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Aumento delle infezioni sessualmente trasmissibili: allerta per Mpox e tigna

L’emergenza legata alle infezioni sessualmente trasmesse (IST) si sta nuovamente manifestando in Europa e in Italia. Gli esperti della Società interdisciplinare per lo studio delle malattie sessualmente trasmissibili (Simast) hanno evidenziato, durante l’XI Congresso nazionale tenutosi a Firenze nel 2025, la crescente preoccupazione per la diffusione di patologie non convenzionali e la ripresa di malattie storiche come sifilide, gonorrea e clamidia.

Il panorama delle infezioni sessualmente trasmesse

Nel corso degli ultimi anni, i dati epidemiologici in Europa hanno mostrato un incremento significativo dei casi di gonorrea. Nel 2023, nell’Unione Europea, sono stati segnalati quasi 97mila casi, un notevole aumento rispetto ai circa 70mila dell’anno precedente. Anche in Italia, i dati indicano un aumento delle notifiche per le IST principali, tra cui sifilide, gonorrea e clamidia. Questo trend è attribuibile non solo alla ripresa dei contatti sociali dopo la pandemia, ma anche a carenze nella prevenzione e nello screening, che hanno aumentato i rischi per i giovani e le popolazioni più vulnerabili. Gli esperti hanno segnalato che, oltre alle malattie veneree tradizionali, si stanno manifestando nuove patologie e varianti cliniche che complicano la diagnosi.

Luigi Pisano, dirigente medico in Dermatologia e Venereologia presso l’ospedale Piero Palagi di Firenze, ha sottolineato che il monkeypox, noto anche come vaiolo delle scimmie, ha riacquistato attenzione mediatica nel 2022 e ha continuato a presentare cluster epidemici anche nel 2025. Sebbene tradizionalmente associato a sintomi come febbre e eruzioni cutanee, le forme recenti hanno mostrato manifestazioni atipiche, con lesioni limitate a specifiche aree del corpo e complicazioni come la proctite.

Le nuove sfide della salute pubblica

Le infezioni gastrointestinali a trasmissione sessuale, come Campylobacter, Salmonella, Shigella e Epatite A, sono sempre più diffuse, specialmente tra i gruppi ad alto rischio, come i maschi che fanno sesso con altri maschi. Questi patogeni, tradizionalmente trasmessi attraverso cibo e acqua, stanno diventando comuni a causa di pratiche sessuali che coinvolgono il contatto orale-anale. La crescente resistenza agli antibiotici, che colpisce diverse classi di farmaci, rappresenta una sfida significativa per il trattamento di queste infezioni.

L’epatite C continua a destare preoccupazione, nonostante la disponibilità di nuovi farmaci in grado di eradicare il virus. Tuttavia, si è registrata una ripresa dei contagi sessuali nei gruppi a rischio. Inoltre, la tinea genitalis, un’infezione fungina che colpisce la zona pubica e genitale, sta emergendo come una nuova minaccia. Questo fungo, in particolare il Trichophyton indotineae, ha mostrato resistenza ai principali antifungini, rendendo difficile il trattamento.

Strategie di prevenzione e controllo

La situazione attuale richiede un’attenzione urgente verso la prevenzione e il controllo delle IST. Gli esperti avvertono che l’aumento dei casi diagnosticati, insieme alla resistenza antimicrobica, rappresentano una minaccia crescente per la salute pubblica. Luca Bello, presidente nazionale della Simast e ginecologo presso il Centro multidisciplinare per la salute sessuale dell’Asl Città di Torino, ha evidenziato l’importanza di adottare strategie di prevenzione primaria, screening e diagnosi precoce.

Le misure raccomandate includono l’uso di preservativi, le vaccinazioni per HPV, epatite A e monkeypox, e test accessibili per le popolazioni a rischio, come i giovani sessualmente attivi e le persone con partner multipli. È fondamentale rafforzare i sistemi di monitoraggio per aggiornare le linee guida terapeutiche in base ai dati sulla resistenza. La Simast si propone come partner scientifico per la creazione di linee guida condivise, sfruttando competenze multidisciplinari per affrontare in modo efficace le nuove infezioni sessualmente trasmesse.


L’emergenza delle infezioni sessualmente trasmesse (IST) sta aumentando in Europa e in Italia, secondo esperti della Società interdisciplinare per lo studio delle malattie sessualmente trasmissibili (Simast). Durante l’XI Congresso nazionale a Firenze nel 2025, è emersa la preoccupazione per la risalita di malattie come sifilide, gonorrea e clamidia, con casi di gonorrea che hanno raggiunto quasi 97mila nell’UE nel 2023. L’aumento è attribuibile alla ripresa dei contatti sociali post-pandemia e a carenze nella prevenzione e nello screening.

Inoltre, malattie gastrointestinali a trasmissione sessuale stanno diventando comuni e la resistenza agli antibiotici rende il trattamento sempre più difficile. Per affrontare questa crisi, gli esperti suggeriscono l’adozione di strategie di prevenzione, screening e diagnosi precoce, inclusi l’utilizzo di preservativi e vaccinazioni. La Simast si propone di sviluppare linee guida condivise per migliorare la gestione delle IST emergenti.

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