Autore: fornelliditalia.it

  • World Pasta Day: il 25 ottobre si celebra con una maratona sui social media

    World Pasta Day: il 25 ottobre si celebra con una maratona sui social media

    Il 25 ottobre 2025 si svolgerà una maratona social dedicata alla celebrazione della pasta, in occasione della 27esima edizione del World Pasta Day. Questo evento, che si tiene annualmente, si propone di unire appassionati e professionisti del settore in un festeggiamento collettivo della tradizione culinaria italiana.

    Presentazione ufficiale della giornata mondiale della pasta

    La presentazione ufficiale della Giornata Mondiale della Pasta è avvenuta a Roma, dove è stato annunciato l’uso dell’hashtag #WorldPastaDay per promuovere l’iniziativa. Margherita Mastromauro, presidente dei Pastai Italiani di Unione Italiana Food, ha sottolineato l’importanza della pasta per gli italiani, definendola non solo un alimento ma un simbolo di appartenenza e orgoglio nazionale. Secondo Mastromauro, il settore della pasta rappresenta un pilastro dell’economia italiana e della cultura del Paese. Ogni misura che ne limita la competitività sui mercati internazionali è vista come una minaccia non solo per le aziende, ma per l’intero sistema del Made in Italy.

    Contesto geopolitico e significato dell’evento

    Il contesto geopolitico attuale, caratterizzato dal rischio di imposizione di extra-dazi da parte del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, rende questa edizione del World Pasta Day particolarmente significativa. La presidente ha evidenziato come la pasta continui a rappresentare un valore fondamentale per l’Italia, sia sul piano economico che culturale e sociale. Questo evento si propone di tutelare e valorizzare una risorsa che è parte integrante dell’identità italiana.

    Programma della celebrazione e partecipazione globale

    Il programma della celebrazione invita food lover, giornalisti, chef e blogger di tutto il mondo a partecipare attivamente, cucinando il loro piatto di pasta preferito e menzionando gli account social di WeLovePasta.it su piattaforme come Facebook, X e Instagram. L’anno precedente, Unione Italiana Food, in collaborazione con l’International Pasta Organisation, ha registrato oltre 33 mila contenuti sui social media con l’hashtag #WorldPastaDay, tutti ispirati alla pasta, dimostrando così l’ampia partecipazione e l’interesse globale verso questo alimento iconico.

    Il 25 ottobre 2025 si celebra il World Pasta Day con una maratona social per la 27esima edizione. Questo evento annuale riunisce appassionati e professionisti per festeggiare la tradizione culinaria italiana. La presentazione ufficiale a Roma ha visto l’uso dell’hashtag #WorldPastaDay, con Margherita Mastromauro, presidente dei Pastai Italiani, che ha sottolineato il valore della pasta come simbolo di identità e orgoglio nazionale. In un contesto geopolitico caratterizzato da potenziali extra-dazi americani, la giornata assume ulteriore importanza per la cultura e l’economia italiane. L’invito alla celebrazione è rivolto a food lover, giornalisti e chef di tutto il mondo, incoraggiati a cucinare piatti di pasta e condividere sui social. L’anno precedente, oltre 33 mila contenuti con l’hashtag sono stati pubblicati, evidenziando l’interesse globale per questo alimento iconico.

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  • Dalle mele al vino: le aziende italiane si fanno strada in Brasile

    Dalle mele al vino: le aziende italiane si fanno strada in Brasile

    La missione italiana nel settore agroalimentare ha preso forma a San Paolo, Brasile, dove un gruppo di rappresentanti del comparto è giunto per esplorare le opportunità di mercato, le normative per l’export e le preferenze dei consumatori locali. Questo incontro si svolge in un contesto di crescente interesse verso il mercato brasiliano, che rappresenta una delle economie più significative dell’America Latina.

    La delegazione italiana e le aziende coinvolte

    Tra i partecipanti vi sono nomi di spicco come Assica, Assolatte e Assomela, insieme a realtà locali come l’Industria Casearia Raimondi, operante nel Lodigiano, e Monari Federzoni, nota per il suo aceto balsamico di Modena. Anche aziende come Tacchino, specializzata nella produzione vitivinicola nell’Alto Monferrato, e la Cantina viticoltori senesi-aretini hanno preso parte a questa iniziativa. Presenti anche La Pizzeria, specializzata in basi per pizze e pinse, e il Consorzio mele Sud Tirolo, Vog. La rappresentanza italiana è coordinata da Confagricoltura, con il presidente Massimiliano Giansanti, e da Coldiretti, rappresentata da Carmelo Troccoli di Campagna Amica.

    Questa delegazione fa parte di un progetto più ampio, organizzato dal Commissario all’Agricoltura dell’Unione Europea, Christophe Hansen. La missione si estende su quattro giorni e include seminari tecnici che mirano a fornire informazioni sulle normative sanitarie e sul posizionamento dei prodotti agroalimentari sul mercato brasiliano.

    Il contesto del mercato brasiliano

    Il Brasile si posiziona come la più grande economia dell’America Latina, con circa 220 milioni di consumatori su un totale di 270 milioni. Tuttavia, il potenziale del Paese come principale destinazione per l’export agroalimentare dell’Unione Europea è ancora in gran parte inespresso, con solo il 6% del valore totale delle esportazioni europee destinato a questo mercato. Questo rappresenta un’opportunità significativa per le aziende italiane e europee che cercano di espandere la loro presenza oltre i confini europei.

    Il focus di queste discussioni si concentra sull’accordo Mercosur e sulle sue implicazioni per il commercio agroalimentare, insieme alle modifiche apportate nella Politica Agricola Comune europea. La missione di San Paolo rappresenta quindi un passo cruciale per le aziende italiane, che possono trarre vantaggio da un mercato in espansione e da un interesse crescente per i prodotti di qualità provenienti dall’Europa.

    L’evento si configura come un’importante occasione per rafforzare i legami commerciali e per promuovere l’eccellenza dell’agroalimentare italiano, un settore che continua a riscuotere successo a livello internazionale.

    Una missione italiana nel settore agroalimentare si è svolta a San Paolo, Brasile, per esplorare opportunità di mercato, normative per l’export e preferenze dei consumatori locali. Il gruppo, che include rappresentanti di Assica, Assolatte e Assomela, ha coinvolto anche aziende locali come l’Industria Casearia Raimondi e Monari Federzoni. Coordinata da Confagricoltura e Coldiretti, la delegazione fa parte di un progetto più ampio del Commissario all’Agricoltura dell’Unione Europea, Christophe Hansen, e comprende seminari tecnici su normative sanitarie e marketing dei prodotti agroalimentari. Con il Brasile come maggiore economia dell’America Latina, il potenziale per l’export europeo è in gran parte non sfruttato, rappresentando un’opportunità per le aziende italiane. Le discussioni si concentrano sull’accordo Mercosur e sulla Politica Agricola Comune, sottolineando l’importanza dell’evento nel rafforzare i legami commerciali e promuovere l’eccellenza agroalimentare italiana.

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  • Bruxelles presenta un piano per attrarre più giovani nel settore agricolo

    Bruxelles presenta un piano per attrarre più giovani nel settore agricolo

    BRUXELLES, 21 ottobre 2025 – L’Unione Europea ha presentato una nuova iniziativa volta a promuovere il **ricambio generazionale** nel settore **agricolo**, con l’obiettivo di **raddoppiare** entro il 2040 la quota di **giovani agricoltori**, portandola al 24% del totale. Questa **strategia**, che mira a garantire un futuro **sostenibile** per l’**agricoltura europea**, prevede una serie di **misure concrete** da attuare nei vari **Paesi membri**.

    Strategia ue per il ricambio generazionale in agricoltura

    La **Commissione Europea** ha sottolineato l’importanza di investire nei **giovani agricoltori**, raccomandando ai **governi** di destinare almeno il 6% della **spesa agricola** a iniziative a favore delle nuove generazioni. Entro il 2028, ogni **Stato membro** dovrà adottare **strategie nazionali** specifiche che promuovano l’ingresso dei **giovani** nel settore. Tra le **misure proposte**, figurano **incentivi** della **Politica Agricola Comune (Pac)** che possono arrivare fino a 300mila euro per i nuovi agricoltori.

    Questa iniziativa è fondamentale per affrontare la sfida della **sostenibilità** e della **competitività** nel settore agricolo, in un contesto in cui molti agricoltori stanno raggiungendo l’età della **pensione**. La **Commissione Europea** ha evidenziato che il coinvolgimento dei **giovani** è cruciale per garantire l’**innovazione** e la **modernizzazione** delle pratiche agricole.

    Erasmus per giovani imprenditori e piattaforma ‘donne in agricoltura’

    Un aspetto innovativo di questa **strategia** è l’estensione del programma **Erasmus** per **giovani imprenditori** al settore **agricolo**. Questa iniziativa consentirà ai nuovi **agricoltori** di acquisire **competenze imprenditoriali** fondamentali attraverso esperienze pratiche in altri **Paesi europei**. L’obiettivo è quello di favorire lo **scambio di conoscenze** e buone pratiche, contribuendo così a una **crescita sostenibile** del settore.

    In aggiunta, è stata annunciata la creazione della **piattaforma ‘Donne in agricoltura’**, che mira a supportare e promuovere il ruolo delle **donne** nel settore **agricolo**. Questa **piattaforma** offrirà opportunità di **networking**, **formazione** e accesso a **risorse utili** per le **imprenditrici agricole**, contribuendo a ridurre il **divario di genere** nel settore.

    La **strategia** dell’**Unione Europea** rappresenta un passo significativo verso un futuro più **inclusivo** e **sostenibile** per l’**agricoltura**, ponendo l’accento sull’importanza di investire nei **giovani** e nel potenziamento delle **donne** in questo settore cruciale per l’**economia europea**.

    Il 21 ottobre 2025, l’Unione Europea ha lanciato una iniziativa per promuovere il ricambio generazionale nel settore agricolo, con l’obiettivo di raddoppiare la percentuale di giovani agricoltori al 24% entro il 2040. La Commissione Europea ha raccomandato ai governi di investire almeno il 6% della spesa agricola in strategie per facilitare l’ingresso dei giovani. Entro il 2028, ogni Stato membro dovrà adottare piani specifici e possono essere offerti incentivi fino a 300mila euro tramite la Politica Agricola Comune (Pac). Innovativa è l’estensione del programma Erasmus per giovani imprenditori nel settore agricolo, favorendo l’acquisizione di competenze pratiche. Inoltre, è prevista la creazione della piattaforma ‘Donne in agricoltura’ per supportare le imprenditrici. Questa strategia rappresenta un passo verso un’agricoltura più sostenibile e inclusiva, fondamentale per l’economia europea.

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  • Agroalimentare: l’export della Lombardia cresce dell’8,8% nel 2023

    Agroalimentare: l’export della Lombardia cresce dell’8,8% nel 2023

    Le esportazioni dell’agroalimentare lombardo hanno registrato un incremento dell’8,8% nel primo semestre del 2025. Questo dato emerge dal report semestrale realizzato da Unioncamere Lombardia in collaborazione con la Regione. Si tratta di un segnale positivo per il settore, che riflette una situazione di crescita nonostante le sfide economiche attuali.

    Un altro aspetto incoraggiante riguarda il fatturato. Secondo le interviste condotte, il 40% degli operatori ha segnalato una stabilità, mentre il 37% ha indicato un aumento. Al contrario, il 23% ha riportato una diminuzione. Questo quadro evidenzia una diversità di esperienze a seconda del comparto, suggerendo che non tutti i settori stanno vivendo la stessa ripresa.

    Andamento del settore enologico

    Per quanto concerne l’enologia, le prime proiezioni sulla vendemmia indicano un aumento della produzione in Lombardia, dopo il calo registrato nel 2024. Tuttavia, i produttori esprimono preoccupazione per il calo della domanda sia interna che estera. Il settore lattiero-caseario si presenta stabile, supportato da quotazioni elevate per i formaggi, nonostante una diminuzione del 2,2% nella produzione di latte.

    Situazione degli allevamenti e dei cereali

    Nel settore degli allevamenti suinicoli, i prezzi si mantengono sui livelli elevati dello scorso anno. Tuttavia, il comparto delle carni bovine mostra segni di affaticamento, principalmente a causa dell’aumento dei costi per i capi da ristallo. I coltivatori di cereali, invece, hanno riportato rese più elevate rispetto alla situazione critica del 2024. In particolare, per il mais si prevede un significativo aumento della produzione.

    Osservazioni e prospettive future

    L’assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Beduschi, ha sottolineato l’importanza dell’agricoltura lombarda all’interno di un sistema agro-alimentare di rilevanza, evidenziando il suo ruolo come presidio economico e sociale. Ha aggiunto che è fondamentale continuare a sostenere gli agricoltori attraverso scelte concrete, per garantire certezze a chi investe e innova nel settore.

    Gian Domenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia, ha confermato che i risultati attuali testimoniano la solidità del settore agricolo lombardo. Ha attribuito questo successo al crescente apprezzamento dei prodotti di eccellenza lombardi a livello globale. È fondamentale continuare a valorizzare il nostro patrimonio agroalimentare.

    Le esportazioni dell’agroalimentare lombardo sono aumentate dell’8,8% nel primo semestre del 2025, secondo un report di Unioncamere Lombardia e la Regione. Questo segnale positivo riflette una crescita nel settore nonostante le sfide economiche attuali. Circa il 40% degli operatori ha riportato stabilità nel fatturato, mentre il 37% ha notato un aumento, evidenziando esperienze diverse tra i vari comparti. Nel settore enologico, si prevede un incremento della produzione, ma i produttori sono preoccupati per il calo della domanda. Il lattiero-caseario resta stabile, supportato da prezzi elevati, nonostante un lieve calo della produzione di latte. I suini mantengono prezzi alti, ma il comparto bovino mostra segni di affaticamento. Nel campo dei cereali, si registrano rese superiori rispetto al 2024, con un notevole aumento previsto per il mais. Le autorità regionali sottolineano l’importanza di sostenere gli agricoltori per preservare il settore e il suo patrimonio agroalimentare.

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  • Giornata mondiale della pasta: il 96% degli italiani sostiene il Made in Italy

    Giornata mondiale della pasta: il 96% degli italiani sostiene il Made in Italy

    La passione per la pasta continua a crescere a livello globale, nonostante le incertezze economiche. Nel 2024, la produzione mondiale ha raggiunto oltre 17 milioni di tonnellate, con l’Italia che si conferma leader indiscussa, producendo 4,2 milioni di tonnellate. Questo primato è ben noto agli italiani, poiché per il 96,6% di loro la pasta rappresenta un simbolo del Made in Italy nel mondo. Questi dati sono stati resi pubblici in occasione del World Pasta Day 2025, un evento organizzato dall’Unione Italiana Food in collaborazione con l’International Pasta Organisation (Ipo), che si celebra ogni anno il 25 ottobre, rendendo omaggio a un piatto che incarna la condivisione e la convivialità. Gli italiani si confermano i maggiori consumatori di pasta, con un consumo annuale di 23,3 chili pro capite. Tuttavia, quasi il 60% della produzione viene esportato in oltre 200 Paesi.

    Studio sul legame con la pasta

    Durante la presentazione del World Pasta Day presso la Galleria Sordi a Roma, è stato illustrato uno studio demoscopico commissionato dai pastai ad Astraricerche. Questo studio ha analizzato l’orgoglio nazionale degli italiani e il ruolo della pasta nella costruzione del senso di appartenenza. La pasta si colloca tra i primi cinque elementi che rendono gli italiani orgogliosi della loro nazionalità, con una percentuale del 45%. Altri elementi significativi includono i monumenti (84,9%), l’arte (75,8%), i paesaggi naturali (73,6%) e la letteratura (69,2%). Sorprendentemente, la pasta supera in popolarità anche la musica (39,6%), l’opera lirica (34,6%) e lo sport (27,3%). Secondo il 69% degli italiani, quando si parla di Italia, il pensiero va immediatamente alla pasta, evidenziando un legame indissolubile che nel tempo è diventato una questione di identità, precedendo altri simboli come la pizza (64,2%), il vino (27,4%) e i salumi e formaggi (18,4%).

    La passione per la pasta cresce globalmente, con la produzione mondiale che nel 2024 supera i 17 milioni di tonnellate. L’Italia rimane il leader con 4,2 milioni di tonnellate, e il 96,6% degli italiani la considera un simbolo del Made in Italy. Questi dati sono stati presentati durante il World Pasta Day 2025, organizzato dall’Unione Italiana Food e dall’International Pasta Organisation il 25 ottobre, celebrazione di condivisione e convivialità. Gli italiani sono i maggiori consumatori, con un consumo di 23,3 chili pro capite, mentre quasi il 60% della produzione viene esportato in oltre 200 Paesi. Uno studio demoscopico ha rivelato che la pasta è tra i primi cinque motivi di orgoglio nazionale, con il 45% degli intervistati, superando elementi come la musica e lo sport. Il 69% degli italiani associa immediatamente la pasta all’Italia, confermandone il ruolo di simbolo di identità nazionale.

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  • Oil&nonOil: parte a Verona la diciannovesima edizione della fiera

    Oil&nonOil: parte a Verona la diciannovesima edizione della fiera

    Il 22 ottobre 2025, Veronafiere accoglierà la 19/a edizione di Oil&nonOil, un evento di rilevanza cruciale per il settore della distribuzione dei carburanti in Italia e in Europa. Questa manifestazione, che si protrarrà fino al 24 ottobre, vedrà la partecipazione di 120 aziende e marchi, comprendendo i principali attori del comparto. L’area espositiva si estenderà su oltre 8.000 metri quadrati, offrendo un’ampia visibilità ai partecipanti.

    Temi centrali della manifestazione

    Il focus di Oil&nonOil 2025 sarà la transizione energetica e le nuove sfide normative imposte dall’Unione Europea. Il programma include più di 50 convegni e workshop, nei quali si alterneranno rappresentanti delle istituzioni e delle principali associazioni di categoria. L’obiettivo è quello di discutere e approfondire le problematiche attuali del settore, con un’attenzione particolare alle innovazioni e agli sviluppi normativi.

    Settori rappresentati

    La manifestazione abbraccerà una vasta gamma di ambiti legati alla distribuzione dei carburanti. Da un lato, il settore Oil, che comprende la progettazione e costruzione degli impianti, la sicurezza, le installazioni tecniche e i sistemi di gestione dei carburanti. Dall’altro, il settore NonOil, che si occupa di accessori, autolavaggi, vendor, stoccaggio e trasporto di carburante e combustibili. Saranno presenti anche soluzioni legate agli autoveicoli, ai serbatoi e ai carburanti alternativi, nonché al mondo della mobilità elettrica e dei sistemi di ricarica.

    Questa edizione di Oil&nonOil si propone quindi come un’importante occasione di incontro e confronto per tutti gli operatori del settore, in un momento in cui la sostenibilità e l’innovazione tecnologica sono più che mai al centro dell’attenzione.

    Il 22 ottobre 2025, Veronafiere ospiterà la 19ª edizione di Oil&nonOil, un evento chiave per la distribuzione di carburanti in Italia ed Europa, che si svolgerà fino al 24 ottobre. Con la partecipazione di 120 aziende su un’area espositiva di oltre 8.000 metri quadrati, l’evento si concentrerà sulla transizione energetica e sulle sfide normative dell’Unione Europea. Il programma prevede oltre 50 convegni e workshop con rappresentanti istituzionali e delle associazioni di categoria, focalizzandosi su innovazioni e sviluppi normativi. I temi spazieranno dal settore Oil, con progettazione e sicurezza degli impianti, al settore NonOil, che include accessori, autolavaggi e soluzioni per veicoli elettrici. Questa edizione rappresenta un’importante occasione per il confronto tra operatori del settore, in un contesto dove sostenibilità e innovazione tecnologica sono sempre più prioritari.

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  • A Motomundi si discute di clima, ambiente e sostenibilità per il futuro

    A Motomundi si discute di clima, ambiente e sostenibilità per il futuro

    Dal 16 al 19 ottobre 2025, la Toscana ha ospitato la sesta edizione del festival Motumundi, un evento dedicato ai temi del clima e dell’ambiente. Durante questa manifestazione, si è discusso di argomenti cruciali come il futuro dell’agrifood sostenibile, gli effetti dei cambiamenti climatici sulla natura, i dazi nel settore vitivinicolo e l’impatto dei contaminanti emergenti sulla biodiversità marina.

    Importanza del cambiamento culturale

    Il presidente di Motumundi, Roberto Vitale, ha sottolineato l’importanza di un cambiamento culturale per la salvaguardia dell’ambiente. “L’obiettivo del festival è quello di mettere in evidenza la necessità di una transizione verso pratiche più sostenibili, inclusa una produzione energetica responsabile”, ha affermato Vitale.

    Organizzazione e collaborazioni

    L’evento è stato organizzato dalla Vitale Onlus, con il supporto di importanti enti come il Senato della Repubblica, la Camera dei Deputati, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e ha visto la collaborazione della Commissione Europea e dell’Università di Siena. Oltre 30 esperti e relatori hanno partecipato, confrontandosi in diverse località delle province di Siena, Firenze e Arezzo.

    Relatori e partecipanti

    Tra i relatori presenti, si sono distinti nomi come Paola Del Negro, direttrice generale dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale OGS, e Francesca Cigarini, analista politico della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea. Hanno preso parte anche l’astrofisica Anna Gregorio Michelazzi dell’Università di Trieste e l’economista Angelo Riccaboni, presidente della Fondazione PRIMA.

    Tavole rotonde e discussioni

    L’Area di Ricerca di Firenze a Sesto Fiorentino ha ospitato una tavola rotonda dedicata alla meteorologia e alla cooperazione internazionale, mentre al Castello di Albola, situato a Radda in Chianti, si è discusso di vino, dazi e innovazione nel settore vitivinicolo.

    Riconoscimenti e premi

    Motumundi ha rappresentato anche un’importante occasione di riconoscimento. Durante l’evento, l’ingegnere Andrea Antonini, ricercatore del Consorzio LaMMa, ha ricevuto il Quadrifoglio Green, mentre Margherita Vaccari, neolaureata in Agribusiness all’Università di Siena, ha ottenuto il Quadrifoglio Junior. Il Premio Motumundi 2025 sarà assegnato a Erika Coppola, scienziata del Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam (ICTP), in un evento previsto per il prossimo dicembre a Trieste.

    Dal 16 al 19 ottobre 2025, la Toscana ha ospitato il festival Motumundi, dedicato a clima e ambiente. Durante l’evento sono stati affrontati temi come l’agrifood sostenibile, gli effetti dei cambiamenti climatici e l’impatto dei contaminanti sulla biodiversità marina. Roberto Vitale, presidente di Motumundi, ha evidenziato l’importanza di un cambiamento culturale per promuovere pratiche più sostenibili. Organizzato dalla Vitale Onlus, il festival ha ricevuto supporto da enti come il Senato e il Ministero dell’Ambiente, con la partecipazione di oltre 30 esperti, inclusi nomi come Paola Del Negro e Francesca Cigarini. Si sono tenute tavole rotonde su meteorologia e innovazione vitivinicola. L’evento ha anche premiato figure significative: Andrea Antonini ha ricevuto il Quadrifoglio Green, mentre Margherita Vaccari ha ottenuto il Quadrifoglio Junior. Il Premio Motumundi 2025 sarà assegnato a Erika Coppola a dicembre a Trieste.

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  • ‘Calici di Puglia’ e prodotti Igp in mostra a Montecitorio per promuovere il territorio

    ‘Calici di Puglia’ e prodotti Igp in mostra a Montecitorio per promuovere il territorio

    Mercoledì 22 ottobre 2025, la Camera dei Deputati di Roma ospiterà “Calici di Puglia”, un evento di grande rilievo organizzato dall’U.Co.ViP – Unione dei Consorzi di Tutela dei Vini a Denominazione di Origine di Puglia. Questa manifestazione si propone di celebrare le eccellenze vitivinicole e gastronomiche della regione, un’opportunità per mettere in luce il patrimonio culturale e culinario pugliese.

    Protagonisti della serata

    Saranno cinque i consorzi del vino certificato a rappresentare la Puglia durante la serata. Tra questi, il Consorzio del Primitivo di Manduria DOP, il Consorzio di Tutela dei Vini DOC Salice Salentino, il Consorzio di Tutela dei Vini DOC Castel del Monte, il Consorzio di Tutela dei Vini DOC Gioia del Colle e il Consorzio di Tutela dei Vini DOC Brindisi e DOC Squinzano. Ognuno di questi consorzi porterà in scena le proprie specialità, offrendo ai partecipanti un’esperienza enologica unica.

    Un viaggio tra i sapori pugliesi

    Oltre ai vini DOP, l’evento offrirà una selezione di eccellenze gastronomiche pugliesi che accompagneranno le degustazioni. Tra i prodotti in evidenza ci saranno la burrata di Andria IGP, le mozzarelle fresche, il capocollo di Martina Franca IGP, il Pane di Laterza IGP, oltre a specialità come friselle, taralli, fichi mandorlati, focacce, puccette e un’ampia varietà di dolci tipici. L’olio extravergine d’oliva, i confetti di Andria, il cioccolato, il panettone e il pasticciotto completeranno un percorso enogastronomico che esplorerà la Puglia attraverso sapori autentici e tradizioni locali.

    Il valore dell’iniziativa

    L’avvocato Novella Pastorelli, Presidente di U.Co.ViP e del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, ha espresso l’importanza di questo evento. “Ho voluto fortemente promuovere questo evento perché rappresenta un’opportunità straordinaria per far conoscere, a livello istituzionale e non solo, le eccellenze della nostra regione”, ha dichiarato. L’iniziativa mira a favorire il dialogo tra produttori, consorzi ed enti, creando un sistema integrato per valorizzare il territorio pugliese. Pastorelli ha sottolineato la necessità di raccontare non solo la qualità dei vini, ma anche il legame profondo tra questi e l’areale di produzione che conferisce caratteristiche uniche. La passione e l’impegno dei viticoltori sono elementi fondamentali che contribuiscono a rafforzare l’immagine della Puglia, promuovendo alti standard di qualità e unicità, elementi distintivi del Made in Italy nel mondo.

    On October 22, 2025, the Camera dei Deputati in Rome will host “Calici di Puglia,” organized by U.Co.ViP, celebrating Puglia’s wine and culinary excellence. The event features five certified wine consortia, including the Primitivo di Manduria DOP and DOC Salice Salentino, showcasing their specialties for a unique wine experience. Attendees will also enjoy a selection of Puglia’s gastronomic delights, such as burrata, capocollo, and an array of traditional sweets, alongside extra virgin olive oil and local chocolates.

    Lawyer Novella Pastorelli, U.Co.ViP President, emphasized the event’s significance in promoting the region’s quality wines and fostering collaboration among producers and institutions. The initiative aims to narrate Puglia’s rich traditions and strengthen its image globally by highlighting the dedication of local winemakers and the unique characteristics of their products, reinforcing the distinct quality of Made in Italy.

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  • L’erbazzone reggiano si candida per il riconoscimento Igp in Gazzetta Ue

    L’erbazzone reggiano si candida per il riconoscimento Igp in Gazzetta Ue

    L’erbazzone reggiano sta per ottenere un importante riconoscimento come Indicazione geografica protetta (Igp). La domanda di registrazione è stata recentemente pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, come comunicato dalla Regione Emilia-Romagna. Questo passaggio segna l’inizio di un periodo di tre mesi in cui è possibile presentare eventuali opposizioni. Se non vi saranno contestazioni valide, l’erbazzone diventerà la 45esima Dop e Igp della regione.

    Il percorso verso il riconoscimento

    L’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, ha dichiarato che “finalmente è partito il percorso ufficiale di registrazione”. La pubblicazione della domanda sulla Gazzetta Ufficiale europea rappresenta una fase cruciale nel processo di riconoscimento. Ottenere l’inclusione nell’elenco delle Igp europee non è solo un traguardo prestigioso, ma offre anche una protezione significativa per il prodotto tipico. Questo riconoscimento contribuirà a promuovere l’erbazzone, sostenendo i produttori locali e rafforzando l’identità culturale e territoriale della provincia di Reggio Emilia.

    Caratteristiche dell’erbazzone reggiano

    L’erbazzone reggiano è una tipica torta salata che si distingue per il suo ripieno a base di erbe, racchiuso tra due sfoglie di pasta non lievitata. Gli ingredienti principali includono verdure fresche e Parmigiano Reggiano, un formaggio di fama internazionale. La sua preparazione è tradizionale e riflette la cultura gastronomica della zona. La provincia di Reggio Emilia, con i suoi paesaggi e le sue tradizioni culinarie, è l’area designata per la produzione di questo piatto, che rappresenta un simbolo della cucina locale.

    Il riconoscimento come Igp non solo valorizza il prodotto, ma garantisce anche che venga realizzato secondo specifiche modalità tradizionali, tutelando così la qualità e l’autenticità dell’erbazzone reggiano. La comunità locale attende con interesse l’esito di questo processo, che potrebbe portare a una maggiore visibilità e successo per questo piatto emblematico dell’Emilia-Romagna.

    L’erbazzone reggiano sta per ricevere il riconoscimento di Indicazione geografica protetta (Igp), con la domanda ufficialmente pubblicata sulla Gazzetta dell’Unione europea. Inizia così un periodo di tre mesi per eventuali opposizioni; senza contestazioni valide, diventerà la 45esima Dop e Igp dell’Emilia-Romagna. L’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, ha sottolineato l’importanza di questo passo, che non solo conferisce prestigio, ma offre anche protezione al prodotto tipico, sostenendo i produttori locali e rafforzando l’identità culturale della provincia di Reggio Emilia. L’erbazzone è una torta salata tipica, farcita con erbe fresche e Parmigiano Reggiano, simbolo della cucina locale. Il riconoscimento come Igp garantirà qualità e autenticità, riflettendo le tradizioni culinarie della zona. La comunità attende con interesse gli sviluppi di questo processo, che potrà aumentare visibilità e successo per questo piatto emblematico.

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  • Global mixology: il tè matcha entra nei cocktail, il Paradiso presenta la Barcelona Cocktail Fest, cresce l’interesse per il gin di Emma Watson

    Global mixology: il tè matcha entra nei cocktail, il Paradiso presenta la Barcelona Cocktail Fest, cresce l’interesse per il gin di Emma Watson

    Bar, mixology e cocktail – La crescente popolarità del tè matcha giapponese ha invaso il mondo dei cocktail, diventando un ingrediente imprescindibile da Milano a New York. Giacomo Giannotti, noto per il suo locale Paradiso, ha annunciato per il 2026 la prima edizione del Barcelona Cocktail Fest, insieme a Giuseppe Gallo, confermando la città spagnola come un punto di riferimento della mixology europea. Ma non è solo il tè matcha a fare notizia: il gin creato da Emma Watson e suo fratello Alex sta attirando l’attenzione con investimenti significativi, dimostrando che il successo non dipende solo dal nome delle celebrità. Ecco le ultime novità sui cocktail e i distillati secondo le fonti internazionali.

    Tè matcha, il nuovo ingrediente della mixology

    Il tè matcha è diventato un simbolo della mixology moderna. Questa polvere di tè verde, originaria del Giappone, è caratterizzata da un sapore umami e da un contenuto di caffeina inferiore rispetto al caffè. Negli ultimi anni, ha registrato una crescita esponenziale, specialmente nelle metropoli più attente alle tendenze, come Milano e New York, dove le sale da tè matcha proliferano. La sua reputazione di bevanda salutare e l’appeal visivo del suo vivace colore verde hanno contribuito alla sua diffusione. Liz Provencher, in un articolo per Food & Wine, evidenzia come il matcha stia ora trovando spazio anche nella mixology.

    Seppur non sia una novità in assoluto, poiché locali giapponesi come Kanpai e Iyo a Milano, o il rinomato Martiny’s a New York, hanno già offerto cocktail a base di tè matcha, la tendenza si sta espandendo anche a bar non specificamente orientali. Tra i cocktail consigliati ci sono il Matcha Martini (gin, sciroppo di matcha e lime), il Matcho Man (un Mojito reinterpretato con rum, sciroppo di matcha e menta), il Shiso Fancy (sour con vodka, gin e yuzu) e il Nothing in Between (highball con chardonnay e matcha). Anche le aziende stanno rispondendo a questa domanda crescente, introducendo drink pronti a base di matcha sul mercato. Tuttavia, l’aumento della domanda ha portato a una scarsità globale di matcha, facendo lievitare i prezzi.

    Il Paradiso e Giuseppe Gallo presentano la Barcelona Cocktail Fest

    Il Barcelona Cocktail Fest debutterà nel 2026, promosso dal famoso speakeasy Paradiso, gestito da Giacomo Giannotti. Questo locale ha guadagnato notorietà grazie ai riconoscimenti ricevuti, piazzandosi al primo posto nel 2022 e al quarto nel 2025 nella classifica dei World’s 50 Best Bars. L’evento rappresenta un’evoluzione del Paradiso Sustainability Summit, un forum annuale dedicato alla sostenibilità nell’industria dei bar, attivo dal 2022 e che attira esperti del settore da tutto il mondo.

    Il cambio di nome, come riportato da The Spirits Business, riflette una serie di innovazioni, grazie alla collaborazione con ItalSpirits di Giuseppe Gallo, co-fondatore del Roma Bar Show. L’intento è di rendere l’evento accessibile non solo agli addetti ai lavori, ma anche al pubblico, con iniziative e collaborazioni che si svolgeranno in tutta Barcellona, che si sta affermando come capitale europea della mixology. Il festival si terrà il 18 e 19 aprile e avrà come tema “FutureProof – Reimagining the industry for what comes next“, con l’obiettivo di tracciare un futuro sostenibile per il settore.

    Il gin di Emma Watson e Alex Watson conquista il mercato

    Avviato da una piccola startup, Renais Gin sta rapidamente emergendo come un brand di riferimento nel panorama internazionale. Ma cosa rende questo gin britannico così unico in un mercato saturo? Innanzitutto, i fondatori sono Emma Watson, celebre per il suo ruolo in “Harry Potter”, e suo fratello Alex. A differenza di altri distillati associati a celebrità, Renais Gin è il risultato di un impegno autentico della famiglia Watson, che possiede un’azienda vitivinicola in Borgogna. Alex, dopo esperienze nel settore, ha co-fondato Renais Spirits Ltd nel 2023, lanciando un gin che riflette le note dei vini borgognoni.

    Non si tratta quindi solo del “gin di Emma Watson”, ma di un prodotto con una propria identità. Secondo The Drinks Business, la startup ha visto crescere la raccolta di fondi da 437.538 a 3,1 milioni di sterline nell’anno finanziario conclusosi il 31 marzo 2025. Sebbene Emma Watson non ricopra ruoli operativi, il suo coinvolgimento ha contribuito a posizionare Renais come un marchio di gin premium, legato alla tradizione e alla sostenibilità.

    La crescente popolarità del tè matcha giapponese ha rivoluzionato il mondo della mixology, diventando un ingrediente chiave nei cocktail, da Milano a New York. Giacomo Giannotti, del noto speakeasy Paradiso, e Giuseppe Gallo annunciano il debutto del Barcelona Cocktail Fest nel 2026, evidenziando la città come un hub della mixology europea. Il tè matcha, con il suo sapore umami e il colore vivace, sta vedendo un’espansione, anche in bar non orientali, nonostante una crescente domanda che ha portato a una scarsità globale. In un altro sviluppo, il gin Renais, fondato da Emma Watson e suo fratello Alex, sta guadagnando terreno. Questo prodotto si distingue non solo per il nome noto, ma per la qualità e l’autenticità legate alla tradizione vinicola familiare. La startup ha visto un’impressionante crescita, affermandosi come un marchio premium in un mercato competitivo.

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