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Rinosinusite con poliposi nasale: pazienti segnalano difficoltà nell’accesso a cure e centri specializzati

Il 28 ottobre 2025, a Milano, si è tenuto un incontro di grande rilevanza per i pazienti affetti da rinosinusite cronica con poliposi nasale. Durante l’evento, organizzato da GSK, Luciano Cattani, presidente dell’Associazione Asma Grave Odv e delegato di Federasma e Allergie Odv, ha messo in luce le difficoltà che i pazienti affrontano nel ricevere le cure necessarie. Le sue dichiarazioni hanno evidenziato come l’accesso a terapie innovative e la facilità di riconoscimento della patologia siano tra i principali bisogni ancora insoddisfatti.

Accesso alle terapie innovative

Cattani ha sottolineato che i pazienti con rinosinusite cronica necessitano di un riconoscimento chiaro della loro condizione, oltre a un accesso semplificato ai farmaci innovativi. “È fondamentale che i medici di medicina generale siano coinvolti attivamente nel processo di informazione e indirizzamento dei pazienti verso i centri specializzati“, ha affermato. Questo approccio è essenziale per garantire che i pazienti ricevano le cure adeguate, indipendentemente dalla regione in cui si trovano. Le disparità regionali nel sistema sanitario italiano complicano ulteriormente la situazione, creando ostacoli per chi si trasferisce da una regione all’altra.

Studio sui farmaci biologici

L’evento ha anche visto la presentazione di uno studio condotto dall’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze, sotto la direzione di Andrea Matucci, dirigente medico del reparto di Immunologia. Lo studio ha esaminato gli effetti del farmaco mepolizumab sui pazienti affetti da rinosinusite cronica con poliposi nasale. Questo trattamento rappresenta una delle innovazioni più promettenti nel campo della medicina per la gestione di questa patologia. Cattani ha sollecitato una maggiore diffusione delle informazioni riguardanti queste terapie, sottolineando l’importanza della collaborazione tra associazioni e medici per raggiungere i pazienti.

Necessità di un piano terapeutico uniforme

Un altro punto cruciale sollevato da Cattani riguarda la necessità di un piano terapeutico uniforme per i pazienti affetti da malattie gravi. Attualmente, i pazienti che si spostano in altre regioni devono affrontare la complessità di ottenere la stessa terapia prescritta in precedenza. “Per i farmaci biologici, è indispensabile che il piano terapeutico venga rilasciato da un centro ospedaliero universitario, ma è essenziale che questo possa essere riconosciuto anche in altre regioni“, ha concluso. La richiesta di un trattamento equo per tutti i pazienti, indipendentemente dalla loro posizione geografica, è un tema centrale nella lotta per i diritti dei malati.

Il dibattito ha messo in evidenza la necessità di un cambiamento significativo nel modo in cui vengono gestite le patologie come la rinosinusite cronica, con l’obiettivo di garantire che ogni paziente possa accedere alle cure di cui ha bisogno, ovunque si trovi.


On October 28, 2025, an important meeting in Milan focused on chronic rhinosinusitis with nasal polyps, organized by GSK. Luciano Cattani, president of the Severe Asthma Association, emphasized the challenges patients face in accessing necessary treatments. He highlighted the need for clear recognition of their condition and easier access to innovative therapies. Cattani urged for active involvement of general practitioners in guiding patients to specialized centers, stressing the impact of regional disparities in the Italian healthcare system.

The event also featured a study by the Careggi University Hospital on the effects of mepolizumab, a promising treatment. Cattani called for broader dissemination of information about such therapies and stressed the importance of a uniform therapeutic plan across regions, especially for biologic drugs. He advocated for equitable treatment for all patients, regardless of location, underlining the urgent need for systemic changes in managing chronic conditions like rhinosinusitis.

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