Autore: fornelliditalia.it

  • Inizia la 127ª edizione di Fieracavalli, fiera dedicata al mondo equino

    Inizia la 127ª edizione di Fieracavalli, fiera dedicata al mondo equino

    Con una rinnovata disposizione degli spazi e un’accurata riorganizzazione dei contenuti, la 127ma edizione di Fieracavalli si svolgerà a Verona dal 6 al 9 novembre 2025. Questo evento, considerato un punto di riferimento nel panorama equestre internazionale, si presenta con un layout innovativo che mira a offrire un’esperienza di visita ancora più coinvolgente e accessibile per appassionati, cavalieri, amazzoni e professionisti del settore.

    Un percorso rinnovato tra tradizione e innovazione

    La nuova impostazione del percorso espositivo, progettato per essere più fluido e intuitivo, guiderà i visitatori attraverso i 12 padiglioni e le sei aree esterne di Veronafiere. Qui sarà possibile esplorare la biodiversità nazionale, il progresso del cavallo da sella italiano e ammirare esemplari di razze arabe, spagnole e americane. L’evento ospiterà 2.200 esemplari provenienti da tutto il mondo, supportati da 35 associazioni allevatoriali e impegnati in oltre 200 eventi, che spaziano da competizioni sportive a spettacoli e animazioni. Inoltre, 700 aziende espositrici provenienti da 25 Paesi trasformeranno Fieracavalli in un importante punto di riferimento per lo shopping equestre, rivolto a cavalli e cavalieri.

    Un evento che sostiene l’industria equestre

    Durante la presentazione dell’evento a Milano, Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, ha sottolineato l’importanza di Fieracavalli, che da 127 anni accompagna l’evoluzione del settore equestre, un’industria che oggi in Italia genera oltre 3 miliardi di euro all’anno e offre più di 100.000 posti di lavoro. Bricolo ha evidenziato come l’evento sia il frutto di un grande lavoro di squadra, che coinvolge diversi enti e associazioni, tra cui il Ministero dell’Agricoltura, la Regione Veneto e il Comune di Verona. L’edizione del 2025 rappresenta un ulteriore passo avanti, con il ritorno dell’ippica dopo 25 anni, l’eccellenza del dressage e la conferma della tappa di Coppa del Mondo, che vedrà la partecipazione di sette campioni della top ten internazionale.

    Sport e intrattenimento al centro della manifestazione

    Lo sport rimane un elemento fondamentale di Fieracavalli, che anche quest’anno offre un ricco programma di gare di salto ostacoli, distribuite in due padiglioni e durante tutti e quattro i giorni dell’evento. L’Arena Fise, dedicata alle competizioni della Federazione Italiana Sport Equestri, si trasferisce al padiglione 11, offrendo 7.900 metri quadrati interamente riservati a queste attività. Marco Di Paola, presidente di Fise e vicepresidente del Coni, ha dichiarato che Fieracavalli rappresenta un evento in cui sport, agonismo e passione per i cavalli si uniscono in un grande spettacolo. Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere, ha aggiunto che l’evento riesce a generare valore reale, creando connessioni tra impresa, cultura e territorio.

    Eventi speciali e intrattenimento serale

    Tra gli eventi di spicco, il Gala d’Oro serale ‘Bellezza’, che si svolgerà da giovedì a sabato al padiglione 8, vedrà la partecipazione dei più importanti artisti equestri nazionali e internazionali, in grado di creare un’atmosfera magica con le loro esibizioni. Sempre nelle serate della manifestazione, le Gallerie Mercatali ospiteranno le Crazy Horse Night, il fuori fiera ufficiale di Fieracavalli. Venerdì 7 novembre, il DJ set di Skin, voce e frontwoman degli Skunk Anansie, segnerà un ritorno alle origini come DJ, mentre sabato 8 novembre si svolgerà un evento non-stop di 12 ore, dalle 16:00 alle 4:00, con sonorità house, minimal e techno, interpretate da artisti di fama internazionale come Luciano, Enzo Siragusa, Archie Hamilton, Traumer, Priku e Guven.

    La 127ma edizione di Fieracavalli si terrà a Verona dal 6 al 9 novembre 2025, con un nuovo layout che migliora l’esperienza di visitatori, cavalieri e professionisti del settore. L’evento espositivo, che si snoda tra 12 padiglioni e sei aree esterne, ospiterà 2.200 esemplari di varie razze equine e oltre 200 eventi, incluse competizioni sportive. Con 700 aziende da 25 paesi, Fieracavalli diventerà un hub per il mondo equestre. Federico Bricolo ha evidenziato come quest’evento, che da 127 anni sostiene l’industria equestre italiana, generi oltre 3 miliardi di euro e oltre 100.000 posti di lavoro. Lo sport è centrale anche quest’anno, con gare di salto ostacoli all’Arena Fise. Tra eventi speciali, il Gala d’Oro e le Crazy Horse Night offriranno un mix di arte e intrattenimento, con DJ internazionali che animeranno le serate dell’evento.

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  • Eruzioni del Gusto alla Reggia di Portici: la Campania festeggia vini e tradizioni locali

    Eruzioni del Gusto alla Reggia di Portici: la Campania festeggia vini e tradizioni locali

    La settima edizione di “Eruzioni del Gusto” si è conclusa con un grande successo alla Reggia di Portici, sede del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e del Museo di Scienze Agrarie. L’evento, tenutosi nel mese di maggio 2025, ha visto la partecipazione di oltre 400 vini provenienti da circa 150 aziende vitivinicole campane. Questa manifestazione culturale e espositiva ha celebrato l’enogastronomia, la viticoltura e l’enoturismo dei territori vulcanici della Campania e di altre aree italiane caratterizzate da vulcani. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione culturale ORONERO – Dalle scritture del fuoco.

    Un evento di richiamo per appassionati e professionisti

    L’evento ha attirato un vasto pubblico, che ha potuto partecipare all’anteprima della Guida-Catalogo delle aziende vitivinicole campane. Quest’anno, la guida ha incluso una sezione dedicata all’enoturismo, curata dalla Regione Campania e AIS Campania, giunta alla sua undicesima edizione. La guida raccoglie le migliori produzioni vinicole, che spaziano dalla Terra di Lavoro ai vini del Vesuvio, dei Campi Flegrei, di Ischia, e toccano anche le aree di Irpinia, Sannio, Cilento, Costiera Amalfitana e Penisola Sorrentina.

    Il vino è stato il protagonista indiscusso della manifestazione, che ha incluso una cena di gala ricca di fiori tipici della Campania e una degustazione finale. Tra i vini in evidenza, la Guardiense ha presentato le sue Bollicine Quid e la rinomata Falanghina. Carmine Maione, presidente dell’associazione Oronero, ha descritto l’edizione come particolarmente avvincente, sottolineando l’importanza di celebrare i vini della Campania in un contesto così prestigioso.

    Conferenze e tematiche di attualità

    La giornata ha preso il via con un incontro intitolato “Sicurezza alimentare, le azioni di contrasto dei NAS e il ruolo dell’informazione”, organizzato in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti della Campania. A questo ha fatto seguito un panel su DOP e IGP tra mare e terra, incentrato sul valore delle certificazioni di sostenibilità nella filiera ittica e agroalimentare. Tra i relatori, si sono distinti Vincenzo Peretti, docente di Zootecnia presso l’Università Federico II, Serena Monaco, funzionario della Regione Campania, Fabio Postiglione, presidente di OP Mytilus Campaniae, e Giosuè De Simone, presidente del Consorzio Provolone del Monaco DOP.

    Un’importante partecipazione è stata garantita dalla Direzione Generale per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Regione Campania, che ha presentato prodotti nell’ambito del FEAMPA Campania (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura 2021–2027). Tra le iniziative più innovative, ha destato interesse il progetto “Campana tracciata in blockchain”, che permetterà ai consumatori di conoscere gli ingredienti delle pizze tramite un QR code, rendendo trasparente la filiera produttiva.

    Il vino e i territori vulcanici

    Un’importante sessione scientifica si è svolta nella Sala Cinese, con un intervento di Luigi Moio, professore di Enologia, che ha discusso l’importanza di unire le forze tra le aziende vinicole, anche quelle di piccole dimensioni, per promuovere l’enoturismo. I vini vulcanici hanno avuto un ruolo centrale, rappresentati dai Consorzi del Vesuvio DOP e dei Campi Flegrei e Ischia, oltre al Consorzio Vitica Caserta. La Camera di Commercio Irpinia Sannio ha messo in risalto le eccellenze vinicole delle aree interne, che hanno avuto un ruolo significativo anche nella cena di gala.

    Nel pomeriggio, si è svolto un incontro dal titolo “Storie di Successo – Come si conquista il Mondo”, con Alessandro Condurro, amministratore delegato di Michele in the World, che ha condiviso esperienze e strategie per il successo nel settore vinicolo.

    Olio, turismo e prospettive future

    Un focus particolare è stato dedicato all’olio, attraverso il progetto “Memoria d’olio. L’olivo racconta: cultura, identità e paesaggi nel cuore del Mediterraneo”, promosso dalle Città dell’Olio. Michele Sonnessa, presidente dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, ha evidenziato come il turismo legato all’olio stia crescendo e come ci sia un crescente interesse da parte dei cittadini per esperienze legate alla raccolta delle olive.

    Le masterclass curate dal Consorzio Vino Nobile di Montepulciano, condotte dalla giornalista enogastronomica Adua Villa, hanno registrato una partecipazione in aumento. La manifestazione ha offerto un ricco programma di show cooking, degustazioni e la presenza di prodotti di Vetrina Toscana, coinvolgendo anche Ondanova Ltd Partners, un’azienda di Hong Kong attiva nel settore agroalimentare e vinicolo. La presenza dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno e dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio ha ulteriormente sottolineato il legame tra territorio, eccellenze e sostenibilità.

    La settima edizione di “Eruzioni del Gusto” si è svolta con successo alla Reggia di Portici, attirando oltre 400 vini da circa 150 aziende vitivinicole campane. Questo evento di maggio 2025 ha celebrato l’enogastronomia dei territori vulcanici della Campania, promuovendo anche la Guida-Catalogo delle aziende vinicole, che ha incluso una nuova sezione sull’enoturismo. La manifestazione ha offerto conferenze su sicurezza alimentare e certificazioni DOP e IGP, con relatori di spicco. Tra i vini presentati, la Guardiense ha esibito le sue Bollicine Quid e la Falanghina. Innovazioni come il progetto “Campana tracciata in blockchain” hanno informato i consumatori sulla filiera produttiva. Un focus è stato dedicato all’olio e al turismo legato ad esso, evidenziando l’importanza della sostenibilità. Eventi come masterclass e show cooking hanno arricchito l’esperienza dei partecipanti, sottolineando il legame tra vino, territorio e cultura.

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  • Paola Minaccioni presenta la sua piastrella per Benvenuto Brunello

    Paola Minaccioni presenta la sua piastrella per Benvenuto Brunello

    La celebrazione della piastrella di Benvenuto Brunello 2025 avrà come protagonista l’attrice e autrice Paola Minaccioni. L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Una Nessuna Centomila, un’organizzazione attivamente impegnata nella lotta contro la violenza sulle donne.

    Dettagli dell’evento

    Il 22 novembre 2025, durante la terza giornata di Benvenuto Brunello, che si svolgerà dal 20 al 24 novembre, la formella sarà presentata al pubblico presso il Teatro degli Astrusi a Montalcino, in provincia di Siena. Questo evento rappresenta un’importante occasione per la presentazione delle nuove annate di vino in commercio. Durante un talk appositamente organizzato, la piastrella sarà svelata e successivamente sarà incastonata nel muro esterno dell’antico palazzo comunale del borgo ilcinese.

    Interventi significativi

    Giacomo Bartolommei, presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, ha dichiarato: “Abbiamo voluto dare un’anima diversa alla nostra storica piastrella: un’anima sociale, fatta di responsabilità e consapevolezza. Il dramma dei femminicidi, che ha colpito anche il nostro settore, ci impone di non restare indifferenti. È un fenomeno che riguarda tutti, senza distinzioni. Come comunità, come territorio e come comparto produttivo, vogliamo prendere una posizione chiara e netta: diciamo no a ogni forma di violenza sulle donne”.

    Riflessioni sulla cultura e l’impegno

    Giulia Minoli, presidente della Fondazione Una Nessuna Centomila, ha espresso la sua soddisfazione per l’evento, sottolineando l’importanza di unire arte, cultura e impegno civile. “La scelta del Consorzio di dedicare la piastrella di Benvenuto Brunello 2025 alla lotta contro la violenza sulle donne è un segno concreto di responsabilità collettiva. Significa riconoscere che la cultura, in tutte le sue forme – dal vino al teatro, dalla musica alla comunità – può e deve farsi portavoce di un cambiamento reale”.

    Un evento di rilevanza sociale

    L’evento di Montalcino non è solo un momento di celebrazione per il vino, ma rappresenta anche una presa di posizione forte e chiara contro un tema di rilevanza sociale, dimostrando come la cultura possa svolgere un ruolo attivo nella promozione di valori di rispetto e uguaglianza.

    La celebrazione della piastrella di Benvenuto Brunello 2025 avrà come protagonista l’attrice Paola Minaccioni e si terrà il 22 novembre durante il Benvenuto Brunello, dal 20 al 24 novembre, al Teatro degli Astrusi a Montalcino. L’evento è organizzato dalla Fondazione Una Nessuna Centomila, attivamente coinvolta nella lotta contro la violenza sulle donne. Giacomo Bartolommei, presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, ha sottolineato l’importanza di dare un’anima sociale alla piastrella, riconoscendo il problema dei femminicidi nel settore. Giulia Minoli, presidente della fondazione, ha evidenziato l’importanza di unire arte e impegno civile, affermando che la dedica della piastrella rappresenta una responsabilità collettiva. Questo evento va oltre la celebrazione del vino, rappresentando un forte messaggio sociale e dimostrando come la cultura possa contribuire a valori di rispetto e uguaglianza.

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  • Nelle vigne californiane, la tendenza dei benestanti tra degustazioni e relax

    Nelle vigne californiane, la tendenza dei benestanti tra degustazioni e relax

    Braccia dedicate all’agricoltura, o meglio, al mondo del vino. Un nuovo trend sta emergendo tra i benestanti della California, che scelgono di partecipare alla vendemmia nella celebre contea di Sonoma, rinomata per la qualità dei suoi vini, per poi gustare i risultati del loro impegno. Il costo per questa esperienza esclusiva è di 5.000 dollari a persona.

    Opportunità di degustazione al Sonoma County Grape Camp

    Secondo un articolo del Wall Street Journal, il Sonoma County Grape Camp offre a gli appassionati di vino e avventura l’opportunità di degustare vini dall’alba al tramonto, con la possibilità di assaporare fino a 100 varietà al giorno. I partecipanti possono vivere quella che viene descritta come la “vera vita nelle vigne”, sebbene si tratti di un’interpretazione piuttosto edulcorata dei ritmi della vita contadina. Gli ospiti soggiornano in sistemazioni di lusso e possono deliziarsi con alcuni dei piatti più prelibati della cucina locale.

    Iniziativa e ritorno dell’evento

    Questa iniziativa ha preso il via nel 2007 con l’intento di far immergere gli appassionati di vino nella cultura della vendemmia e di offrire uno sguardo esclusivo al processo di vinificazione. L’ultima edizione si è svolta nel 2017, seguita da una pausa prolungata a causa dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia di Covid-19. Quest’anno, l’evento è tornato grazie alla richiesta di Marc e Julia Shemesh, due partecipanti delle edizioni del 2014 e del 2016, che hanno sollecitato l’organizzatrice Karissa Kruse a riproporre l’iniziativa.

    Un’esperienza di lusso e tradizione

    La vendemmia in Sonoma non è solo un’attività agricola, ma un’esperienza di lusso che attira i turisti più facoltosi, desiderosi di unire il piacere del vino alla scoperta delle tradizioni locali.

    In California, un nuovo trend vede i benestanti partecipare alla vendemmia nella famosa contea di Sonoma, nota per i suoi vini di alta qualità. Per un costo di 5.000 dollari a persona, i partecipanti possono raccogliere uva e degustare fino a 100 varietà di vini al giorno all’interno del Sonoma County Grape Camp. Questa esperienza, che promette di far vivere la “vera vita nelle vigne,” offre anche sistemazioni di lusso e delizie gastronomiche locali. Il Grape Camp è iniziato nel 2007 per immergere gli appassionati nella cultura della vendemmia e nel processo di vinificazione. Dopo una pausa a causa della pandemia, l’evento è tornato grazie alla richiesta di ex partecipanti. In questo modo, la vendemmia si trasforma in un’esperienza di lusso, unendo la passione per il vino con la scoperta delle tradizioni locali.

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  • Apertura del Cibus Tec Forum: un evento dedicato all’innovazione alimentare in Ue

    Apertura del Cibus Tec Forum: un evento dedicato all’innovazione alimentare in Ue

    Il mondo dell’innovazione nel settore alimentare si riunisce a Parma per il ‘Cibus Tec Forum 2025’, un evento che si svolge oggi e domani, il 4 e 5 marzo 2025, presso le Fiere di Parma. Questa manifestazione, organizzata da Koeln Parma Exhibitions (Kpe), una joint venture tra Koelmesse e Fiere Parma, presenta le ultime novità in fatto di tecnologia, con un forte accento sulla sostenibilità, la ricerca e la sicurezza degli approvvigionamenti. Con oltre 200 espositori, il forum accoglie un quarto delle aziende partecipanti provenienti dall’estero, sottolineando la portata internazionale dell’evento.

    Un evento in sinergia con Labotec 2025

    In parallelo al ‘Cibus Tec Forum’, si svolge ‘Labotec 2025’, una fiera dedicata alle tecnologie e soluzioni per laboratori e analisi. Questa nuova manifestazione italiana offre un ricco programma di conferenze e incontri specialistici, mirati a esplorare le innovazioni nel campo dell’analisi alimentare. L’accoppiamento di questi due eventi rappresenta un’opportunità unica per i professionisti del settore di approfondire le tematiche più attuali e rilevanti.

    Temi centrali della conferenza inaugurale

    La conferenza di apertura, intitolata ‘Una visione europea per l’agroalimentare: sostenibilità, sicurezza degli approvvigionamenti e spinta su ricerca e innovazione‘, ha dato il via alla manifestazione. Durante l’incontro, esperti del settore hanno discusso la crescente preoccupazione per la scarsità delle risorse produttive e le sfide che le aziende devono affrontare per adottare modelli di business sostenibili. Le strategie presentate mirano a fornire soluzioni pratiche per garantire un futuro più resiliente per l’industria alimentare.

    Un anniversario significativo per Cibus

    Il ‘Cibus Tec Forum 2025’ non è solo un’importante vetrina per le innovazioni, ma anche un momento di celebrazione. Quest’anno si festeggia il 40° anniversario della fiera Cibus, un traguardo significativo che viene commemorato con la pubblicazione di un volume a cura di Agra Editrice. Questo anniversario rappresenta un’opportunità per riflettere sui progressi compiuti nel settore alimentare e sulle sfide future che attendono i professionisti del comparto.

    L’evento si configura quindi come un punto di riferimento per il settore agroalimentare, riunendo esperti, aziende e professionisti per discutere e condividere idee innovative e pratiche sostenibili.

    Il ‘Cibus Tec Forum 2025’ si tiene a Parma il 4 e 5 marzo, riunendo innovazioni nel settore alimentare con un focus su sostenibilità, ricerca e sicurezza degli approvvigionamenti. Organizzato da Koeln Parma Exhibitions, l’evento presenta oltre 200 espositori, con una significativa partecipazione internazionale. In contemporanea, si allinea ‘Labotec 2025’, fiera dedicata a tecnologie per laboratori e analisi, offrendo un programma di conferenze per esplorare innovazioni nell’analisi alimentare. La conferenza inaugurale affronta temi cruciali come la sostenibilità e le sfide delle risorse produttive, proponendo strategie per un futuro resiliente nell’industria alimentare. Inoltre, l’evento celebra il 40° anniversario della fiera Cibus, riflettendo sui progressi e le sfide del settore. Questo forum rappresenta un punto di riferimento per esperti e aziende, promuovendo scambi di idee innovative e pratiche sostenibili nel comparto agroalimentare.

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  • Il Nippon Bar Experience: il bartending giapponese arriva a Roma

    Il Nippon Bar Experience: il bartending giapponese arriva a Roma

    Nella capitale italiana, il 30 ottobre 2025, prenderà avvio un evento che promette di avvicinare il pubblico romano alla raffinata arte della mixology giapponese. “The Nippon Bar Experience” si svolgerà presso il Nite Kong, il lato oscuro del rinomato Drink Kong, locale di eccellenza fondato da Patrick Pistolesi, noto a livello internazionale per la sua proposta innovativa nel campo della mixologia.

    Un viaggio tra cultura e mixology

    Patrick Pistolesi, fondatore di Drink Kong e Nite Kong, ha sempre considerato il Giappone come una fonte inesauribile di ispirazione. Durante la presentazione dell’evento, ha dichiarato: “Il Giappone è un luogo dove il gesto diventa arte e la disciplina si fa poesia. Ogni volta che visito il Giappone, mi sento a casa. Con “The Nippon Bar Experience” realizzo un sogno: portare in Italia l’anima autentica del bartending giapponese”. L’iniziativa si propone di costruire un ponte culturale tra Italia e Giappone, presentando al pubblico romano una filosofia di mixology caratterizzata da umiltà, eleganza e dedizione. La mixology giapponese, secondo Pistolesi, è una forma d’arte che esprime equilibrio, grazia e rispetto.

    Un programma ricco di eventi

    Il ciclo di otto serate vedrà la partecipazione di maestri della miscelazione giapponese, ognuno dei quali porterà la propria esperienza e il proprio stile unico. L’evento culminerà nel mese di maggio 2026 con la presenza di Yasuhiro Kawakubo, un bartender di fama internazionale, che sarà l’ospite d’onore dell’ultima serata. La prima serata, prevista per il 30 ottobre, avrà come protagonista Tsunetaka “Tsune” Imada, un nome di spicco della nuova generazione di bartender giapponesi, attualmente in forza all’Angel’s Share di New York. Nel 2020, Tsune ha conquistato il prestigioso Bacardi Legacy negli Stati Uniti, dimostrando la sua abilità nel mixare cocktail con precisione e attenzione ai dettagli, caratteristiche distintive del bartending giapponese.

    Un’esperienza unica per gli appassionati

    “The Nippon Bar Experience” non rappresenta solo un’opportunità per degustare cocktail di alta qualità, ma anche un’occasione per immergersi in una cultura che pone l’accento sulla cura del dettaglio e sull’ospitalità. Ogni serata sarà un viaggio sensoriale che permetterà ai partecipanti di apprezzare non solo i drink, ma anche la filosofia che li accompagna. Con questa iniziativa, il Nite Kong si propone come un punto di riferimento per gli amanti della mixology e della cultura giapponese, offrendo un’esperienza che va oltre il semplice bere, ma si immerge in un mondo di tradizioni e innovazione.

    Il 30 ottobre 2025, Roma ospiterà “The Nippon Bar Experience” al Nite Kong, un evento dedicato all’arte della mixology giapponese. Fondato da Patrick Pistolesi, il Nite Kong si propone di avvicinare il pubblico romano a una cultura che celebra la cura del dettaglio e l’ospitalità. Pistolesi ha descritto il Giappone come una fonte d’ispirazione, affermando che l’evento realizza il suo sogno di portare l’autenticità del bartending giapponese in Italia. Composto da otto serate, l’evento vedrà la partecipazione di rinomati bartender, iniziando con Tsunetaka “Tsune” Imada, noto per il suo successo al Bacardi Legacy nel 2020. L’iniziativa culminerà nel maggio 2026 con la presenza del famoso bartender Yasuhiro Kawakubo. “The Nippon Bar Experience” offre un’opportunità unica di apprezzare cocktail di alta qualità e immergersi in una cultura che unisce tradizione e innovazione.

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  • Fiera del Tartufo: Max Mariola riceve il premio Ruscella d’oro

    Fiera del Tartufo: Max Mariola riceve il premio Ruscella d’oro

    La piazza Enrico Mattei di Acqualagna, in provincia di Pesaro Urbino, si prepara ad accogliere la fiera internazionale del tartufo bianco dal 1 al 23 novembre 2025. Questo evento annuale, atteso da molti appassionati, si trasformerà in un grande palcoscenico dedicato al tartufo fresco, arricchito da spettacoli e la presenza di volti noti, tra cui lo chef e influencer Max Mariola, che riceverà il prestigioso premio Ruscella d’Oro 2025.

    Novità dell’edizione 2025

    Quest’anno, una delle principali novità è il lancio del “Hub del Tartufo”, un’area coperta di 2.500 metri quadrati. Questo spazio esclusivo sarà dedicato non solo al tartufo, ma anche alle eccellenze gastronomiche italiane, creando un punto di incontro per produttori e visitatori. Inoltre, la fiera consolida il suo gemellaggio con Sarrión, in Spagna, città rinomata per la produzione di tartufo nero. Sarrión parteciperà con oltre 50 espositori, sia nazionali che internazionali, rendendo l’evento ancora più variegato e interessante.

    Programma della fiera

    La cerimonia di apertura si svolgerà al Teatro Conti, alla presenza del sindaco Pierluigi Grassi. Durante questa giornata, Max Mariola presenterà una ricetta innovativa a base di tartufo bianco, abbinata ai vini locali, in un evento che promette di essere un vero e proprio viaggio culinario. Il 2 novembre, l’attenzione si sposterà sui vini e sul loro abbinamento con il tartufo, grazie al primo Forum nazionale dei vini da tartufo, che offrirà degustazioni guidate e letture letterarie.

    Eventi speciali e competizioni

    Non mancheranno eventi di grande richiamo come il Tartufo Award – Gara delle Città del Tartufo, in programma l’8 e il 9 novembre. Questa competizione vedrà chef provenienti da diverse città italiane sfidarsi con piatti a base di tartufo bianco, mettendo in mostra la creatività e la maestria culinaria. La conduzione dell’evento sarà affidata a Giulia Capocchi di Rai Uno, mentre la giuria tecnica sarà presieduta da Gabriele Principato del Corriere della Sera. Oltre ai concorrenti, la manifestazione avrà anche ospiti di prestigio, tra cui chef stellati come Davide Oldani e Giacomo Devoto, e personaggi del mondo della televisione e dei cooking show, come Giancarlo Magalli, Tiberio Timperi e Giorgione.

    La fiera del tartufo di Acqualagna si conferma così come un appuntamento imperdibile per gli amanti della gastronomia e della cultura culinaria, promettendo un mese ricco di eventi, sapori e scoperte.

    La fiera internazionale del tartufo bianco si svolgerà a Acqualagna, provincia di Pesaro Urbino, dal 1 al 23 novembre 2025. Quest’anno introduce il “Hub del Tartufo”, un’area coperta di 2.500 metri quadrati dedicata non solo al tartufo ma anche alle eccellenze gastronomiche italiane. La manifestazione consolida il gemellaggio con Sarrión, in Spagna, partecipando con oltre 50 espositori. L’apertura si terrà al Teatro Conti con lo chef Max Mariola, che presenterà una ricetta innovativa con tartufo bianco. Il 2 novembre si svolgerà il primo Forum nazionale dei vini da tartufo, con degustazioni e letture. Gli eventi includeranno il Tartufo Award, l’8 e 9 novembre, dove chef da diverse città italiane si sfideranno mostrando la loro creatività. La fiera promette un mese ricco di eventi culinari, sapori e incontri significativi per gli appassionati della gastronomia.

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  • Il Consorzio Pecorino Romano avvia iniziative negli Stati Uniti contro i dazi

    Il Consorzio Pecorino Romano avvia iniziative negli Stati Uniti contro i dazi

    – WASHINGTON – Il Consorzio del Pecorino Romano Dop ha recentemente visitato Capitol Hill con l’intento di collaborare con i membri del Congresso americano per sviluppare una strategia condivisa contro i dazi imposti dall’amministrazione Trump, che minacciano di compromettere gravemente l’intera filiera del prodotto. Nonostante le complicazioni derivanti dallo shutdown federale, che ha bloccato parte delle attività governative a partire dal 1 ottobre, una delegazione del consorzio, guidata dal presidente Gianni Maoddi e dal direttore Riccardo Pastore, ha portato a termine una serie di incontri istituzionali presso il Rayburn House Office Building e il Cannon House Office Building. L’obiettivo principale è stato quello di avviare un dialogo bipartisan con i membri del Congresso degli Stati Uniti per ottenere un’esenzione dai nuovi dazi del 15% sul Pecorino Romano, che fino a poco tempo fa aveva libero accesso al mercato statunitense.

    Attenzione alla questione da parte del Congresso

    Particolare attenzione alla questione è stata mostrata dai membri del Congresso delle aree in cui il Pecorino Romano non è solo un alimento, ma rappresenta anche una fonte di occupazione per decine di migliaia di famiglie, grazie alla presenza di industrie dedicate alla trasformazione del prodotto. Questo aspetto economico e sociale è cruciale per comprendere l’impatto che i dazi possono avere non solo sui produttori italiani, ma anche sulle comunità locali americane che beneficiano della filiera del Pecorino.

    Partecipazione all’unità di crisi

    In un contesto in cui i dazi sono al centro del dibattito, il Consorzio ha anche aderito all’unità di crisi istituita dal Ministero degli Esteri, diventando l’unico consorzio a partecipare ai tavoli di confronto insieme a grandi associazioni industriali, come quelle del vino, delle acque minerali e dell’acciaio. Questa partecipazione sottolinea la credibilità e l’importanza del lavoro svolto dal Consorzio. Inoltre, è fondamentale l’intensa attività di lobbying che il Consorzio del Pecorino Romano sta portando avanti negli Stati Uniti, mirando a sensibilizzare le autorità e i legislatori sulla questione.

    Le dichiarazioni di Gianni Maoddi

    Gianni Maoddi, presidente del Consorzio, ha dichiarato: “I dazi imposti da Trump mettono a rischio un equilibrio economico che è stato costruito in oltre un secolo e mezzo di relazioni commerciali tra Italia e Stati Uniti. Il Pecorino Romano non ha un’alternativa produttiva domestica negli USA: non si tratta di protezionismo, ma di riconoscere la realtà di una filiera integrata, che genera valore su entrambe le sponde dell’Atlantico. Il Pecorino Romano non è solo un formaggio: è un ingrediente identitario della cucina italo-americana.” Maoddi ha concluso sottolineando che l’applicazione di dazi su un prodotto senza concorrenza locale non protegge nessuno, ma penalizza sia i produttori italiani che gli operatori statunitensi.

    Il Consorzio del Pecorino Romano Dop ha recentemente visitato Capitol Hill per collaborare con il Congresso degli Stati Uniti nella lotta contro i dazi del 15% imposti dall’amministrazione Trump, che minacciano la filiera del prodotto. Nonostante lo shutdown federale, la delegazione, guidata da Gianni Maoddi e Riccardo Pastore, ha incontrato membri del Congresso per discutere l’importanza del Pecorino, che non è solo un alimento ma una fonte di occupazione per molte famiglie americane. Il consorzio ha anche aderito a un’unità di crisi istituita dal Ministero degli Esteri, partecipando a discussioni con grandi associazioni industriali. Maoddi ha sottolineato che i dazi mettono a rischio relazioni commerciali storiche tra Italia e Stati Uniti e che il Pecorino Romano non ha equivalenti locali. Ha concluso che tali misure danneggiano entrambe le parti, senza proteggere nessuno.

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  • Lagarde: è necessario garantire una diminuzione dei prezzi alimentari

    Lagarde: è necessario garantire una diminuzione dei prezzi alimentari

    Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea, ha recentemente commentato l’andamento dei prezzi alimentari durante una visita al mercato di Sant’Ambrogio a Firenze, il 15 aprile 2025. Lagarde ha evidenziato come i costi dei prodotti alimentari siano aumentati, ma con un incremento contenuto rispetto a due anni fa. Attualmente, i prezzi continuano a salire, superando la media dell’inflazione, che si attesta intorno al 2%. La presidente ha sottolineato l’importanza di monitorare questa situazione, affermando che è fondamentale garantire una diminuzione dei prezzi alimentari, considerando il loro impatto sulla vita quotidiana delle persone.

    Abitudini di acquisto di lagarde

    Durante la sua visita al mercato, Lagarde ha condiviso le sue abitudini di acquisto, rivelando di preferire verdure e formaggi freschi, elementi essenziali per la sua spesa. Ha notato la qualità della frutta e della verdura esposta, esprimendo apprezzamento per la varietà disponibile. Inoltre, ha menzionato una richiesta particolare da parte di suo marito, che desidera un panettone, sebbene abbia commentato che potrebbe essere prematuro per acquistarne uno in questo periodo dell’anno.

    Incontro a firenze

    La visita di Lagarde a Firenze è coincisa con il consiglio direttivo della Banca centrale europea, che si svolgerà nel capoluogo toscano. Questo incontro rappresenta un’importante occasione per discutere le politiche monetarie e affrontare le sfide economiche attuali, in un contesto di crescente attenzione verso l’andamento dei prezzi e l’inflazione. La presidente ha ribadito l’importanza di mantenere sotto controllo i costi alimentari, un tema che riveste un ruolo cruciale nel dibattito economico europeo. La sua presenza al mercato ha messo in luce l’impegno della Bce nel monitorare e rispondere alle esigenze dei cittadini, evidenziando il legame tra le politiche economiche e le realtà quotidiane delle persone.

    Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, ha discusso l’andamento dei prezzi alimentari durante una visita al mercato di Sant’Ambrogio a Firenze il 15 aprile 2025. Sebbene i costi alimentari siano aumentati, Lagarde ha osservato un incremento contenuto rispetto a due anni fa, con i prezzi che superano il 2% di media dell’inflazione. Ha evidenziato l’importanza di monitorare e ridurre i costi alimentari, considerando il loro impatto sulla vita quotidiana. Durante la sua visita, ha condiviso le sue preferenze per verdure e formaggi freschi, ammirando la qualità e la varietà esposte. La visita è avvenuta in concomitanza con il consiglio direttivo della BCE a Firenze, un momento cruciale per discutere politiche monetarie e sfide economiche attuali. Lagarde ha ribadito la necessità di un controllo accurato dei prezzi alimentari, sottolineando il legame tra economia e quotidianità dei cittadini.

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  • Riso: l’Italia sollecita all’Ue maggiori tutele e reciprocità commerciale

    Riso: l’Italia sollecita all’Ue maggiori tutele e reciprocità commerciale

    Nel corso della riunione dell’Agrifish, tenutasi a Lussemburgo il 15 gennaio 2025, l’Italia ha sollecitato una maggiore protezione e reciprocità per il riso importato nell’ambito dell’Unione Europea. Questa richiesta è stata sostenuta da diversi Paesi, tra cui Francia, Spagna, Portogallo, Ungheria, Grecia, Bulgaria e Romania, che fanno parte dell’alleanza dei produttori di riso europei, nota come EurRice. Il sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Masaf), Luigi D’Eramo, ha evidenziato la situazione critica del settore, uno dei più vulnerabili alla concorrenza di prodotti provenienti da Paesi extra UE, che spesso non rispettano gli standard produttivi, ambientali e socioeconomici europei.

    Richiesta di una clausola di salvaguardia efficace

    Durante il suo intervento, D’Eramo ha esortato il Consiglio europeo a cogliere l’opportunità offerta dalla revisione del Regolamento sul Sistema di Preferenze Generalizzate (SPG). Ha proposto l’introduzione di una clausola di salvaguardia automatica, in grado di attivarsi in modo efficace, stabilendo soglie realistiche per il suo funzionamento. “Le soglie attualmente in discussione nella revisione del Regolamento non garantiscono l’efficacia della salvaguardia, compromettendo così la protezione della produzione UE e la sicurezza alimentare europea”, ha dichiarato il sottosegretario.

    Riconoscimento del ruolo dell’Italia nel settore del riso

    Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha espresso soddisfazione per il ruolo guida assunto dall’Italia, che rappresenta il primo produttore di riso in Europa, detenendo il 57% della superficie risicola dell’Unione. “È significativo che l’Italia abbia preso l’iniziativa tra le Nazioni europee”, ha sottolineato Lollobrigida. Ha anche aggiunto che, pur essendo esportatori, non ci si oppone all’espansione delle aree di libero scambio, ma non si può tollerare che alcuni Paesi beneficino di regole di produzione che non garantiscono la qualità del prodotto e non rispettano i diritti dei lavoratori. Oggi l’Europa ha dimostrato la capacità di unirsi per difendere gli interessi nazionali ed europei, in un percorso volto a raggiungere la sovranità alimentare e a tutelare la qualità dei nostri prodotti.

    Durante la riunione dell’Agrifish il 15 gennaio 2025 a Lussemburgo, l’Italia ha richiesto maggiore protezione per il riso importato nell’UE, sostenuta da vari paesi, tra cui Francia e Spagna, parte dell’alleanza EurRice. Luigi D’Eramo, sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole, ha evidenziato la vulnerabilità del settore alle importazioni da paesi extra UE che non rispettano gli standard europei. Ha proposto l’introduzione di una clausola di salvaguardia automatica da attivare con soglie realistiche, criticando quelle attualmente in discussione per la loro inadeguatezza. Il ministro Francesco Lollobrigida ha lodato il ruolo guida dell’Italia nel settore, che possiede il 57% della superficie risicola europea, esprimendo supporto per l’espansione delle aree di libero scambio, ma sottolineando l’importanza di regole di produzione che garantiscano qualità e diritti dei lavoratori. Ha concluso affermando che l’Europa può unirsi per proteggere gli interessi nazionali e la sovranità alimentare.

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