Autore: fornelliditalia.it

  • A Palermo Gensy inaugura al pubblico il congresso “La Sicilia di Ulisse”

    A Palermo Gensy inaugura al pubblico il congresso “La Sicilia di Ulisse”

    Dal 7 al 9 novembre 2025, la città di Palermo sarà il palcoscenico di Gensy 2025, un congresso biennale promosso da La Sicilia di Ulisse, che si svolgerà presso il prestigioso Grand Hotel et Des Palmes. Quest’anno, l’evento si apre al pubblico con un ricco programma di cene diffuse e proposte di street food, coinvolgendo chef stellati e nomi di spicco dell’alta cucina. L’incontro non si limita a celebrare la gastronomia, ma si propone anche di sostenere due associazioni siciliane, La Farfalla Lilla e Stella Danzante, attive ad Agrigento e Catania nella sensibilizzazione e prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare.

    Il programma delle cene e delle attività

    Il primo giorno, venerdì 7 novembre, si darà il via a sette cene aperte al pubblico in sei ristoranti de La Sicilia di Ulisse, situati tra Palermo e Bagheria. Durante queste serate, chef ospiti collaboreranno con gli chef residenti per creare piatti unici. Questo congresso, sostenuto dal Gruppo Mangia’s e da UniCredit, si distingue per la sua nuova identità, rappresentata dal termine Gensy, che deriva dalla radice latina gens, traducibile in “popolo”, “stirpe” o “comunità”. Questo concetto invita a superare i confini, ponendo al centro il valore delle radici e l’apertura verso il mondo.

    Il tema di quest’edizione è “Nutrire il corpo, coltivare l’anima”, un invito a riflettere sul moderno concetto di benessere, inteso non solo come cura di sé, ma come costruzione di una cultura condivisa attorno al tempo, al cibo, al vino, all’accoglienza e al viaggio. Il congresso, riservato a stampa, associati e professionisti del settore, prevede quattro talk moderati da giornalisti ed esperti, per approfondire le diverse sfaccettature del benessere: alimentazione, vino, ospitalità e viaggio.

    Il gran finale con lo street food d’autore

    Il culmine dell’evento si svolgerà domenica 9 novembre, a partire dalle 12.30, presso l’Orto Botanico di Palermo, dove si terrà un festival di street food d’autore. Più di 40 chef de La Sicilia di Ulisse presenteranno i piatti della tradizione siciliana, portando la cucina locale “in strada” e offrendo un’esperienza gastronomica unica e coinvolgente. Questo evento rappresenta non solo una celebrazione del cibo, ma anche un momento di condivisione e convivialità che unisce la comunità e i visitatori in un’atmosfera festosa e accogliente.

    Dal 7 al 9 novembre 2025, Palermo ospiterà Gensy 2025, un congresso biennale organizzato da La Sicilia di Ulisse al Grand Hotel et Des Palmes. Quest’anno, l’evento si apre al pubblico con un programma di cene diffuse e street food, coinvolgendo chef stellati. Non si limita alla gastronomia, ma sostiene anche due associazioni siciliane, La Farfalla Lilla e Stella Danzante, che operano nella sensibilizzazione dei disturbi alimentari. Il primo giorno, si terranno sette cene in vari ristoranti, con la collaborazione di chef ospiti. Il tema di quest’edizione, “Nutrire il corpo, coltivare l’anima”, invita a riflettere sul benessere come costruzione di una cultura condivisa. Il congresso include quattro talk su alimentazione, vino, ospitalità e viaggi. La conclusione sarà un festival di street food d’autore, il 9 novembre, all’Orto Botanico, con oltre 40 chef che presenteranno la tradizione culinaria siciliana.

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  • Formaggi DOP valorizzati in Germania grazie al progetto Lost EU

    Formaggi DOP valorizzati in Germania grazie al progetto Lost EU

    Ultima tappa in Germania per il progetto Lost Eu, che nel corso di questo triennio ha creato una rete di ristoranti, supermercati e importatori, coinvolgendo anche giornalisti e leader d’opinione. L’obiettivo è stato quello di promuovere sul mercato tedesco i valori fondamentali di sostenibilità, rispetto dell’ambiente e benessere umano e animale, temi centrali per le piccole aziende casearie a Denominazione di Origine Protetta (DOP) che rappresentano le tradizioni regionali italiane. Questo percorso ha facilitato la scoperta di prodotti italiani in Germania e Svezia, mercati target del progetto, che fino ad oggi erano poco conosciuti dai consumatori locali a causa delle difficoltà di importazione e dell’influenza dell’industria e della grande distribuzione, che spesso non mostrano interesse per questi formaggi di alta qualità.

    Il tour di lost eu a Berlino

    Il tour di Lost Eu prenderà avvio il 7 e 8 febbraio 2025 presso il Markthalle, l’antico mercato coperto di Berlino. Durante queste due giornate, saranno organizzate degustazioni didattiche guidate dai produttori, permettendo ai visitatori di assaporare i prodotti del paniere. Il 9 febbraio, il progetto si sposterà al Cheese Berlin, una fiera di riferimento per gli appassionati di formaggi in Germania, che ogni anno richiama circa cinquemila visitatori da tutto il Paese. In questo contesto, è prevista una masterclass rivolta a giornalisti del settore enogastronomico e professionisti della ristorazione, oltre alla presentazione di un nuovo ricettario dedicato ai formaggi del paniere.

    Le specialità in degustazione

    Tra le specialità che i partecipanti potranno assaporare ci saranno piatti iconici come la Pizza alla Nerano, preparata con il Provolone del Monaco, e la Pizza Valser, farcita con Ossolano DOP e pancetta. Non mancherà nemmeno la pizza Ladina, realizzata con Puzzone di Moena DOP e Speck delle Dolomiti. Queste proposte culinarie rappresentano un modo per valorizzare i formaggi italiani, rendendoli accessibili a un pubblico più ampio e contribuendo alla loro affermazione nel mercato tedesco.

    Prossime tappe a Monaco

    Dopo Berlino, il progetto si sposterà a Monaco, dove continuerà a promuovere i prodotti caseari italiani e i valori di sostenibilità che li accompagnano. L’iniziativa mira a rafforzare la presenza di queste specialità nel mercato tedesco, creando un legame diretto tra produttori italiani e consumatori tedeschi, e contribuendo così a una maggiore consapevolezza riguardo alla qualità e alla tradizione dei formaggi italiani.

    The final stage of the Lost Eu project in Germany aims to promote sustainable values and animal welfare through a network of restaurants, supermarkets, and media engagement, focusing on Italian DOP cheeses. The initiative has been pivotal in introducing these high-quality cheeses to German and Swedish markets, which previously had limited exposure. Kicking off on February 7-8, 2025, at Markthalle Berlin, the tour features producer-led tastings of Italian specialties like Pizza alla Nerano and Pizza Valser. On February 9, the project will move to Cheese Berlin, a major cheese fair, where educational events for journalists and food professionals are planned, alongside a new cheese recipe book. Following Berlin, the project will continue in Munich, strengthening ties between Italian producers and German consumers, enhancing awareness of Italian cheese quality and tradition in the German market.

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  • World Cheese Awards: a Berna competizione per 5.244 formaggi da 46 nazioni

    World Cheese Awards: a Berna competizione per 5.244 formaggi da 46 nazioni

    La Svizzera si prepara a ospitare un evento senza precedenti: i World Cheese Awards, che si terranno dal 13 al 15 novembre 2025 nella storica Neue Festhalle di Berna. Questo prestigioso concorso attirerà un totale di 5244 formaggi provenienti da 46 Paesi, trasformando la capitale elvetica nella “Capitale del Formaggio” a livello internazionale. L’incontro non solo celebra l’arte casearia, ma rappresenta anche un’importante manifestazione culturale.

    Giuria e partecipazione

    Nella giornata del 13 novembre, una giuria composta da 265 esperti avrà il compito di valutare i formaggi, un numero che segna un incremento del 9,13% rispetto all’edizione precedente tenutasi nel 2024 in Portogallo. Un dato significativo è la partecipazione di 948 specialità casearie svizzere, un record che evidenzia l’importanza della Svizzera nel panorama internazionale dei formaggi. Per la prima volta, i World Cheese Awards accoglieranno anche prodotti provenienti da Afghanistan e Panama, ampliando ulteriormente la varietà delle proposte.

    Logistica e orgoglio svizzero

    I formaggi giungeranno a Berna grazie a un’efficiente rete logistica, che comprende oltre 20 punti di raccolta in tutto il mondo. Questa strategia è stata pensata per ridurre i costi di trasporto, permettendo anche alle piccole aziende di far conoscere le loro creazioni alla giuria. Lorenz Hirt, presidente del consiglio di amministrazione di Switzerland Cheese Marketing, ha sottolineato l’orgoglio di avere un evento di tale portata in Svizzera, patria di molti formaggi famosi. “La partecipazione record dimostra quanto sia dinamico e variegato il mondo caseario internazionale, e Berna rappresenta il palcoscenico ideale per questa celebrazione”, ha dichiarato Hirt.

    Eventi e attrazioni

    Oltre al concorso, i visitatori potranno esplorare lo Swiss Fine Food Market, un mercato dedicato alle prelibatezze svizzere, e partecipare al cheese-festival, che offrirà un’ampia selezione di formaggi. L’area espositiva si estenderà su circa 2000 m² e sarà accompagnata da un ricco programma di concerti e intrattenimenti, sia all’interno che all’esterno della Neue Festhalle, rendendo l’evento un’esperienza unica per tutti gli appassionati di gastronomia e cultura.

    La Svizzera ospiterà i World Cheese Awards dal 13 al 15 novembre 2025 nella storica Neue Festhalle di Berna, diventando così la “Capitale del Formaggio” a livello internazionale. L’evento attirerà 5244 formaggi da 46 Paesi, con 265 esperti che valuteranno i prodotti, un aumento del 9,13% rispetto all’edizione 2024. La Svizzera parteciperà con un record di 948 specialità casearie, sottolineando la sua importanza nel panorama gastronomico globale. Per la prima volta, il concorso accoglierà anche formaggi dall’Afghanistan e da Panama. Grazie a una rete logistica efficiente, i formaggi saranno raccolti da oltre 20 punti nel mondo, permettendo anche a piccole aziende di partecipare. Accanto al concorso, si svolgeranno lo Swiss Fine Food Market e un cheese-festival, offrendo opportunità di assaggio e intrattenimento, rendendo l’evento un’esperienza imperdibile per gli appassionati di gastronomia e cultura.

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  • #CoopforGaza: soci e consumatori raccolgono 643mila euro per Msf in tre mesi

    #CoopforGaza: soci e consumatori raccolgono 643mila euro per Msf in tre mesi

    Oltre 643mila euro sono stati raccolti grazie alla generosità di soci e consumatori attraverso la campagna #CoopforGaza, promossa da Coop in supporto a Medici Senza Frontiere (Msf). Le donazioni, giunte su un conto corrente dedicato aperto dal 29 luglio 2025 fino al 31 ottobre, ammontano a oltre 143mila euro, a cui si aggiunge un primo stanziamento di 500.000 euro da parte di Coop. Questo sostegno rappresenta un aiuto concreto per le strutture mediche gestite o supportate da Msf, che operano in soccorso della popolazione di Gaza.

    Le attività di Medici senza frontiere a Gaza

    Msf è attiva a Gaza con oltre 1000 operatori umanitari, operando in 10 ospedali, cliniche e centri di salute primaria. Negli ultimi due anni, i team di Msf hanno effettuato più di 1,2 milioni di visite mediche, eseguito interventi chirurgici su 29.000 persone e assistito 16.000 parti. La nota diffusa dall’organizzazione sottolinea le difficoltà in cui operano, poiché la striscia di terra è stata gravemente danneggiata e l’incerta riapertura delle frontiere ostacola l’ingresso di aiuti umanitari, aggravando la fame e la disperazione tra gli abitanti.

    Il collasso del sistema idrico e fognario, causato da attacchi mirati e dai blocchi sistematici imposti dalle autorità israeliane sui materiali da ricostruzione, ha portato a un aumento delle malattie trasmesse dall’acqua. Grazie ai fondi raccolti da Coop, sono stati già trattati migliaia di feriti di guerra e persone affette da patologie legate alle difficili condizioni di vita, incluse infezioni cutanee, oculari, respiratorie e gastrointestinali.

    Il commento della leadership di Coop e Msf

    Ernesto Dalle Rive, Presidente di Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori), ha espresso gratitudine verso coloro che hanno risposto alla chiamata per l’aiuto. “Già mesi fa, tutte le cooperative di consumatori avevano deciso all’unanimità di avviare gli aiuti, e con queste donazioni i soci e i consumatori hanno dimostrato di condividere le nostre scelte. Questo è un segno importante di solidarietà”, ha dichiarato Dalle Rive, aggiungendo che sperano di poter essere un esempio per altri.

    Stefano Di Carlo, direttore generale di Medici Senza Frontiere, ha evidenziato che, nonostante il cessate il fuoco, la popolazione di Gaza continua a necessitare di aiuti, soprattutto con l’arrivo dell’inverno, che aumenterà l’esposizione alle intemperie per chi vive in tende. Ha affermato che il supporto di Coop e dei partecipanti alla raccolta fondi è fondamentale in questo periodo critico, in cui è necessario migliorare l’accesso all’acqua e ai servizi igienici per prevenire la diffusione di malattie. “Grazie a iniziative come queste, possiamo continuare a garantire cure salvavita”, ha concluso Di Carlo.

    La campagna #CoopforGaza, promossa da Coop in supporto a Medici Senza Frontiere (Msf), ha raccolto oltre 643mila euro, grazie alla generosità di soci e consumatori. Le donazioni dirette, superiori a 143mila euro, si uniscono a un primo contributo di 500.000 euro da Coop, fornendo un sostegno vitale alle strutture mediche operanti a Gaza. Msf, con oltre 1.000 operatori umanitari, ha effettuato più di 1,2 milioni di visite mediche negli ultimi due anni, affrontando gravi difficoltà dovute a condizioni di vita precarie e blocchi ai materiali di ricostruzione. Il Presidente di Ancc-Coop ha ringraziato i donatori, evidenziando la solidarietà mostrata, mentre il direttore di Msf ha sottolineato la continua necessità di aiuti, soprattutto con l’arrivo dell’inverno, per migliorare l’accesso a acqua e servizi igienici e prevenire malattie. Il supporto di Coop è cruciale in questo periodo critico.

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  • Agia Cia: solo il 9% dei giovani sotto i 40 anni nei campi, necessaria una svolta generazionale

    Agia Cia: solo il 9% dei giovani sotto i 40 anni nei campi, necessaria una svolta generazionale

    Il 2025 segna un momento cruciale per l’agricoltura giovanile in Italia, con solo il 9,3% dei proprietari di aziende agricole che ha meno di 40 anni. A livello dell’Unione Europea, questa percentuale sale a circa il 12%, mentre l’età media degli agricoltori si attesta intorno ai 57 anni. Il tema del ricambio generazionale rimane una sfida significativa, che richiede un bilancio specifico all’interno della Politica Agricola Comune (Pac). L’Italia è chiamata a non procrastinare ulteriormente, implementando la legge Quadro sull’imprenditoria agricola giovanile, promossa dal presidente della Commissione Agricoltura alla Camera, Mirco Carloni.

    Il messaggio dell’assemblea di Agia

    Durante l’assemblea di Agia, l’Associazione dei giovani imprenditori agricoli di Cia, è stato ribadito il bisogno di un rinnovamento nel settore. L’evento, che ha avuto luogo al Cnel, ha celebrato i 25 anni di attività dell’associazione, evidenziando il suo impegno costante nel promuovere l’accesso alla terra e al credito per i giovani agricoltori. Tra i successi raggiunti, si annovera la spinta verso la legge nazionale Carloni e il contributo alla ‘Risoluzione Carvalhais’ del 2023, che ha messo in luce la situazione dei giovani in agricoltura. Inoltre, è stata presentata la nuova Strategia dell’Unione Europea per il ricambio generazionale, sottolineando l’importanza di un approccio coordinato a livello comunitario.

    Il ruolo di Agia-Cia dal 2000 a oggi

    Dal 2000, Agia-Cia ha svolto un ruolo fondamentale nel creare spazi di dialogo tra il mondo accademico e quello istituzionale, collaborando attivamente con il Ceja, l’organizzazione che rappresenta i giovani agricoltori a livello europeo. Il presidente nazionale Enrico Calentini ha dichiarato che ripercorrere i 25 anni di Agia-Cia non è solo un modo per celebrare i successi ottenuti, ma anche per rinnovare l’impegno dell’associazione verso politiche agricole dedicate ai giovani. Ha sottolineato la necessità di azioni concrete e finanziamenti adeguati per sostenere le leggi e le proposte attualmente in discussione. Calentini ha evidenziato che la sicurezza alimentare globale, il Made in Italy e le aree interne dell’agroalimentare italiano devono contare sulla presenza attiva degli under 40.

    Le aspettative per il futuro

    Guardando al futuro, Calentini ha espresso l’auspicio che nei prossimi 25 anni si realizzi un vero ricambio generazionale nel settore agricolo. L’obiettivo della Strategia dell’Unione Europea di portare la percentuale di agricoltori under 40 al 24% non sarà raggiungibile senza un bilancio dedicato nella Pac. Il governo italiano è sollecitato a fare la sua parte, portando avanti la legge Quadro per garantire un futuro sostenibile e prospero per l’agricoltura giovanile. In chiusura, Cristiano Fini, presidente nazionale di Cia, ha rivolto i suoi auguri ad Agia-Cia per il traguardo raggiunto, sottolineando l’importanza di un’Europa che sostenga e non frammenti le politiche agricole fondamentali.

    Nel 2025, solo il 9,3% dei proprietari di aziende agricole in Italia ha meno di 40 anni, evidenziando una sfida di ricambio generazionale nel settore. A livello europeo, questa percentuale è del 12%, con un’età media degli agricoltori di circa 57 anni. Durante l’assemblea dell’Agia, associazione dei giovani imprenditori agricoli, è emerso il bisogno di rinnovamento, celebrando 25 anni di impegno per facilitare l’accesso alla terra e al credito. È stata sottolineata l’importanza della legge Quadro sull’imprenditoria giovanile e della ‘Risoluzione Carvalhais’ del 2023. Agia-Cia ha collaborato con il Ceja per promuovere politiche dedicate ai giovani. Il presidente Calentini ha auspicato un vero ricambio generazionale e ha sottolineato che il raggiungimento del 24% di agricoltori under 40, come stabilito dalla Strategia UE, richiede politiche e finanziamenti adeguati.

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  • Doppio evento a BolognaFiere: domani iniziano Refrigera e Applitech

    Doppio evento a BolognaFiere: domani iniziano Refrigera e Applitech

    Domani, mercoledì 5 novembre 2025, si apriranno i cancelli di BolognaFiere per due eventi significativi nel panorama della **refrigerazione** e degli **elettrodomestici**. Refrigera 2025, una manifestazione internazionale dedicata al settore della **refrigerazione** industriale, commerciale, logistica, surgelazione e criogenia, si svolgerà in concomitanza con Applitech 2025, l’unica fiera europea interamente dedicata all’industria e alla filiera dell’**elettronica** di consumo e degli **elettrodomestici**. Entrambi gli eventi si protrarranno fino a venerdì 7 novembre.

    Crescita e innovazione per manifestazioni complementari

    Le statistiche sono eloquenti: **Refrigera 2025**, organizzata da **A151 srl**, si afferma come punto di riferimento in Italia e leader nel Sud Europa, occupando oltre **10.000 metri quadri** di area espositiva, con un incremento del **12%** rispetto all’edizione precedente. **Applitech 2025**, al suo esordio quest’anno grazie alla collaborazione tra **A151 srl** e **Senaf srl**, abbraccia l’intera catena del valore dei prodotti domestici, professionali e industriali. Gli espositori presenteranno **tecnologie**, **progettazioni**, **macchinari**, **materiali**, **accessori** e **componenti**, oltre a soluzioni per **manutenzione**, **riciclo**, **logistica** e **assistenza**, coprendo anche le **reti distributive** e il **retail**. Insieme, le due manifestazioni accoglieranno più di **320 espositori** provenienti da **25 paesi**, tra cui **Belgio**, **Cina**, **Francia**, **Germania**, **Olanda**, **Polonia**, **Repubblica Ceca**, **Regno Unito**, **Spagna**, **Svizzera**, **Thailandia** e **Turchia**, con un’affluenza prevista di oltre **10.000 visitatori**.

    Convegni di alto profilo per affrontare le sfide future

    Le sessioni di approfondimento promettono contenuti di grande rilevanza con relatori di spicco. Per **Refrigera 2025**, l’incontro inaugurale, intitolato “Sostenibilità: la refrigerazione al centro“, è stato organizzato dalla testata **ZeroSottoZero** di **Tecniche Nuove** in collaborazione con **Refrigera** e **Assofrigoristi** (Associazione Italiana Frigoristi). Questo evento si terrà alle ore 10 nella **Sala Lord Kelvin** del **padiglione 30** e vedrà la partecipazione di **Marco Nocivelli**, vicepresidente di **Confindustria** con delega alle politiche industriali e al **Made in Italy** e amministratore delegato di **Epta**; **Mario Tozzi**, primo ricercatore **CNR** e noto divulgatore scientifico sui temi ambientali; e **Maurizio Martina**, vicedirettore di **FAO Italia** ed ex ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Per **Applitech 2025**, i convegni organizzati da **HA Factory**, storica piattaforma di **Tecniche Nuove** specializzata nel settore degli **elettrodomestici**, vedranno la partecipazione di rappresentanti di **APPLiA Europe** e **APPLiA Italia** (Associazione Produttori Elettrodomestici), **Confapi Ancona**, **ICE–Agenzia per il Commercio Estero**, **OPTIME** (Osservatorio Permanente per la Tutela del Mercato dell’**Elettronica** in Italia), **SBA** (Smart Buildings Alliance for Smart Cities) e **TEHA-The European House Ambrosetti**. Tra i moderatori figura anche **Ferruccio De Bortoli**, ex direttore del **Corriere della Sera**.

    Sinergie strategiche per un’esperienza di business integrata

    **Marco Pinetti**, direttore di **A151 srl**, ha dichiarato: “La contemporaneità di Refrigera e Applitech creerà una forte sinergia e uno scambio di visitatori di cui beneficeranno entrambe le fiere“. Durante questi tre giorni, gli operatori troveranno a **Bologna** un’importante opportunità di **business** e occasioni di aggiornamento professionale. L’affiancamento delle due manifestazioni rappresenta un’opportunità strategica per favorire il **networking** tra professionisti di settori affini, aumentando le possibilità di incontro e confronto.

    On November 5, 2025, BolognaFiere will host two significant events: Refrigera 2025, focused on industrial refrigeration, logistics, and cryogenics, and Applitech 2025, dedicated entirely to consumer electronics and appliances. Running until November 7, they will feature over 320 exhibitors from 25 countries, with an expected attendance of 10,000 visitors. Refrigera 2025 aims to establish itself as a leader in Southern Europe, covering over 10,000 square meters, while Applitech, debuting this year, will display innovations across the entire domestic and industrial appliance value chain. Key seminars, including one on sustainability featuring notable speakers such as Marco Nocivelli and Mario Tozzi, will tackle future challenges. The concurrent events are designed to foster networking and business opportunities, as noted by Marco Pinetti, highlighting the synergies created by their collaboration.

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  • A Milano apre Futura Pizzeria Romana, il nuovo locale di Luca Pezzetta

    A Milano apre Futura Pizzeria Romana, il nuovo locale di Luca Pezzetta

    Sabato 8 novembre 2025, Luca Pezzetta, noto pizzaiolo e lievitista di Fiumicino, ha inaugurato ‘Futura Pizzeria Romana’ a Milano, precisamente nel quartiere Isola, in via Pietro Borsieri, a pochi passi da Porta Garibaldi. Questo nuovo locale rappresenta un passo significativo nella carriera di Pezzetta, che si è già affermato a livello nazionale con il suo ristorante Clementina. Con la sua pizza romana stesa a mattarello, il pizzaiolo mira a conquistare i milanesi, portando un pezzo della tradizione culinaria laziale nel capoluogo lombardo.

    La proposta gastronomica di Futura Pizzeria Romana si concentra sulla tonda da 160 grammi, caratterizzata da una consistenza sottile, leggera e croccante. Oltre alla pizza, il menu include una varietà di lievitati e fritti, tutti preparati con ingredienti di alta qualità e in linea con i principi etici di produzione. Pezzetta ha dichiarato che la selezione delle materie prime è stata effettuata con particolare attenzione alla stagionalità, garantendo così freschezza e sapore nei piatti offerti.

    Una pizzeria di quartiere con proposte uniche

    Pezzetta ha descritto Futura come una pizzeria di quartiere, con un menu che presenta topping popolari affiancati da alcune delle sue specialità più apprezzate. Tra queste spiccano la Capricciosa di Mare, la Pomodoro, Burro e Parmigiano e il Croissant con cocktail di gamberi. L’imprenditore ha sottolineato che, sebbene Futura rappresenti un’evoluzione della sua carriera, non si tratta di un’estensione di Clementina, ma di un nuovo capitolo dedicato alla pizza romana.

    La varietà di fritti d’autore è un altro punto di forza del locale. I clienti possono gustare il supplì al telefono, il supplì all’ossobuco, il supplì alla scarola e la crocchetta di provola, mortadella e arancia. Gli antipasti offrono ulteriori opzioni, come la bruschetta al pomodoro, basilico e origano, e due sfogliati a lievitazione naturale: il Pain suisse al vitello tonnato e il Croissant Cocktail con gamberi rossi, lattuga e salsa rosa.

    Pezzetta, con la sua esperienza e la passione per la pizza, si propone di “cavalcare la popolarità” della pizza romana a Milano, un obiettivo ambizioso che potrebbe portare a una nuova era per questo tipo di cucina nella città. La combinazione di ingredienti di qualità, ricette tradizionali e un tocco di innovazione potrebbe rivelarsi vincente per attrarre una clientela variegata, desiderosa di scoprire sapori autentici e originali.

    Luca Pezzetta, a renowned pizzaiolo from Fiumicino, opened ‘Futura Pizzeria Romana’ on November 8, 2025, in Milan’s Isola district. This marks a significant milestone in his career, building on his success with the restaurant Clementina. Futura focuses on traditional Roman pizza, crafted with a rolling pin for a thin, light, and crispy crust, alongside high-quality fried foods, all emphasizing seasonal ingredients for freshness. The menu includes popular toppings and signature dishes like the Capricciosa di Mare and the Croissant with shrimp cocktail. Pezzetta aims to create a neighborhood pizzeria that reflects his culinary heritage, distinguishing it from Clementina. Additionally, signature fried items, such as the unique supplì and natural leavening pastries, enhance the dining experience. With a blend of authentic flavors and innovative touches, Pezzetta aspires to elevate the popularity of Roman pizza in Milan, appealing to a diverse clientele eager for genuine culinary experiences.

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  • L’agricoltura biologica segna un incremento del 2,4%, +81,2% rispetto al 2014

    L’agricoltura biologica segna un incremento del 2,4%, +81,2% rispetto al 2014

    L’agricoltura biologica in Italia sta vivendo un periodo di crescita significativa. Nel 2024, la superficie totale delle aree certificate come biologiche e quelle in fase di conversione ha raggiunto i 2.514.596 ettari, segnando un incremento del 2,4% rispetto all’anno precedente e un notevole aumento dell’81,2% rispetto al 2014. Questi dati sono stati presentati nella Relazione sullo Stato della Green Economy 2025, durante l’inaugurazione della 14ª edizione degli Stati Generali della Green Economy, un evento di riferimento organizzato dal Consiglio Nazionale della Green Economy e dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile.

    Le regioni leader nell’agricoltura biologica

    La Sicilia si conferma come la regione con la maggiore estensione di superfici biologiche, con un totale di 402.779 ettari, seguita dalla Puglia e dalla Toscana. Insieme, queste tre regioni rappresentano il 38% dell’intera superficie biologica nazionale. Questo dato evidenzia non solo la vitalità del settore biologico in queste aree, ma anche l’importanza strategica di queste regioni per il futuro dell’agricoltura sostenibile in Italia.

    Impatto degli eventi atmosferici sull’agricoltura

    Un altro aspetto rilevante emerso dallo studio riguarda i danni subiti dal settore agricolo italiano a causa di eventi atmosferici estremi. Tra il 1980 e il 2023, il comparto ha riportato perdite per un totale di 135 miliardi di euro, rendendo l’Italia il Paese europeo più colpito da tali eventi. La relazione sottolinea l’urgenza di un maggiore coinvolgimento dell’agricoltura nella transizione climatica, suggerendo l’implementazione di misure di adattamento e mitigazione. Inoltre, l’Italia detiene il primato europeo per il numero di prodotti con denominazione di origine protetta (Dop), indicazione geografica protetta (Igp) e specialità tradizionali garantite (Stg), con un totale di 856 prodotti registrati nel 2023.

    Consumo di suolo e impermeabilizzazione

    Un’altra questione critica affrontata nella relazione è il consumo di suolo, che continua a crescere. Tra il 2022 e il 2023, l’Italia ha visto un consumo di suolo di circa 64,4 chilometri quadrati, equivalenti a circa 17,6 ettari al giorno, rappresentando il terzo valore più alto dal 2012. L’impermeabilizzazione dei terreni comporta un aumento del deflusso superficiale e una diminuzione della capacità di assorbimento delle piogge, aggravando gli effetti degli eventi atmosferici estremi. In particolare, tra le città metropolitane, Napoli e Milano registrano i tassi di impermeabilizzazione più elevati, rispettivamente con il 34,7% e il 31,8%. Al contrario, Messina, Reggio Calabria e Palermo mostrano le percentuali più basse, con valori del 6%, 5,8% e 5,7%.

    Questi dati evidenziano l’importanza di strategie di gestione sostenibile del territorio per preservare le risorse naturali e affrontare le sfide legate ai cambiamenti climatici.

    L’agricoltura biologica in Italia sta registrando una crescita significativa, con una superficie certificata di 2.514.596 ettari nel 2024, un incremento del 2,4% rispetto all’anno precedente e dell’81,2% rispetto al 2014. I dati sono stati presentati alla 14ª edizione degli Stati Generali della Green Economy. La Sicilia, con 402.779 ettari, è la regione leader, seguita da Puglia e Toscana, che insieme rappresentano il 38% dell’area biologica nazionale. Tuttavia, il settore soffre anche per i danni causati da eventi atmosferici estremi, subendo perdite di 135 miliardi di euro dal 1980 al 2023. Italia è anche prima in Europa per prodotti con denominazione di origine protetta, ma affronta un crescente consumo di suolo, con 64,4 km² persi tra il 2022 e il 2023, aggravando i problemi legati al cambiamento climatico e richiedendo misure di gestione sostenibile del territorio.

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  • Global mixology: AB Inbev contro Heineken in Champions, crollano i colossi dell’alcol e cresce il sakè

    Global mixology: AB Inbev contro Heineken in Champions, crollano i colossi dell’alcol e cresce il sakè

    Il gruppo belga AB Inbev è attualmente in trattative esclusive per ottenere la sponsorizzazione della Champions League, un passaggio significativo dopo oltre trent’anni di collaborazione tra UEFA e Heineken. Questo sviluppo arriva in un contesto in cui i principali produttori di alcolici hanno registrato una perdita complessiva di 830 miliardi di dollari in Borsa negli ultimi quattro anni, costringendo molte aziende a rivedere le proprie strategie e management per adattarsi alla crescente domanda di prodotti “zero alcol”. Un altro fenomeno di rilievo è la crescente popolarità del sakè, che sta guadagnando terreno non solo nei ristoranti giapponesi, ma anche nei menù di alta cucina in Occidente, con un incremento significativo delle esportazioni.

    Ab inbev in corsa per la Champions League

    Il colosso belga AB Inbev sta per concludere un accordo che potrebbe portarlo a diventare il nuovo sponsor della Champions League, strappando il contratto a Heineken, che lo detiene dal 1994. Secondo quanto riportato da Global Drinks Intel, il gigante delle bevande ha avviato negoziati esclusivi con UC3, la joint-venture tra UEFA e oltre 800 club di calcio europei. AB Inbev mira a diventare partner ufficiale globale per la categoria birraria in tutte le competizioni UEFA per club maschili, escludendo la Youth League, per il periodo dal 2027 al 2033.

    Se l’accordo andrà in porto, AB Inbev prenderà il posto di Heineken, che ha recentemente esteso il proprio contratto fino al 2027. Questa mossa non sorprende, considerando che AB Inbev collabora da quasi quarant’anni con la FIFA, sponsorizzando la Coppa del Mondo per club e i prossimi Mondiali di calcio del 2026 in Nord America. Inoltre, uno dei suoi marchi, Corona Cero, sarà la birra sponsor globale delle Olimpiadi fino al 2028, evidenziando l’intenzione dell’azienda di espandere la propria presenza nel settore degli eventi sportivi.

    Le perdite nel settore degli alcolici

    Negli ultimi quattro anni, i principali produttori di birra, vino e liquori hanno visto crollare il valore delle loro azioni, con una perdita complessiva di 830 miliardi di dollari. Secondo Bloomberg, l’indice di settore, che monitora circa 50 aziende quotate, è attualmente del 46% al di sotto del picco raggiunto nel 2021. Tra le aziende più colpite ci sono i tre leader europei del settore alcolico: Diageo, Pernod Ricard e Rémy Cointreau, le cui quotazioni sono scese ai minimi storici degli ultimi dieci anni. Anche il produttore americano Brown-Forman e l’australiana Treasury Wine Estates hanno registrato un significativo calo, mentre il produttore cinese Kweichow Moutai è attualmente scambiato a oltre il 40% sotto i massimi del 2021.

    Il cambiamento nelle abitudini di consumo, insieme a una crescente attenzione verso il benessere, ha avuto un impatto devastante sul settore. Celebrità come Tom Holland e Katy Perry, che promuovono uno stile di vita senza alcol, hanno contribuito a rendere l’idea di bere “zero alcol” sempre più popolare tra le generazioni più giovani. In risposta a queste tendenze, molte aziende stanno lanciando nuovi prodotti analcolici e rinnovando i propri vertici aziendali. Negli ultimi dodici mesi, i CEO di Diageo, Rémy Cointreau, Campari, Treasury Wine Estates, Molson Coors e Suntory hanno lasciato le loro posizioni, mentre Kweichow Moutai ha visto due presidenti dimettersi in un periodo di due anni.

    Il sakè si diffonde oltre i confini nipponici

    Tradizionalmente considerato un prodotto di nicchia, il sakè sta conquistando spazi sempre più ampi al di fuori del Giappone, trovando posto nei menù di alta cucina e nel lessico dei sommelier a livello globale. Questo cambiamento è in parte dovuto alla collaborazione tra la Japan Sake and Shochu Makers Association (JSS) e l’Asi, l’associazione internazionale dei sommelier, mirata a far conoscere il sakè ai consumatori occidentali. Le esportazioni di sakè dal Giappone hanno registrato un incremento dell’80% negli ultimi cinque anni, con una domanda crescente in Nord America e Cina.

    Reeze Choi, vincitore del titolo di miglior sommelier dell’area Asia-Pacifico nel 2025, sottolinea come il sakè offra nuove opportunità di abbinamento gastronomico con diverse cucine nel mondo. Sempre più ristoranti di alto livello, anche quelli stellati, in paesi come Francia, Regno Unito, Singapore e Hong Kong stanno includendo il sakè nei loro menù, segno di un crescente interesse per questa bevanda e la cultura che la circonda.

    AB Inbev, gigante belga delle bevande, è in trattative esclusive per diventare il nuovo sponsor della Champions League, dopo oltre 30 anni di partnership tra UEFA e Heineken. Se l’accordo, che mira a coprire il periodo 2027-2033, si concretizzerà, AB Inbev sostituirà Heineken, la quale ha recentemente prolungato il suo contratto fino al 2027. Negli ultimi anni, il settore alcolico ha subito perdite significative, con un totale di 830 miliardi di dollari, a causa di un cambiamento nelle abitudini di consumo verso prodotti “zero alcol”. Questo ha portato a un rinnovamento dei vertici aziendali in molte compagnie. Allo stesso tempo, il sakè sta guadagnando popolarità internazionale, con esportazioni cresciute dell’80% negli ultimi cinque anni, entrando nei menù di ristoranti di alta cucina in occidente e contribuendo a una crescente cultura gastronomica globale.

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  • Property Days 2025: a Venezia si svolge l’evento italiano sull’extralberghiero

    Property Days 2025: a Venezia si svolge l’evento italiano sull’extralberghiero

    Venezia si appresta a ospitare Property Days 2025, un evento innovativo che si svolgerà il 10 e 11 novembre presso il M9 – Museo del ‘900. Questa manifestazione, unica nel suo genere in Italia e con accesso gratuito, è dedicata a Property Manager, host e imprenditori attivi nel settore extralberghiero e degli affitti brevi. Con il sostegno del Ministero del Turismo, Property Days si propone di affrontare le sfide attuali del mercato, puntando su visione, competenza e innovazione.

    Un evento di riferimento per il settore

    Il progetto di Property Days trae origine da esperienze precedenti di successo, come Host B2B, Scale Italia, Extra Sud, Short Stay Week e Lake Garda Hospitality Summit. L’organizzazione è curata da FormazioneTurismo.com, Property Sold Out e Formazione Alberghiera, che collaborano per creare un appuntamento senza precedenti. L’intento è di offrire due giornate ricche di formazione, networking e confronto, tutte orientate a un approccio pratico e operativo. Pur essendo gratuito, l’accesso sarà regolamentato, con un numero chiuso e una selezione all’ingresso per garantire un ambiente qualificato, riservato esclusivamente ai professionisti del settore.

    Temi centrali e opportunità di apprendimento

    Il programma dell’evento si articola attorno a tre pilastri fondamentali: sviluppo, ottimizzazione ed espansione. Durante le due giornate, verranno approfonditi temi cruciali per chi opera nel Property Management, come strategie di crescita e redditività, marketing e revenue management, gestione operativa e organizzativa, normative e fiscalità, opportunità di investimento e innovazione tecnologica. Questi contenuti sono stati pensati per rispondere in modo concreto alle esigenze degli operatori del settore.

    Spazi formativi e networking

    All’interno del moderno M9 Museum, i partecipanti troveranno tre aree formative distinte. Il Property Main Stage sarà dedicato a keynote e visioni strategiche sul futuro del settore. Il Property Lab offrirà workshop pratici e approfondimenti operativi, mentre il Focus Hub – Meet the Expert consentirà momenti di confronto diretto con esperti del settore attraverso tavoli tematici. Per i Property Manager e gli imprenditori desiderosi di espandere la propria attività, questa manifestazione rappresenta un’opportunità imperdibile per connettersi con professionisti e acquisire strumenti e strategie in grado di fare la differenza.

    Venezia ospiterà Property Days 2025 il 10 e 11 novembre presso il M9 – Museo del ’900. Questo evento gratuito, unico in Italia, è dedicato a Property Manager, host e imprenditori del settore extralberghiero e affitti brevi, supportato dal Ministero del Turismo. Il focus di Property Days è sulle sfide attuali del mercato, con un forte accento su visione, competenza e innovazione. L’evento, organizzato da FormazioneTurismo.com e altri partner, mira a creare un ambiente qualificato per professionisti del settore. Il programma si basa su tre pilastri: sviluppo, ottimizzazione ed espansione, trattando temi come strategie di crescita, marketing e gestione operativa. I partecipanti beneficeranno di tre aree formative: il Property Main Stage per visioni strategiche, il Property Lab per workshop pratici e il Focus Hub per incontri con esperti. Questa manifestazione offre un’imperdibile opportunità di networking e formazione per migliorare le proprie attività.

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