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A Torino 1.500 ristoranti si candidano per il riconoscimento Unesco della cucina italiana

Una mobilitazione significativa sta prendendo piede nei ristoranti del Piemonte per sostenere la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’umanità da parte dell’UNESCO. Torino, in particolare, si prepara ad affrontare la scadenza del 10 dicembre 2025, quando a Nuova Delhi verrà annunciato l’esito della candidatura.

Iniziativa di sostegno alla candidatura

L’Epat, l’Associazione dei pubblici esercizi di Torino affiliata ad Ascom Confcommercio, ha lanciato l’iniziativa “Io amo la cucina italiana”, coinvolgendo circa 1500 ristoranti. L’obiettivo è sensibilizzare l’intera comunità, dai ristoratori agli chef, fino ai clienti, sull’importanza di questa candidatura. Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Confcommercio Torino, ha evidenziato il ruolo cruciale degli chef, sottolineando come siano dei veri e propri comunicatori della cucina italiana e regionale nel mondo. “Dobbiamo ringraziare Carlo Petrini, un grande valorizzatore dei nostri territori”, ha aggiunto.

Impatto economico della ristorazione

A Torino e provincia operano attualmente 5.168 imprese della ristorazione, e oltre 9.800 in tutta la regione, generando un valore aggiunto per il turismo di quasi 137 milioni di euro. A queste realtà viene richiesto di trasmettere i valori della cucina italiana, che includono il legame con il territorio, la sostenibilità e la creatività. Grazie alla collaborazione con gli studenti dell’Its Academy Turismo Piemonte, i materiali promozionali legati alla candidatura saranno distribuiti ai ristoranti partecipanti. Sarà compito dei ristoratori informare i clienti, creando così un sostegno collettivo per la candidatura all’UNESCO.

Valorizzazione della tradizione culinaria

Vincenzo Nasi, presidente di Apat Ascom, ha sottolineato l’importanza di questa candidatura, definendola una celebrazione simbolica della ristorazione italiana di qualità, delle sue radici e della capacità di trasformarle in piatti in grado di emozionare. L’iniziativa rappresenta un’opportunità unica per valorizzare la tradizione culinaria italiana e il suo impatto culturale e turistico.

Una mobilitazione significativa sta avvenendo nei ristoranti del Piemonte per sostenere la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’umanità da parte dell’UNESCO, con il termine fissato al 10 dicembre 2025 a Nuova Delhi. L’iniziativa “Io amo la cucina italiana” è promossa dall’Epat, coinvolgendo circa 1500 ristoranti a Torino. Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Confcommercio Torino, sottolinea l’importanza degli chef nel comunicare la cucina italiana nel mondo, ringraziando Carlo Petrini per il suo contributo. Il settore della ristorazione, con oltre 9.800 imprese in Piemonte, genera un valore turistico di quasi 137 milioni di euro, enfatizzando valori di sostenibilità e creatività. Inoltre, i materiali promozionali sono distribuiti con il supporto di studenti dell’Its Academy Turismo Piemonte, invitando i ristoratori a coinvolgere i clienti per un sostegno collettivo alla candidatura. Vincenzo Nasi di Apat Ascom evidenzia la rilevanza culturale della tradizione culinaria italiana.

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