Autore: fornelliditalia.it

  • L’Italia promuove il benessere alimentare con gli Orti Slow Food

    L’Italia promuove il benessere alimentare con gli Orti Slow Food

    Scuole e comunità italiane si preparano a celebrare il piacere di un’alimentazione sana in occasione della Festa degli Orti di Slow Food, che si svolgerà l’11 novembre 2025, in concomitanza con la festività di San Martino. Quest’anno, il progetto ha ricevuto un riconoscimento dall’ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – ed è stato selezionato per l’ADI Design Index 2025. L’evento coinvolgerà oltre 1500 classi, dagli asili nido fino alle scuole secondarie di primo grado, e 25 comunità che daranno vita a orti e spazi verdi in tutto il territorio nazionale, trasformandoli in centri di incontro, educazione alimentare, gioco e convivialità.

    Il tema della festa: un’educazione alimentare inclusiva

    Il tema di quest’anno, “Vogliamoci bene! L’educazione a una buona e sana alimentazione per tutte e tutti”, sottolinea l’importanza di una dieta corretta e sostenibile. Questo approccio si ispira ai principi del piatto di Harvard, noto come “piatto sano”, che rappresenta un equilibrio ideale tra frutta, verdura, cereali integrali e proteine di qualità. L’obiettivo è affrontare insieme la sfida di adottare uno stile di vita salutare, rendendo il tutto un’esperienza gustosa, curiosa e divertente.

    Il valore degli orti: spazi di pace e creatività

    Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, ha condiviso la sua visione sugli orti, considerandoli non solo luoghi di coltivazione, ma anche spazi di pace e di scambio. “Ho un debole per gli orti, non solo scolastici: li ho sempre considerati luoghi dove, oltre al cibo, si coltiva la pace”, ha affermato. Nappini ha sottolineato che oggi non basta più semplicemente stare insieme; è fondamentale “fare insieme”. Gli orti sono spazi di azione, conoscenza e creatività, dove si preserva la vita e si promuove un legame profondo con l’ambiente.

    Con l’approccio educativo di Slow Food, la Festa degli Orti si propone di sensibilizzare le nuove generazioni sulla sostenibilità e sulla salute, trasformando l’atto di mangiare in un momento di condivisione e di apprendimento. Attraverso attività pratiche e coinvolgenti, i partecipanti potranno scoprire l’importanza di una dieta equilibrata e come questa possa influenzare positivamente il loro benessere e quello del pianeta.

    Il 11 novembre 2025, in concomitanza con la festività di San Martino, si svolgerà la Festa degli Orti di Slow Food, celebrata da scuole e comunità italiane per promuovere un’alimentazione sana. Quest’anno, il progetto ha ricevuto riconoscimenti da ASviS e dall’ADI Design Index 2025, coinvolgendo oltre 1500 classi e 25 comunità nella creazione di orti e spazi verdi. Il tema “Vogliamoci bene!” enfatizza l’educazione alimentare inclusiva, ispirata al “piatto sano” di Harvard, e mira a condividere stili di vita salutari attraverso esperienze gustose e divertenti. Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, ha descritto gli orti come spazi di pace e creatività, dove non solo si coltiva cibo, ma anche relazioni. La festa intende sensibilizzare le nuove generazioni sulla sostenibilità e il benessere, trasformando il momento del mangiare in un’opportunità di apprendimento e condivisone.

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  • Assocaseari festeggia ottant’anni di impegno nel settore caseario

    Assocaseari festeggia ottant’anni di impegno nel settore caseario

    Nell’autunno del 2025, l’Associazione Nazionale dei produttori, Commercianti, Stagionatori, Confezionatori, Importatori ed Esportatori di prodotti lattiero-caseari, nota come Assocaseari, festeggia un traguardo significativo: ottant’anni di attività. Fondata nel settembre 1945, l’associazione ha costantemente lavorato per rappresentare e tutelare gli interessi delle imprese del settore lattiero-caseario. Il presidente Gianni Brazzale ha sottolineato l’importanza del ruolo svolto dall’associazione, evidenziando come essa abbia fornito supporto attraverso rappresentanza, informazione, consulenza e assistenza tecnica in vari ambiti, tra cui normativo, commerciale e tecnologico.

    Il ruolo di Assocaseari nel settore lattiero-caseario

    Assocaseari si è affermata come un punto di riferimento per le aziende operanti nel settore lattiero-caseario in Italia. Negli ultimi ottant’anni, l’associazione ha affrontato sfide significative, come l’evoluzione delle politiche commerciali globali e i cambiamenti nei gusti dei consumatori. In un contesto caratterizzato da incertezze geopolitiche e trasformazioni rapide, le imprese hanno bisogno di un sostegno concreto per navigare le nuove dinamiche di mercato. Brazzale ha evidenziato come l’associazione continui a essere un elemento cruciale per le aziende, offrendo risorse e strumenti necessari per affrontare le sfide attuali e future.

    Il supporto di Assocaseari si estende anche alla promozione della sostenibilità nel settore. Le aziende sono sempre più chiamate a rispondere a una domanda di prodotti che rispettino l’ambiente e il benessere animale. L’associazione ha quindi avviato iniziative volte a sensibilizzare e formare i propri associati su pratiche sostenibili, contribuendo così a una trasformazione positiva del settore lattiero-caseario.

    Il convegno “80 anni con Assocaseari” a Rezzato

    Per celebrare questo importante anniversario, il 25 novembre 2025, si svolgerà il convegno “80 anni con Assocaseari” presso Villa Fenaroli a Rezzato, in provincia di Brescia. Questo evento rappresenta un’opportunità di incontro e confronto tra i principali attori del settore e le istituzioni. Durante il convegno, verranno presentate testimonianze e discussioni sui nuovi scenari del commercio internazionale, sulla sostenibilità e sulle prospettive future del settore lattiero-caseario.

    L’evento è organizzato con il supporto dei Consorzi di Tutela del Grana Padano, Gorgonzola e Provolone Valpadana, che hanno un ruolo fondamentale nella promozione e difesa dei prodotti tipici italiani. Questi consorzi, insieme ad Assocaseari, lavorano per garantire la qualità e la tradizione dei prodotti lattiero-caseari italiani, contribuendo a rafforzare la posizione del settore nel mercato globale.

    Il convegno si preannuncia come un’importante occasione di riflessione e dialogo, in un momento in cui il settore lattiero-caseario è chiamato a rispondere a sfide sempre più complesse e a cogliere opportunità di sviluppo nel panorama internazionale.

    Nel 2025, l’Associazione Nazionale dei produttori, Commercianti e Importatori di prodotti lattiero-caseari, Assocaseari, celebra ottant’anni di attività. Fondata nel 1945, si è affermata come punto di riferimento per il settore lattiero-caseario in Italia, sostenendo le aziende attraverso rappresentanza, consulenza e assistenza tecnica in ambito normativo e commerciale. Il presidente Gianni Brazzale ha evidenziato il supporto concreto fornito dall’associazione, particolarmente importante in un contesto di incertezze geopolitiche e cambiamenti nei gusti dei consumatori. Assocaseari promuove anche la sostenibilità, formando i membri su pratiche ecologiche. Per commemorare il suo anniversario, il 25 novembre 2025 si terrà il convegno “80 anni con Assocaseari” a Rezzato, un’importante occasione di dibattito su commercio internazionale e futuro del settore, organizzato con il supporto dei Consorzi di Tutela dei prodotti lattiero-caseari italiani.

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  • Onu: il cambiamento climatico riduce il rendimento agricolo in 9 nazioni su 10

    Onu: il cambiamento climatico riduce il rendimento agricolo in 9 nazioni su 10

    Nove paesi su dieci si trovano a fronteggiare un concreto rischio di diminuzione dei rendimenti agricoli. Questa preoccupante previsione è emersa da un rapporto del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP), che stima che oltre il 90% delle nazioni del pianeta subirà un calo nella produzione delle proprie colture alimentari entro la fine del secolo. Anche in scenari climatici più favorevoli e attraverso sforzi di adattamento agricolo, la situazione resta critica.

    Analisi dell’undp

    L’analisi condotta dall’UNDP si basa su dati provenienti da 19.000 regioni distribuite in 176 paesi, dimostrando come il cambiamento climatico rappresenti una minaccia diretta per la produttività agricola e, di conseguenza, per il benessere umano a livello globale. “Il cambiamento climatico non è solo una sfida ambientale, ma costituisce una grave crisi di sviluppo“, afferma il documento dell’agenzia ONU. Lo studio ha esaminato sei colture fondamentali: mais, riso, grano, soia, manioca e sorgo. I risultati indicano che per ogni grado Celsius di aumento della temperatura, la produzione globale annuale di queste sei colture potrebbe subire una riduzione del 4,4% rispetto al fabbisogno attuale.

    Impatto negli stati uniti e in altre regioni

    Negli Stati Uniti, il principale produttore mondiale di mais, si prevede che i raccolti possano diminuire fino a un terzo in alcune aree entro la metà del secolo. Anche l’Africa subsahariana e alcune zone dell’Asia risultano particolarmente vulnerabili, in quanto dispongono di risorse limitate per affrontare i cambiamenti climatici. Il Burkina Faso, per esempio, potrebbe vedere una contrazione dei suoi raccolti del 46% entro il 2050. La ricerca mette in evidenza come le regioni costiere siano le più a rischio, poiché il rapido innalzamento del livello del mare potrebbe sommergere vaste aree agricole. Nel sud del Vietnam, si stima che il 6% dei terreni agricoli possa andare perso entro il 2050 se non verranno adottate adeguate misure di protezione delle coste.

    Un rapporto del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) avverte che oltre il 90% dei paesi subirà un calo dei rendimenti agricoli entro la fine del secolo. L’analisi, basata su dati di 19.000 regioni in 176 paesi, evidenzia il cambiamento climatico come una minaccia diretta per la produttività agricola e il benessere umano. Si prevede che, per ogni grado Celsius di aumento della temperatura, la produzione annuale di sei colture fondamentali (mais, riso, grano, soia, manioca e sorgo) possa diminuire del 4,4%. Negli Stati Uniti, i raccolti di mais potrebbero ridursi fino a un terzo in alcune aree entro il 2050. Anche l’Africa subsahariana e zone dell’Asia, come il Burkina Faso, affrontano contrazioni significative. Le regioni costiere sono particolarmente vulnerabili all’innalzamento del livello del mare, con perdite agricole stimate in diverse aree, incluso il sud del Vietnam.

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  • Sostenibilità agricola: l’importanza della genetica per il futuro del settore

    Sostenibilità agricola: l’importanza della genetica per il futuro del settore

    L’applicazione delle scoperte nel campo della ricerca **genetica** per il trattamento di **malattie** umane è ampiamente accettata dall’opinione pubblica, mentre lo stesso non si può dire per l’**agricoltura**. Questo contrasto è stato evidenziato dalla professoressa **Annalisa Polverari** dell’**Università** di **Verona** durante la giornata di studio dal titolo “Razionalizzazione delle attività di controllo dei **parassiti** nelle **colture** e negli **allevamenti**”, tenutasi il 2 maggio 2025 all’**Accademia** dei **Georgofili** di **Firenze**.

    Il caso emblematico del bambino siriano

    Durante l’evento, **Polverari** ha richiamato l’attenzione su un caso noto: un **bambino** siriano affetto da **epidermolisi** bollosa giunzionale, una grave **malattia** genetica che provoca un distacco progressivo della **pelle**. Questo piccolo paziente ha ricevuto un trattamento innovativo mediante **terapia** genica, che ha incluso un **trapianto** di **pelle** geneticamente modificata. La professoressa ha spiegato che il danno genetico delle **cellule** è stato riparato inserendo copie funzionanti dei **geni** difettosi, evidenziando l’efficacia della **tecnologia** genetica nel risolvere problemi complessi.

    La disparità di percezione tra salute umana e agricoltura

    Nonostante i successi nel campo della **medicina**, la percezione del pubblico riguardo all’uso della **genetica** in **agricoltura** rimane ambigua. **Polverari** ha sottolineato che, mentre la società riconosce il valore delle **innovazioni** per la salute umana, la consapevolezza riguardo ai benefici delle **tecnologie** agricole è spesso limitata. Molti **consumatori** non comprendono l’importanza di una produzione agricola **sostenibile**, che può essere ottenuta grazie a innovazioni scientifiche. La professoressa ha avvertito che l’attuale revoca di numerosi **fitofarmaci** tossici ha ridotto la disponibilità di **molecole** attive efficaci, mentre i cambiamenti **climatici** aumentano la pressione di **patogeni** sulle **colture**, rendendo difficile per gli agricoltori mantenere i livelli di produzione e i costi attuali.

    Il ruolo della sostenibilità e della ricerca

    **Polverari** ha affermato che la **sostenibilità** deve diventare una responsabilità condivisa da tutti i **cittadini** e **consumatori**, specialmente in un contesto in cui è necessario produrre di più con meno **risorse**. La professoressa ha enfatizzato l’importanza della **ricerca** nel campo delle **tecnologie** di **evoluzione** assistita (Tea), che possono migliorare i **geni** già presenti nelle **piante**, rendendole più resistenti a stress biotici e abiotici in tempi rapidi. Sebbene le varietà resistenti siano state storicamente create tramite **incroci**, questa pratica richiede tempo, risorsa sempre più scarsa nel mondo moderno.

    L’evento ha messo in luce l’urgenza di un cambiamento di mentalità verso l’adozione di **tecnologie** innovative in **agricoltura**, sottolineando la necessità di un dialogo aperto tra **scienza** e **società** per affrontare le sfide future della produzione alimentare.

    La professoressa Annalisa Polverari dell’Università di Verona ha evidenziato durante un incontro a Firenze il contrasto tra l’accettazione delle innovazioni genetiche in medicina e la loro percezione negativa in agricoltura. Ha citato il caso di un bambino siriano con epidermolisi bollosa giunzionale, trattato con terapia genica che ha riparato il difetto genetico attraverso un trapianto di pelle modificata, dimostrando l’efficacia della tecnologia genetica. Polverari ha sostenuto che, mentre i progressi in salute umana sono riconosciuti, in agricoltura prevale l’ignoranza riguardo ai vantaggi delle innovazioni scientifiche. Ha avvertito che la revoca di fitofarmaci tossici e i cambiamenti climatici aumentano la pressione sui raccolti, complicando la produzione. La sostenibilità deve essere una responsabilità comune, e la ricerca nelle tecnologie di evoluzione assistita è fondamentale per migliorare la resilienza delle piante in tempi rapidi, richiamando l’urgenza di un dialogo tra scienza e società.

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  • Domenica si celebra la Giornata Mondiale dell’Enoturismo, un settore da 2,9 miliardi di euro

    Domenica si celebra la Giornata Mondiale dell’Enoturismo, un settore da 2,9 miliardi di euro

    La promozione dell’enoturismo rappresenta un obiettivo chiave per stimolare opportunità di sviluppo e crescita nel settore vitivinicolo. Questo tema sarà al centro della Giornata Mondiale dell’Enoturismo, che si svolgerà domenica 9 novembre 2025. L’Associazione Nazionale Città del Vino, che comprende oltre 500 comuni italiani con vocazione vitivinicola, sarà protagonista dell’evento, organizzando una serie di iniziative volte a favorire il confronto e la diffusione di informazioni.

    Il valore crescente dell’enoturismo

    L’enoturismo sta vivendo un periodo di espansione continua, con risultati significativi. Secondo l’Osservatorio Nazionale del Turismo del Vino, questo settore ha raggiunto un valore di oltre 2,9 miliardi di euro e ha registrato un incremento del 16% nel 2024 rispetto all’anno precedente. La spesa media per ciascun enoturista si attesta attorno ai 400 euro. Tuttavia, come sottolineato dal presidente di Città del Vino, Angelo Radica, esiste una mancanza di una strategia unitaria per la valorizzazione del settore. La crescita è avvenuta in gran parte in modo spontaneo, grazie all’intraprendenza dei singoli operatori. Radica ha evidenziato la necessità di dare all’enoturismo un ruolo centrale nelle misure di rilancio del comparto vitivinicolo, in occasione del Tavolo convocato dal governo.

    Eventi in programma per la Giornata Mondiale dell’enoturismo

    Tra le iniziative organizzate, il 8 novembre 2025 si terrà a Rauscedo di San Giorgio della Richinvelda, in provincia di Pordenone, un convegno dedicato all’enoturismo, abbinato all’Assemblea delle Città del Vino del Friuli Venezia Giulia. Il giorno seguente, il 9 novembre, si svolgerà un secondo incontro a San Giovanni al Natisone (Udine), promosso dall’associazione in collaborazione con il Distretto del Commercio Friuli Orientale, il Movimento Turismo del Vino, le Donne del Vino e UNPLI. Un evento di particolare rilievo è previsto a Stresa, dove il 9 e 10 novembre al Grand Hotel des Iles Borromées avrà luogo “Taste Alto Piemonte”, la manifestazione più importante dedicata ai vini dell’Alto Piemonte, con la partecipazione delle Città del Vino delle province di Novara, Vercelli e Biella, in sinergia con il Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte.

    Convegno a Firenze sulla rigenerazione urbana

    In aggiunta, il 11 novembre 2025 a Firenze, in occasione di Urbanpromo, manifestazione di riferimento sulla rigenerazione urbana organizzata dall’Istituto Nazionale di Urbanistica e da Urbit, si svolgerà un convegno focalizzato sull’accesso sicuro al cibo e al vino. Questo incontro esplorerà l’evoluzione dell’enoturismo con la partecipazione di esperti, amministratori e docenti universitari. Oltre a Angelo Radica, interverranno Valeria Lingua, responsabile scientifico dell’associazione, e Stefano Stanghellini, presidente onorario dell’Istituto Nazionale di Urbanistica. La collaborazione tra Città del Vino e Urbanpromo si rinnova annualmente, sottolineando l’importanza di un approccio integrato per la valorizzazione dei territori vitivinicoli.

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    La promozione dell’enoturismo è un obiettivo chiave per il settore vitivinicolo, evidenziato dalla Giornata Mondiale dell’Enoturismo del 9 novembre 2025, organizzata dall’Associazione Nazionale Città del Vino. Questo settore è in espansione, con un valore di oltre 2,9 miliardi di euro e un incremento del 16% nel 2024. Nonostante ciò, il presidente Angelo Radica ha sottolineato l’assenza di una strategia unitaria per la valorizzazione dell’enoturismo, che basa la sua crescita sull’intraprendenza individuale. Eventi significativi per la giornata includono un convegno a Rauscedo l’8 novembre e un incontro a San Giovanni al Natisone il 9. Inoltre, il 9 e 10 novembre si svolgerà “Taste Alto Piemonte” a Stresa, dedicato ai vini dell’Alto Piemonte. Infine, il 11 novembre a Firenze ci sarà un convegno su cibo e vino in relazione alla rigenerazione urbana, con la partecipazione di esperti e istituzioni.

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  • Appassimenti aperti: due giorni di celebrazione per la Vernaccia Nera

    Appassimenti aperti: due giorni di celebrazione per la Vernaccia Nera

    La diciottesima edizione di Appassimenti Aperti si svolgerà il 9 e il 16 novembre 2025 a Serrapetrona, un comune in provincia di Macerata, con l’obiettivo di celebrare la Vernaccia Nera, un vitigno autoctono che si estende su una superficie di soli 70 ettari. L’evento promette di attrarre visitatori con gli stand delle aziende vitivinicole locali e una selezione di prodotti tipici.

    Visite alle cantine e navetta gratuita

    Il cuore dell’evento sarà rappresentato dalle visite alle cantine, che resteranno aperte dalle 10 alle 19. Per facilitare gli spostamenti tra le diverse location, a partire dalle 14 sarà disponibile un servizio navetta gratuito. I visitatori avranno l’opportunità di esplorare le cantine e scoprire i segreti della produzione della Vernaccia Nera, un vino apprezzato per le sue caratteristiche uniche.

    In aggiunta, la Chiesa di Santa Maria di Piazza offrirà l’occasione di ammirare opere d’arte recuperate dopo il terremoto, mentre nella Chiesa di San Francesco sarà esposto il polittico “Madonna con Bambino e Santi”, realizzato da Lorenzo D’Alessandro. Queste iniziative non solo arricchiranno l’esperienza dei visitatori, ma contribuiranno anche alla valorizzazione del patrimonio culturale della zona.

    Mostre e attività culturali

    Durante il fine settimana, il Palazzo Claudi ospiterà la mostra “Lo sguardo della luce”, che presenterà le fotografie di Fiorella Sampaolo e le poesie di Davide Rondoni. Gli impianti sportivi “Le Conce” saranno il palcoscenico per la mostra fotografica “Natura e paesaggio”, mentre in via Umberto I si svolgerà una mostra mercato dedicata all’artigianato artistico locale. Queste esposizioni offriranno un’ulteriore opportunità di interazione tra arte, cultura e tradizione, rendendo l’evento ancora più coinvolgente.

    Spettacoli in piazza e organizzazione dell’evento

    Due spettacoli si terranno in piazza Santa Maria: il primo, “Mago per svago”, andrà in scena il 9 novembre, mentre il secondo, “I 4 elementi – a ruota libera”, si svolgerà il 16 novembre. Entrambi gli spettacoli avranno due repliche, programmate per le 16 e le 18.

    La manifestazione è organizzata dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, in collaborazione con la Regione Marche, il Comune di Serrapetrona, la Pro Loco e le cantine produttrici di Vernaccia Nera: Alberto Quacquarini, Fontezoppa, Podere sul Lago, Serboni, Terre di Serrapetrona e Verser. Con un programma ricco di eventi e iniziative, “Appassimenti Aperti” si propone di celebrare non solo il vino, ma anche la cultura e le tradizioni locali, rendendo l’evento un appuntamento imperdibile per gli amanti del buon vino e della bellezza del territorio marchigiano.

    The 18th edition of Appassimenti Aperti will take place on November 9 and 16, 2025, in Serrapetrona, Macerata, celebrating the local Vernaccia Nera grape grown on just 70 hectares. The event will feature local wineries showcasing their products, with cellar tours available from 10 AM to 7 PM and a free shuttle service starting at 2 PM for easy transport between venues. Visitors can explore wine production secrets and enjoy art exhibits, including reconstructed artworks in the Church of Santa Maria di Piazza and a polyptych by Lorenzo D’Alessandro in the Church of San Francesco. Additional cultural offerings include photography exhibitions and a market for local crafts. Two performances will be held in Santa Maria Square, enhancing the festive spirit. Organized by the Marchigiano Institute of Wine Protection along with local entities, Appassimenti Aperti aims to celebrate both wine and the rich cultural heritage of the Marche region.

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  • Il futuro del caffè: esperti internazionali si confrontano alla Fao

    Il futuro del caffè: esperti internazionali si confrontano alla Fao

    Oggi, 5 novembre 2025, esperti del settore agricolo si sono riuniti presso la sede della Fao a Roma per discutere le sfide e le opportunità future legate al caffè. Durante il forum, l’imprenditore triestino Andrea Illy ha sottolineato l’importanza di adottare pratiche agronomiche innovative, come l’uso dell’intelligenza artificiale e le tecniche di agricoltura rigenerativa, per affrontare una crisi sistemica che sta colpendo l’industria del caffè. Secondo Illy, è fondamentale estendere le conoscenze acquisite negli ultimi dieci anni, in particolare attraverso l’Ernesto Illy International Coffee Award, per garantire che l’intero settore possa affrontare le sfide future.

    Annuncio dei vincitori del premio

    Durante l’evento, sono stati rivelati i vincitori dell’Ernesto Illy International Coffee Award per ciascuna delle nove origini che compongono la miscela di illycaffè. I finalisti, ben 27, hanno avuto l’opportunità di essere accolti in Udienza Generale in Vaticano, un momento significativo che ha messo in risalto l’importanza del caffè a livello globale. Il premio “Best of the Best”, che riconosce il miglior caffè tra i vincitori, sarà annunciato durante il gala serale, creando attesa tra i partecipanti e gli appassionati del settore.

    La crisi sistemica del settore caffè

    Il forum ha evidenziato come la crisi che affligge l’industria del caffè sia diventata sistemica nel corso di questo decennio. Le cause principali includono eventi meteorologici estremi nei principali Paesi produttori, la volatilità dei mercati e delle valute, e l’aumento dei costi lungo l’intera filiera. Questi fattori hanno portato i prezzi del caffè a livelli record, mettendo a rischio la stabilità delle comunità di coltivatori. Tuttavia, l’adozione di pratiche di agricoltura rigenerativa ha mostrato risultati promettenti, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale e a migliorare la sostenibilità del settore.

    Impegno dell’Italia per un’economia del caffè sostenibile

    Bruno Archi, Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a Roma, ha espresso l’impegno del paese nel promuovere un’economia del caffè più inclusiva e resiliente. Ha sottolineato l’importanza di garantire che la qualità sostenibile del caffè si sviluppi in sinergia con una stretta collaborazione con i coltivatori. Archi ha affermato che l’Ernesto Illy International Coffee Award rappresenta un punto di riferimento per la produzione sostenibile, e ha esortato a lavorare insieme alla Fao e ad altre agenzie per sviluppare modelli di produzione e consumo più equi e resilienti, a beneficio di tutti gli attori coinvolti nella filiera del caffè.

    Il 5 novembre 2025, esperti del settore agricolo si sono riuniti alla Fao di Roma per discutere le sfide del caffè. Andrea Illy ha enfatizzato l’importanza di pratiche innovative, come l’uso dell’intelligenza artificiale e l’agricoltura rigenerativa, per affrontare la crisi sistemica dell’industria. Durante l’evento, sono stati annunciati i vincitori dell’Ernesto Illy International Coffee Award, che ha incluso 27 finalisti, alcuni dei quali hanno partecipato a un’Udienza Generale in Vaticano. Questa crisi è causata da eventi meteorologici estremi, volatilità dei mercati e costi crescenti, che hanno aumentato i prezzi del caffè e messo a rischio la stabilità dei coltivatori. Bruno Archi, Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite, ha ribadito l’impegno per un’economia del caffè sostenibile e inclusiva, sottolineando l’importanza della collaborazione con i coltivatori per promuovere modelli di produzione equi e resilienti.

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  • Ravioli dal mondo: Eataly Roma Ostiense ospita il festival di cucina internazionale

    Ravioli dal mondo: Eataly Roma Ostiense ospita il festival di cucina internazionale

    Eataly Roma Ostiense si prepara a ospitare un evento unico dedicato ai ravioli e alle loro varianti internazionali. La manifestazione intitolata “Ravioli dal Mondo” si svolgerà al secondo piano della sede romana dal 7 al 9 e dal 14 al 16 novembre 2025, offrendo ai visitatori un percorso gastronomico che celebra le diverse culture culinarie attraverso un alimento amato in tutto il mondo.

    Proposte internazionali: dal Perù all’europa dell’est

    Dalla tradizione gastronomica del Perù arrivano i ravioli artigianali di Ninakilla, preparati con sfoglia naturale e ingredienti ancestrali. I ripieni presentano una varietà che spazia dal manzo con ají panca e ají amarillo, al pollo sfilacciato con sedano e spezie, fino al maiale marinato con zenzero e salsa di soia. Non mancano opzioni vegetariane, con abbinamenti di verdure di stagione e salse tipiche come la huancaína, cremosa e avvolgente, e quella al rocoto, dal sapore vivace e leggermente piccante. Dall’Europa dell’Est giungono i pierogi di Dolce Pierozek, specialità polacche ripiene di ricotta, patate e carne di maiale, serviti tradizionalmente con verza e cipolla fritta.

    Il giro del mondo in un fagottino: italia, asia e sud america

    L’Italia celebra la sua stagione autunnale con i ravioli di Santì – Tradizione Contadina, tra cui i plin di cinghiale e i tortelli di cappone. Dal continente asiatico, Dumpling Bar e Mamaya Ramen offrono deliziosi dumpling cinesi e gyoza giapponesi, ripieni di carne o verdure, da gustare con sakè. Per chi desidera un assaggio della tradizione sudamericana, Ceibo propone empanadas argentine, farcite con carne, pollo o verdure, per un’esperienza autentica della cucina argentina.

    Gelati artigianali e beverage: il completamento dell’esperienza

    I dolci non mancano, con Cremeria Alpi che offre gelati artigianali preparati con ingredienti freschi. La selezione include gusti tradizionali e opzioni vegan. Il percorso gastronomico è completato da una varietà di bevande, tra cui birre del birrificio artigianale Luxna Beer e cocktail di JAS Juice and Sparkling. Il Bar Eataly arricchisce l’offerta con bibite analcoliche, vini al calice e amari.

    Showcooking e musica dal vivo: un evento imperdibile

    L’evento sarà animato da showcooking con chef internazionali. Si parte sabato 8 novembre alle 13.30 con Ana Bordoy di Ninakilla, che presenterà la versione peruviana dei ravioli. Il giorno seguente, domenica 9 novembre, sarà la volta di Eblyn Medina di Ceibo, per un viaggio tra i sapori argentini. Sabato 15 novembre, Alina Stocka esplorerà la tradizione dei pierogi polacchi. Non mancherà la musica live: il 7 novembre Dj Macky animerà la serata, il 8 i Mariachi Sol Mexicano porteranno la musica messicana, mentre il 14 e 15 novembre si esibiranno Funk Pope e BR1J, offrendo un mix di sonorità coinvolgenti.

    Eataly Roma Ostiense ospiterà l’evento “Ravioli dal Mondo” dal 7 al 9 e dal 14 al 16 novembre 2025, dedicato ai ravioli e alle loro varianti internazionali. I visitatori potranno scoprire proposte gastronomiche provenienti da diverse culture, tra cui i ravioli peruviani di Ninakilla, ripieni di carne e opzioni vegetariane, e i pierogi polacchi di Dolce Pierozek. La tradizione italiana sarà rappresentata dai ravioli autunnali di Santì, mentre il continente asiatico proporrà deliziosi dumpling e gyoza. Ceibo offrirà empanadas argentine per un assaggio autentico. L’evento includerà showcooking con chef internazionali e musica dal vivo, con DJ e gruppi che si esibiranno. Ogni giorno sarà inoltre disponibile una selezione di gelati artigianali, bevande e cocktail per completare l’esperienza gastronomica in un’atmosfera festosa.

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  • Eurocamera approva il primo sì alle misure di sostegno per il settore vino

    Eurocamera approva il primo sì alle misure di sostegno per il settore vino

    La Commissione Agricoltura del Parlamento europeo ha approvato un pacchetto di misure di sostegno per il settore vitivinicolo, evidenziando l’esigenza di maggiore tempo e risorse per i viticoltori. La votazione, avvenuta a Bruxelles il 10 ottobre 2025, ha visto 43 voti favorevoli e 2 astensioni. Tra le proposte principali, si trova l’intenzione di rendere più accessibili e comprensibili le denominazioni dei vini a bassa gradazione alcolica o analcolici, suggerendo termini come “alcol free”, “0,0%” e “alcol light”.

    Nuove etichette per i vini analcolici

    Gli eurodeputati hanno raccomandato che il termine “analcolico” venga utilizzato in combinazione con l’indicazione “0,0%” per i vini la cui gradazione alcolica non supera lo 0,05% in volume. Per i prodotti che presentano una gradazione alcolica pari o superiore allo 0,5% e inferiore di almeno il 30% rispetto alla gradazione media della loro categoria, è stato proposto di etichettarli come “a gradazione alcolica ridotta”. Questa iniziativa mira a chiarire e semplificare le informazioni per i consumatori, rendendo più facile la scelta di vini con minore contenuto alcolico.

    Supporto ai viticoltori in situazioni di emergenza

    Un altro aspetto significativo della relazione è la richiesta di un anno aggiuntivo per i viticoltori per piantare o reimpiantare vitigni autorizzati in caso di eventi di forza maggiore, come calamità naturali o epidemie fitosanitarie. Questo provvedimento si propone di offrire un sostegno concreto ai produttori, consentendo loro di riprendersi da situazioni difficili e di continuare a coltivare i loro vigneti senza ulteriori pressioni.

    Interventi tempestivi in caso di crisi di mercato

    La Commissione Agricoltura ha sottolineato l’importanza di azioni rapide per affrontare eventuali perturbazioni del mercato. In tal senso, si è proposta l’assegnazione alla Commissione europea del potere di intervenire immediatamente, che potrebbe includere la sospensione temporanea delle importazioni o l’introduzione di regimi di riduzione volontaria della produzione. Queste misure sono pensate per garantire stabilità al settore vitivinicolo in momenti di crisi.

    Prossimi passi legislativi

    La Commissione ha deciso di avviare colloqui con gli Stati membri dell’Unione Europea sulla versione finale della legislazione. Il mandato per queste trattative sarà presentato nella sessione plenaria del 12-13 novembre 2025 a Bruxelles. Un primo incontro negoziale con il Consiglio dell’Unione Europea è previsto per il 4 dicembre 2025, dove si discuteranno le modalità di attuazione delle misure proposte e si cercherà un accordo che possa soddisfare le esigenze di tutti gli attori coinvolti nel settore vitivinicolo.

    La Commissione Agricoltura del Parlamento europeo ha approvato un pacchetto di misure per supportare il settore vitivinicolo, con 43 voti favorevoli il 10 ottobre 2025. Un elemento chiave è la semplificazione delle denominazioni di vini a bassa gradazione, suggerendo etichette come “alcol free” e “0,0%”. Si raccomanda di utilizzare “analcolico” con “0,0%” per vini sotto lo 0,05% di alcol, e l’etichetta “a gradazione alcolica ridotta” per vini tra 0,5% e una media inferiore del 30%. È previsto un anno supplementare per viticoltori in caso di eventi avversi. La Commissione sottolinea la necessità di azioni rapide in caso di crisi di mercato, delegando poteri alla Commissione europea per interventi immediati. Si prevede un incontro negoziale con il Consiglio dell’Unione Europea il 4 dicembre 2025, per discutere l’attuazione delle misure proposte.

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  • Alla scoperta dell’Irish Coffee: origini, preparazione e abbinamenti consigliati

    Alla scoperta dell’Irish Coffee: origini, preparazione e abbinamenti consigliati

    Bar, mixology e cocktail – Tra i pochi cocktail caldi di fama mondiale, l’Irish Coffee si rivela ideale quando le temperature iniziano a scendere. Questo drink, a base di caffè, whiskey e panna, ha avuto origine per riscaldare i passeggeri di un volo intercontinentale in una fredda serata all’aeroporto in Irlanda.

    Scopriamo la storia, la ricetta e gli abbinamenti perfetti per il “caffè irlandese”.

    La nascita dell’irish coffee

    Secondo la leggenda, l’Irish Coffee venne creato la sera del 25 gennaio 1943 all’aeroporto di Foynes, nei pressi di Limerick, Irlanda. Questo scalo era uno dei pochi in Europa per i voli transatlantici effettuati con idrovolanti. Quella sera, un volo dovette fare ritorno poco dopo il decollo a causa di condizioni meteorologiche avverse. I passeggeri, principalmente americani, stanchi e frustrati, si recarono al ristorante dell’aeroporto per rifocillarsi. Joe Sheridan, responsabile della cucina e del bar, decise di servire loro un mix di caffè caldo, whiskey irlandese, zucchero e panna. Sheridan si ispirò all’usanza irlandese di unire un po’ di whiskey al tè caldo, sostituendo quest’ultimo con il caffè, più gradito agli americani.

    Il risultato fu sorprendente: molti si complimentarono con il barman, il quale, a un cliente che chiese se fosse caffè brasiliano, rispose con ironia: “No, it’s Irish coffee”. Questa definizione divenne nota in tutto il mondo circa un decennio dopo. Inizialmente, la popolarità dell’Irish Coffee rimase limitata alla zona di Foynes, fino a quando nel 1952, Stanton Delaplane, giornalista del San Francisco Chronicle, lo scoprì all’aeroporto di Shannon, dove Joe Sheridan si era trasferito dopo la chiusura dell’idroscalo. Tornato negli Stati Uniti, Delaplane parlò al proprietario del Buena Vista Café di San Francisco, Jack Koeppler, del cocktail. Dopo numerosi tentativi, incluso un viaggio in Irlanda per apprendere la tecnica da Sheridan, Koeppler riuscì a replicare la ricetta, che ben presto divenne un successo in tutto il Paese. Oggi, il Buena Vista Café serve mediamente 2000 Irish Coffee al giorno.

    La ricetta ufficiale dell’irish coffee

    L’International Bartenders Association (IBA) ha incluso l’Irish Coffee nel proprio catalogo durante la prima revisione, avvenuta nel 1986.

    Tecnica: Build
    Bicchiere: Libbey Irish Coffee
    Ingredienti:
    50 ml di whiskey irlandese
    120 ml di caffè
    50 ml di crema di latte
    1 cucchiaino di zucchero

    Preparazione: Iniziare raffreddando lo shaker e agitare a secco la crema di latte per almeno due minuti. Versare nel bicchiere (precedentemente riscaldato con acqua calda) lo zucchero e il whiskey, quindi riscaldare il tutto con il lanciavapore della macchina del caffè. Aggiungere il caffè espresso e mescolare bene. Infine, unire la panna semimontata con un lungo bar spoon, per mantenerla separata dagli altri ingredienti.

    Varianti dell’irish coffee

    Modificando il distillato, l’Irish Coffee ha dato origine a diverse varianti. Ad esempio, il Jamaican Coffee è preparato con rum al posto del whiskey irlandese, il Highland Coffee (o Gaelic Coffee) con scotch whiskey, il Russian Coffee con vodka e il Mexican Coffee con tequila. Un’alternativa estiva è l’Iced Coffee, che utilizza una base di caffè freddo e whiskey, a volte senza panna e con l’aggiunta di Kahlúa.

    Riferimenti cinematografici dell’irish coffee

    La grande popolarità dell’Irish Coffee ha portato a diverse citazioni nel mondo del cinema. Un esempio è la commedia americana “Yours, Mine and Ours” del 1968, diretta da Melville Shavelson e con protagonisti Henry Fonda e Lucille Ball. In una scena ispirata al Buena Vista, il personaggio di Lucille Ball, Helen North-Beardsley, perde una ciglia finta nell’Irish Coffee che tiene in mano, ritrovandola a galleggiare sulla panna. Recentemente, nel 2023, il cocktail ha persino dato il titolo a un cortometraggio scritto, prodotto e diretto da Vikki Beretta, ambientato nella Baia di San Francisco.

    Abbinamenti gastronomici con l’irish coffee

    La dolcezza dell’Irish Coffee si sposa bene con dolci al cioccolato, dessert cremosi come il tiramisù o cheesecake alla vaniglia o al caramello, che richiamano la panna montata del cocktail. Si consiglia anche di abbinarlo a frutti rossi come lamponi, la cui acidità contrasta con il sapore dolce del drink. Alcuni esperti suggeriscono di provare il contrasto tra la dolcezza alcolica dell’Irish Coffee e la sapidità di formaggi erborinati, come Gorgonzola o Stilton, o stagionati, come Parmigiano Reggiano o Cheddar maturo. Un abbinamento interessante può essere quello di servire assaggi di cioccolato fondente con formaggi.

    L’Irish Coffee è un cocktail caldo popolare, nato il 25 gennaio 1943 all’aeroporto di Foynes, Irlanda, per riscaldare i passeggeri di un volo intercontinentale. Creato dal cuoco Joe Sheridan, combina caffè, whiskey irlandese, zucchero e panna, ispirandosi a una tradizione irlandese che unisce whiskey e tè. Inizialmente limitato a Foynes, divenne famoso negli Stati Uniti grazie a Stanton Delaplane, che lo scoprì in Irlanda e lo portò al Buena Vista Café di San Francisco. L’Irish Coffee è ora un classico riconosciuto dall’International Bartenders Association. Può essere variato con rum, scotch, vodka o tequila, e lanciato in abbinamenti gastronomici con dolci al cioccolato e formaggi stagionati. Ha anche ispirato citazioni nel cinema, come nella commedia “Yours, Mine and Ours” e un cortometraggio del 2023. Oggi, il Buena Vista Café serve circa 2000 Irish Coffee al giorno.

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