Autore: fornelliditalia.it

  • International Coffee Forum: conferenza stampa in programma lunedì 10 novembre

    International Coffee Forum: conferenza stampa in programma lunedì 10 novembre

    In vista dell’imminente International Coffee Forum, in programma il 12 e 13 novembre 2025 presso il Centro Congressi dell’Università Federico II di Napoli, si terrà una conferenza stampa di presentazione il lunedì 10 novembre 2025. L’incontro avrà luogo alle 15 nella Sala della Loggia del Maschio Angioino, situato in Piazza Municipio, Napoli. Durante questo evento, verrà rivelato il dettagliato programma della manifestazione, che promette di essere ricca di attività, tra cui workshop interattivi, masterclass, dimostrazioni di latte art, cocktail d’autore e un pastry show con alcuni dei più rinomati professionisti del settore.

    La conferenza stampa offrirà anche un momento di celebrazione per i protagonisti della filiera del caffè, che si sono distinti per il loro impegno nella divulgazione e nello sviluppo del settore. Questi professionisti riceveranno speciali Awards come riconoscimento per il loro contributo significativo.

    L’appuntamento è fissato per il lunedì 10 novembre 2025 alle 15 nella Sala della Loggia del Maschio Angioino, in Piazza Municipio a Napoli. L’organizzazione invita tutti gli interessati a partecipare.

    Dettagli sull’international coffee forum

    L’International Coffee Forum si propone di promuovere il caffè come un patrimonio culturale di rilevanza sia italiana che mondiale. L’evento si caratterizzerà per la valorizzazione delle eccellenze italiane, riconosciute come leader nel settore, e offrirà oltre 30 appuntamenti diversificati. Questi eventi comprenderanno conferenze, laboratori pratici, dimostrazioni dal vivo, assaggi guidati e dibattiti, affrontando questioni di grande attualità.

    I temi trattati spazieranno dall’evoluzione delle pratiche agricole alla salvaguardia dell’ecosistema, dalle applicazioni dell’intelligenza artificiale ai processi produttivi innovativi, e dall’engagement del pubblico alle nuove abitudini di consumo. Si parlerà anche delle dinamiche dei mercati internazionali e dei modelli di riuso delle risorse, nonché del legame tra salute e alimentazione, fino ad arrivare all’importanza culturale e aggregativa di una bevanda capace di unire diverse comunità e fasce d’età.

    Il forum rappresenta un’importante occasione per approfondire le sfide e le opportunità del settore del caffè, con l’obiettivo di stimolare un dialogo costruttivo tra esperti, professionisti e appassionati del mondo del caffè. L’evento si preannuncia come un’importante piattaforma di scambio e crescita per tutti coloro che operano nel campo.

    Il 10 novembre 2025, alle 15, si terrà una conferenza stampa presso la Sala della Loggia del Maschio Angioino a Napoli, per presentare l’International Coffee Forum, in programma il 12 e 13 novembre 2025 all’Università Federico II. L’evento offrirà un ricco programma di attività, tra cui workshop, masterclass, dimostrazioni di latte art e un pastry show con esperti del settore. Durante la conferenza, verranno premiati i professionisti che hanno avuto un impatto significativo sulla filiera del caffè. Il forum si propone di celebrare il caffè come patrimonio culturale, con oltre 30 eventi che tratteranno temi attuali, dall’innovazione nelle pratiche agricole alle dinamiche di mercato, stimolando un dialogo tra esperti e appassionati. L’evento rappresenta un’importante piattaforma per discutere le sfide e le opportunità nel settore del caffè.

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  • L’autunno temperato rallenta l’aumento dei prezzi al mercato, ma i consumi stentano

    L’autunno temperato rallenta l’aumento dei prezzi al mercato, ma i consumi stentano

    I mercati di **frutta**, **verdura** e **pesce** stanno mostrando un **rallentamento** tipico di **novembre**, in attesa delle **festività natalizie**. Questo andamento lento è influenzato anche dalle **temperature** insolitamente elevate che impattano sulla **qualità** e sul **consumo**. Nonostante ciò, i **prezzi** all’ingrosso continuano a registrare un **calo**, come dimostrano i **dati** recenti: il **cavolfiore** bianco ha visto una diminuzione del **12,2%** in una settimana, mentre le **castagne** sono scese del **3,2%** rispetto allo scorso anno. Queste informazioni provengono da **La Borsa della Spesa**, un servizio realizzato da **BMTI**, **Borsa Merci Telematica Italiana** e **Italmercati**, in collaborazione con **Consumerismo No Profit**, con l’obiettivo di garantire un miglior rapporto **qualità-prezzo** e **sostenibilità**.

    Andamento della frutta e verdura

    Tra la **frutta**, i **melograni** continuano a essere consigliati grazie a una **produzione** abbondante, con **prezzi** medi che oscillano tra **1,70** e **1,80 euro** al chilogrammo. La **produzione** di **cotogne** è positiva, con un **prezzo** all’ingrosso di **1,90 euro** al chilogrammo. Inoltre, stanno entrando nel mercato nuove varietà di **mele**, come la **Kissabel**, caratterizzata dalla **polpa** rossa, il cui **prezzo** si attesta intorno ai **2,80 euro** al chilogrammo. Anche se con qualche difficoltà, sono iniziati ad arrivare i primi **agrumi**, che attendono il **freddo** per migliorare la loro **qualità** e **dolcezza**. Le **clementine**, in particolare, presentano **prezzi** variabili tra **0,80 euro** e **1,80 euro** al chilogrammo, a seconda del **calibro**. Le **temperature** sopra la media stanno favorendo un’abbondante **produzione** **orticola**, che si riflette anche nei **prezzi**.

    Prezzi e disponibilità del pesce

    Nel settore **ortofrutticolo**, oltre al **cavolfiore**, che si attesta a **1,20 euro** al chilogrammo, si segnalano anche il **finocchio** a **1,30 euro** al chilogrammo e la **zucca**, che ha visto un **calo** dopo **Halloween**, con **prezzi** che variano tra **0,60** e **1,20 euro** al chilogrammo. Per quanto riguarda il settore **ittico**, la **disponibilità** nei **mercati** è fortemente influenzata dal **prolungamento** del **fermo pesca** nel **Mar Tirreno**, previsto fino al **30 novembre**. Al contrario, il **Mar Adriatico**, con un **ecosistema** differente, offre **prodotti** in piena **stagione**. Le **mazzancolle** e i **calamari** sono venduti rispettivamente a **10 euro** e **18 euro** al chilogrammo. Anche le **triglie** di **fango** risultano convenienti, con **prezzi** che oscillano tra **3** e **4 euro** al chilogrammo, mostrando un **calo** del **9,1%** rispetto alla settimana precedente. Infine, per quanto riguarda i **frutti di mare**, le **vongole lupino** sono consigliate, con **prezzi** che variano tra **4** e **9 euro** al chilogrammo, a seconda della **grandezza**.

    I mercati di frutta, verdura e pesce stanno vivendo un rallentamento tipico di novembre, in attesa delle festività natalizie, influenzato da temperature insolitamente elevate che ne impattano la qualità e il consumo. Nonostante ciò, i prezzi all’ingrosso continuano a diminuire, con il cavolfiore in calo del 12,2% e le castagne del 3,2%. Tra la frutta, i melograni hanno una produzione abbondante, venduti tra 1,70 e 1,80 euro al kg, mentre le clementine variano tra 0,80 e 1,80 euro. Nell’ortofrutticolo, il finocchio costa 1,30 euro e la zucca ha visto un abbassamento dopo Halloween. Per il pesce, l’offerta è influenzata dal fermo pesca nel Mar Tirreno, con mazzancolle e calamari a 10 e 18 euro al kg. Le vongole lupino, invece, variano tra 4 e 9 euro, a seconda della dimensione.

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  • Parte la Carta di Roma: agronomi definiscono le linee guida per il verde

    Parte la Carta di Roma: agronomi definiscono le linee guida per il verde

    Nasce la carta di Roma, un documento fondamentale che stabilisce le linee guida per il lavoro degli agronomi e dei forestali nei prossimi anni. Questo testo, approvato durante il XIX Congresso nazionale del Conaf, si è concluso il 25 gennaio 2025, e rappresenta un impegno concreto per la cura del capitale naturale, dei sistemi produttivi e dei territori. L’assemblea ha accolto con favore questa piattaforma di principi e azioni, sottolineando l’importanza della cultura agronomica e forestale come unione di competenze scientifiche e tecniche. La carta pone particolare enfasi su formazione, qualità delle pratiche, pari opportunità e linguaggio inclusivo, invitando la comunità professionale a svolgere un ruolo attivo nella rigenerazione dei suoli e nell’uso responsabile delle risorse primarie.

    Interventi del presidente del conaf

    Il presidente del Conaf, Mauro Uniformi, ha dichiarato: “Con la carta di Roma approviamo un’agenda condivisa di principi e azioni. Le dichiarazioni diventano responsabilità. Gli agronomi e i forestali rappresentano un’infrastruttura civile essenziale per guidare lo sviluppo sostenibile del territorio e del Pianeta, fondato sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Da domani, questa carta guiderà l’operato dell’ordine nella formazione, nelle alleanze istituzionali e nel servizio ai territori, per costruire un futuro solido“.

    Dibattito sull’intelligenza artificiale

    Il congresso ha anche visto un ampio dibattito sul governo dei dati e sull’intelligenza artificiale come strumenti per migliorare diagnosi, pianificazione e decisioni in agricoltura e nelle foreste. Questo approccio evidenzia l’impegno del Conaf verso una responsabilità generazionale. Tra i partecipanti al dibattito figuravano rappresentanti dell’università Federico II, del centro nazionale agritech, dell’agenzia spaziale italiana e dello european national institute for AI. Un dato significativo emerso dal congresso è che circa il 15% degli iscritti era composto da giovani sotto i 35 anni, a testimonianza dell’attenzione verso il futuro e le nuove generazioni.

    Premiazione dei professionisti

    Durante il congresso, si è svolta anche la cerimonia di premiazione dei professionisti distintisi per il loro impegno, che hanno ricevuto l’onorificenza Conaf, un riconoscimento del valore civile e tecnico della professione. Sei storie diverse sono state celebrate, tutte unite dall’impegno per la qualità dei paesaggi produttivi, la tutela della biodiversità e l’innovazione al servizio delle comunità. Tra i premiati ci sono stati i dottori forestali Orazio Andrich e Anna Maria Scaravella, insieme ai dottori agronomi Michele Candotti, Giuseppe Castellana, Carlo Chiostri e Pierluigi Donna.

    La Carta di Roma, approvata durante il XIX Congresso nazionale del Conaf il 25 gennaio 2025, stabilisce linee guida per agronomi e forestali, impegnandosi per la cura del capitale naturale e dei territori. Sottolinea l’importanza della cultura agronomica e forestale e promuove formazione, qualità delle pratiche, pari opportunità e linguaggio inclusivo. Il presidente Mauro Uniformi ha definito la carta un’agenda condivisa per uno sviluppo sostenibile, enfatizzando la responsabilità degli agronomi nella formazione e nelle alleanze istituzionali. Inoltre, il congresso ha visto un intenso dibattito sull’uso dell’intelligenza artificiale per migliorare le pratiche agricole e forestali, coinvolgendo giovani professionisti, con un 15% di partecipanti sotto i 35 anni. Durante l’evento, sono stati premiati professionisti per il loro impegno nella qualità dei paesaggi, nella biodiversità e nell’innovazione, riconoscendo il valore civile e tecnico della professione.

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  • A Perugia si svolge ‘La festa tra le nuvole’ di Eurochocolate 2025

    A Perugia si svolge ‘La festa tra le nuvole’ di Eurochocolate 2025

    Dal 14 al 23 novembre 2025, il centro storico di Perugia si trasformerà nel palcoscenico della 31/a edizione di Eurochocolate, il festival internazionale dedicato al cioccolato. Con il tema “La festa tra le nuvole”, l’evento sta già riscuotendo un notevole successo, come evidenziato dal patron Eugenio Guarducci, che ha annunciato un “progressivo sold out nelle strutture ricettive” e un aumento del “75% delle richieste da parte dei gruppi”. La presentazione dell’edizione è avvenuta alla presenza dell’assessora regionale Simona Meloni, che si occupa di Politiche agricole e turismo, dell’assessore comunale Andrea Stafisso, responsabile dello Sviluppo economico, e di Simone Fittuccia, rappresentante di Federalberghi Umbria Confcommercio.

    Attività e novità dell’edizione 2025

    Quest’anno, Eurochocolate si fonderà con la Città del Cioccolato, recentemente inaugurata presso l’ex Mercato coperto. I visitatori potranno partecipare a numerose attività e degustare una vasta gamma di prodotti. Tra le novità, spicca lo Spazio nuvola, che sarà allestito in Piazza Matteotti, un’area pensata per coinvolgere tutti i partecipanti in un’esperienza unica e immersiva.

    All’ex Borsa merci verrà realizzato il Nuvolab, un laboratorio interattivo dedicato a bambini e famiglie, dove sarà possibile creare diversi prodotti a tema cioccolato. In Largo della Libertà si troverà l’area Eurochocolate World, promossa da Sviluppumbria, che ospiterà produttori di cioccolato provenienti da diverse parti del mondo, inclusi i rappresentanti colombiani coinvolti nel progetto Agrocadenas. In particolare, il 23 novembre si svolgerà un evento culturale organizzato dal Consolato della Colombia a Roma, con la partecipazione di una delegazione istituzionale.

    Eventi e approfondimenti

    In Piazza Italia si potranno visitare spazi espositivi dedicati a vari programmi europei, con un focus particolare sulla Regione Umbria. Tra i numerosi eventi di approfondimento, spicca il convegno intitolato “Mezzo secolo di testa fra le nuvole: 50 anni di monitoraggio climatico a Perugia e 20 anni della rete nazionale di Linea Meteo“, fissato per il 15 novembre alle 9:30 presso la Sala della Vaccara.

    L’assessora Meloni ha dichiarato che “vivremo una città più vivace e attrattiva”, mentre Stafisso ha sottolineato l’impegno di una “complessa macchina organizzativa” e ha annunciato una crescente sinergia tra il Comune e Eurochocolate per ottimizzare la gestione dei flussi di visitatori, specialmente nei fine settimana. Simone Fittuccia, da parte sua, ha invitato gli albergatori a “puntare sempre più sui grandi eventi”, considerati fondamentali per il territorio di Perugia.

    Dal 14 al 23 novembre 2025, Perugia ospiterà la 31/a edizione di Eurochocolate, un festival internazionale dedicato al cioccolato, con il tema “La festa tra le nuvole”. L’evento sta già attirando un notevole interesse, con un incremento del 75% nelle richieste di prenotazione da parte di gruppi. La manifestazione si unirà alla Città del Cioccolato, offrendo al pubblico attività interattive, tra cui lo Spazio nuvola in Piazza Matteotti e il Nuvolab per bambini all’ex Borsa merci. L’area Eurochocolate World presenterà produttori di cioccolato da tutte le parti del mondo. Un evento culturale colombiano si terrà il 23 novembre, mentre in Piazza Italia ci saranno spazi espositivi sui programmi europei. Il convegno sul monitoraggio climatico a Perugia sarà uno dei principali eventi collaterali. Le autorità locali hanno sottolineato l’importanza di questi eventi per aumentare l’attrattività della città.

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  • Caffè di alta qualità e sostenibile: il Rwanda trionfa al Best of the Best

    Caffè di alta qualità e sostenibile: il Rwanda trionfa al Best of the Best

    Il 2025 ha visto un’importante celebrazione nel mondo del caffè, con la Ngamba Coffee Washing Station, rappresentata da Emmanuel Akiba, che ha ricevuto il prestigioso riconoscimento ‘Best of the Best’ durante l’Ernesto Illy International Coffee Award. La cerimonia di premiazione si è svolta il 2 dicembre a Roma, presso la Galleria Colonna, un evento che ha riunito imprenditori del settore e personalità del mondo dello spettacolo, tra cui l’attrice Claudia Gerini e il regista Francis Ford Coppola. Questo riconoscimento, che celebra i migliori caffè coltivati in modo sostenibile, ha festeggiato i suoi dieci anni di attività, essendo stato istituito nel 2016 come evoluzione del Premio Ernesto Illy de Qualidade do Café para Espresso, lanciato in Brasile nel 1991.

    La giuria e i vincitori

    La giuria internazionale ha selezionato il vincitore tra 27 lotti finalisti provenienti da nove Paesi, tra cui Brasile, Costa Rica, Etiopia, El Salvador, Guatemala, Honduras, India, Nicaragua e Rwanda. In un contesto di crescente attenzione alla sostenibilità, il premio ha messo in evidenza l’importanza di pratiche agricole responsabili. Inoltre, la giuria di consumatori ha conferito il titolo ‘Coffee Lovers’ Choice’ a un caffè di El Salvador, il Finca Villa Mercedes of Agroindustrial Yaya, prodotto da Juan Hosè Herrera.

    Il commento di Andrea Illy

    Andrea Illy, chairman di Illycaffè e co-chair della Regenerative Society Foundation, ha condiviso il suo punto di vista sull’importanza di questo premio. “Dieci anni intensi”, ha affermato, sottolineando come il premio sia nato per promuovere la ricerca della qualità sostenibile e per valorizzare i produttori di caffè, che sono “veramente persone meravigliose”. Illy ha anche evidenziato le difficoltà affrontate nel corso degli anni, inclusi gli impatti della pandemia di Covid-19 e i cambiamenti climatici sempre più evidenti.

    Illy ha spiegato come l’agricoltura rigenerativa non solo consenta di adattarsi a condizioni climatiche avverse, come temperature elevate e siccità, ma contribuisca anche a ridurre l’impatto ambientale della coltivazione del caffè. “Abbiamo avuto la magnifica sorpresa che la qualità è migliorata notevolmente”, ha aggiunto, indicando che negli ultimi due anni i caffè rigenerativi brasiliani hanno ottenuto riconoscimenti significativi. Questo percorso, ha concluso, è stato caratterizzato da sorprese sia positive che negative, ma ha portato a risultati incoraggianti nel settore.

    Impegno verso la sostenibilità

    L’evento di premiazione ha messo in luce non solo l’eccellenza del caffè, ma anche l’impegno crescente verso pratiche agricole sostenibili, un aspetto fondamentale per il futuro dell’industria. Con l’attenzione rivolta alla qualità e alla sostenibilità, il settore del caffè continua a evolversi, rispondendo alle sfide ambientali e sociali del nostro tempo.

    Nel 2025, la Ngamba Coffee Washing Station, rappresentata da Emmanuel Akiba, ha ricevuto il premio ‘Best of the Best’ all’Ernesto Illy International Coffee Award, celebrando dieci anni di eccellenza nel caffè sostenibile. La cerimonia, tenutasi il 2 dicembre a Roma, ha visto la partecipazione di figure illustri come Claudia Gerini e Francis Ford Coppola. La giuria internazionale ha selezionato il vincitore da 27 lotti provenienti da nove Paesi, evidenziando l’importanza di pratiche agricole responsabili. Andrea Illy, chairman di Illycaffè, ha sottolineato come il premio si sia evoluto per promuovere la qualità sostenibile e valorizzare i produttori. Ha anche discusso l’impatto di sfide come la pandemia e i cambiamenti climatici, evidenziando il successo dell’agricoltura rigenerativa nel migliorare la qualità del caffè. L’evento ha messo in risalto l’impegno crescente verso la sostenibilità, essenziale per il futuro dell’industria del caffè.

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  • Partesa Wine Club: un laboratorio innovativo per il vino del domani

    Partesa Wine Club: un laboratorio innovativo per il vino del domani

    Il settore della ristorazione sta vivendo una significativa metamorfosi, con le nuove generazioni che mostrano un approccio più consapevole e responsabile nei confronti del consumo di alcolici. I vini, in particolare, si stanno orientando verso una maggiore freschezza e un carattere distintivo. In questo contesto si è svolto il Wine Club Partesa 2025, che ha avuto luogo il 15 gennaio presso il Convento dei Neveri di Bariano, situato nella provincia di Bergamo. L’evento ha visto la partecipazione di oltre cinquanta cantine, sia italiane che straniere, che hanno interagito con sommelier, giornalisti e professionisti del settore Horeca, discutendo le future tendenze del comparto enologico, dall’eccellenza produttiva a nuovi percorsi formativi e modalità di consumo.

    Un viaggio tra i territori vinicoli

    La manifestazione organizzata da Partesa ha messo in luce la ricchezza del patrimonio vitivinicolo italiano, includendo una gamma di vini che spazia dal Piemonte alla Sicilia. Tra le cantine presenti, si sono distinte realtà come Merotto, San Salvatore 1988, Francesco Bellei, Tenuta Montauto, Ca’ Rugate e Piantate Lunghe, accompagnate da prestigiose etichette internazionali come Drappier, Silver Oak, Château de Fargues, Diebolt-Vallois e Domäne Wachau. Le masterclass condotte da Eros Teboni e Alessandro Rossi hanno riscosso un grande successo, guidando i partecipanti alla scoperta di annate storiche e approfondendo il legame tra terroir, tempo e dynamiche di mercato che influenzano le bottiglie di pregio.

    Strategie per un mercato in cambiamento

    «Il 2025 ha portato con sé sfide significative, caratterizzate da un’evoluzione continua delle abitudini di consumo, un processo che si prevede continuerà anche negli anni futuri», ha affermato Andrea Grimandi, Amministratore Delegato di Partesa. «In questo contesto, la nostra forza risiede nella capacità di adattamento, mantenendo una presenza costante e attenta al mercato, grazie al nostro personale e a iniziative come questa. Stiamo iniziando a percepire segnali di ripresa: il mercato sta recuperando equilibrio e i consumatori stanno attribuendo sempre più valore all’esperienza, alla qualità e all’identità dei prodotti. Partesa è e rimarrà al fianco di produttori, operatori e clienti, evolvendo modelli e formati per anticipare i cambiamenti e supportare la creazione di valore lungo la filiera. Il comparto enologico è centrale nella nostra strategia e continueremo a investire in formazione, innovazione, servizi e momenti di incontro significativi come questo».

    Un consumo più autentico e responsabile

    «Il settore vinicolo sta attraversando una fase di trasformazione che richiede lucidità e apertura», ha dichiarato Alessandro Rossi, National Category Manager Wine di Partesa. «I consumatori oggi cercano vini più autentici, trasparenti e sostenibili, con profili freschi e una gradazione più moderata. Questo cambiamento è il risultato non solo di preferenze di gusto, ma anche di una nuova consapevolezza culturale: si beve meno, ma con maggiore qualità. La ristorazione ha un ruolo cruciale in questa evoluzione, poiché è nei ristoranti che si forma la cultura del vino, grazie a carte più ragionate e inclusive che attraggono anche le nuove generazioni. Con Partesa desideriamo accompagnare questo processo, fornendo ai professionisti del settore strumenti, formazione e un portafoglio che rappresenti il vino come valore, non solo come prodotto».

    Il Wine Club si conferma un’importante piattaforma per lo scambio di idee e la costruzione di relazioni professionali, fungendo da punto di incontro tra produttori e operatori del settore. La qualità si traduce in una visione condivisa per il futuro del vino, con un’attenzione crescente alla sostenibilità, alla consapevolezza e alle persone.

    Il settore della ristorazione sta affrontando una trasformazione significativa, con le nuove generazioni che preferiscono un consumo di alcolici più consapevole. Un esempio è il Wine Club Partesa 2025, svoltosi il 15 gennaio a Bariano, che ha riunito oltre cinquanta cantine italiane e internazionali. L’evento ha messo in risalto l’autenticità e freschezza dei vini, con masterclass che hanno esplorato annate storiche e il rapporto tra terroir e mercato. Andrea Grimandi, CEO di Partesa, ha evidenziato l’importanza di adattarsi ai cambiamenti delle abitudini di consumo, puntando su qualità ed esperienza. Alessandro Rossi, National Category Manager Wine, ha aggiunto che i consumatori cercano vini sostenibili con profili freschi e moderate gradazioni. La ristorazione gioca un ruolo cruciale in questa evoluzione, creando una cultura del vino più inclusiva e attenta alla sostenibilità. Il Wine Club si conferma un’importante piattaforma per connessioni e scambi professionali.

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  • Daebak: il festival coreano debutta al Mercato Centrale di Torino

    Daebak: il festival coreano debutta al Mercato Centrale di Torino

    Un angolo di Corea del Sud si fa spazio nel cuore di Torino. Il 9 novembre 2025, dalle 11 alle 22, Piazza della Repubblica si trasformerà nel palcoscenico di Daebak, il primo festival coreano organizzato da Mercato Centrale Torino. Questo evento promette di offrire un’immersione totale nella K-culture, unendo autentico street food, rituali di bellezza, danze tradizionali e sfide avvincenti per una giornata all’insegna della scoperta e del divertimento.

    L’iniziativa rappresenta un’opportunità unica per avvicinarsi a una cultura vibrante e ricca di sfumature, con un programma che include gastronomia, masterclass specializzate, giochi di squadra e workshop di danza. Ogni attività è pensata per regalare momenti di autentica gioia e apprendimento.

    Daebak: un messaggio di connessione culturale

    Il termine “Daebak” incarna l’essenza delle connessioni umane profonde, diventando il filo conduttore di questa celebrazione. Non si limita a un significato linguistico, ma rappresenta un richiamo all’unità, un abbraccio collettivo che stimola l’autoespressione e promuove il supporto reciproco. È un invito a costruire legami autentici, a coltivare empatia e solidarietà, superando le barriere culturali e sociali per sentirsi parte di un’esperienza più grande e significativa.

    Il Mercato Centrale diventerà per un giorno un palcoscenico di tradizioni, colori e sapori, dove la cultura coreana si manifesterà in tutte le sue forme. L’ingresso agli spazi dedicati sarà gratuito, fatta eccezione per le masterclass, consentendo a tutti di esplorare liberamente la K-culture attraverso una varietà di attività, tra cui cucina, balli, giochi di squadra e trattamenti di bellezza coreana.

    Spazio fare: gastronomia e divertimento

    Nello Spazio Fare al Secondo Piano, gli amanti della gastronomia potranno immergersi nello street food coreano preparato dai migliori chef. Il menù include specialità come il Tteokbokki con salsa piccante di gochujang, il Pageon di verdure, il Bibimbap e il Yangnyeom Chicken, il famoso pollo fritto coreano condito con salsa dolce e piccante.

    Ma l’offerta non si limita alla gastronomia. I partecipanti potranno scoprire il lato ludico della cultura coreana attraverso i giochi organizzati da K-pop Torino e i workshop di ballo proposti da Turinkorea. Per chi cerca emozioni forti, la Squid Game Area offrirà sfide che metteranno alla prova le abilità dei partecipanti, garantendo un’esperienza ricca di adrenalina e intrattenimento.

    Cocktail bar: il market K-pop al Primo Piano

    Al Cocktail Bar al Primo Piano, si troverà un market K-pop, un’area dedicata a serigrafie, abbigliamento e prodotti di bellezza coreani, perfetta per chi desidera portare a casa un pezzo autentico della Corea. Anche in questa zona l’ingresso sarà libero e gratuito, permettendo a tutti di esplorare e scoprire i vari prodotti esposti.

    Masterclass su prenotazione: scoprire la skincare e la cucina coreana

    Le masterclass, disponibili su prenotazione, offriranno esperienze esclusive e formative. Nell’aula didattica, si svolgerà il rituale di skincare coreano curato da Glow Up, con tre appuntamenti programmati: dalle 11.30 alle 12.15, dalle 15.30 alle 16.15 e dalle 17.30 alle 18.00. Queste sessioni saranno dedicate all’apprendimento delle tecniche e dei prodotti tradizionali per la cura della pelle secondo la filosofia beauty coreana.

    Le lezioni pratiche di cucina saranno condotte da Kimchipop (con tre slot: 11-12, 15-16, 18.30-19.30) e Noemi Sciutto (con due appuntamenti: 12-13, 17-18). Durante questi laboratori, si imparerà a preparare specialità come il Kkakdugi e il bibimbap, piatti che raccontano storie di tradizione e convivialità. Il Kkakdugi, con i suoi cubetti croccanti di daikon, e il bibimbap, un’esplosione di colori e sapori, rappresentano non solo un pasto, ma un’esperienza capace di nutrire anima e corpo.

    Un invito aperto a tutti

    L’invito è rivolto a tutti: famiglie, amici e appassionati della cultura coreana sono attesi a questa straordinaria celebrazione. Un’occasione imperdibile per scoprire il fascino autentico della Corea del Sud senza lasciare Torino, vivendo una giornata che promette di lasciare ricordi indelebili e di aprire nuove finestre sulla ricchezza culturale dell’Estremo Oriente.

    Programma e attività di Daebak – festival coreano a Mercato Centrale Torino

    DOMENICA 9 NOVEMBRE dalle 11 alle 22

    • in Spazio Fare al Secondo Piano – ingresso libero e gratuito
      – Street food coreano: bontà culinarie tipiche e tradizionali
      – Giochi coreani a cura di K-pop Torino e workshop di ballo a cura di Turinkorea
      – Squid Game Area: sfide al limite dell’impossibile
    • al Cocktail Bar al Primo Piano – ingresso libero e gratuito
      Market K-pop, serigrafia, abbigliamento, oggettistica e prodotti di bellezza coreani.
    • in Aula Didattica al Primo Piano
      Masterclass di Skincare Coreana a cura di Glow Up: scopri il rituale coreano pensato per la tua pelle attraverso le tecniche e i prodotti tradizionali.
      Tre appuntamenti:
      Dalle 11.30 alle 12.15
      Dalle 15.30 alle 16.15
      Dalle 17.30 alle 18.00

    Per prenotare la masterclass di bellezza:

    • in Scuola di Cucina al Primo Piano
      – Lezioni di cucina coreana con Kimchipop!
      Prepara il Kkakdugi (kimchi daikon), una varietà di kimchi coreano molto popolare, perfetta per l’autunno e l’inverno.
      Due appuntamenti:
      Dalle 12.00 alle 13.00
      Dalle 17.00 alle 18.00

    Per prenotare le masterclass di cucina:

    L’accesso all’evento è libero e gratuito, ad eccezione delle masterclass, che sono a pagamento e su prenotazione.

    Il 9 novembre 2025, Torino ospiterà il festival “Daebak,” un evento dedicato alla cultura coreana, organizzato dal Mercato Centrale. Dalle 11 alle 22 in Piazza della Repubblica, i visitatori potranno immergersi in un’esperienza unica, esplorando street food autentico, rituali di bellezza, danze, giochi di squadra e masterclass. Il festival mira a promuovere connessioni culturali e unità attraverso attività coinvolgenti. Tra le attrazioni, gli amanti della gastronomia potranno gustare piatti tipici come Tteokbokki e Bibimbap, mentre il Cocktail Bar offrirà un mercatino K-pop. Le masterclass, su prenotazione, insegneranno tecniche di skincare e cucina coreana. L’ingresso è gratuito, eccetto per le masterclass, rendendo l’evento accessibile a tutti, famiglie e appassionati. “Daebak” rappresenta un’occasione imperdibile per vivere la ricchezza della cultura coreana senza lasciare Torino, offrendo un giorno di scoperta e divertimento.

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  • Confcooperative presenta un pacchetto vino significativo, ma emergono criticità.

    Confcooperative presenta un pacchetto vino significativo, ma emergono criticità.

    Un significativo progresso ha caratterizzato il settore vitivinicolo europeo, ma permangono alcune criticità. Luca Rigotti, presidente del settore Vitivinicolo di Confcooperative Fedagripesca, ha commentato così le nuove misure approvate dalla Commissione Agricoltura del Parlamento europeo nell’ambito del “Pacchetto vino“. Il 15 gennaio 2025, Rigotti ha sottolineato come la votazione degli emendamenti di compromesso rappresenti un passo fondamentale per la competitività delle aziende cooperative nel settore vinicolo.

    Finanziamenti e promozione del vino

    Rigotti ha accolto con favore l’aumento del finanziamento per i programmi di promozione, che passa dal 50% all’80%. Questa modifica, insieme all’eliminazione del limite temporale per le campagne promozionali destinate a specifici Paesi, offre un segnale concreto di attenzione verso il comparto. La concessione di autorizzazioni al reimpianto per otto anni rappresenta un ulteriore passo verso la stabilità e la prospettiva per i produttori di vino.

    L’introduzione di un’etichetta elettronica è stata vista come un’opportunità per fornire informazioni aggiuntive ai consumatori, mantenendo intatta l’etichetta tradizionale del vino. Inoltre, il riconoscimento di un’assistenza finanziaria dell’Unione Europea fino al 100% dei costi ammissibili per la lotta contro la flavescenza dorata e altre malattie vegetali altamente contagiose è un’altra misura apprezzata da Rigotti.

    Riconoscimento delle cooperative e misure innovative

    Un aspetto innovativo è rappresentato dalla possibilità, per la prima volta, delle cooperative di accedere all’assistenza finanziaria dell’Unione al tasso massimo previsto, paragonabile a quello delle micro, piccole e medie imprese. Rigotti ha evidenziato l’importanza di questo riconoscimento, che sottolinea il ruolo economico e sociale del sistema cooperativo nei territori viticoli.

    Tra le misure più innovative, Rigotti ha citato l’istituzione del sistema di ‘carry over‘, che consentirà agli Stati membri di utilizzare risorse non spese per interventi settoriali negli anni successivi in caso di crisi. Inoltre, l’uso del termine ‘alcol reduced‘ per i vini dealcolati segna un passo verso l’introduzione di una nuova definizione per i vini a bassa gradazione naturale, la quale potrebbe essere inserita nel testo definitivo delle normative.

    Criticità e sfide future

    Tuttavia, Rigotti ha anche segnalato alcune criticità, come la gestione dei rimpianti nelle aree che hanno richiesto misure di crisi, come l’estirpo. Ha evidenziato l’importanza di una copertura con fondi dell’Unione Europea per misure quali l’estirpazione e la distillazione, sottolineando la necessità di valutare queste misure a livello nazionale, tenendo conto delle specificità territoriali.

    Rigotti ha concluso il suo intervento affermando l’impegno a lavorare affinché il testo finale del Pacchetto Vino, attraverso il confronto tra Parlamento, Consiglio e Commissione, riconosca pienamente le specificità del modello cooperativo. Ha ribadito la necessità di dotare le imprese di strumenti efficaci, flessibili e realmente adeguati per affrontare le sfide future del settore vitivinicolo.

    Il settore vitivinicolo europeo ha fatto progressi significativi, ma presenta ancora criticità. Luca Rigotti, presidente del settore Vitivinicolo di Confcooperative Fedagripesca, ha commentato le nuove misure del “Pacchetto vino”, evidenziando l’importanza della votazione degli emendamenti di compromesso per la competitività delle aziende cooperative. La Commissione Agricoltura ha aumentato il finanziamento per i programmi di promozione dal 50% all’80%, eliminando limiti temporali per le campagne verso specifici Paesi. Innovazioni come l’etichetta elettronica e l’assistenza finanziaria fino al 100% contro malattie vegetali sono state accolte positivamente. Un’importante novità è la possibilità per le cooperative di ricevere finanziamenti al tasso massimo. Nonostante ciò, Rigotti ha segnalato sfide, in particolare riguardo alla gestione di interventi di crisi. Ha concluso ribadendo l’importanza di dotare le imprese di strumenti adeguati per affrontare future sfide nel settore.

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  • Omega 3 essenziali per una vita lunga, ma gli italiani ne assumono pochi

    Omega 3 essenziali per una vita lunga, ma gli italiani ne assumono pochi

    Gli acidi grassi Omega 3 rivestono un’importanza cruciale per la salute e la longevità, ma recenti studi evidenziano una significativa carenza di questi nutrienti tra la popolazione italiana. Secondo i dati, i livelli medi di Omega 3 nel nostro Paese si attestano attorno al 4%, ben al di sotto dell’8% raccomandato. Questa informazione è emersa durante la tavola rotonda intitolata ‘Longevità 2.0: tra miti dell’anti-aging e realtà scientifica’, che si è svolta il 12 aprile 2025 a Roma, nell’ambito della Fiera del fare Sanità – Welfair. L’evento ha messo in luce il ruolo cruciale dell’alimentazione nella qualità dell’invecchiamento.

    Il ruolo della nutrizione nella longevità

    Raffaele Migliorini, coordinatore generale medico legale dell’INPS, ha sottolineato l’importanza della nutrizione come variabile controllabile che influisce profondamente sulla qualità della vita durante il processo di invecchiamento. Secondo Migliorini, una regola fondamentale è quella di ridurre l’apporto calorico quotidiano, un aspetto che può favorire il mantenimento delle funzioni vitali nel tempo. La tavola rotonda ha evidenziato come una corretta alimentazione possa non solo contribuire a una vita più lunga, ma anche a un invecchiamento più sano.

    Diete plant-based e longevità

    Ricerche condotte dalle Università di Montreal e Harvard hanno dimostrato che una dieta prevalentemente vegetale, caratterizzata da un bilanciamento adeguato di proteine e grassi di qualità, si presenta come il modello alimentare più efficace per promuovere la longevità. Questo tipo di alimentazione include una moderata quantità di proteine animali (circa un quarto del totale), l’uso di grassi salutari come l’olio extravergine d’oliva, una buona idratazione e un’attività fisica regolare. Gli acidi grassi Omega 3, noti per il loro potere antinfiammatorio, sono fondamentali, ma anche i polifenoli, composti vegetali che supportano i processi biochimici legati alla giovinezza cellulare, giocano un ruolo essenziale. Un’assunzione quotidiana di almeno 500 mg di polifenoli, presenti in alimenti come frutti di bosco, cacao, e frutta colorata, è associata a un invecchiamento più sano.

    Le zone blu e le loro diete

    Le cosiddette zone blu, aree del mondo in cui le persone vivono più a lungo e in buona salute, offrono modelli alimentari da cui trarre ispirazione. Esempi emblematici includono Okinawa in Giappone, Nicoya in Costa Rica e Ogliastra in Sardegna. Le diete di queste regioni condividono una base vegetale ricca di Omega 3 e polifenoli. In Giappone, il tè verde e la curcumina sono fondamentali, mentre in Costa Rica si consumano mango e caffè. In Sardegna, i formaggi ovini forniscono acido linoleico coniugato, un nutriente simile agli Omega 3.

    Alimenti consigliati per una vita sana

    Tra gli alimenti raccomandati dagli esperti figurano mango e papaya, che sono attualmente coltivati anche in Italia. Il mango, in particolare, è stato identificato come un superfood per la longevità, grazie alla sua capacità di ridurre la glicemia e l’infiammazione. Questi frutti non solo arricchiscono la dieta, ma offrono anche benefici significativi per la salute, contribuendo a un invecchiamento più sano e attivo.

    Il dibattito sulla nutrizione e la longevità continua a guadagnare attenzione, sottolineando l’importanza di scelte alimentari consapevoli per migliorare la qualità della vita nel lungo periodo.

    Gli acidi grassi Omega 3 sono essenziali per la salute e la longevità, ma recenti studi rivelano una carenza significativa tra la popolazione italiana, con livelli medi attorno al 4%, ben al di sotto dell’8% consigliato. Questo è emerso durante la tavola rotonda ‘Longevità 2.0’ del 12 aprile 2025, che ha messo in evidenza il legame tra alimentazione e invecchiamento. Raffaele Migliorini ha sottolineato l’importanza della nutrizione controllabile, evidenziando un apporto calorico ridotto come chiave per una vita sana. Ricerche suggeriscono che una dieta prevalentemente vegetale, con bilanciamento di proteine e grassi salutari, è la più efficace per la longevità. Le cosiddette “zone blu”, come Okinawa e Nicoya, mostrano modelli alimentari ricchi di Omega 3 e polifenoli. Alimenti come mango e papaya sono raccomandati per la loro capacità di favorire un invecchiamento sano e attivo, mettendo in luce l’importanza di scelte alimentari consapevoli.

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  • Peste suina: a Lucca oltre 500 partecipanti per rivedere le misure di intervento

    Peste suina: a Lucca oltre 500 partecipanti per rivedere le misure di intervento

    Oggi, 15 gennaio 2025, si è svolta una manifestazione in piazza del Giglio a Lucca, dove circa 500 agricoltori e allevatori suinicoli toscani, rappresentati da Coldiretti, hanno espresso la loro preoccupazione riguardo alla gestione dell’emergenza della peste suina, diffusasi attraverso i cinghiali. La protesta è stata guidata dalla presidente di Coldiretti Toscana, Letizia Cesani, affiancata dai presidenti delle province di Lucca e Massa Carrara, Andrea Elmi e Francesca Ferrari. Secondo quanto riportato dall’associazione, le misure attuate per contrastare i cinghiali sono insufficienti. Le richieste includono interventi più incisivi, come gli abbattimenti e l’installazione tempestiva di gabbie di cattura, nonostante le ordinanze specifiche emesse dal commissario straordinario. Attualmente, 43 comuni toscani si trovano in zona di restrizione a causa della diffusione del virus.

    La partecipazione dei sindaci e dei rappresentanti istituzionali

    Accanto agli agricoltori, erano presenti numerosi sindaci delle province di Lucca e Massa Carrara, insieme a consiglieri regionali e al presidente della provincia di Lucca, Marcello Pierucci. Hanno partecipato anche Raffaella Mariani, presidente dell’Unione dei Comuni della Garfagnana, e Annalisa Folloni, presidente dell’Unione dei Comuni della Lunigiana. Coldiretti ha reso noto che in Toscana sono stati registrati 88 cinghiali morti risultati infetti, di cui quattro nella zona di Piazza al Serchio nelle ultime settimane. Questo dato evidenzia la gravità della situazione e la necessità di un intervento urgente.

    Il rischio per l’industria suinicola toscana

    Tre province sono coinvolte nella crisi: Massa Carrara, Lucca e Pistoia. La diffusione della peste suina rappresenta un pericolo crescente per il settore agricolo. La presidente Cesani ha sottolineato l’urgenza di fermare la diffusione del virus, che, se non controllato, potrebbe avere conseguenze devastanti. I cinghiali, oltre a danneggiare i raccolti e rappresentare un rischio per la sicurezza stradale e pubblica, sono portatori del virus. Sebbene la malattia non sia trasmissibile all’uomo e colpisca solo i suini, non può essere sottovalutata.

    La presidente ha evidenziato che l’epidemia mette a rischio circa 4.000 allevamenti suinicoli e 130.000 capi in tutta la Toscana, colpendo anche filiere di eccellenza come la Cinta Senese e il Prosciutto Toscano, che rappresentano un valore di mercato di circa 50 milioni di euro. Inoltre, molte imprese agrituristiche sono anch’esse minacciate dalla situazione.

    Richieste di intervento e responsabilità istituzionale

    Coldiretti chiede un cambiamento deciso nella gestione delle misure di depopolamento dei cinghiali, come previsto dal piano commissariale. La presidente Cesani ha invitato tutti i soggetti istituzionali, inclusi Regione Toscana, province e ambiti territoriali di caccia, a prendersi le proprie responsabilità. La manifestazione di oggi ha rappresentato un forte appello alla collaborazione e all’azione immediata per affrontare una crisi che, se trascurata, potrebbe avere ripercussioni gravi sull’economia agricola della regione.

    Il 15 gennaio 2025, circa 500 agricoltori e allevatori suinicoli toscani hanno manifestato a Lucca, preoccupati per la gestione dell’emergenza peste suina, diffusasi tramite i cinghiali. Guidati da Letizia Cesani, presidentessa di Coldiretti Toscana, i partecipanti hanno chiesto misure più incisive, come abbattimenti e gabbie di cattura, poiché le attuali non sono sufficienti. Attualmente, 43 comuni toscani stanno affrontando restrizioni e 88 cinghiali infetti sono stati registrati nella regione. L’epidemia minaccia circa 4.000 allevamenti e importanti produzioni locali come la Cinta Senese e il Prosciutto Toscano, con un impatto economico significativo. Coldiretti ha esortato le autorità a un intervento decisivo per affrontare la crisi, evidenziando la necessità di responsabilità da parte della Regione Toscana e delle istituzioni locali. Senza un’azione tempestiva, la situazione potrebbe avere gravi ripercussioni sull’economia agricola toscana.

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