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A settembre i prezzi degli ortaggi raggiungono un picco, zucchine +50%

A settembre 2025, i prezzi all’ingrosso degli ortaggi hanno registrato un significativo aumento, con le zucchine che hanno toccato un incremento del 50,7% rispetto al mese precedente. Questo dato emerge dall’analisi condotta da Unioncamere e Bmti, che ha esaminato le fluttuazioni dei prezzi nel mercato agroalimentare. Oltre alle zucchine, anche i prezzi delle carni di bovino, tacchino e delle uova hanno mostrato un trend positivo. Al contrario, si osservano ribassi per l’uva da tavola, la carne di suino e il burro.

Aumento dei prezzi degli ortaggi

L’analisi dei prezzi all’ingrosso di settembre evidenzia che, nonostante l’aumento mensile, i costi degli ortaggi sono inferiori del 15% rispetto ai livelli dello stesso periodo dell’anno precedente. I listini delle melanzane, ad esempio, sono aumentati del 9%, spinti da una diminuzione della disponibilità legata a condizioni climatiche avverse e alla conclusione delle produzioni in campo aperto.

Andamento dei prezzi della frutta

Nel settore della frutta, i prezzi dei frutti a lunga conservazione hanno subito una diminuzione del 4,1%. In particolare, l’uva da tavola ha visto un calo del 13,8%, dovuto a una produzione abbondante ma di qualità variabile e a una domanda piuttosto debole. In controtendenza, le pere hanno registrato un aumento del 9%, poiché si prevede un’altra annata con scarsa produttività, portando i prezzi delle varietà autunnali a livelli già elevati.

Mercato delle carni e dei formaggi

Per quanto riguarda il mercato delle carni, si segnala un aumento del prezzo della carne di vitellone, con un incremento mensile del 5% e un +37,4% rispetto al 2024. Anche il vitello ha visto un aumento del 3,6% e un +21,1% rispetto all’anno scorso. Tuttavia, dopo i rialzi estivi, i prezzi dei tagli di carne suina hanno subito un forte calo, con una diminuzione del 14% rispetto ad agosto. I prezzi dei formaggi sono rimasti stabili, mentre le uova hanno continuato a mostrare un incremento del 2,2% rispetto al mese precedente, sostenuto da un’offerta limitata sia a livello nazionale sia europeo, con un aumento del 19,2% rispetto al 2024. Infine, il prezzo del burro ha registrato una diminuzione del 9%, dovuta a una sovrapproduzione a livello europeo, con un calo annuale che passa dal -2% di agosto al -22,3% di settembre.

A settembre 2025, i prezzi all’ingrosso degli ortaggi sono aumentati drasticamente, con le zucchine che segnano un incremento del 50,7% rispetto al mese precedente, secondo un’analisi di Unioncamere e Bmti. Nonostante ciò, i costi degli ortaggi sono inferiori del 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Altri ortaggi, come le melanzane, hanno visto un aumento del 9% a causa del clima sfavorevole. Nel settore della frutta, i frutti a lunga conservazione hanno registrato una diminuzione del 4,1%, con un calo del 13,8% per l’uva da tavola. Invece, le pere sono aumentate del 9% per scarsa produttività. Nel mercato delle carni, la carne di vitellone ha visto un aumento del 5%, mentre i prezzi della carne suina sono diminuiti del 14%. I formaggi sono rimasti stabili, mentre le uova hanno registrato un aumento del 2,2%. Infine, il prezzo del burro è calato del 9%.

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