però non è ancora operativo. La mancanza di dati aggiornati rende difficile la programmazione delle strategie di cura e prevenzione.

    Le sfide e le opportunità nella gestione delle emoglobinopatie

    Gian Luca Forni, presidente della ForAnemia Foundation Ets di Genova, ha sottolineato che l’Italia è uno dei principali bacini endemici in Europa e nel mondo per le emoglobinopatie. I recenti flussi migratori da aree con alta incidenza di queste malattie hanno aumentato il numero di pazienti e portatori, diffondendo la problematica su tutto il territorio nazionale. Secondo una survey della Società italiana talassemie ed emoglobinopatie (Site), il numero totale di pazienti si aggira intorno ai 10.000. È evidente la necessità di rendere operativo il Registro nazionale per avere dati utili nella pianificazione delle cure e degli interventi preventivi.

    Iniziative e reti regionali per la gestione delle emoglobinopatie

    Un decreto ministeriale del 2023 ha portato all’istituzione della Rete nazionale talassemia e altre emoglobinopatie, con l’obiettivo di coordinare i centri di riferimento e stabilire linee guida per l’identificazione delle strutture. Diverse Regioni, tra cui Emilia Romagna, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, hanno creato reti regionali specifiche. In altre Regioni, come Veneto e Piemonte, le emoglobinopatie sono integrate nelle reti ematologiche pediatriche. Attualmente, oltre 130 strutture sanitarie in Italia seguono almeno un paziente con emoglobinopatia, ma la distribuzione dei centri è disomogenea, con una carenza di strutture nelle aree con alta prevalenza, come la Sardegna e la Sicilia.

    Il ruolo delle reti e delle collaborazioni nel miglioramento delle cure

    Raffaella Colombatti, coordinatore del gruppo di lavoro Patologia del globulo rosso dell’Associazione italiana di ematologia e oncologia pediatrica (Aieop), ha affermato che le reti nazionali e le collaborazioni tra esperti sono fondamentali per garantire una presa in carico efficace dei pazienti. L’inclusione di centri hub regionali come centri di eccellenza nella European Reference Network (Ern) dedicata alle malattie ematologiche rare offre l’opportunità di condividere protocolli e definire percorsi di cura comuni. È essenziale anche implementare programmi informativi per medici e pazienti, in modo che la prevenzione e la diagnosi precoce possano essere realmente efficaci.

    Prospettive future e necessità di innovazione

    Negli anni Sessanta, i pazienti con talassemia major avevano un’aspettativa di vita limitata a 10-15 anni, mentre oggi possono superare i 60 anni. Tuttavia, persistono disparità regionali nella disponibilità e qualità delle cure. La scarsità di modelli organizzativi strutturati influisce maggiormente sui centri più grandi, che gestiscono circa il 70% dei pazienti. Inoltre, il 20% dei centri specialistici ha solo un medico a disposizione, ostacolando la corretta gestione dei pazienti. Filomena Longo, membro del Comitato direttivo di Site, ha sottolineato che la diversità dei modelli regionali richiede un impegno congiunto per armonizzare criteri e organizzazione, garantendo a tutti i pazienti un accesso equo e standard di cura uniformi.

    La disponibilità di nuove terapie richiede l’adozione di “nuovi paradigmi”. Mattia Algeri, responsabile dell’Unità clinica del Gruppo italiano per il trapianto di midollo osseo, ha evidenziato l’importanza di modelli di presa in carico integrati e del dialogo tra specialisti. È fondamentale rivedere i programmi formativi, inserendo moduli specifici sulle emoglobinopatie nei corsi di laurea in Medicina e nelle scuole di specializzazione.

    Alla presentazione del documento hanno partecipato figure di spicco come Francesco Zaffini, presidente della Commissione Affari sociali del Senato, e Angela Mastronuzzi, presidente di Aieop, dimostrando un interesse condiviso per il miglioramento della gestione delle emoglobinopatie in Italia.


    On January 15, 2025, in Rome, The European House – Ambrosetti presented the document “Strategies and Proposals for Improving the Management of Hemoglobinopathies in Italy” with support from Vertex Pharmaceuticals. It outlines ten measures to tackle hemoglobinopathies, notably beta-thalassemia and sickle cell disease, which are significant health issues in Italy. Rossana Bubbico emphasized the importance of addressing these diseases in relation to healthcare equity and the organization of national health services. The document, developed with input from leading scientific societies, advocates for a new governance model to ensure uniform access to quality care. Italy has about 10,000 patients with hemoglobinopathies, but outdated epidemiological data complicates care planning. A 2023 decree established a National Network for Thalassemia, promoting regional cooperation and care coordination. Experts stressed the need for integrated care models and educational reform in medical training to improve patient outcomes and ensure equitable access to therapies.

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  • Cancro al seno metastatico: una goccia di sangue apre a nuove opzioni terapeutiche

    Cancro al seno metastatico: una goccia di sangue apre a nuove opzioni terapeutiche

    Un recente sviluppo nel campo della medicina personalizzata offre nuove speranze per le pazienti affette da cancro al seno metastatico. Grazie a un semplice prelievo di sangue, è ora possibile identificare alterazioni in un gene specifico, aprendo la strada a trattamenti mirati e ben tollerati. Questo innovativo approccio è stato presentato il 30 ottobre 2025, durante il summit nazionale ‘Breastision’, tenutosi a Firenze, dove esperti del settore hanno discusso le terapie di precisione per il tumore al seno metastatico Hr+/Her2-.

    Identificazione delle mutazioni genetiche

    Durante l’evento, Paolo Marchetti, presidente della Fondazione per la medicina personalizzata (Fmp), ha evidenziato l’importanza di questo nuovo metodo diagnostico. “Non solo terapie a bersaglio molecolare e immunoterapie, ma anche la possibilità di identificare mutazioni genetiche attraverso un semplice prelievo di sangue” ha affermato Marchetti. Questa innovazione consente di trattare le pazienti con terapie mirate, aumentando le probabilità di successo nel trattamento. Tuttavia, Marchetti ha anche avvertito che i metodi attuali non riescono a riconoscere la mutazione del gene Esr1 nel 40-45% delle pazienti portatrici di tali mutazioni, evidenziando la necessità di miglioramenti nei test diagnostici.

    Le sfide dell’accesso alle terapie

    Marchetti ha sottolineato che attualmente si stima che circa 2.000 pazienti con cancro al seno metastatico presentino la mutazione Esr1. Questo numero potrebbe aumentare, rendendo cruciale l’accesso a trattamenti avanzati. “Il farmaco per le donne con la mutazione Esr1 è disponibile in tutte le regioni” ha dichiarato, ma ha anche messo in guardia contro le disparità nell’accesso a metodologie più sensibili, come il sequenziamento di nuova generazione (Ngs) e la biopsia liquida. Nonostante queste tecniche forniscano risposte più accurate, l’accesso rimane disomogeneo e spesso limitato.

    Futuro della biopsia liquida

    Per migliorare l’accesso alla biopsia liquida, Marchetti ha proposto di centralizzare i prelievi presso centri specializzati. Questo approccio garantirebbe alle pazienti opportunità di accesso più equo a test diagnostici avanzati, contribuendo così a un miglioramento della loro qualità della vita. “È fondamentale che le pazienti ricevano risposte sempre più precise, non solo per affrontare la malattia, ma anche per migliorare il loro benessere generale” ha concluso Marchetti, evidenziando l’importanza della collaborazione tra comunità scientifica e oncologica per raggiungere questi obiettivi.


    Recent developments in personalized medicine offer new hope for patients with metastatic breast cancer. A simple blood test can now identify changes in a specific gene, leading to targeted and well-tolerated treatments. This approach was discussed at the ‘Breastision’ summit held in Florence on October 30, 2025, where experts focused on precision therapies for Hr+/Her2- breast cancer. Paolo Marchetti, president of the Foundation for Personalized Medicine, emphasized the significance of this diagnostic method, which allows for the identification of genetic mutations. However, he noted that current methods miss the Esr1 mutation in 40-45% of cases, signaling a need for better diagnostic tools. Approximately 2,000 patients may have the Esr1 mutation, and while treatments are available, access remains uneven. Marchetti suggested centralizing liquid biopsy tests in specialized centers to ensure equitable access and improve patients’ overall well-being, highlighting the need for collaboration among the scientific and medical communities.

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  • Burioni abbandona i social: “Dopo dieci anni, è tempo di evolvere”

    Burioni abbandona i social: “Dopo dieci anni, è tempo di evolvere”

    Il virologo Roberto Burioni, noto per il suo impegno nella lotta contro le fake news e la disinformazione sui vaccini, ha deciso di abbandonare la sua attività divulgativa sui social media, annunciando un cambio di rotta verso la piattaforma Substack. Questo passaggio segna la fine di un’era per Burioni, che ha dedicato oltre un decennio a comunicare la scienza e a rispondere alle critiche dei movimenti no-vax. La sua scelta, comunicata ieri, segna un nuovo inizio in un ambiente considerato più sicuro e selettivo rispetto ai social tradizionali.

    Un clima di tensione

    Burioni ha sottolineato come il clima sui social sia diventato “non più costruttivo”, un fattore che ha contribuito alla sua decisione di cambiare piattaforma. “Tante cose sono cambiate” negli ultimi dieci anni, ha osservato, evidenziando la necessità di un’evoluzione. L’esperto ha dichiarato di aver vissuto esperienze di violenza e minacce sui social, ma ha anche notato che nella vita reale le reazioni sono state generalmente più positive. Ricorda un episodio spiacevole avvenuto durante un premio a Frontino, un piccolo comune vicino a Pesaro, dove un frate lo ha accusato per le sue posizioni contro i no-vax. Nonostante ciò, Burioni ha ricevuto più riconoscimenti che critiche nella vita quotidiana.

    L’impatto delle minacce

    Il virologo ha rivelato che le minacce ricevute sui social non sono state una sorpresa per lui. “Alle minacce sono abituato”, ha affermato, raccontando di un episodio in cui ricevette una foto di un proiettile accompagnata da un messaggio inquietante riguardante sua figlia. Questo tipo di violenza, ha detto, ha reso evidente che il dialogo costruttivo è diventato sempre più difficile. Burioni ha preso atto che i suoi sforzi per divulgare informazioni scientifiche sono stati spesso ostacolati da comportamenti maleducati e aggressivi.

    Una nuova fase comunicativa

    Il passaggio a Substack rappresenta per Burioni un’opportunità di lavorare in un ambiente più protetto e mirato. L’esperto ha affermato che, sebbene la scelta di abbandonare i social possa sembrare una rinuncia, in realtà permette di raggiungere un pubblico più interessato e impegnato. Con un abbonamento di circa 1 euro al mese, Burioni intende attrarre lettori realmente motivati, liberandosi dal peso di dover gestire insulti e commenti distruttivi. “Mi seguirà solo chi è interessato, il che mi consentirà di fare un lavoro migliore”, ha dichiarato.

    Il futuro della comunicazione scientifica

    Burioni ha sempre sostenuto l’importanza della presenza degli scienziati sui social, specialmente in un’epoca in cui la comunicazione scientifica è fondamentale per contrastare la disinformazione. Tuttavia, ha riconosciuto che la situazione attuale richiede un cambiamento. “Sono convinto che una piattaforma minimamente ‘protetta’ sia un luogo più adatto per una divulgazione seria ed efficace”, ha spiegato. Con l’evoluzione dei social e l’emergere di nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, Burioni crede che sia necessario adattarsi per continuare a comunicare in modo efficace.

    La scelta di Burioni di trasferirsi su Substack riflette non solo un cambiamento personale, ma anche una più ampia riflessione sul futuro della comunicazione scientifica in un panorama sempre più complesso e sfidante.


    Il virologo Roberto Burioni ha annunciato il suo abbandono dei social media per trasferirsi su Substack, una scelta motivata dalla crescente ostilità e aggressività dell’ambiente online. Dopo oltre dieci anni di lotta contro le fake news sui vaccini, Burioni ha deciso di cercare un spazio più sicuro e selettivo per comunicare la scienza. Ha evidenziato come il clima sui social non fosse più costruttivo, riportando anche esperienze di minacce e violenza, come quella ricevuta riguardo a sua figlia. Nonostante ciò, ha riscontrato un’accoglienza più positiva nella vita reale. Con Substack, Burioni mira a raggiungere lettori motivati, liberandosi da insulti e commenti distruttivi. Crede che una piattaforma più protetta sia essenziale per una divulgazione scientifica seria e efficace, riflettendo su come la comunicazione scientifica debba adattarsi a un panorama in continua evoluzione.

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  • Atassia di Friedreich: una campagna ChallengeYourBalance per sensibilizzare

    Atassia di Friedreich: una campagna ChallengeYourBalance per sensibilizzare

    L’iniziativa #ChallengeYourBalance è stata lanciata durante il Congresso della Società Italiana di Neurologia (SIN) per sensibilizzare i giovani sui segnali precoci dell’atassia di Friedreich, una malattia neuromuscolare genetica rara. La campagna, promossa da Biogen, si sviluppa principalmente su TikTok, un social network molto popolare tra le nuove generazioni.

    La campagna e il suo obiettivo

    Il 30 ottobre 2025, Biogen ha presentato ufficialmente la campagna #ChallengeYourBalance al Congresso SIN, tenutosi in Italia. Questa iniziativa mira a sensibilizzare i giovani della Generazione Z e dei Millennial riguardo ai sintomi precoci dell’atassia di Friedreich, una condizione che spesso viene diagnosticata in ritardo. La malattia si manifesta inizialmente con sintomi come la perdita di coordinazione, debolezza muscolare e difficoltà nel linguaggio, che possono essere facilmente trascurati o confusi con altri stati di affaticamento.

    La campagna utilizza un approccio omnicanale e un linguaggio accessibile per coinvolgere un pubblico più ampio. Al centro dell’iniziativa vi è un filtro interattivo su TikTok che invita gli utenti a camminare su una linea gialla virtuale. Questo gesto, apparentemente semplice, rappresenta una sfida per coloro che convivono con l’atassia di Friedreich, evidenziando la difficoltà che affrontano quotidianamente.

    Il messaggio di esperti e associazioni

    Maria Litani, presidente nazionale dell’Associazione Italiana per la Lotta alle Sindromi Atassiche (AISA), ha sottolineato l’importanza di riconoscere i segnali precoci della malattia. Secondo Litani, la perdita di equilibrio è uno dei primi indicatori dell’atassia di Friedreich, ma spesso viene ignorata o mal interpretata. La campagna ha ricevuto il patrocinio dell’AISA, che rappresenta pazienti e famiglie colpite da questa patologia.

    Litani ha evidenziato come il ritardo nella diagnosi possa portare a un lungo periodo di incertezze e malintesi. La sensibilizzazione sui sintomi come l’instabilità motoria può contribuire a migliorare i tempi di diagnosi e la gestione della malattia. Nonostante l’atassia di Friedreich sia considerata rara, la sua incidenza e il suo impatto sulla vita dei pazienti la rendono una sfida significativa sul piano medico e sociale.

    Un approccio innovativo per le nuove generazioni

    Giuseppe Banfi, amministratore delegato di Biogen Italia, ha spiegato che l’obiettivo della campagna è rendere visibile una malattia che influisce non solo sull’equilibrio fisico, ma anche su quello emotivo e psicologico. L’uso di un linguaggio moderno e coinvolgente, tipico dei social media, è stato scelto per raggiungere direttamente le nuove generazioni. Attraverso la sfida partecipativa, si intende stimolare una riflessione sui sintomi che, se identificati in tempo, possono cambiare il corso diagnostico e terapeutico.

    La camminata sulla linea gialla diventa così un simbolo di consapevolezza e un modo per rompere il silenzio che circonda le malattie neurologiche rare. La campagna #ChallengeYourBalance si propone di educare il pubblico, utilizzando strumenti contemporanei ma sempre con rispetto verso la complessità della patologia. Con questa iniziativa, Biogen punta a sensibilizzare e informare, contribuendo a migliorare la qualità della vita delle persone affette da atassia di Friedreich.


    The #ChallengeYourBalance initiative was launched at the Italian Society of Neurology (SIN) Congress to raise awareness among youth about the early signs of Friedreich’s ataxia, a rare genetic neuromuscular disease. Spearheaded by Biogen, the campaign primarily utilizes TikTok to engage Generation Z and Millennials, highlighting symptoms like coordination loss and muscle weakness that are often misinterpreted. The campaign features an interactive TikTok filter, encouraging users to walk on a virtual yellow line, symbolizing the daily challenges faced by those with the condition. Maria Litani from AISA emphasized the importance of recognizing early symptoms, as delayed diagnosis can lead to uncertainty. Biogen’s CEO, Giuseppe Banfi, noted the campaign’s goal is to illuminate the disease’s impact beyond physical balance, aiming to educate and inform through contemporary language and methods to enhance the quality of life for affected individuals.

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  • Vaccini: la campagna GSK ‘Un modo per prendersi cura di sé’ per gli adulti

    Vaccini: la campagna GSK ‘Un modo per prendersi cura di sé’ per gli adulti

    Dal 2 novembre 2025, la campagna di comunicazione promossa da GSK mira a sensibilizzare gli adulti sull’importanza delle vaccinazioni, un tema sempre più rilevante per la salute pubblica. L’iniziativa, autorizzata dal Ministero della Salute, si articola in una strategia multicanale che coinvolgerà radio, televisione, internet e affissioni nelle principali città italiane, tra cui Roma, Milano e Napoli.

    L’importanza della vaccinazione non può essere sottovalutata, soprattutto in un periodo in cui le abitudini di vita, come una dieta equilibrata e l’attività fisica, non sempre garantiscono una protezione adeguata contro virus e batteri. La campagna intitolata “Vaccinarsi: un modo per prendersi cura di sé” si propone di incoraggiare gli adulti a consultare il proprio medico per informarsi sulle vaccinazioni disponibili e proteggere così la propria salute.

    La campagna di GSK e il suo significato

    GSK ha sottolineato l’importanza della vaccinazione come strumento di prevenzione fondamentale non solo per i bambini, ma anche per gli adulti. La responsabile della Divisione Vaccini di GSK Italia, Silvia La Rosa, ha dichiarato che “ci sono molti modi per prendersi cura di sé, come fare sport, mangiare sano e vaccinarsi“. Secondo La Rosa, la vaccinazione è uno dei mezzi più efficaci per proteggere la propria salute e investire nel benessere a lungo termine, specialmente in un Paese come l’Italia, caratterizzato da una popolazione in invecchiamento.

    La vaccinazione nell’età adulta

    Barbara Grassi, direttore medico e scientifico di GSK Italia, ha evidenziato che le vaccinazioni offrono protezione contro malattie potenzialmente gravi, in particolare per le persone più vulnerabili, come gli anziani o coloro che vivono in condizioni di fragilità. È cruciale che gli adulti comprendano l’importanza di prendersi cura di sé anche attraverso l’immunizzazione. La campagna di GSK si propone di promuovere un dialogo informato tra i pazienti e i loro medici di fiducia, al fine di aumentare la consapevolezza sulla prevenzione.

    Un’azione proattiva per la salute

    La nuova iniziativa di GSK si inserisce in un contesto più ampio di promozione della salute e della prevenzione. La campagna si propone di educare la popolazione sull’importanza delle vaccinazioni, non solo come misura di protezione individuale, ma anche come strumento collettivo per garantire una salute pubblica più robusta. L’obiettivo è stimolare un’azione proattiva da parte degli adulti, invitandoli a informarsi e a prendere decisioni consapevoli riguardo alla propria salute.

    Con l’avvio di questa campagna, GSK si impegna a contribuire a un invecchiamento sano e attivo, sottolineando che la salute è un investimento che richiede attenzione e cura a tutte le età.


    Dal 2 novembre 2025, GSK avvia una campagna per sensibilizzare gli adulti sull’importanza delle vaccinazioni in Italia, autorizzata dal Ministero della Salute. L’iniziativa multicanale, che coinvolge radio, TV, internet e affissioni nelle principali città, punta a incoraggiare il dialogo tra i pazienti e i medici. La campagna, intitolata “Vaccinarsi: un modo per prendersi cura di sé”, sottolinea che, oltre a una dieta sana e all’attività fisica, la vaccinazione è fondamentale per proteggere la salute, particolarmente in una popolazione che invecchia. GSK enfatizza che le vaccinazioni offrono una protezione cruciale, specialmente per le persone vulnerabili come gli anziani. L’obiettivo è promuovere un approccio proattivo alla salute, educando gli adulti sull’importanza dell’immunizzazione non solo per la protezione individuale, ma anche per garantire una salute pubblica più robusta, contribuendo così a un invecchiamento sano e attivo.

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  • Proroga al 30 giugno 2026: aumentano i giovani beneficiari delle attività sportive

    Proroga al 30 giugno 2026: aumentano i giovani beneficiari delle attività sportive

    Il 30 ottobre 2025, il Ministero dello Sport ha annunciato una significativa estensione delle opportunità per i giovani, con la proroga fino al 30 giugno 2026 per le attività sportive destinate ai giovani beneficiari. Questa iniziativa mira a garantire un accesso più ampio e duraturo allo sport per i ragazzi, promuovendo un’educazione fisica che non solo incoraggia la pratica sportiva, ma mira anche a sviluppare valori fondamentali come la socializzazione e il rispetto delle regole.

    Estensione delle attività sportive per i giovani

    La decisione di prorogare il termine per le attività sportive è stata accolta con entusiasmo da parte di molti enti locali e associazioni sportive. Questo provvedimento rappresenta un passo importante verso la creazione di un ambiente sportivo inclusivo, capace di coinvolgere un numero sempre maggiore di ragazzi. Il Ministero ha evidenziato come l’attività fisica sia essenziale per il benessere psicofisico dei giovani, contribuendo a combattere fenomeni come l’obesità e la sedentarietà, sempre più diffusi tra le nuove generazioni.

    In particolare, la proroga offre l’opportunità a numerosi giovani di partecipare a corsi e attività sportive che si svolgeranno in diverse località italiane. Le associazioni sportive, infatti, avranno tempo fino alla nuova scadenza per organizzare eventi, campionati e corsi di formazione, garantendo così una maggiore offerta di attività. Questo provvedimento si inserisce all’interno di una strategia più ampia del governo, volta a promuovere uno stile di vita sano e attivo tra i giovani.

    Le attività proposte includeranno discipline tradizionali come calcio, basket e pallavolo, ma anche sport meno convenzionali, per stimolare l’interesse di un pubblico più vasto. Le istituzioni locali sono invitate a collaborare con le associazioni per garantire che le opportunità siano accessibili a tutti, indipendentemente dalle condizioni economiche o sociali.

    Il ruolo delle istituzioni e delle associazioni

    Il coinvolgimento delle istituzioni è cruciale per il successo di questa iniziativa. I comuni e le province saranno chiamati a supportare le associazioni sportive nella realizzazione delle attività, fornendo strutture adeguate e risorse necessarie. Inoltre, sarà fondamentale sensibilizzare le famiglie sull’importanza della pratica sportiva, affinché i ragazzi possano approfittare di queste nuove opportunità.

    Le associazioni sportive, dal canto loro, dovranno garantire programmi di qualità, con istruttori qualificati e attività che rispondano alle esigenze dei giovani. La formazione e l’aggiornamento degli allenatori saranno essenziali per offrire un servizio adeguato e attrarre un numero crescente di partecipanti.

    Il Ministero ha anche sottolineato l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato, invitando le aziende a sostenere iniziative sportive attraverso sponsorizzazioni e partnership. Questo approccio sinergico potrebbe portare a un incremento delle risorse disponibili per lo sport giovanile, rendendo le attività più accessibili e diversificate.

    Con questa proroga, il governo italiano si impegna a costruire un futuro migliore per i giovani, dove lo sport diventa un elemento centrale nella loro crescita e formazione. L’inclusione, la salute e il divertimento sono i principi che guideranno queste attività, contribuendo a creare una società più coesa e attiva.


    Il 30 ottobre 2025, il Ministero dello Sport ha annunciato la proroga fino al 30 giugno 2026 delle attività sportive per i giovani, con l’obiettivo di garantire un accesso più ampio e duraturo allo sport. Questa iniziativa è stata accolta positivamente da enti locali e associazioni sportive, facilitando un ambiente inclusivo per i ragazzi. L’attività fisica è riconosciuta come fondamentale per il benessere psicofisico, contribuendo a combattere obesità e sedentarietà. Le associazioni sportive avranno più tempo per organizzare eventi e corsi, che includeranno sia sport tradizionali che meno convenzionali. Le istituzioni locali sono incoraggiate a collaborare con le associazioni per rendere le opportunità accessibili a tutti. Inoltre, è fondamentale sensibilizzare le famiglie e coinvolgere aziende per supportare finanziariamente queste iniziative. La proroga rappresenta un impegno del governo italiano per un futuro migliore, centrato su inclusione, salute e divertimento nello sport.

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