Autore: salutextutti.it

  • Tumori: a Roma si svolge il 27esimo Congresso Aiom con la presenza di Mattarella

    Tumori: a Roma si svolge il 27esimo Congresso Aiom con la presenza di Mattarella

    Si è svolto a Roma, dal 7 al 9 novembre 2025, il 27esimo Congresso nazionale dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), un evento di rilevanza fondamentale per il settore, che ha visto la partecipazione di oltre 3.000 specialisti. L’incontro, inaugurato alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha rappresentato un’importante occasione di aggiornamento e discussione sulle tematiche più attuali riguardanti la lotta contro i tumori.

    Tematiche trattate al congresso

    Durante il congresso, clinici e esperti hanno affrontato le principali sfide che il settore oncologico si trova ad affrontare. Tra i temi di maggiore rilevanza, si è discusso del Sistema sanitario nazionale e delle innovazioni terapeutiche, con un focus particolare sull’importanza della prevenzione. La prima giornata ha visto un dibattito approfondito sulla cosiddetta ‘tossicità finanziaria’, un fenomeno che riguarda il crescente impoverimento economico dei pazienti a causa delle spese legate alla cura della malattia.

    Impatto economico della malattia

    In Italia, il 16% delle donne e il 15% degli uomini diagnosticati con cancro si trovano costretti ad abbandonare il lavoro a causa della malattia. Questo dato mette in evidenza l’impatto non solo sulla salute fisica, ma anche sulla stabilità economica delle famiglie colpite. Ogni paziente, infatti, affronta una spesa media annuale di oltre 1.800 euro, somma che include costi per cure e spostamenti. Questo aspetto è stato al centro delle discussioni, sottolineando l’urgenza di adottare misure di supporto per alleviare il peso finanziario che grava sui malati e sulle loro famiglie.

    L’evento ha rappresentato un’importante piattaforma per la condivisione di conoscenze e esperienze, evidenziando la necessità di un approccio multidisciplinare nella lotta contro il cancro, che non si limiti solo agli aspetti clinici ma che consideri anche le implicazioni sociali ed economiche della malattia.


    Dal 7 al 9 novembre 2025, Roma ha ospitato il 27esimo Congresso nazionale dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), con oltre 3.000 specialisti presenti e l’inaugurazione da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L’evento ha trattato temi cruciali nella lotta contro i tumori, evidenziando il Sistema sanitario nazionale e le innovazioni terapeutiche, con un focus sulla prevenzione. Un dibattito significativo ha affrontato la ‘tossicità finanziaria’, riguardante il crescente impoverimento dei pazienti per le spese mediche. In Italia, il 16% delle donne e il 15% degli uomini colpiti da cancro abbandonano il lavoro, sottolineando l’impatto economico sulla stabilità familiare. Ogni paziente spende in media oltre 1.800 euro all’anno per cure e trasporti. Il congresso ha enfatizzato un approccio multidisciplinare nella lotta contro il cancro, integrando considerazioni cliniche e sociali.

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  • Tumori: attività fisica regolare riduce del 31% il rischio di morte per cancro

    Tumori: attività fisica regolare riduce del 31% il rischio di morte per cancro

    L’ultima edizione del Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), che si è tenuta a Roma il 9 novembre 2025, ha lanciato un allarme significativo riguardo alla **salute** degli **italiani**. Secondo i **dati** presentati, oltre il **35%** della **popolazione** nazionale, corrispondente a più di **20 milioni** di **persone**, non pratica alcuna forma di **sport** o **attività fisica**. Questo fenomeno di **sedentarietà** è motivo di **preoccupazione** per gli **esperti**, poiché è collegato a un aumento del **rischio** di sviluppare diverse forme di **cancro**. Infatti, gli **oncologi** hanno sottolineato che un’attività fisica **regolare** può ridurre il rischio di **morte** per cancro fino al **31%** e diminuire l’insorgenza di **neoplasie** fino al **20%**.

    Il legame tra sedentarietà e tumori

    Durante il **congresso**, è emerso che le **neoplasie** maggiormente influenzate dalla mancanza di **movimento** includono quelle al **seno**, **vescica**, **colon**, **endometrio**, **rene**, **stomaco** e **adenocarcinoma esofageo**. **Massimo Di Maio**, presidente eletto dell’Aiom, ha evidenziato l’importanza di promuovere uno **stile di vita attivo** per contrastare l’insorgenza del **cancro**. Secondo Di Maio, il **movimento** non solo aiuta a prevenire le **neoplasie**, ma è anche cruciale nel contrastare l’**obesità**, un altro **fattore** di rischio oncologico che colpisce oltre l’**11%** della **popolazione italiana**.

    La **sedentarietà** è stata identificata come un **problema** di **salute pubblica** che richiede **interventi** mirati. Gli **oncologi** hanno fatto appello alla necessità di **campagne** di sensibilizzazione e promozione dell’attività fisica, sottolineando come il miglioramento della **salute** individuale possa avere effetti positivi sull’intera **comunità**.

    Iniziative di sensibilizzazione e prevenzione

    Un esempio di **iniziativa** volta a sensibilizzare la **popolazione** è stato il “Tour Mediterraneo” della **Nave Amerigo Vespucci**, che ha toccato cinque **porti italiani**. Durante questo **evento**, **medici** e **volontari** hanno fornito informazioni utili sulla **salute**, distribuendo materiale informativo e **consigli pratici**. Questa **campagna** ha dimostrato di avere un impatto **economico** significativo, generando un ritorno di **15 milioni** di **euro**, secondo le stime del **Ministero della Difesa**.

    **Saverio Cinieri**, presidente della **Fondazione Aiom**, ha sottolineato l’importanza di educare i **cittadini** su **stili di vita sani** e sulla necessità di sottoporsi a **screening** regolari. Ha evidenziato che oltre all’attività fisica, è fondamentale evitare il **fumo**, limitare il consumo di **alcol** e mantenere un’**alimentazione** equilibrata. La **Fondazione Aiom** ha intenzione di continuare a promuovere queste **iniziative**, cercando il supporto delle **istituzioni** locali e nazionali per estendere i programmi di **screening** e raggiungere un numero maggiore di **persone**.

    Il ruolo dell’attività fisica nei pazienti oncologici

    Gli **esperti** hanno anche discusso i **benefici** dell’attività fisica per i **pazienti oncologici**. Attualmente, solo il **4%** dei **malati** segue le raccomandazioni degli **specialisti** riguardo all’attività fisica. **Andrea Antonuzzo**, responsabile dell’**Oncologia Medica** all’**Istituto Nazionale Tumori** di **Milano**, ha spiegato che il **movimento** non è solo utile nella **prevenzione primaria**, ma anche nella **prevenzione terziaria**. L’attività fisica può migliorare la **qualità della vita** dei **pazienti**, potenziare il **sistema cardiovascolare** e contrastare gli **effetti collaterali** delle **terapie antitumorali**.

    Quest’anno, per promuovere l’importanza dell’attività fisica, Antonuzzo e il suo **team** hanno partecipato a #Oncorun2025, un **progetto** che ha coinvolto **oncologi** e **operatori sanitari** in diverse attività all’aperto per diffondere messaggi di **prevenzione**. Questo **evento**, iniziato a settembre e conclusosi durante il **congresso** a Roma, ha visto la partecipazione di centinaia di **operatori sanitari** in tutta **Italia**, dimostrando l’impegno della **comunità medica** nella lotta contro il **cancro**.


    Il Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), tenutosi a Roma il 9 novembre 2025, ha evidenziato un grave problema di salute pubblica: oltre il 35% degli italiani è sedentario, aumentando il rischio di cancro. Gli oncologi hanno sottolineato che la pratica regolare di attività fisica può ridurre il rischio di morte per cancro fino al 31% e la crescita di neoplasie fino al 20%. Le neoplasie più colpite dalla sedentarietà includono quelle al seno, colon e stomaco. Sono state proposte campagne di sensibilizzazione, come il “Tour Mediterraneo” della Nave Amerigo Vespucci, per educare la popolazione su stili di vita sani. Attualmente, solo il 4% dei pazienti oncologici segue le raccomandazioni sull’attività fisica. Gli esperti hanno promosso progetti come #Oncorun2025 per integrare l’attività fisica nella vita quotidiana e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

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  • Di Maio (Aiom): oncologi dedicati alla comunità, ma necessitano di fondi adeguati

    Di Maio (Aiom): oncologi dedicati alla comunità, ma necessitano di fondi adeguati

    Massimo Di Maio, oncologo di spicco, ha delineato le sue priorità in qualità di nuovo presidente dell’Associazione Italiana Oncologia Medica durante il 27esimo congresso nazionale di Aiom, tenutosi a Roma. L’evento ha avuto luogo nel mese di ottobre 2025 e ha visto la partecipazione di esperti del settore, impegnati a discutere le sfide e le opportunità nell’ambito dell’oncologia. Di Maio, che subentra a Francesco Perrone, presidente uscente, ha sottolineato l’importanza di temi fondamentali come l’equità, l’innovazione, la prevenzione, l’accesso equo alle cure e la continuità con il passato.

    Obiettivi principali dell’associazione

    L’oncologo ha chiarito che uno degli obiettivi principali sarà quello di comunicare alle istituzioni e agli interlocutori che Aiom è dedicata al servizio della comunità, con l’intento di garantire una diagnosi e una cura tempestive. Questo è possibile anche grazie all’innovazione che, sebbene presente nel campo oncologico, rischia di non essere equamente distribuita e di rimanere solo sulla carta senza le necessarie risorse economiche.

    Impegno verso la prevenzione

    Di Maio ha messo in evidenza che l’oncologia non si limita alla diagnosi e alla terapia, ma include anche un forte impegno verso la prevenzione. Ha affermato che è fondamentale per i professionisti del settore ricordare che la prevenzione porta con sé un duplice valore: non solo promuove la salute dei cittadini, ma contribuisce anche alla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn). Questa consapevolezza è essenziale per affrontare le sfide future e garantire un sistema sanitario efficace e accessibile a tutti.

    Visione futura di Massimo Di Maio

    La visione di Massimo Di Maio si fonda sull’idea che l’innovazione deve essere accompagnata da un impegno costante per garantire che tutti i pazienti abbiano accesso alle migliori pratiche cliniche. Con queste dichiarazioni, il nuovo presidente di Aiom si prepara a guidare l’associazione verso un futuro in cui l’equità e la sostenibilità siano al centro dell’agenda oncologica italiana.


    Massimo Di Maio, a prominent oncologist, outlined his priorities as the new president of the Italian Association of Medical Oncology (Aiom) during its 27th national congress in Rome in October 2025. Succeeding Francesco Perrone, Di Maio emphasized the importance of equity, innovation, prevention, and equitable access to care. He aims to communicate to institutions that Aiom is dedicated to serving the community by ensuring timely diagnosis and treatment, highlighting the need for resources to distribute oncological innovations effectively. Di Maio also stressed the significance of prevention in oncology, which not only promotes public health but also supports the sustainability of the National Health Service (Ssn). His vision focuses on ensuring that innovation guarantees access to best clinical practices for all patients, steering Aiom towards a future where equity and sustainability are central to the Italian oncology agenda.

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  • Presentato il docufilm “Il mio nuovo mondo”: storie di vita con patologie complesse

    Presentato il docufilm “Il mio nuovo mondo”: storie di vita con patologie complesse

    L’8 novembre 2025, la Camera dei Deputati ha ospitato la presentazione del docufilm intitolato “Il mio nuovo mondo”. Questo progetto, realizzato con il supporto di Chiesi Italia, mira a sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo alle esperienze delle persone che vivono con patologie complesse e spesso poco conosciute. L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, associazioni di pazienti e professionisti del settore medico, sottolineando l’importanza dell’informazione e della conoscenza nella lotta contro lo stigma sociale.

    Il docufilm “Il mio nuovo mondo”

    La pellicola “Il mio nuovo mondo” si propone di raccontare in modo corale le storie di individui che affrontano quotidianamente le sfide legate a malattie poco comprese. Attraverso un approccio narrativo coinvolgente, il docufilm intende mettere in luce le difficoltà, ma anche le speranze e le conquiste di chi vive con tali condizioni. La realizzazione di questo progetto non è solo un atto di solidarietà, ma anche un tentativo di promuovere una maggiore consapevolezza e comprensione da parte della società nei confronti di queste problematiche.

    Il film è stato accolto con interesse e partecipazione, evidenziando la necessità di un dialogo aperto e costruttivo. La presenza di figure istituzionali e di esperti del settore ha arricchito il dibattito, rendendo evidente il ruolo cruciale che la comunicazione e l’informazione rivestono nella riduzione dello stigma associato a queste malattie. La visione del docufilm è stata seguita da un confronto diretto, durante il quale i partecipanti hanno potuto esprimere le proprie opinioni e condividere esperienze personali.

    Il ruolo di Chiesi Italia e delle istituzioni

    Chiesi Italia ha svolto un ruolo fondamentale nella realizzazione di “Il mio nuovo mondo”. L’azienda, attiva nel settore della salute, ha scelto di investire in questo progetto per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere una cultura di inclusione e comprensione. La collaborazione tra Chiesi e le istituzioni è stata evidenziata come un esempio di come il settore privato e quello pubblico possano lavorare insieme per affrontare sfide sociali complesse.

    Le istituzioni, rappresentate durante l’evento, hanno sottolineato l’importanza di politiche sanitarie inclusive e di programmi di sensibilizzazione che possano migliorare la vita delle persone affette da malattie rare o poco conosciute. La sinergia tra aziende, associazioni e governi è vista come una strada fondamentale per garantire un futuro migliore per tutti coloro che si trovano ad affrontare queste problematiche.

    L’evento si è concluso con l’invito a continuare il dialogo e a sostenere iniziative simili, affinché la consapevolezza e l’informazione possano contribuire a un cambiamento positivo nella società. La visione di “Il mio nuovo mondo” rappresenta solo un primo passo verso un futuro in cui le persone con patologie complesse possano essere comprese e supportate.


    On November 8, 2025, the Camera dei Deputati hosted the presentation of the docufilm “Il mio nuovo mondo,” supported by Chiesi Italia. This project aims to raise public awareness about the experiences of individuals living with complex and often misunderstood diseases. The event featured representatives from institutions, patient associations, and medical professionals, highlighting the importance of information in combating social stigma.

    The docufilm tells the collective stories of those facing daily challenges related to these conditions, emphasizing both their struggles and hopes. It underscores the need for open dialogue and constructive communication. Chiesi Italia played a vital role in the project, promoting inclusion and understanding through public-private collaboration. The event concluded with a call to continue such discussions to foster awareness and drive positive change, marking “Il mio nuovo mondo” as a vital first step towards better support for those with complex health issues.

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  • Influenza: il vaccino si conferma efficace e sicuro, ecco gli effetti avversi

    Influenza: il vaccino si conferma efficace e sicuro, ecco gli effetti avversi

    Dalla febbre leggera ai dolori minori, il virologo Fabrizio Pregliasco ha esaminato le reazioni più frequenti legate alla vaccinazione antinfluenzale. In un momento in cui la campagna vaccinale sta guadagnando slancio, il medico ha osservato un aumento dell’adesione, considerato un segnale positivo per la salute pubblica.

    Il dottor Pregliasco, direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell’Università Statale di Milano, ha fornito un quadro dettagliato delle reazioni che possono verificarsi dopo la somministrazione del vaccino. Ha sottolineato che “il vaccino per l’influenza è efficace e sicuro”. Le manifestazioni post-vaccinazione, secondo il virologo, sono generalmente lievi e tendono a risolversi spontaneamente. Gli eventi avversi gravi sono estremamente rari e richiedono assistenza ospedaliera.

    Reazioni locali e sistemiche

    Le reazioni locali più comuni includono il dolore nel punto di iniezione, che si verifica nel 30-80% dei casi e può accompagnarsi a arrossamento, gonfiore e indurimento. Per alleviare questi sintomi, si raccomandano impacchi freddi e, se necessario, analgesici. Un’altra reazione locale, meno frequente, è l’ingrossamento dei linfonodi, che può verificarsi in sede ascellare o inguinale a seconda del sito di inoculo e di solito si risolve spontaneamente.

    Le reazioni sistemiche lievi comprendono febbricola sotto ai 38,5°C e malessere generale, con una frequenza stimata tra il 10 e il 40%. Per gestire questi sintomi, sono suggeriti antipiretici e riposo. Altri disturbi comuni includono mal di testa e dolori muscolari, che colpiscono tra il 20 e il 50% delle persone vaccinate. Anche se meno frequenti, nausea e lieve disturbo gastrointestinale possono verificarsi e richiedono una gestione sintomatica.

    Reazioni allergiche e neurologiche

    Le reazioni allergiche sono rare, con un’incidenza di meno dello 0,1%. Possono manifestarsi come orticaria, rash cutanei o prurito. In caso di anafilassi, caratterizzata da dispnea e edema laringeo, è fondamentale intervenire con adrenalina e contattare i servizi di emergenza.

    Le reazioni neurologiche comprendono cefalea intensa e parestesie transitorie, generalmente autolimitanti. Anche se rare, possono verificarsi condizioni più gravi come la sindrome di Guillain-Barré e neurite ottica, per le quali è consigliata una valutazione specialistica.

    Reazioni cardiache e ematologiche

    Le reazioni cardiache come miocardite e pericardite sono state segnalate in modo molto raro, con un’incidenza di 1-10 ogni 100.000 vaccinazioni e tendono a manifestarsi più frequentemente nei giovani maschi. È importante monitorare i pazienti e garantire il riposo.

    Le reazioni ematologiche come trombocitopenia e trombosi atipiche sono rarissime e associate ad alcuni vaccini a vettore virale. La gestione di queste condizioni richiede ospedalizzazione e terapia anticoagulante specifica.

    Reazioni pediatriche e psicosomatiche

    Nei bambini, le reazioni pediatriche possono includere pianto persistente, febbre elevata e convulsioni febbrili nei giorni successivi alla vaccinazione. Si consiglia di monitorare i piccoli pazienti e somministrare antipiretici se necessario.

    Infine, le reazioni psicosomatiche come lipotimia e ansia possono verificarsi, soprattutto nei giovani, a causa della paura dell’iniezione. Questi eventi, sebbene non rari, sono generalmente gestibili e non richiedono interventi medici complessi.

    Pregliasco ha messo in evidenza che, sebbene ci possano essere eventi avversi legati alle vaccinazioni, spesso questi vengono amplificati dalla percezione pubblica. Il virologo ha anche sottolineato come il Covid-19 abbia influito sulla percezione dei rischi associati ai vaccini, rendendo la comunicazione del rapporto rischio-beneficio più complessa. Nonostante le incertezze, l’esperto ha espresso fiducia nel fatto che la popolazione possa tornare a considerare i vaccini come strumenti fondamentali per la salute pubblica.


    Il virologo Fabrizio Pregliasco ha analizzato le reazioni comuni alla vaccinazione contro l’influenza, osservando un aumento dell’adesione alla campagna vaccinale, considerato un segnale positivo per la salute pubblica. Ha affermato che il vaccino è efficace e sicuro, con reazioni post-vaccinazione per lo più lievi e autolimitanti. Le reazioni locali, come dolore nel punto di iniezione, e sistemiche, come febbricola e malessere, colpiscono una porzione significativa della popolazione vaccinata. Reazioni allergiche e neurologiche sono rare, mentre le reazioni cardiache e ematologiche sono ancora più infrequenti. Negli bambini possono verificarsi febbre e convulsioni febbrili, e reazioni psicosomatiche come ansia possono manifestarsi anche nei giovani. Pregliasco ha evidenziato che, sebbene ci siano eventi avversi, la percezione pubblica spesso amplifica i timori. L’esperto si è mostrato fiducioso riguardo al ripristino della fiducia nei vaccini.

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  • Febbre e dolore nei bambini: il pediatra elenca i dieci errori dei genitori

    Febbre e dolore nei bambini: il pediatra elenca i dieci errori dei genitori

    Il periodo autunnale e invernale porta con sé un aumento delle infezioni respiratorie acute, in particolare tra i bambini di età compresa tra 0 e 4 anni, come evidenziato dall’ultimo bollettino RespiVirNet. Questo gruppo è particolarmente vulnerabile a causa della vita sociale che si svolge a scuola e dei frequenti contatti con i coetanei. In questo contesto, il pediatra Italo Farnetani, esperto nel settore, offre indicazioni preziose per aiutare i genitori a riconoscere quando sia necessario ricorrere a un consulto medico, evitando così ansie ingiustificate e accessi inutili al pronto soccorso.

    Errori comuni legati al dolore

    Il dottor Farnetani ha recentemente partecipato a un evento a Milano, intitolato “Hot topics in pediatria, neonatologia e sociale”, dove ha discusso di alcuni errori comuni che i genitori tendono a commettere quando si tratta di valutare il dolore nei bambini. Il primo aspetto riguarda i dolori addominali. In caso di dolore localizzato in questa area, il pediatra suggerisce di osservare il comportamento del bambino: se si muove liberamente, è probabile che il disturbo non sia grave. Al contrario, un bambino che rimane immobile potrebbe avere un problema più serio, come un’appendicite. La durata del dolore è un altro fattore cruciale; se il dolore persiste oltre un’ora, è consigliabile consultare un medico.

    Farnetani sottolinea anche l’importanza della posizione del dolore. Se il dolore è localizzato vicino all’ombelico, è meno probabile che si tratti di un problema chirurgico. Potrebbe, infatti, derivare da difficoltà intestinali o da fattori psicologici. Un test semplice consiste nel far saltare il bambino: se riesce a farlo senza aumentare il dolore, la situazione non è preoccupante.

    Mal di testa e pianto: come interpretare i segnali

    Un altro punto cruciale del decalogo di Farnetani riguarda il mal di testa. Fino ai sei anni, i bambini spesso non sono in grado di localizzare esattamente il dolore, e possono confondere il mal di testa con un semplice giramento di testa. La raccomandazione è di contattare un medico, ma senza fretta. Anche il pianto è un segnale che spesso genera ansia nei genitori. È importante sapere che i bambini piccoli possono piangere per comunicare emozioni e non necessariamente per un dolore fisico. Farnetani distingue tra il pianto per malattia, che tende a essere flebile e diminuisce nel tempo, e il pianto emotivo, che può essere più energico.

    Le coliche del lattante sono un altro tema controverso. Farnetani afferma che, in realtà, non esistono coliche vere e proprie nei neonati. Un pianto prolungato potrebbe semplicemente essere un modo per il bambino di comunicare con i genitori. Se i genitori non riescono a interpretare il pianto, il bambino può piangere più intensamente nel tentativo di farsi capire.

    La febbre e le sue insidie

    Il secondo capitolo del decalogo di Farnetani si concentra sugli errori legati alla febbre. Una delle problematiche più comuni è la misurazione errata della temperatura. Durante i periodi di caldo estivo, ad esempio, è normale che un bambino possa avere una temperatura superiore a quella ideale. È fondamentale che i genitori comprendano che la temperatura corporea può aumentare a causa di fattori esterni come il calore o l’attività fisica.

    Il pediatra mette in guardia anche contro il mito della “febbre da denti“, chiarendo che non esiste una correlazione diretta tra la dentizione e l’innalzamento della temperatura. Un altro aspetto da considerare è il mal di testa associato a febbre e rigidità nucale, che può far sospettare una meningite, richiedendo un immediato intervento medico. Farnetani consiglia di mantenere il bambino ben idratato e di evitare di coprirlo eccessivamente durante la febbre, per facilitare la dispersione del calore corporeo.

    La corretta gestione delle malattie infantili è fondamentale per garantire una crescita sana. Informare i genitori su come affrontare questi problemi è essenziale. Farnetani invita anche i medici a utilizzare i social media per diffondere informazioni corrette e affidabili, evitando che informazioni non verificate possano generare confusione tra le famiglie.


    Durante l’autunno e l’inverno, i bambini di età tra 0 e 4 anni sono vulnerabili alle infezioni respiratorie acute, come evidenziato dal bollettino RespiVirNet. Il pediatra Italo Farnetani fornisce indicazioni utili per i genitori su quando consultare un medico. Recentemente, ha partecipato a un evento a Milano, evidenziando errori comuni nella valutazione del dolore nei bambini. Per i dolori addominali, suggerisce di osservare la mobilità del bambino: se è immobile, potrebbe esserci un problema serio. Per il mal di testa, consigliando attenzione, poiché i bambini piccoli possono confondere il dolore. Farnetani chiarisce anche le coliche, definendole una forma di comunicazione. Infine, avverte sui miti riguardanti la febbre, consigliando ai genitori di riconoscere i segnali e di mantenere i bambini idratati e non eccessivamente coperti. La corretta informazione è fondamentale per la salute infantile.

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  • Tumori, Schillaci: “La lotta contro il cancro è una priorità per il Governo”

    Tumori, Schillaci: “La lotta contro il cancro è una priorità per il Governo”

    Il 8 novembre 2025, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha inviato un messaggio significativo durante la cerimonia d’apertura del 27esimo Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), tenutosi a Roma. Il congresso ha visto la presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sottolineando l’importanza che le istituzioni attribuiscono alla lotta contro il cancro, un tema che rappresenta una priorità per il Governo italiano.

    Investimenti nella ricerca oncologica

    Nel suo intervento, Schillaci ha evidenziato come il governo stia investendo risorse significative nella ricerca oncologica e nell’ampliamento dei servizi di cura e assistenza. Questi sforzi sono volti a garantire un supporto costante ai pazienti e alle loro famiglie. Grazie ai recenti progressi scientifici, le terapie disponibili sono diventate più efficaci, contribuendo a migliorare i tassi di sopravvivenza. Secondo i dati forniti, tra il 2020 e il 2025, si prevede una riduzione dei tassi di mortalità per cancro del 14,5% negli uomini e del 5% nelle donne, risultati superiori rispetto alla media europea e ai principali Stati membri dell’Unione.

    Il ruolo del servizio sanitario nazionale

    Orazio Schillaci ha anche messo in evidenza il riconoscimento internazionale del Servizio Sanitario Nazionale italiano, considerato tra i migliori al mondo, grazie all’impegno degli operatori sanitari. Il ministro ha sottolineato la necessità di rafforzare il sistema sanitario attraverso nuove risorse e un incremento del personale. In questo contesto, la nuova Legge di Bilancio prevede fondi specifici per l’assunzione di medici e infermieri, oltre a potenziare gli screening per il cancro alla mammella, al colon-retto e al polmone.

    Prevenzione e stili di vita

    Un altro aspetto cruciale del messaggio del ministro è stato l’impegno per la promozione di stili di vita sani, poiché il 40% delle morti per cancro potrebbe essere evitato attraverso comportamenti salutari. Schillaci ha ribadito l’importanza della prevenzione, definendola la prima cura, e ha espresso la volontà di costruire un sistema sanitario sempre più proattivo e vicino alle esigenze dei cittadini.

    Collaborazione tra istituzioni e società scientifiche

    Infine, il ministro ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra istituzioni e società scientifiche nella lotta contro il cancro. L’Associazione Italiana di Oncologia Medica è stata definita un punto di riferimento essenziale, e il contributo degli oncologi italiani è considerato fondamentale per affrontare le sfide del Servizio Sanitario Nazionale. Schillaci ha concluso il suo intervento con un appello all’unità, evidenziando che la lotta contro il cancro richiede un impegno collettivo e coordinato.


    On November 8, 2025, Italian Health Minister Orazio Schillaci delivered a significant message at the 27th National Congress of the Italian Association of Medical Oncology (Aiom) in Rome, attended by President Sergio Mattarella. Schillaci emphasized the government’s commitment to cancer research and patient care, highlighting substantial investments aimed at improving survival rates. From 2020 to 2025, a notable decrease in cancer mortality is projected—14.5% for men and 5% for women—outpacing averages in the EU and major member states. He praised Italy’s National Health Service, proposing new funding for hiring medical professionals and enhancing cancer screening programs. Schillaci also stressed the importance of healthy lifestyles, asserting that 40% of cancer deaths could be avoided through preventive measures. He called for collaboration between institutions and scientific societies to strengthen collective efforts in the fight against cancer, underscoring the need for unity in addressing this pressing health challenge.

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  • Premio Pace-Marabotto assegnato a Concita De Gregorio e Marzio Bartoloni

    Premio Pace-Marabotto assegnato a Concita De Gregorio e Marzio Bartoloni

    Durante la cerimonia di apertura del 27esimo Congresso nazionale dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), tenutasi a Roma il 7 novembre 2025, è stato conferito il prestigioso premio giornalistico ‘Giovanni Maria Pace-Francesco Marabotto’. Questo riconoscimento è stato assegnato a due figure di spicco nel panorama del giornalismo scientifico: Concita De Gregorio, editorialista di ‘La Repubblica’, e Marzio Bartoloni, caposervizio de ‘Il Sole 24 Ore’.

    Premio Giovanni Maria Pace-Francesco Marabotto

    Il premio, giunto alla sua ventiquattresima edizione, è destinato a onorare i giornalisti che si sono distinti per il loro impegno nella divulgazione scientifica, caratterizzandosi per rigore e chiarezza. Concita De Gregorio è stata premiata per il suo esempio ispiratore, non solo per i giovani aspiranti giornalisti, ma anche per i pazienti oncologici. Nonostante la sua battaglia contro il cancro, De Gregorio ha continuato a lavorare e a scrivere, condividendo la sua esperienza personale attraverso i suoi editoriali. La giuria ha sottolineato come i suoi articoli affrontino temi sociali e di solidarietà, cruciali per comprendere la realtà della sanità e della medicina.

    Marzio Bartoloni, dal canto suo, è stato riconosciuto per la sua capacità di spiegare complesse questioni di farmacoeconomia e modelli macroeconomici. La giuria ha apprezzato il suo impegno nel rendere accessibili temi delicati, come la sostenibilità delle terapie e le disuguaglianze nell’accesso alle cure, mantenendo un equilibrio tra linguaggio tecnico e divulgazione.

    Un riconoscimento alla professionalità

    Il premio Giovanni Maria Pace è intitolato al pioniere del giornalismo scientifico in Italia e rappresenta uno dei riconoscimenti più ambiti nel settore dell’informazione sulla salute. Quest’anno, il premio è stato anche dedicato alla memoria di Francesco Marabotto, un giornalista che ha lasciato un segno indelebile nel panorama informativo italiano, noto per la sua professionalità e competenza.

    La cerimonia di premiazione si è svolta in un’atmosfera di grande partecipazione, con la presenza di numerosi esponenti del mondo della medicina e del giornalismo. L’importanza di questo riconoscimento risiede non solo nella celebrazione dei vincitori, ma anche nel richiamo a un’informazione scientifica di qualità, capace di affrontare con serietà e responsabilità le sfide attuali nel campo della salute.

    Riflessioni sul futuro della divulgazione scientifica

    Il premio rappresenta un’opportunità per riflettere sul ruolo cruciale che i giornalisti scientifici rivestono nella società contemporanea. In un’epoca in cui le informazioni circolano rapidamente e spesso senza un adeguato filtro, il compito di fornire notizie accurate e comprensibili diventa sempre più fondamentale. La giuria del premio ha riconosciuto l’importanza di affrontare temi di rilevanza sociale, come l’assistenza sanitaria e le politiche sanitarie, che richiedono una comunicazione chiara e accessibile per il pubblico.

    La dedizione di Concita De Gregorio e Marzio Bartoloni rappresenta un esempio da seguire per molti professionisti del settore. La loro capacità di affrontare argomenti complessi con sensibilità e rigore è un modello per chi si occupa di informazione, soprattutto in un contesto in cui la salute pubblica è al centro dell’attenzione.

    Il congresso Aiom, in corso a Roma, si conferma come un’importante occasione di incontro e confronto per i professionisti del settore, contribuendo a promuovere una cultura della salute sempre più informata e consapevole.


    During the opening ceremony of the 27th National Congress of the Italian Association of Medical Oncology (Aiom) held in Rome on November 7, 2025, the prestigious Giovanni Maria Pace-Francesco Marabotto journalism award was presented. This year’s recipients, Concita De Gregorio of ‘La Repubblica’ and Marzio Bartoloni of ‘Il Sole 24 Ore,’ were honored for their significant contributions to scientific journalism. De Gregorio received praise for her inspiring work, particularly for sharing her cancer journey and tackling social themes important to oncology patients. Bartoloni was recognized for effectively explaining complex topics in pharmacoeconomics and healthcare access. The award, celebrating its 24th edition, also commemorated journalist Francesco Marabotto’s legacy. This ceremony highlighted the importance of high-quality scientific communication, emphasizing the vital role of journalists in public health discourse, especially in an era of rapid information dissemination. The congress serves as a platform for furthering informed health culture among professionals.

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  • Sanità, Magi (Sumai): “Il Ssn è in crisi, gli specialisti ambulatoriali offrono soluzioni”

    Sanità, Magi (Sumai): “Il Ssn è in crisi, gli specialisti ambulatoriali offrono soluzioni”

    Dal 9 al 13 novembre 2025, Roma ospiterà il 57esimo Congresso Nazionale del SUMAI ASSOPROF, un evento cruciale per discutere le sfide attuali del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Antonio Magi, segretario generale dell’associazione, sottolinea l’importanza del ruolo degli specialisti ambulatoriali, definendoli essenziali per il funzionamento del sistema sanitario. Magi avverte che senza il loro contributo, le Case di Comunità rischiano di diventare mere “scatole vuote”, incapaci di fornire il supporto necessario ai pazienti.

    Analisi del definanziamento del ssn

    L’analisi di Magi si concentra sulle conseguenze del definanziamento del SSN, che ha visto una riduzione di oltre 37 miliardi di euro tra il 2010 e il 2019. Questo taglio ha portato a una diminuzione dei posti letto, del personale e degli investimenti in tecnologia. La pandemia di Covid-19 ha ulteriormente messo a dura prova un sistema già in difficoltà, costringendo il SSN a utilizzare tutte le risorse disponibili per fronteggiare l’emergenza. Tuttavia, dopo il picco della pandemia, si è tornati a una situazione di sotto-finanziamento, che ha portato a un aumento della violenza verso i professionisti della salute.

    Importanza degli specialisti ambulatoriali

    Magi evidenzia che gli specialisti ambulatoriali rappresentano una risposta efficace e a basso costo alle necessità del sistema. La loro presenza è fondamentale per la riforma territoriale, e senza di loro, le nuove strutture sanitarie rischiano di non soddisfare le esigenze della popolazione. Magi esorta a investire risorse nel personale e nella medicina del territorio, affermando che il futuro del SSN dipende dalla valorizzazione della specialistica ambulatoriale.

    Critiche alle politiche governative

    Il segretario generale del SUMAI ASSOPROF critica le politiche governative che hanno portato a tagli alle spese e alla riduzione dei servizi. Secondo Magi, è necessario un intervento per riequilibrare il sistema e garantire pari opportunità di cura a tutti i cittadini, indipendentemente dal reddito o dalla residenza. La medicina di prossimità, insieme alla specialistica ambulatoriale, deve essere al centro delle politiche sanitarie.

    Gestione dei pazienti cronici

    Magi insiste sull’importanza del ruolo degli specialisti nella gestione dei pazienti cronici, sottolineando che la loro assenza potrebbe portare a un aumento delle liste d’attesa e degli accessi ai pronto soccorso. La mancanza di integrazione tra ospedale e territorio rimane un problema rilevante, e il segretario chiede un riconoscimento del ruolo professionale degli specialisti, accompagnato da investimenti e risorse adeguate.

    Preoccupazioni sulle case di comunità

    In merito alle Case di Comunità, le quali dovrebbero essere operative entro giugno 2026, Magi esprime preoccupazione per il rischio che queste strutture diventino “non-luoghi” della sanità, pur essendo dotate di tecnologie moderne. La sua affermazione finale è chiara: senza un adeguato personale, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rischia di rimanere un acronimo privo di significato, piuttosto che una riforma concreta per il sistema sanitario italiano.


    Dal 9 al 13 novembre 2025, Roma ospiterà il 57esimo Congresso Nazionale del SUMAI ASSOPROF, focalizzandosi sulle sfide attuali del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Antonio Magi, segretario generale, sottolinea l’importanza degli specialisti ambulatoriali, essenziali per evitare che le Case di Comunità diventino “scatole vuote”. Magi evidenzia le conseguenze del definanziamento del SSN, con tagli superiori a 37 miliardi di euro dal 2010 al 2019, e critica le politiche governative che hanno ridotto servizi fondamentali. Egli chiede investimenti nella specialistica e nella medicina di prossimità per garantire un accesso equo alle cure. Inoltre, sottolinea il ruolo cruciale degli specialisti nella gestione dei pazienti cronici e l’importanza di integrare ospedale e territorio. Magi esprime preoccupazione per le Case di Comunità, avvertendo che senza un adeguato personale, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rischia di non realizzarsi.

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  • Tumori, Di Maio (Aiom): “L’accesso all’oncologia moderna è fondamentale per tutti”

    Tumori, Di Maio (Aiom): “L’accesso all’oncologia moderna è fondamentale per tutti”

    Il nuovo presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), Massimo Di Maio, assumerà ufficialmente l’incarico domani, 9 novembre 2025, durante il congresso in corso a Roma. Di Maio, che subentra a Francesco Perrone, ha delineato le sue priorità per il mandato, puntando su temi cruciali come l’equità nell’accesso alle cure, l’innovazione tecnologica e la prevenzione.

    Le priorità di Massimo Di Maio

    Massimo Di Maio ha espresso il suo impegno a garantire una continuità con il lavoro svolto dal suo predecessore, Francesco Perrone, e ha sottolineato l’importanza della collaborazione con le istituzioni. In un’intervista rilasciata all’Adnkronos Salute, il nuovo presidente ha dichiarato: “La mia missione sarà caratterizzata da un forte impegno per un accesso equo alle cure oncologiche, affinché l’oncologia moderna sia disponibile per tutti”. Di Maio ha messo in evidenza il valore della collaborazione con enti come il Ministero della Salute e l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), per migliorare i processi decisionali e l’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).

    Il nuovo presidente ha anche annunciato che il congresso AIOM del prossimo anno sarà focalizzato sull’innovazione equa, un tema che ritiene fondamentale. “L’innovazione in oncologia è una conquista straordinaria, ma deve essere accessibile a tutti i pazienti, indipendentemente dalle loro condizioni economiche o dal luogo in cui ricevono le cure”, ha affermato Di Maio. Questo approccio mira a garantire che le nuove terapie e tecnologie siano disponibili per ogni paziente, senza discriminazioni.

    Innovazione e intelligenza artificiale

    Un altro punto cruciale del programma di Massimo Di Maio è lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie digitali in oncologia. Il nuovo presidente intende valorizzare le figure professionali all’interno del team oncologico, dai medici agli infermieri, fino ai data manager, per garantire un approccio multidisciplinare alla cura del paziente. Di Maio ha chiarito che l’innovazione non deve limitarsi solo ai trattamenti, ma deve estendersi anche alla gestione e all’organizzazione dei servizi sanitari.

    La strategia di Di Maio include un impegno concreto per la prevenzione, un aspetto che considera fondamentale per la salute pubblica e per la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale. “Non possiamo limitarci a curare”, ha sottolineato, “dobbiamo insistere sulla prevenzione come strumento chiave per migliorare la salute dei cittadini”.

    Messaggio di responsabilità e visione

    Massimo Di Maio ha concluso il suo intervento con un messaggio di responsabilità e visione per il futuro dell’oncologia in Italia. Ha dichiarato che l’oncologia del futuro, secondo la visione dell’AIOM, sarà caratterizzata da innovazione, multidisciplinarietà ed equità. Questo approccio mira a garantire che ogni paziente, indipendentemente dalla propria situazione, possa beneficiare delle migliori opportunità di cura e innovazione disponibili. L’attenzione alla prevenzione e all’accesso equo rappresenta una sfida e un obiettivo fondamentale per il nuovo presidente, che si prepara a guidare l’AIOM in un periodo di significativi cambiamenti e progressi nel campo della medicina oncologica.


    Massimo Di Maio sarà il nuovo presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) dal 9 novembre 2025, subentrando a Francesco Perrone. Nel suo mandato, si concentra su equità nell’accesso alle cure, innovazione tecnologica e prevenzione. Di Maio intende mantenere la continuità con il lavoro del suo predecessore e promuovere collaborazione con istituzioni come il Ministero della Salute e l’Agenzia Italiana del Farmaco per migliorare i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Ha sottolineato l’importanza dell’innovazione in oncologia, rendendola accessibile a tutti i pazienti. Un’altra area chiave del suo programma è lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie digitali, favorendo un approccio multidisciplinare. Inoltre, Di Maio evidenzia l’importanza della prevenzione per migliorare la salute pubblica e garantire la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale. Il suo obiettivo è un’ oncologia caratterizzata da responsabilità, innovazione ed equità.

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