Autore: fornelliditalia.it

  • ‘Coltiviamo la Pace’: riprende la Camminata tra gli Olivi nel 2025

    ‘Coltiviamo la Pace’: riprende la Camminata tra gli Olivi nel 2025

    La Camminata tra gli Olivi si prepara a celebrare la sua nona edizione con un messaggio forte e chiaro: “Coltiviamo la Pace”. L’evento, che avrà luogo domenica 26 ottobre 2025, coinvolgerà oltre 150 città italiane appartenenti alla rete delle Città dell’Olio. Questa iniziativa, come riportato in una nota ufficiale, rappresenta un gesto simbolico collettivo, in cui tutte le comunità partecipanti pianteranno un olivo, un atto che simboleggia unità, dialogo tra i popoli e speranza per un futuro di pace, in opposizione a tutte le guerre.

    La manifestazione culminerà con una celebrazione speciale l’11 novembre presso il Parco della Pace di Hiroshima, in occasione dell’ottantesimo anniversario del bombardamento atomico. Questo evento non solo ricorda un momento tragico della storia, ma si propone anche di promuovere un messaggio di pace e resilienza.

    Attività e collaborazioni per il 2025

    L’edizione 2025 della Camminata tra gli Olivi è organizzata in collaborazione con Unpli Nazionale, l’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia. Il programma prevede una serie di attività diversificate, tra cui percorsi di trekking, escursioni in bicicletta e a cavallo, degustazioni di olio e prodotti tipici, visite ai frantoi e attività dedicate a bambini, famiglie e giovani. Queste iniziative mirano a far scoprire la civiltà olivicola e il suo patrimonio storico e ambientale, offrendo un’opportunità unica per apprezzare la cultura locale e le tradizioni legate all’olio d’oliva.

    L’iniziativa gode del patrocinio del Mase (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), dell’Enit e della Fif. Il progetto si inserisce all’interno delle celebrazioni per il Giubileo Universale 2025, un evento che sottolinea l’importanza della pace e della cooperazione tra le nazioni.

    Un simbolo di pace e resilienza

    Michele Sonnessa, presidente delle Città dell’Olio, ha dichiarato: “Da Lampedusa a Hiroshima, vogliamo che l’olivo diventi un simbolo universale di pace, resilienza e rinascita”. La Camminata tra gli Olivi di quest’anno rappresenta il cuore di un percorso iniziato con la prima tappa di Girolio d’Italia a Lampedusa il 18 giugno scorso. Questo momento di partecipazione collettiva segnerà la piantumazione di un seme per un futuro migliore.

    L’olivo che crescerà a Hiroshima sarà il risultato di questo impegno condiviso, un albero che affonda le radici nel cuore del Mediterraneo e si estende fino al Giappone, testimoniando la necessità di memoria, dialogo e rinascita per l’umanità.

    L’evento si presenta quindi come un’importante manifestazione di unità e speranza, unendo comunità diverse in un gesto di solidarietà e di costruzione di un futuro di pace.

    La Camminata tra gli Olivi celebra la sua nona edizione con il tema “Coltiviamo la Pace” il 26 ottobre 2025, coinvolgendo oltre 150 città italiane della rete Città dell’Olio. Durante l’evento, ogni comunità pianterà un olivo, simbolo di unità e speranza contro le guerre. La manifestazione si concluderà l’11 novembre al Parco della Pace di Hiroshima, commemorando l’ottantesimo anniversario del bombardamento atomico e promuovendo un messaggio di resilienza. Organizzata con Unpli Nazionale, il programma include attività come trekking, degustazioni di olio e visite ai frantoi, per valorizzare la cultura olivicola. Sostenuta da enti come il Mase e Enit, l’iniziativa è parte delle celebrazioni per il Giubileo Universale 2025. Michele Sonnessa, presidente delle Città dell’Olio, ha sottolineato l’importanza dell’olivo come simbolo di pace e rinascita, unendo diverse comunità in una missione comune per un futuro migliore.

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  • Noam: la birra che si distingue per un centimetro in più conquista i 50 Best Bars

    Noam: la birra che si distingue per un centimetro in più conquista i 50 Best Bars

    Siamo all’Ozone Bar, situato al 118° piano del Ritz-Carlton di Hong Kong, dove il panorama mozzafiato fa da cornice al closing party dei 50 Best Bars 2025. In questo rooftop bar, il più alto della città e tra i più elevati al mondo, si brinda con la birra Noam, un prodotto che ha già catturato l’attenzione di molti. Durante l’evento, ho avuto l’opportunità di incontrare Andrea Villa, Commercial Director di Noam GMBH, e ho deciso di approfondire la conoscenza di questo brand.


    Vista dall’Ozone Bar

    Un design distintivo per una birra unica

    Noam è un marchio di birra che ha visto la luce nel 2015, ma si distingue per la sua volontà di non seguire le tendenze. La bottiglia da 34 cl, un centimetro cubico in più rispetto alla misura standard, è già un elemento distintivo. “Un errore diventato firma,” racconta Villa, spiegando che il collo della bottiglia era stato progettato per una capienza di 33 cl, ma il fondatore ha deciso di non modificarlo, aggiungendo un cl in più. Questo gesto ha dato vita a un’identità unica per il prodotto.

    Un marchio tedesco con un respiro globale

    La birra Noam è di origine tedesca, ma ha un’anima che abbraccia il mondo. “È pensata per chi cerca bellezza oltre al gusto,” afferma Villa, sottolineando l’ambizioso obiettivo di diventare un brand globale entro il 2028. “L’America rappresenta il prossimo grande passo,” continua, evidenziando l’importanza di avere un distributore che creda nel prodotto e che non lo releghi in un catalogo affollato.

    Essere unici nel mercato

    Nel settore della distribuzione, Noam adotta una strategia ben definita. Villa afferma: “Scegliere il partner giusto è fondamentale. Non è necessario che sia il più grande, ma deve essere il più adatto.” La regola è chiara: non affidarsi a chi ha già diversi prodotti simili, per evitare di diventare invisibili. L’obiettivo è diventare “la birra del distributore”, piuttosto che una delle tante.

    Collaborazione strategica con The World’s 50 Best

    La partnership con The World’s 50 Best è parte di una strategia più ampia. L’accordo, che ha una durata di tre anni, copre Asia, Europa e il circuito globale. Villa chiarisce che il primo anno è dedicato alla comprensione delle dinamiche del mercato, il secondo all’implementazione delle strategie e il terzo alla consolidazione. “Se vuoi competere a livelli elevati, devi avere una presenza duratura,” aggiunge.

    Controllo del valore e della narrazione

    Nel settore della birra premium, mantenere il valore è una sfida quotidiana. “Evitando i marketplace, preveniamo guerre di prezzo,” spiega Villa, evidenziando l’importanza di vendere esclusivamente tramite il proprio e-commerce per controllare il messaggio e l’esperienza d’acquisto. Anche sui social media, Instagram è il canale principale, utilizzato per raccontare non solo la birra, ma l’intero universo che la circonda.

    Una visione globale da una realtà compatta

    Pur avendo un respiro internazionale, Noam mantiene una struttura snella. Il birrificio, moderno e all’avanguardia, ha una capacità produttiva di 2 milioni di bottiglie ogni due settimane. Villa sottolinea che, nonostante le dimensioni contenute, il team ha idee chiare e la direzione è familiare.

    Verso una birra analcolica senza compromessi

    Tra i progetti futuri c’è anche una versione analcolica della birra, che verrà lanciata solo quando sarà perfetta. Villa afferma: “Non possiamo permetterci un prodotto che non rispetti la nostra identità. Se l’analcolica non riesce a mantenere gli stessi standard, non ci interessa.” Nel frattempo, continuano le collaborazioni con il mondo del design e della moda, con eventi come Wallpaper Magazine e la Fashion Week.

    L’Ozone Bar, al 118° piano del Ritz-Carlton di Hong Kong, ha ospitato il closing party dei 50 Best Bars 2025, dove è stata presentata la birra Noam. Fondato nel 2015, il brand tedesco si distingue per una bottiglia da 34 cl, frutto di un errore voluto dal fondatore, che ne ha forgiato l’identità unica. Andrea Villa, Commercial Director, punta a rendere Noam un marchio globale entro il 2028, mirato in particolare al mercato americano. La strategia di distribuzione è essenziale, evitando partner con prodotti simili per non svanire nel mercato. In collaborazione con The World’s 50 Best, Noam seguirà un percorso triennale per affermarsi a livello internazionale. Villa sottolinea l’importanza di mantenere il valore evitando i marketplace e proponendo vendite dirette. Tra i progetti futuri c’è una birra analcolica, che sarà lanciata solo se rispetterà gli standard del brand, mentre continuano collaborazioni con design e moda.

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  • Battaglia (Assica): opportunità di mercato e sicurezza dal Mercosur

    Battaglia (Assica): opportunità di mercato e sicurezza dal Mercosur

    La rappresentante di Assica, Giada Battaglia, ha espresso il forte sostegno dell’associazione per la stipula di accordi di libero scambio tra l’Unione Europea e i Paesi terzi. Durante una missione in Brasile, il 22 gennaio 2025, Battaglia ha sottolineato come tali accordi siano fondamentali per stabilire contesti normativi stabili e certi per gli scambi internazionali. Ha evidenziato che le misure sanitarie adottate dai Paesi firmatari devono essere proporzionate e scientificamente giustificate, evitando che diventino barriere commerciali.

    Assica e l’accordo con i paesi del mercosur

    Assica, l’Associazione degli industriali delle carni e dei salumi, ha accolto con favore l’Accordo con i Paesi del Mercosur, che include Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay. Secondo Battaglia, questo accordo non solo crea nuove opportunità commerciali, ma si impegna anche a garantire elevati standard di sicurezza alimentare e protezione dei consumatori, elementi cruciali per il settore, che pone la qualità e la sostenibilità al centro delle sue attività.

    Incontro con il commissario europeo all’agricoltura

    Durante l’incontro con il Commissario Europeo all’Agricoltura, Christophe Hansen, Battaglia ha espresso soddisfazione per le misure a tutela delle Indicazioni Geografiche, che rappresentano un aspetto distintivo della salumeria italiana. Ha auspicato che il processo di approvazione dell’accordo si concluda al più presto, in modo da poter sfruttare le opportunità offerte, in particolare l’istituzione di contingenti a dazio agevolato per l’importazione di carni bovine nell’Unione Europea. Questa misura è particolarmente importante, considerando la riduzione della disponibilità di carni destinate all’industria negli ultimi due anni, dovuta all’introduzione di nuove normative e alla diffusione di malattie veterinarie in Europa.

    Il futuro dei rapporti tra unione europea e paesi sudamericani

    Battaglia ha concluso affermando che l’accordo con il Mercosur segna l’inizio di una nuova era nei rapporti tra l’Unione Europea e i Paesi sudamericani, sottolineando l’importanza di consolidare la cooperazione, promuovere gli scambi e favorire la condivisione di regole comuni che possano avvantaggiare le aziende europee e italiane.

    Giada Battaglia, representative of Assica, voiced strong support for free trade agreements between the European Union and third countries during her mission in Brazil on January 22, 2025. She emphasized that such agreements are crucial for establishing stable regulatory contexts for international trade, advocating for proportionate and scientifically justified sanitary measures to prevent them from becoming trade barriers. Assica welcomed the Mercosur Agreement, involving Brazil, Argentina, Uruguay, and Paraguay, noting that it creates commercial opportunities while ensuring high food safety and consumer protection standards, essential for the sector’s focus on quality and sustainability. In a meeting with European Agriculture Commissioner Christophe Hansen, Battaglia expressed satisfaction with protection measures for Geographic Indications, which are vital in Italian cured meat. She highlighted the urgency of finalizing the agreement to capitalize on opportunities, such as reduced tariff quotas for beef imports into the EU, crucial due to declining meat supplies over recent years. She concluded that the Mercosur agreement initiates a new era for EU-South American relations.

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  • A Sansepolcro debutta B.E.V.I.: un racconto di vino, arte e tradizioni

    A Sansepolcro debutta B.E.V.I.: un racconto di vino, arte e tradizioni

    Il 25 e 26 ottobre 2025, la città di Sansepolcro si prepara a ospitare un evento innovativo dedicato al mondo del vino, il B.E.V.I. – Borgo Eccellenze Vinicole Italiane. Questa manifestazione riunirà grandi aziende vinicole e realtà emergenti, creando un’atmosfera che riflette l’identità culturale e storica del luogo, ricca di arte e tradizioni.

    Un programma ricco di eventi

    L’evento si distingue per un programma variegato che coinvolge piazze, logge, musei e botteghe. La selezione delle cantine è affidata a Luca Gardini, una delle figure più rispettate della critica enologica italiana, che porterà in città circa 100 aziende, dalle icone del settore a nuove realtà. Gardini condurrà due masterclass: una al mattino incentrata su Barolo, Brunello e Barbaresco, e l’altra in serata dedicata ai Supertuscan. Queste sessioni rappresentano un’opportunità per elevare il confronto e offrire una visione approfondita delle varietà vinicole.

    Focus sul territorio e i protagonisti locali

    Un protagonista di spicco di questa manifestazione è Tommaso Inghirami, un imprenditore di 35 anni che ha recentemente ricevuto il titolo di Giovane Imprenditore dell’anno ai Food and Travel Italia 2025 Reader Awards per il suo lavoro di rilancio della Fattoria di Grignano. Inghirami ha deciso di investire nella viticoltura della Valtiberina, recuperando vigne storiche tra Anghiari e Sansepolcro. “Credo molto nella viticoltura della Valtiberina, specie ora che il clima ha reso quest’area più fresca e adatta a diverse varietà”, ha affermato, evidenziando l’importanza di raccontare e valorizzare il territorio.

    La domenica si concentrerà al Borgo Palace Hotel con il B.E.V.I. Grand Tasting dalle 12:00 alle 20:00, dove produttori e territori si racconteranno in prima persona attraverso assaggi che delineeranno una chiara geografia dell’enologia italiana. Le masterclass di Gardini si terranno alle 11:00 e alle 20:00, mentre uno spazio gastronomico sarà dedicato alla brigata di Pipero Roma, che proporrà uno show cooking sulla carbonara e altri piatti tipici romani.

    Con un’impostazione curatoriale ben definita e un coinvolgimento attivo della comunità locale, il B.E.V.I. rappresenta un’opportunità per Sansepolcro di raccontare il vino in chiave contemporanea, dimostrando come questo territorio possa avere un ruolo di primo piano nel panorama viticolo italiano.

    Informazioni e prenotazioni

    I biglietti per il B.E.V.I. – Borgo Eccellenze Vinicole Italiane saranno disponibili durante i giorni dell’evento e attraverso il circuito TicketOne. Per ulteriori informazioni e prenotazioni, è possibile visitare il sito ufficiale all’indirizzo www.ticketone.it/eventseries/bevi-2025-39855.

    On October 25-26, 2025, Sansepolcro will host the B.E.V.I. – Borgo Eccellenze Vinicole Italiane, an innovative wine event showcasing renowned and emerging wineries. The program spans various venues, including squares, museums, and shops, curated by esteemed wine critic Luca Gardini, featuring around 100 wineries. Gardini will lead two masterclasses: one on Barolo, Brunello, and Barbaresco, and the other on Supertuscans, offering deep insights into Italian wine varieties.

    Highlighting the local scene, entrepreneur Tommaso Inghirami, awarded “Young Entrepreneur of the Year” at the Food and Travel Italia 2025 Reader Awards, emphasizes the potential of Valtiberina’s viticulture. The event culminates in the B.E.V.I. Grand Tasting at the Borgo Palace Hotel, running from noon until 8 PM, where attendees can sample various wines. Culinary experiences will also be offered, including a special cooking demonstration by Rome’s Pipero. Tickets are available on-site and via TicketOne for further details.

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  • Al supermercato le penne superano in vendite gli spaghetti più amati

    Al supermercato le penne superano in vendite gli spaghetti più amati

    Agli italiani la pasta piace, e questo è un dato di fatto. Dal tardo Ottocento, essa è diventata uno dei simboli della tradizione culinaria del Paese. Le abitudini di acquisto nei supermercati confermano questa passione, rivelando alcune curiosità. Secondo un’analisi condotta da Coop Alleanza in vista del Pasta Day del 25 ottobre 2025, il tipo di pasta più venduto è rappresentato dalle penne, sia lisce che rigate, che superano persino gli spaghetti.

    Vendite di pasta nei supermercati

    Nel corso del 2024, nei punti vendita della cooperativa, sono state vendute ben 55,5 milioni di confezioni di pasta, generando un fatturato di 70,7 milioni di euro. La maggior parte delle vendite riguarda la pasta secca di semola, con 38,2 milioni di confezioni, in particolare le paste corte, che non superano i sette centimetri. Tra queste, le penne si posizionano al primo posto, con 5,6 milioni di confezioni vendute, di cui il 76% sono rigate. Le penne, che nel 2020 durante l’emergenza sanitaria erano tra i pochi formati disponibili sugli scaffali, continuano a dominare il mercato. Seguono i fusilli, con 3,1 milioni di confezioni, e i rigatoni, con 1,4 milioni.

    Vendite di pasta allungata

    Per quanto riguarda la pasta allungata, sono stati venduti 9,4 milioni di confezioni, di cui 4,1 milioni sono di spaghetti, con il 32% di questi a marchio Coop. Altri formati venduti includono linguine e spaghetti, rispettivamente con 1,1 milioni e 1 milione di confezioni.

    Vendite di pasta all’uovo

    Le vendite di pasta all’uovo non sono da meno, con 6,1 milioni di confezioni, di cui 3,1 milioni sono formati lunghi, tra cui 1,2 milioni di tagliatelle. I formati corti ammontano a 330 mila confezioni.

    Vendite di pasta fresca

    La pasta fresca ha registrato vendite totali di 11 milioni di confezioni, con la pasta ripiena che si distingue nettamente, totalizzando 5,4 milioni di vendite. Di queste, 1,8 milioni sono tortellini, 1 milione sono ravioli e 350 mila cappelletti, con una netta preferenza per le varianti ripiene di carne, pari a 1,4 milioni, e prosciutto crudo, con 1,3 milioni. Gli gnocchi seguono con 2,4 milioni di confezioni vendute.

    Tendenze di vendita online

    Le vendite attraverso il servizio di vendita online Easycoop mostrano tendenze leggermente diverse. Qui, il 73% degli acquisti riguarda la pasta di semola, seguita dalla pasta fresca con il 20% e dalla pasta all’uovo con il 7%. In generale, quasi il 40% degli acquisti è rappresentato da prodotti a marchio Coop, evidenziando la preferenza dei consumatori per articoli di qualità e convenienza.

    La pasta è un simbolo della tradizione culinaria italiana dal tardo Ottocento e continua a essere molto amata. Nel 2024, nei supermercati Coop, sono state vendute 55,5 milioni di confezioni di pasta, generando un fatturato di 70,7 milioni di euro. Le penne, rigate e lisce, sono il formato più venduto, con 5,6 milioni di confezioni, seguite dai fusilli (3,1 milioni) e dai rigatoni (1,4 milioni). La pasta allungata ha registrato 9,4 milioni di vendite, con 4,1 milioni di spaghetti. La pasta all’uovo ha raggiunto 6,1 milioni di confezioni, mentre la pasta fresca ha totalizzato 11 milioni, con i ripieni che dominano, in particolare tortellini e ravioli. Le vendite online mostrano tendenze simili, con il 73% delle vendite riguardanti la pasta di semola, evidenziando la preferenza per prodotti di marca Coop.

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  • World Pasta Day: il 25 ottobre si celebra con una maratona sui social

    World Pasta Day: il 25 ottobre si celebra con una maratona sui social

    Il 25 ottobre 2025, si svolgerà una maratona social dedicata alla celebrazione della pasta in tutto il mondo, in occasione della ventisettesima edizione del World Pasta Day. L’evento, presentato a Roma, si caratterizzerà per l’uso dell’hashtag #WorldPastaDay, che accompagnerà le varie iniziative online.

    Il valore della pasta per l’italia

    Margherita Mastromauro, presidente dei Pastai Italiani di Unione Italiana Food, ha sottolineato l’importanza della pasta per gli italiani, descrivendola come un simbolo di appartenenza e orgoglio nazionale. Secondo Mastromauro, il settore della pasta rappresenta un pilastro fondamentale dell’economia italiana e della sua identità culturale. Ha avvertito che ogni misura che compromette la competitività della pasta sui mercati internazionali può costituire una minaccia non solo per le aziende del settore, ma per l’intero sistema del Made in Italy. In un contesto geopolitico complesso, segnato da possibili extra-dazi imposti dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, la ventisettesima edizione del World Pasta Day acquista un significato simbolico rilevante. Questo evento serve a ricordare il ruolo cruciale che la pasta ha avuto e continua ad avere in Italia e nel mondo, sia dal punto di vista economico che culturale e sociale. Mastromauro ha concluso esprimendo la necessità di tutelare questo valore e risorsa.

    Coinvolgimento globale nella celebrazione

    La celebrazione di quest’anno invita food lover, giornalisti, chef e blogger di tutto il mondo a partecipare attivamente, condividendo sui propri profili social il loro piatto di pasta preferito. Gli utenti sono incoraggiati a menzionare gli account di WeLovePasta.it su piattaforme come Facebook, X e Instagram. Secondo quanto riportato da Unione Italiana Food, che organizza l’evento insieme a Ipo – International Pasta Organisation, nel 2024 sono stati pubblicati oltre 33.000 contenuti sui social media utilizzando l’hashtag #WorldPastaDay, tutti ispirati alla pasta.

    Un momento di festa e condivisione

    L’iniziativa si preannuncia come un grande momento di festa e condivisione, capace di unire appassionati della pasta da ogni parte del globo, celebrando non solo un alimento, ma anche una tradizione che fa parte della storia e della cultura italiana.

    Il 25 ottobre 2025 si terrà una maratona social per celebrare il World Pasta Day, con l’hashtag #WorldPastaDay. Margherita Mastromauro, presidente dei Pastai Italiani, ha evidenziato l’importanza della pasta per l’Italia, considerandola un simbolo nazionale e un pilastro dell’economia e della cultura italiana. Ha avvertito che eventuali misure che ne compromettono la competitività mondiale, come possibili extra-dazi dagli Stati Uniti, rappresentano una minaccia per il Made in Italy. Quest’anno, l’iniziativa invita food lover, giornalisti e chef a condividere sui social il loro piatto di pasta preferito, menzionando WeLovePasta.it. Nel 2024, oltre 33.000 post erano stati pubblicati con l’hashtag, dimostrando l’entusiasmo globale. L’evento si propone di unire appassionati della pasta, celebrando non solo un alimento, ma anche una tradizione culturale radicata nella storia italiana.

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  • Olio aromatico si distingue dagli aromatizzati e promuove la coratina

    Olio aromatico si distingue dagli aromatizzati e promuove la coratina

    Una delle varietà di olivo più rappresentative della Puglia, la Coratina, si unisce a ingredienti esotici come la curcuma e il cardamomo, creando un connubio che celebra la tradizione culinaria italiana. Questo innovativo progetto è stato presentato a Roma dal frantoio pugliese Muraglia, in collaborazione con lo chef Francesco Apreda, noto per il suo ristorante stellato Idylio by Apreda. L’iniziativa mira a trasformare il panorama degli oli aromatici, proponendo un prodotto che va oltre le tradizionali miscele.

    La nuova linea di oli

    A differenza di molti oli aromatizzati, che si ottengono attraverso processi di infusione, questa nuova linea di oli è il risultato di un’accurata ricerca durata 24 mesi, in cui le spezie vengono frante e mescolate direttamente con le olive. Il frantoio Muraglia ha così lanciato due oli monovarietali, realizzati con la Coratina, una varietà conosciuta per la sua “arroganza varietale”, come la definisce il suo fondatore Savino Muraglia. Questa caratteristica consente all’olio di esaltare il sapore intenso delle spezie utilizzate.

    Un progetto innovativo

    Savino Muraglia ha dichiarato: “Per la prima volta, stiamo contaminando il nostro olio, la Coratina, che è un grande sostenitore del gusto nel tempo, con ingredienti tipici di altre culture gastronomiche. Questo progetto è stato sviluppato in collaborazione con una delle figure più influenti della cucina italiana contemporanea, Francesco Apreda. È nato così un cofanetto che include reinterpretazioni dell’olio al peperoncino e un blend di spezie indiane, esplorando nuovi orizzonti sensoriali e portando nel mondo degli oli aromatici un livello di complessità e precisione mai visto prima”.

    Gli oli aromatici by Apreda

    Gli Aromatici by Apreda si rivelano oli estremamente versatili, adatti sia per l’uso in ristoranti che per la cucina domestica. Possono essere utilizzati sia a crudo che in cottura, risultando ideali per marinature, insalate, pesce al vapore e salse a base di yogurt.

    Raffinatezza in cucina

    Lo chef Francesco Apreda ha spiegato che “questi abbinamenti sono stati studiati per trasformare anche il piatto più semplice in qualcosa di unico, portando nel quotidiano la raffinatezza di un gesto di alta cucina”. Ha inoltre sottolineato come l’innovazione risieda nel superare la concezione di un semplice condimento, creando un rituale liquido che unisce l’arte olearia, la contaminazione culturale e il design. Questa nuova proposta del frantoio pugliese si prefigge di ridefinire l’uso delle spezie in cucina, rendendo l’olio un elemento centrale anche in preparazioni tradizionali come le orecchiette o le polpette al ragù.

    La varietà di olivo Coratina, tipica della Puglia, si unisce a spezie esotiche come curcuma e cardamomo in un progetto innovativo presentato a Roma dal frantoio Muraglia con lo chef Francesco Apreda. Questo progetto, nato da una ricerca di 24 mesi, differisce dai tradizionali oli aromatizzati poiché le spezie vengono frante e mescolate direttamente con le olive, creando oli monovarietali che esaltano il sapore intenso della Coratina. In collaborazione con Apreda, Muraglia ha lanciato un cofanetto di oli che includono reinterpretazioni dell’olio al peperoncino e un blend di spezie indiane. Questi oli, adatti a ristoranti e cucine domestiche, possono essere utilizzati in diverse preparazioni, dalla marinatura a insalate e salse, e sono progettati per elevare i piatti semplici a esperienze culinarie raffinate, trasformando l’uso delle spezie in un rituale di alta cucina.

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  • Mina e Barilla celebrano 60 anni di ‘Pasta Diva’ con una mostra speciale

    Mina e Barilla celebrano 60 anni di ‘Pasta Diva’ con una mostra speciale

    La Fondazione Magnani-Rocca di Mamiano di Traversetolo, in provincia di Parma, celebra un’importante ricorrenza: i sessant’anni dal primo Carosello di Barilla con Mina come testimonial. Per l’occasione, è stata allestita una sezione speciale all’interno della mostra ‘Moda e pubblicità in Italia 1950-2000’, dove si possono ammirare abiti di scena, filmati e materiali fotografici provenienti dall’Archivio Storico Barilla.

    Evento speciale dedicato a mina

    In aggiunta, la Fondazione ha organizzato un evento speciale, intitolato ‘Pasta Diva – Mina e la moda in Italia negli anni Sessanta nei Caroselli Barilla‘, che si svolgerà il 25 ottobre 2025, in concomitanza con la Giornata Mondiale della Pasta. Questo evento rappresenta un’opportunità unica per immergersi nell’Italia degli anni Sessanta, un periodo ricco di trasformazioni culturali e sociali.

    Importanza dei filmati pubblicitari

    Giancarlo Gonizzi, Curatore dell’Archivio Storico Barilla e co-curatore della mostra ‘Pasta Diva’, sottolinea l’importanza dei filmati pubblicitari realizzati da Mina per Barilla, definendoli tra i più significativi della pubblicità italiana di quel decennio. Questi materiali non solo celebrano il talento della cantante, ma offrono anche uno spaccato dell’evoluzione sociale e culturale del Paese, permettendo di comprendere meglio il contesto storico in cui sono stati creati.

    ApritiModa e il made in Italy

    L’iniziativa fa parte della nona edizione di ApritiModa, un evento che si svolgerà il 25 e 26 ottobre 2025, aprendo le porte di circa cento realtà del Made in Italy in tutto il Paese. Durante queste giornate, i visitatori potranno partecipare a visite guidate gratuite e incontrare stilisti, artigiani e professionisti del settore, scoprendo il processo creativo dietro la realizzazione di capi e accessori che hanno contribuito a costruire la reputazione dell’eccellenza italiana nel mondo.

    La Fondazione Magnani-Rocca di Mamiano di Traversetolo, in provincia di Parma, celebra i sessant’anni del famoso Carosello di Barilla con Mina come testimonial, allestendo una sezione speciale nella mostra ‘Moda e pubblicità in Italia 1950-2000’. Questa esposizione include costumi, filmati e fotografie dall’Archivio Storico Barilla. In concomitanza con la Giornata Mondiale della Pasta, il 25 ottobre 2025, si terrà un evento intitolato ‘Pasta Diva – Mina e la moda in Italia negli anni Sessanta nei Caroselli Barilla’. Giancarlo Gonizzi, curatore dell’archivio, evidenzia il valore dei filmati di Mina, cruciali per comprendere l’evoluzione sociale dell’epoca. L’iniziativa è parte della nona edizione di ApritiModa, che si svolgerà il 25 e 26 ottobre 2025, e offrirà visite guidate gratuite e incontri con stilisti e artigiani, celebrando l’eccellenza del Made in Italy.

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  • I dieci vini di Bibenda 2026: una selezione di eccellenze italiane

    I dieci vini di Bibenda 2026: una selezione di eccellenze italiane

    Un percorso enologico che attraversa l’Italia da Nord a Sud, celebrando le aziende storiche e i produttori di eccellenza che hanno saputo coniugare tradizione e innovazione. Questo è il cuore della classifica stilata dalla redazione di Bibenda, che ha selezionato le dieci “etichette che restano nella mente, nell’anima e nel cuore” nella sua ventottesima edizione della Guida 2026 della Fondazione Italiana Sommelier (Fis). I vini scelti sono stati premiati con i 5 Grappoli, rappresentando il meglio della qualità enologica italiana.

    Le etichette selezionate

    La lista dei migliori vini secondo Bibenda 2026 inizia con una vera e propria leggenda del Piemonte: il Barbera d’Asti Bricco dell’Uccellone 2022, simbolo della rinascita di un vitigno un tempo considerato “popolare”. Grazie alla visione innovativa dell’azienda Braida, questo vino è diventato un ambasciatore del territorio. Dall’Alto Adige, si distingue lo Chardonnay Nama 2021 di Nals Margreid, un vino che esprime al meglio le caratteristiche uniche della regione.

    Proseguendo verso il Veneto, troviamo l’Amarone della Valpolicella Leone Zardini Riserva 2019 di Pietro Zardini, un vino che incarna la tradizione vitivinicola veneta. L’Emilia Romagna risponde con l’Otello Nero di Lambrusco 1813 di Cantine Ceci, un vino che riesce a coniugare popolarità e nobiltà. In Toscana, il Brunello di Montalcino Castelgiocondo 2020 di Frescobaldi rappresenta un altro grande esempio di qualità, affiancato dal Redigaffi 2022 di Tua Rita, un vino che continua a stupire per la sua complessità.

    Vini dalla tradizione e innovazione

    Il viaggio enologico prosegue con il Montepulciano d’Abruzzo Villa Gemma Riserva 2020 di Masciarelli, un vino che esprime la ricchezza del territorio abruzzese. Dalla Campania, Feudi di San Gregorio presenta il Taurasi Piano di Montevergine Riserva 2019, un vino che esprime la potenza e la finezza di questa storica zona vitivinicola. Dal Lazio, Damiano Ciolli conquista i palati con l’Olevano Romano Cesanese Riserva 2021, una vera e propria espressione del vitigno di Affile, che rappresenta un legame profondo con il territorio.

    Infine, la Sicilia chiude questa selezione con un bianco di rara espressione minerale: il Contrada PC 2023 di Passopisciaro Vini Franchetti, uno Chardonnay dell’Etna che incarna la freschezza e la complessità dei vini siciliani. Questa classifica non solo celebra la qualità dei vini, ma rappresenta anche un viaggio attraverso le diverse tradizioni e innovazioni che caratterizzano il panorama vitivinicolo italiano nel 2025.

    La classifica di Bibenda nella Guida 2026 della Fondazione Italiana Sommelier celebra le dieci migliori etichette italiane, riconosciute con i 5 Grappoli per la loro qualità. Tra i vini scelti, spicca il Barbera d’Asti Bricco dell’Uccellone 2022, simbolo di rinascita nel Piemonte, seguito dallo Chardonnay Nama 2021 di Nals Margreid dall’Alto Adige. L’Amarone della Valpolicella Leone Zardini Riserva 2019 rappresenta la tradizione veneta, mentre l’Otello Nero di Lambrusco 1813 di Cantine Ceci dall’Emilia Romagna unisce popolarità e nobiltà. In Toscana, il Brunello di Montalcino Castelgiocondo 2020 e il Redigaffi 2022 di Tua Rita evidenziano la complessità vinicola. Altri vini notevoli includono il Montepulciano d’Abruzzo Villa Gemma Riserva 2020, il Taurasi Piano di Montevergine Riserva 2019 dalla Campania, e il Contrada PC 2023 di Passopisciaro Vini Franchetti dalla Sicilia, un omaggio alla diversità vitivinicola italiana.

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  • Ismea: il settore ortofrutticolo rappresenta il 20% della spesa alimentare

    Ismea: il settore ortofrutticolo rappresenta il 20% della spesa alimentare

    Nel periodo compreso tra il 2019 e il 2024, il confronto del carrello della spesa delle famiglie italiane evidenzia come l’ortofrutta costituisca circa un quinto della spesa alimentare domestica. Questo dato, pur mantenendosi sostanzialmente stabile, ha mostrato significativi incrementi sia in termini di valore che di volume, con un aumento particolare per gli ortaggi e legumi, che segnano un +2,3%. Anche la frutta a guscio ha registrato un notevole incremento, pari all’11%, mentre gli ortaggi di quarta gamma e le patate hanno visto rispettivamente un aumento del 11% e del 7%. Queste informazioni sono state diffuse da ISMEA, in relazione ai dati presentati nel Rapporto Italmercati, illustrato il 15 gennaio 2025 al CNEL. Tali risultati evidenziano la solidità del settore ortofrutticolo e l’importanza di avere piattaforme logistiche integrate, come i mercati all’ingrosso e di prossimità, per supportare gli acquisti nel segmento dei prodotti freschi.

    Flessione nei volumi della frutta fresca

    Nonostante i risultati positivi, si è registrata una lieve flessione nei volumi di frutta fresca, in particolare per gli agrumi, che hanno visto un calo dell’8%. Tuttavia, il 2024 rappresenta un anno di svolta, con i volumi di acquisto delle famiglie che hanno interrotto la tendenza al ribasso, mostrando segnali di ripresa incoraggianti. Si segnala un incremento dell’1,3% per la frutta fresca rispetto al 2023 e un aumento del 2,8% per gli ortaggi freschi. Questi dati indicano una ripresa del settore, con le famiglie che tornano a investire in prodotti freschi.

    Aumento delle vendite di prodotti confezionati

    Tra il 2019 e il 2024, un ulteriore dato interessante riguarda l’aumento delle vendite di prodotti ortofrutticoli freschi confezionati. La quota di spesa dedicata a questi prodotti è passata dal 48% al 52% nel caso degli ortaggi, mentre per la frutta si è registrato un incremento dal 38% al 45%. Questo trend suggerisce un cambiamento nelle abitudini di consumo delle famiglie italiane, con una crescente preferenza per i prodotti confezionati, che offrono praticità e facilità d’uso. La continua evoluzione del mercato ortofrutticolo, insieme alla solidità della domanda, rappresenta un elemento chiave per il futuro del settore, sottolineando l’importanza di strategie logistiche efficaci e di una comunicazione mirata verso i consumatori.

    Tra il 2019 e il 2024, circa un quinto della spesa alimentare delle famiglie italiane è destinato all’ortofrutta, che ha visto aumenti significativi in valore e volume. Gli ortaggi e legumi hanno registrato un incremento del 2,3%, mentre la frutta a guscio è aumentata dell’11%. Anche gli ortaggi di quarta gamma e le patate hanno visto aumenti del 11% e del 7%. Tuttavia, la frutta fresca, in particolare gli agrumi, ha subito una flessione dell’8%. Nel 2024, però, si osserva una ripresa, con un incremento dell’1,3% per la frutta fresca e del 2,8% per gli ortaggi. Inoltre, aumenta la spesa per prodotti ortofrutticoli confezionati, passando dal 48% al 52% per gli ortaggi e dal 38% al 45% per la frutta, indicativo di un cambiamento nelle abitudini di consumo verso la praticità. Questo evolversi del mercato evidenzia l’importanza di strategie logistiche efficaci.

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