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Sesso: un’indagine rivela che 4 uomini su 5 considerano tabù i problemi intimi

Quattro uomini su cinque in Italia trovano difficoltoso affrontare i propri problemi sessuali. La ricerca condotta da Viatris, in collaborazione con Iqvia, ha rivelato importanti differenze generazionali nella percezione e nella gestione della salute sessuale. Presentata il 10 ottobre 2025, in concomitanza con il lancio della nuova formulazione orodispersibile di Viagra, l’indagine ha coinvolto un campione di 1.000 uomini tra i 18 e i 70 anni, analizzando il loro approccio alla salute e al benessere sessuale.

Le generazioni a confronto

L’indagine ha messo in luce come i giovani della Generazione Z si mostrino più aperti al dialogo riguardo alla sessualità, attivandosi rapidamente in caso di problemi. Tuttavia, preferiscono discutere le loro difficoltà con amici e familiari prima di contattare un professionista. I Millennials, d’altro canto, tendono a procrastinare e a non affrontare subito i sintomi, cercando soluzioni autonome o confidandosi con il partner. Le generazioni più mature, come la Gen X e i Boomer, si dimostrano meno propense alla prevenzione, ma sono più inclini a consultare un medico al manifestarsi dei primi sintomi, con il 52% che si rivolge al medico di base, soprattutto nelle regioni del Centro e del Nord Italia.

La salute sessuale e la sua percezione

Un altro aspetto significativo emerso dalla ricerca è la consapevolezza degli uomini riguardo alla propria salute. Circa la metà degli intervistati ha dichiarato di impegnarsi attivamente per mantenersi in forma, adottando stili di vita sani. Tuttavia, quando si tratta di benessere sessuale, il quadro è contrastante. Sei uomini su dieci riconoscono l’importanza della sessualità per la vita di coppia e l’autostima, ma quasi il 45% non si sente soddisfatto del proprio stato. Gli uomini più giovani tendono a sottovalutare l’importanza della salute sessuale, mentre quelli di mezza età e oltre la considerano cruciale per la qualità della vita, ammettendo che la soddisfazione sessuale può diminuire con l’età.

Le barriere nel dialogo medico-paziente

La ricerca ha anche evidenziato le difficoltà che gli uomini italiani incontrano nel discutere di problemi sessuali con i medici. Nonostante la consapevolezza dell’importanza di affrontare tali argomenti, il 80% degli uomini si sente a disagio nel farlo. Tra le motivazioni principali si riscontrano imbarazzo, paura del giudizio e difficoltà nel trovare le parole giuste. Questo fenomeno è più marcato tra i giovani, mentre gli uomini più maturi mostrano una scarsa abitudine a rivolgersi a un medico per questioni intime. Inoltre, le preferenze riguardo al tipo di specialista da consultare variano a seconda dell’età: gli uomini più anziani tendono a rivolgersi a urologi o andrologi, mentre i più giovani mostrano una maggiore propensione a contattare psicologi, evidenziando una crescente apertura verso il benessere mentale.

La disfunzione erettile come campanello d’allarme

La disfunzione erettile, che colpisce circa 3 milioni di uomini in Italia, è un problema comune, ma spesso rimane in silenzio. Emmanuele Jannini, professore di Endocrinologia e Sessuologia Medica all’Università di Roma Tor Vergata, sottolinea l’importanza del dialogo tra medico e paziente per affrontare le difficoltà sessuali. Molti uomini, anche tra i più giovani, si sentono vincolati da stereotipi di virilità e ritrosia, rendendo difficile la richiesta di aiuto. La disfunzione erettile può essere un indicatore precoce di patologie cardiovascolari, pertanto è fondamentale non sottovalutarne i segnali.

Viatris, con l’obiettivo di migliorare il dialogo sulla salute maschile, si impegna a ridurre lo stigma associato a queste problematiche e a incoraggiare gli uomini a cercare supporto medico. Fabio Torriglia, Country Manager di Viatris in Italia, afferma che la nuova formulazione di Viagra rappresenta un passo verso l’innovazione e l’accesso a opzioni terapeutiche per un numero sempre maggiore di pazienti, promuovendo un approccio più aperto alla salute sessuale.


Quattro uomini su cinque in Italia hanno difficoltà ad affrontare problemi sessuali, secondo uno studio di Viatris e Iqvia. Presentato il 10 ottobre 2025, l’indagine ha coinvolto 1.000 uomini di diverse generazioni. La Generazione Z è più aperta al dialogo e cerca aiuto tra amici, mentre i Millennials procrastinano nel cercare soluzioni. Le generazioni più mature si consultano con medici al manifestarsi dei sintomi, con il 52% dei Boomer che si rivolge al medico. Circa il 50% degli intervistati mantiene uno stile di vita sano, ma il 45% non è soddisfatto della propria vita sessuale. L’80% degli uomini si sente a disagio nel discutere di problemi con i medici, a causa di imbarazzo e paura del giudizio, con giovani più titubanti. La disfunzione erettile, che colpisce circa 3 milioni di uomini, è spesso sottovalutata, ma può indicare patologie più gravi; Viatris mira a migliorare questo dialogo e ridurre lo stigma associato.

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