Autore: fornelliditalia.it

  • Il Senato approva la risoluzione sulle tecniche genomiche in agricoltura

    Il Senato approva la risoluzione sulle tecniche genomiche in agricoltura

    La Commissione Agricoltura del Senato ha approvato all’unanimità, il 15 gennaio 2025, una risoluzione che chiede al Governo italiano di intraprendere azioni decisive presso l’Unione Europea riguardo alle Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA). Questo provvedimento mira a sollecitare la definizione di un’intesa nel contesto del negoziato attualmente in corso, affinché si possa giungere quanto prima all’approvazione del regolamento europeo.

    Dettagli sull’approvazione

    Il presidente della Commissione, il senatore Luca De Carlo, ha comunicato l’approvazione, sottolineando il supporto ricevuto dai gruppi di Fratelli d’Italia, Lega e dalla senatrice Silvia Fregolent. Al momento, la normativa europea sulle TEA è ancora in fase di elaborazione, con numerosi aspetti da definire e chiarire. Tra questi, si evidenziano l’applicazione pratica delle disposizioni, i requisiti per l’etichettatura e il monitoraggio della contaminazione. Un altro punto cruciale è l’armonizzazione a livello nazionale, che deve considerare la coesistenza tra colture TEA e quelle biologiche o convenzionali.

    Impegni del Governo

    Il senatore De Carlo ha dichiarato: “È tempo che anche l’Europa entri nel futuro dell’agricoltura scritto dall’Italia”, sottolineando l’urgenza di arrivare all’approvazione di un regolamento europeo. Con questa risoluzione, il Governo è impegnato a diventare un punto di riferimento per le politiche agricole europee, spingendo le istituzioni europee a dare il via libera al regolamento nel minor tempo possibile.

    Riflessioni sul futuro dell’agricoltura

    De Carlo ha espresso la sua soddisfazione per il consenso unanime ricevuto da tutte le forze politiche in Commissione, evidenziando l’importanza di questo passo per il futuro dell’agricoltura in Europa. La risoluzione rappresenta un passo significativo verso l’innovazione e la modernizzazione del settore agricolo, mirando a garantire che l’Italia possa essere all’avanguardia anche in ambito europeo.

    On January 15, 2025, the Italian Senate’s Agriculture Committee unanimously approved a resolution urging the government to take decisive action within the European Union regarding Assisted Evolution Techniques (TEA). Led by Senator Luca De Carlo, the resolution aims to expedite the approval of a pending European regulation, addressing critical aspects such as practical application, labeling requirements, and contamination monitoring. It emphasizes the need for national harmonization to ensure coexistence between TEA and conventional or organic crops. De Carlo stressed the importance of modernizing agriculture and ensuring Italy leads in European agricultural policies. He expressed satisfaction with the unanimous support from various political groups, viewing the resolution as a significant step toward agricultural innovation and modernization. The Italian government is committed to pushing European institutions for swift regulation approval, marking a pivotal moment for the future of agriculture in Europe.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero

  • Pagamenti digitali: quasi il 50% delle transazioni avviene nella ristorazione

    Pagamenti digitali: quasi il 50% delle transazioni avviene nella ristorazione

    Nel 2025, quasi il 50% dei pagamenti digitali in Italia è effettuato nel settore della ristorazione. Questo dato, proveniente dall’Osservatorio Consumi Cashless di SumUp, evidenzia che il 47% delle transazioni cashless avviene in caffè, bar, ristoranti, food truck, fast food e servizi di delivery. L’analisi ha esaminato i dati di spesa senza contante in tutti i capoluoghi di regione, fornendo un quadro dettagliato delle preferenze degli italiani riguardo ai pagamenti elettronici.

    Le preferenze regionali nei pagamenti digitali

    Lo studio di SumUp mette in luce come le abitudini di pagamento varino significativamente da un capoluogo all’altro. Ad esempio, ad Aosta, il pagamento cashless è particolarmente diffuso nei bar, mentre Ancona si distingue per il numero di transazioni effettuate in caffè e ristoranti. Venezia, invece, si posiziona al primo posto per i pagamenti senza contanti nei fast food. A Trento, i cittadini tendono a utilizzare la carta per acquistare biglietti per cinema e concerti, mentre a Trieste i taxi sono i principali attori della spesa digitale. A Potenza, sorprendentemente, un pagamento su dieci è destinato ai parrucchieri, evidenziando un interesse crescente per i servizi di bellezza.

    Crescita dei pagamenti digitali nel 2025

    Nei primi nove mesi del 2025, i pagamenti digitali in Italia hanno registrato una crescita notevole del 27,5%. Tuttavia, il valore medio degli scontrini cashless è sceso a 31,8 euro, segnando un decremento del 6,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo dato suggerisce una maggiore diffusione dei pagamenti elettronici, accompagnata da un abbassamento del valore medio delle transazioni.

    Settori in crescita per i pagamenti senza contante

    A livello nazionale, il settore delle gioiellerie ha visto il maggiore incremento nei pagamenti cashless, con un aumento del 73,4%. Seguono i bar, che hanno registrato un incremento del 37%, e il settore dell’intrattenimento, con un +35,8%. Anche i ristoranti (+35,1%) e gli alimentari (+33,2%) hanno mostrato una crescita significativa. Infine, i food truck e i fast food hanno visto aumenti rispettivamente del 23,9% e del 20,2%. Ristoranti, bar e alimentari si confermano come le categorie merceologiche con il maggior numero di transazioni cashless, rappresentando il 21,3%, il 15,6% e il 12,3% del totale, mentre i fast food si attestano al 7%.

    Riproduzione riservata © Copyright ANSA

    Nel 2025, quasi il 50% dei pagamenti digitali in Italia sarà effettuato nel settore della ristorazione, con il 47% delle transazioni cashless che riguardano caffè, bar, ristoranti, e servizi di delivery, secondo l’Osservatorio Consumi Cashless di SumUp. Le abitudini di pagamento variano significativamente da una regione all’altra: ad esempio, Aosta predilige i bar, mentre Venezia eccelle nei pagamenti nei fast food. Nei primi nove mesi del 2025, i pagamenti digitali sono aumentati del 27,5%, ma il valore medio delle transazioni è sceso a 31,8 euro, suggerendo una maggiore diffusione a fronte di scontrini più bassi. I settori con la crescita più rilevante includono gioiellerie (+73,4%), bar (+37%), intrattenimento (+35,8%), ristoranti (+35,1%) e alimentari (+33,2%). Ristorazione e food service rimangono le categorie principali per i pagamenti cashless.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero

  • A settembre i prezzi degli ortaggi raggiungono un picco, zucchine +50%

    A settembre i prezzi degli ortaggi raggiungono un picco, zucchine +50%

    A settembre 2025, i prezzi all’ingrosso degli ortaggi hanno registrato un significativo aumento, con le zucchine che hanno toccato un incremento del 50,7% rispetto al mese precedente. Questo dato emerge dall’analisi condotta da Unioncamere e Bmti, che ha esaminato le fluttuazioni dei prezzi nel mercato agroalimentare. Oltre alle zucchine, anche i prezzi delle carni di bovino, tacchino e delle uova hanno mostrato un trend positivo. Al contrario, si osservano ribassi per l’uva da tavola, la carne di suino e il burro.

    Aumento dei prezzi degli ortaggi

    L’analisi dei prezzi all’ingrosso di settembre evidenzia che, nonostante l’aumento mensile, i costi degli ortaggi sono inferiori del 15% rispetto ai livelli dello stesso periodo dell’anno precedente. I listini delle melanzane, ad esempio, sono aumentati del 9%, spinti da una diminuzione della disponibilità legata a condizioni climatiche avverse e alla conclusione delle produzioni in campo aperto.

    Andamento dei prezzi della frutta

    Nel settore della frutta, i prezzi dei frutti a lunga conservazione hanno subito una diminuzione del 4,1%. In particolare, l’uva da tavola ha visto un calo del 13,8%, dovuto a una produzione abbondante ma di qualità variabile e a una domanda piuttosto debole. In controtendenza, le pere hanno registrato un aumento del 9%, poiché si prevede un’altra annata con scarsa produttività, portando i prezzi delle varietà autunnali a livelli già elevati.

    Mercato delle carni e dei formaggi

    Per quanto riguarda il mercato delle carni, si segnala un aumento del prezzo della carne di vitellone, con un incremento mensile del 5% e un +37,4% rispetto al 2024. Anche il vitello ha visto un aumento del 3,6% e un +21,1% rispetto all’anno scorso. Tuttavia, dopo i rialzi estivi, i prezzi dei tagli di carne suina hanno subito un forte calo, con una diminuzione del 14% rispetto ad agosto. I prezzi dei formaggi sono rimasti stabili, mentre le uova hanno continuato a mostrare un incremento del 2,2% rispetto al mese precedente, sostenuto da un’offerta limitata sia a livello nazionale sia europeo, con un aumento del 19,2% rispetto al 2024. Infine, il prezzo del burro ha registrato una diminuzione del 9%, dovuta a una sovrapproduzione a livello europeo, con un calo annuale che passa dal -2% di agosto al -22,3% di settembre.

    A settembre 2025, i prezzi all’ingrosso degli ortaggi sono aumentati drasticamente, con le zucchine che segnano un incremento del 50,7% rispetto al mese precedente, secondo un’analisi di Unioncamere e Bmti. Nonostante ciò, i costi degli ortaggi sono inferiori del 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Altri ortaggi, come le melanzane, hanno visto un aumento del 9% a causa del clima sfavorevole. Nel settore della frutta, i frutti a lunga conservazione hanno registrato una diminuzione del 4,1%, con un calo del 13,8% per l’uva da tavola. Invece, le pere sono aumentate del 9% per scarsa produttività. Nel mercato delle carni, la carne di vitellone ha visto un aumento del 5%, mentre i prezzi della carne suina sono diminuiti del 14%. I formaggi sono rimasti stabili, mentre le uova hanno registrato un aumento del 2,2%. Infine, il prezzo del burro è calato del 9%.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero

  • Parte la Card alimentare a sostegno di più di un milione di famiglie

    Parte la Card alimentare a sostegno di più di un milione di famiglie

    Prende avvio nel 2025 la carta prepagata “Dedicata a te“, un’iniziativa volta a sostenere le famiglie con un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) fino a 15.000 euro. Quest’anno, si prevede che oltre un milione di famiglie beneficeranno di questo contributo, con una novità significativa: il 30% dei destinatari sono nuovi beneficiari, mentre il restante 70% ha già ricevuto la carta nelle edizioni precedenti, vedendo la propria carta ricaricata automaticamente.

    Dettagli del contributo alimentare

    L’importo totale della carta ammonta a 500 euro, con un finanziamento complessivo del fondo alimentare fissato a 500 milioni di euro. È fondamentale che il primo pagamento venga effettuato entro il 16 dicembre 2025, altrimenti si rischia la decadenza dal beneficio. Inoltre, le somme devono essere completamente spese entro il 28 febbraio 2026, garantendo così un utilizzo tempestivo delle risorse.

    L’INPS ha comunicato che le liste definitive dei beneficiari saranno disponibili per i Comuni a partire dal 30 ottobre. Queste liste, ordinate per Comune, associano a ciascun beneficiario un numero identificativo della carta, emessa da Poste Italiane. Per ritirare la carta presso gli uffici postali, sarà necessario presentare un documento di riconoscimento, sia da parte dell’intestatario che di un delegato. È importante notare che i nuclei familiari con componenti che ricevono l’assegno di inclusione o la NASPI non possono accedere a questo contributo.

    Un sostegno strutturale

    Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste, ha definito questa misura come “non assistenzialistica ma di vero sostegno”, evidenziando che si tratta della terza edizione consecutiva del programma. Il ministro ha dichiarato che l’intento è stato quello di rendere questa iniziativa strutturale, confermando il suo proseguimento nella Legge di Bilancio, che prevede la continuità anche per gli anni 2026 e 2027.

    Modalità di utilizzo della carta

    Il contributo può essere speso in tutti gli esercizi commerciali autorizzati alla vendita di generi alimentari. I beneficiari possono controllare il saldo residuo della carta presso i bancomat Postamat. Gli acquisti consentiti includono carni di diverse specie (suina, bovina, avicola, ovina, caprina e cunicola), pesce fresco e conserve come il tonno in scatola, latte e derivati, uova, olio d’oliva e di semi, prodotti da forno e cereali (pane, pasticceria, pizza, paste, riso, orzo, farro, avena, mais e farine), ortaggi, frutta e legumi, sia freschi che lavorati o surgelati. Si possono acquistare anche miele, zucchero, cacao e cioccolato, bevande e condimenti naturali (acque minerali, aceto, caffè, , camomilla), alimenti speciali (prodotti per l’infanzia, lieviti naturali) e prodotti a denominazione protetta Dop e Igp. Gli alcolici, invece, sono esclusi da questa misura. Nel 2024, il 76,2% della spesa è stata effettuata presso la Grande Distribuzione Organizzata, evidenziando una tendenza verso l’acquisto in supermercati e ipermercati.

    Nel 2025 partirà la carta prepagata “Dedicata a te”, rivolta a famiglie con un ISEE fino a 15.000 euro, beneficiando oltre un milione di famiglie. Il 30% dei destinatari saranno nuovi beneficiari, mentre il 70% avrà una ricarica automatica. L’importo totale della carta è di 500 euro, con un finanziamento di 500 milioni. Il primo pagamento deve avvenire entro il 16 dicembre 2025, mentre le somme devono essere spese entro il 28 febbraio 2026. Le liste definitivi dei beneficiari saranno disponibili dal 30 ottobre. La carta è utilizzabile nei negozi autorizzati per l’acquisto di generi alimentari, esclusi gli alcolici. Si prevede di continuare l’iniziativa nei prossimi anni, come dichiarato dal Ministro Lollobrigida. Acquisti consentiti includono carni, pesce, latticini, cereali e prodotti a denominazione DOP e IGP, con una tendenza significativa verso la Grande Distribuzione Organizzata.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero

  • Il prezzo della zucca di Halloween scende del 14,5% rispetto al 2024

    Il prezzo della zucca di Halloween scende del 14,5% rispetto al 2024

    La settimana attuale segna un momento cruciale per il mercato delle zucche ornamentali, con un picco nelle vendite che si traduce in un calo dei prezzi rispetto all’anno precedente. Secondo i dati forniti da BMti, Borsa Merci Telematica Italiana, il prezzo delle zucche è sceso del 14,5%, passando da 1,10 euro/kg a 0,94 euro/kg. Nonostante questo abbassamento, la campagna di quest’anno si presenta abbondante e di buona qualità, anche per le zucche commestibili, che mostrano un trend di prezzi generalmente più contenuti. L’analisi si concentra sull’andamento dei listini all’ingrosso, basata sulle informazioni raccolte dai mercati della Rete Italmercati.

    La richiesta per le zucche commestibili continua a essere debole, principalmente a causa delle temperature superiori alla media stagionale, che rallentano il consumo di questo ortaggio, tradizionalmente impiegato in piatti caldi. La situazione climatica attuale ha quindi un impatto diretto sulle vendite, influenzando le abitudini alimentari dei consumatori.

    Andamento dei prezzi per le diverse varietà di zucche

    Il calo dei prezzi delle zucche non è uniforme e varia in base alle diverse varietà. Le zucche Butternut si mantengono pressoché stabili, registrando una leggera flessione dell’1,2%, con un prezzo attuale di 0,83 euro/kg, rispetto a 0,84 euro/kg dell’anno scorso. La varietà Lunga Violina, invece, ha subito una diminuzione del 13%, attestandosi attorno a 0,86 euro/kg, rispetto ai 0,99 euro/kg del 2024.

    Per quanto riguarda le Moscata di Provenza, i prezzi si confermano stabili a 0,64 euro/kg, mantenendo lo stesso valore per il secondo anno consecutivo. Infine, le Tonde Delica, rinomate per la loro polpa dolce e compatta, hanno visto una diminuzione del 7,9%, con prezzi medi che si aggirano intorno a 1,16 euro/kg, rispetto ai 1,26 euro/kg del 2024.

    Questi dati evidenziano una situazione di mercato in evoluzione, influenzata da fattori climatici e dalle dinamiche di consumo, mentre ci si avvicina alla festività di Halloween, periodo tradizionalmente associato all’acquisto di zucche ornamentali e commestibili.

    La settimana attuale segna un momento importante per il mercato delle zucche ornamentali, con vendite in aumento e prezzi in calo del 14,5%, passando da 1,10 euro/kg a 0,94 euro/kg. Il raccolto di quest’anno è abbondante e di buona qualità, ma la domanda per le zucche commestibili rimane debole a causa di temperature superiori alla media, che influenzano il consumo di questo ortaggio. I prezzi variano tra le diverse varietà: le Butternut sono stabili a 0,83 euro/kg, mentre le Lunga Violina registrano un calo del 13% a 0,86 euro/kg. Le Moscata di Provenza si mantengono stabili a 0,64 euro/kg e le Tonde Delica mostrano una diminuzione del 7,9%, con prezzi medi a 1,16 euro/kg. Queste dinamiche di mercato sono influenzate da fattori climatici e dal periodo pre-Halloween, tradizionalmente associato agli acquisti di zucche.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero

  • Aumento del 3,7% nei consumi di carni bianche nel 2024: 22 kg pro capite

    Aumento del 3,7% nei consumi di carni bianche nel 2024: 22 kg pro capite

    Nel 2024, gli italiani hanno dimostrato una netta preferenza per le carni bianche, con un consumo pro capite che ha raggiunto oltre 22 kg all’anno, segnando un incremento del 3,7% rispetto all’anno precedente. Questo dato rappresenta il livello più elevato degli ultimi dieci anni, evidenziando una crescente inclinazione verso questo tipo di proteine.

    La filiera avicola in espansione

    La filiera avicola ha risposto a questa domanda in espansione, con una produzione che ha registrato un aumento del 3,6% in volume. A fornire queste informazioni è Unaitalia, l’associazione nazionale del settore avicolo italiano, che rappresenta un comparto composto da 64.000 lavoratori distribuiti lungo l’intera filiera, di cui 25.500 operano nella trasformazione. Il fatturato complessivo del settore ha raggiunto i 7,75 miliardi di euro, con un incremento del 3,3% rispetto al 2023.

    Trend delle carni bianche e delle uova

    Le carni bianche costituiscono il 44% delle carni acquistate dagli italiani e il 34% della spesa totale per la carne, confermandosi come una fonte di proteine accessibili, versatili e sostenibili. Questo trend positivo si estende anche al comparto delle uova, che ha visto un incremento della produzione del 3% e un aumento dei consumi del 3,8% nel 2024, corrispondente a 218 uova pro capite. L’indice di penetrazione domestica ha raggiunto il 94%, il più alto tra le fonti proteiche di origine animale, evidenziando un forte attaccamento dei consumatori a questi prodotti. I dati del primo semestre 2025 mostrano una crescita del 10% in volume nelle vendite sia nella grande distribuzione organizzata che nel dettaglio.

    Crescita dei prodotti proteici

    Secondo i dati forniti da Ismea, dal 2021 al 2024, le carni bianche e le uova hanno registrato la crescita più significativa tra i prodotti proteici di origine animale, con aumenti rispettivi del 11,8% e del 9,7% nei volumi acquistati dalle famiglie.

    Commento del presidente di Unaitalia

    Antonio Forlini, presidente di Unaitalia, ha commentato la situazione del settore, sottolineando la solidità del comparto nonostante le incertezze legate al contesto geopolitico e alle preoccupazioni per la diffusione del virus dell’influenza aviaria in Europa. Forlini ha messo in evidenza il modello integrato di filiera, che combina efficienza e dinamicità, capace di evolversi e ampliare l’offerta per rispondere alle nuove esigenze del mercato e dei consumatori.

    Nel 2024, gli italiani hanno mostrato una forte preferenza per le carni bianche, con un consumo pro capite di oltre 22 kg, in crescita del 3,7% rispetto all’anno precedente. Questo incremento è il più alto degli ultimi dieci anni, segnando l’espansione della filiera avicola, che ha visto un aumento del 3,6% nella produzione. L’associazione Unaitalia ha riportato un fatturato complessivo di 7,75 miliardi di euro, in aumento del 3,3%. Le carni bianche rappresentano il 44% dei consumi di carne, mentre le uova hanno visto un incremento del 3% nella produzione e del 3,8% nei consumi, con 218 uova pro capite. Il presidente di Unaitalia, Antonio Forlini, ha sottolineato la solidità del settore nonostante le sfide geopolitiche e l’influenza aviaria, evidenziando un modello di filiera integrato capace di adattarsi alle esigenze del mercato.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero

  • “Di ognuno orizzonti possibili”: Hospitality 2026 esplora l’accessibilità nel turismo outdoor

    “Di ognuno orizzonti possibili”: Hospitality 2026 esplora l’accessibilità nel turismo outdoor

    La manifestazione internazionale Hospitality – Il Salone dell’Accoglienza, che rappresenta un punto di riferimento in Italia per il settore dell’hotellerie e della ristorazione, si prepara a celebrare la sua 50ª edizione. L’evento si svolgerà dal 2 al 5 febbraio 2026 presso il Quartiere Fieristico di Riva del Garda, e si conferma come un centro di innovazione e cultura dell’accoglienza.

    Durante questa edizione, il progetto DI OGNUNO presenterà il nuovo tema “Orizzonti Possibili”, che si concentrerà sull’ospitalità inclusiva e sull’accessibilità all’aria aperta. Dopo aver esplorato la Reception e la Sala Colazioni in precedenti edizioni, il progetto si orienta verso un viaggio sensoriale nel contesto del turismo outdoor.

    Il progetto di DI OGNUNO

    Il progetto DI OGNUNO è un’iniziativa pluriennale di Riva del Garda Fierecongressi per il Salone dell’Accoglienza, sviluppato in collaborazione con Village for All – V4A® e Lombardini22. Ogni anno, questo progetto analizza un aspetto diverso dell’accoglienza, con l’intento di promuovere e valorizzare l’Universal Design come strumento di innovazione e progresso per le aziende del settore.

    Alessandra Albarelli, Direttrice Generale di Riva del Garda Fierecongressi, ha dichiarato: “Con Orizzonti Possibili proseguiamo l’impegno di Hospitality per un turismo sostenibile. DI OGNUNO non è solo un progetto sull’accoglienza accessibile, ma un invito ad abbracciare una visione più ampia verso un’esperienza inclusiva e condivisa”. Questo approccio integra design, neuroscienze e valore sociale, creando un’ospitalità accessibile a tutti.

    Il tema del 2026: inclusione e accessibilità nel turismo outdoor

    La 50ª edizione di Hospitality si focalizzerà sul turismo outdoor, comprendendo campeggi, villaggi turistici, glamping, chalet e suite immerse nella natura. L’obiettivo è dimostrare come ogni esigenza di accessibilità, che sia permanente, temporanea o situazionale, possa trasformarsi in opportunità grazie a un progetto attento e inclusivo.

    All’interno del Padiglione B2, lo stand mostrerà le principali sfide di accessibilità degli spazi all’aperto, presentando soluzioni concrete e replicabili. Questa esperienza immersiva e interattiva coinvolgerà visitatori e operatori, offrendo una nuova prospettiva sull’ospitalità all’aria aperta.

    Roberto Vitali, CEO e cofondatore di Village for All – V4A®, ha evidenziato l’importanza di investire nell’ospitalità accessibile: “Non è un costo, ma un percorso strategico di crescita che valorizza il capitale umano e amplia i mercati”. Con “Orizzonti Possibili”, si intende dimostrare come l’inclusione possa essere una leva concreta per lo sviluppo economico e l’innovazione nel settore.

    Orizzonti possibili: un viaggio esperienziale verso l’accessibilità

    Il concept di “Orizzonti Possibili” interpreta il viaggio outdoor come una metafora della vita e del turismo, dove l’inclusione rappresenta un orizzonte sempre aperto. All’interno dello stand, i visitatori saranno invitati a intraprendere un percorso immersivo, articolato in sei tappe che uniscono architettura, neuroscienze e design esperienziale.

    Il viaggio inizia dalla Reception di Ognuno, uno spazio progettato per essere realmente accessibile, dotato di mappa tattile, audiodescrizione e trascrizione automatica. Si prosegue lungo la Strada di Ognuno, che consente di percepire come i materiali influenzino l’esperienza degli spazi. La Sfida delle Pendenze offre un confronto diretto tra le normative e l’effettiva facilità d’uso.

    Il percorso continua con il Giardino Sensoriale, un luogo di calma progettato per stimolare i sensi in un ambiente accogliente. Nella Sosta del Viaggiatore, pensata per accogliere esigenze visibili e invisibili, i visitatori potranno partecipare a un gioco olfattivo interattivo. Infine, la Mappa degli Orizzonti permetterà a ciascun partecipante di lasciare un messaggio, contribuendo alla costruzione di un orizzonte condiviso.

    Il progetto include anche un sistema di wayfinding multisensoriale, con totem informativi e mappe visuo-tattili, per garantire un orientamento accessibile a tutti. “Orizzonti Possibili” è frutto di un approccio multidisciplinare che unisce design universale, neuroscienze e sostenibilità, seguendo i principi ESG per il riuso dei materiali e la riduzione degli sprechi.

    Cristian Catania, Head of Universal Design di Lombardini22, ha sottolineato l’importanza di integrare l’Universal Design in ogni progetto, superando i minimi normativi per una maggiore inclusività.

    Durante l’evento, l’accessibilità sarà il tema centrale, presente anche nei percorsi formativi e negli approfondimenti dedicati alle diverse esigenze dell’accoglienza. Giovanna Voltolini, Exhibition Manager di Hospitality, ha affermato che l’obiettivo è fornire ai professionisti strumenti concreti per costruire un’ospitalità sempre più attenta alla diversità.

    La 50ª edizione di Hospitality – Il Salone dell’Accoglienza si terrà al Quartiere Fieristico di Riva del Garda dal 2 al 5 febbraio 2026, un’occasione unica per esplorare infiniti orizzonti possibili.

    La 50ª edizione di Hospitality – Il Salone dell’Accoglienza si svolgerà dal 2 al 5 febbraio 2026 a Riva del Garda, diventando un punto di riferimento per il settore dell’hotellerie. Quest’anno, il progetto DI OGNUNO presenterà il tema “Orizzonti Possibili”, incentrato sull’ospitalità inclusiva e sull’accessibilità nel turismo outdoor. L’iniziativa, sviluppata in collaborazione con Village for All e Lombardini22, mira a valorizzare il design universale come strumento innovativo. L’evento includerà un’esperienza immersiva che guiderà i visitatori attraverso sei tappe sensoriali, evidenziando le sfide di accessibilità negli spazi all’aperto. Gli esperti proporranno soluzioni pratiche, dimostrando come l’inclusione possa favorire la crescita economica nel settore. La manifestazione punterà a fornire strumenti concreti ai professionisti per creare un’ospitalità che rispetti e valorizzi la diversità.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero

  • A Torino 1.500 ristoranti si candidano per il riconoscimento Unesco della cucina italiana

    A Torino 1.500 ristoranti si candidano per il riconoscimento Unesco della cucina italiana

    Una mobilitazione significativa sta prendendo piede nei ristoranti del Piemonte per sostenere la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’umanità da parte dell’UNESCO. Torino, in particolare, si prepara ad affrontare la scadenza del 10 dicembre 2025, quando a Nuova Delhi verrà annunciato l’esito della candidatura.

    Iniziativa di sostegno alla candidatura

    L’Epat, l’Associazione dei pubblici esercizi di Torino affiliata ad Ascom Confcommercio, ha lanciato l’iniziativa “Io amo la cucina italiana”, coinvolgendo circa 1500 ristoranti. L’obiettivo è sensibilizzare l’intera comunità, dai ristoratori agli chef, fino ai clienti, sull’importanza di questa candidatura. Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Confcommercio Torino, ha evidenziato il ruolo cruciale degli chef, sottolineando come siano dei veri e propri comunicatori della cucina italiana e regionale nel mondo. “Dobbiamo ringraziare Carlo Petrini, un grande valorizzatore dei nostri territori”, ha aggiunto.

    Impatto economico della ristorazione

    A Torino e provincia operano attualmente 5.168 imprese della ristorazione, e oltre 9.800 in tutta la regione, generando un valore aggiunto per il turismo di quasi 137 milioni di euro. A queste realtà viene richiesto di trasmettere i valori della cucina italiana, che includono il legame con il territorio, la sostenibilità e la creatività. Grazie alla collaborazione con gli studenti dell’Its Academy Turismo Piemonte, i materiali promozionali legati alla candidatura saranno distribuiti ai ristoranti partecipanti. Sarà compito dei ristoratori informare i clienti, creando così un sostegno collettivo per la candidatura all’UNESCO.

    Valorizzazione della tradizione culinaria

    Vincenzo Nasi, presidente di Apat Ascom, ha sottolineato l’importanza di questa candidatura, definendola una celebrazione simbolica della ristorazione italiana di qualità, delle sue radici e della capacità di trasformarle in piatti in grado di emozionare. L’iniziativa rappresenta un’opportunità unica per valorizzare la tradizione culinaria italiana e il suo impatto culturale e turistico.

    Una mobilitazione significativa sta avvenendo nei ristoranti del Piemonte per sostenere la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’umanità da parte dell’UNESCO, con il termine fissato al 10 dicembre 2025 a Nuova Delhi. L’iniziativa “Io amo la cucina italiana” è promossa dall’Epat, coinvolgendo circa 1500 ristoranti a Torino. Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Confcommercio Torino, sottolinea l’importanza degli chef nel comunicare la cucina italiana nel mondo, ringraziando Carlo Petrini per il suo contributo. Il settore della ristorazione, con oltre 9.800 imprese in Piemonte, genera un valore turistico di quasi 137 milioni di euro, enfatizzando valori di sostenibilità e creatività. Inoltre, i materiali promozionali sono distribuiti con il supporto di studenti dell’Its Academy Turismo Piemonte, invitando i ristoratori a coinvolgere i clienti per un sostegno collettivo alla candidatura. Vincenzo Nasi di Apat Ascom evidenzia la rilevanza culturale della tradizione culinaria italiana.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero

  • Il formaggio Asiago si prepara a conquistare il mercato del sud-est asiatico

    Il formaggio Asiago si prepara a conquistare il mercato del sud-est asiatico

    Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago ha avviato un ambizioso piano triennale di internazionalizzazione destinato a tre mercati strategici del sud-est asiatico: Corea del Sud, Vietnam e Taiwan. Questo progetto mira a rafforzare la presenza dell’Asiago Dop in regioni caratterizzate da una crescita economica sostenuta, dove la domanda per prodotti alimentari di alta qualità e dallo stile europeo è in continua espansione.

    La prima tappa di questa iniziativa si svolge a Seul, dove il Consorzio partecipa alla principale fiera coreana dedicata al settore food & beverage, in programma fino al 1 novembre 2025. Questo evento segna l’inizio del programma “Europe be my guest”, che ha un budget di 1,5 milioni di euro. Il progetto è cofinanziato dall’Unione Europea e realizzato in collaborazione con Fict, la federazione che rappresenta i produttori di salumi e gastronomia di alta qualità.

    Obiettivi del piano di internazionalizzazione

    L’iniziativa è una delle più ambiziose mai intraprese dal Consorzio Tutela Formaggio Asiago in Asia, con un focus particolare sulla Corea del Sud, dove la cucina italiana è considerata un simbolo di qualità e raffinatezza. L’intento è quello di esplorare nuovi mercati e aumentare la consapevolezza e il consumo del prodotto tipico vicentino. Flavio Innocenzi, direttore del Consorzio, ha dichiarato: “Vogliamo essere protagonisti e non spettatori nel cambiamento in atto nei mercati internazionali”.

    L’importanza dell’Asiago nei mercati asiatici

    Portare l’Asiago in Asia comporta l’ascolto delle esigenze dei consumatori più esigenti, l’anticipazione delle tendenze emergenti e la costruzione di nuove relazioni commerciali. Questo approccio non solo mira a soddisfare la domanda crescente di prodotti alimentari di qualità, ma anche a posizionare l’Asiago come un prodotto distintivo all’interno di un mercato sempre più competitivo.

    Con l’attenzione rivolta verso i consumatori del sud-est asiatico, il Consorzio si propone di valorizzare il patrimonio gastronomico italiano, creando opportunità per i produttori locali e aumentando la notorietà dell’Asiago a livello internazionale. La strategia di internazionalizzazione rappresenta quindi un passo significativo verso la conquista di nuovi spazi di mercato e la promozione della cultura culinaria italiana nel mondo.

    Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago ha lanciato un piano triennale di internazionalizzazione nei mercati strategici del sud-est asiatico: Corea del Sud, Vietnam e Taiwan. L’iniziativa inizia a Seul, partecipando alla fiera food & beverage fino al 1 novembre 2025, e segna l’avvio del programma “Europe be my guest”, cofinanziato dall’Unione Europea con un budget di 1,5 milioni di euro. Con particolare attenzione verso la Corea del Sud, dove la cucina italiana è sinonimo di qualità, il progetto mira a esplorare nuove opportunità e aumentare la consapevolezza del Formaggio Asiago. Flavio Innocenzi, direttore del Consorzio, afferma che l’obiettivo è diventare protagonisti nel mercato globale. Ascoltando le esigenze dei consumatori e anticipando tendenze, il Consorzio punta a valorizzare il patrimonio gastronomico italiano e aumentare la notorietà dell’Asiago in un contesto competitivo.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero

  • International Coffee Forum: Napoli si conferma centro nevralgico del caffè

    International Coffee Forum: Napoli si conferma centro nevralgico del caffè

    Il 12 e 13 novembre 2025, il Centro Congressi dell’Università Federico II di Napoli, situato in via Partenope, ospiterà la prima edizione italiana dell’International Coffee Forum. Questo evento si propone di diventare un punto di riferimento nella cultura globale del caffè, celebrando la sua importanza come patrimonio culturale sia italiano che internazionale.

    L’accesso al forum sarà gratuito, ma con limitazioni sul numero di partecipanti. L’iniziativa punta a promuovere il caffè come un simbolo di eccellenza, sottolineando il ruolo dell’Italia come leader nel settore. Il programma prevede oltre 30 eventi diversificati, che includono conferenze, laboratori pratici, dimostrazioni dal vivo, assaggi guidati e dibattiti. Questi eventi affronteranno tematiche attuali, spaziando dall’evoluzione delle pratiche agricole alla protezione dell’ecosistema, dalle applicazioni dell’intelligenza artificiale ai processi produttivi innovativi, fino a esplorare le dinamiche dei mercati internazionali e il riutilizzo delle risorse. Saranno trattati anche aspetti legati alla salute e all’alimentazione, nonché il ruolo sociale e culturale del caffè, capace di unire diverse comunità e generazioni.

    Dettagli dell’evento

    L’inaugurazione dell’International Coffee Forum avrà luogo il 12 novembre alle 9:30, presso il Foyer del Centro Congressi dell’Università Federico II di Napoli. Tra i relatori ci saranno figure di spicco come il Prof. Matteo Lorito, Magnifico Rettore dell’Università, la Dott.ssa Teresa Armato, Assessore al Turismo e alle Attività Produttive del Comune di Napoli, e il Dott. Giuseppe Nargi, Direttore Regionale per la Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo, sponsor principale dell’evento.

    Il forum vedrà la partecipazione di protagonisti della filiera del caffè, dai produttori ai torrefattori, fino agli importatori, tutti pronti a condividere esperienze e conoscenze con i professionisti del settore. Fabio Russo, editore e direttore di Vendingnews.it e Horecanews.it, modererà i vari panel. Durante le due giornate, saranno organizzati workshop interattivi, masterclass, dimostrazioni di latte art, cocktail d’autore e pastry show, presentando alcuni dei talenti più rinomati del settore.

    Attività e attrazioni

    Un’attrazione speciale del forum sarà l’experience coffee area, dedicata a chi desidera approfondire le differenze tra miscele pregiate e selezioni particolari. I visitatori potranno intraprendere un viaggio sensoriale attraverso fragranze, sfumature olfattive e varietà di sapori. Inoltre, un’area tecnica esporrà le più moderne macchine per espresso a leva, con dimostrazioni pratiche condotte da esperti del settore.

    Per chi desidera ulteriori dettagli, è possibile scaricare il programma completo dell’International Coffee Forum di Napoli, disponibile online. Questo evento rappresenta un’importante opportunità per esplorare il mondo del caffè e per celebrare la sua ricca cultura, coinvolgendo professionisti e appassionati da tutta Italia.

    Il 12 e 13 novembre 2025, il Centro Congressi dell’Università Federico II di Napoli ospiterà la prima edizione italiana dell’International Coffee Forum, un evento dedicato alla cultura del caffè come patrimonio culturale. L’accesso sarà gratuito, con un numero limitato di partecipanti. Il programma prevede oltre 30 eventi, inclusi conferenze, laboratori, dimostrazioni e degustazioni, che affronteranno temi come pratiche agricole, innovazioni e dinamiche di mercato. L’inaugurazione, il 12 novembre alle 9:30, vedrà relatori di spicco come il Prof. Matteo Lorito. Il forum coinvolgerà produttori, torrefattori e importatori, offrendo workshop interattivi, dimostrazioni di latte art e masterclass. Un’area speciale offrirà un’esperienza sensoriale tra miscele pregiate e macchine per espresso moderne. L’evento è un’importante occasione per esplorare e celebrare la cultura del caffè, coinvolgendo professionisti e appassionati da tutta Italia.

    Clicca qui per leggere l’articolo intero