Il 28 ottobre 2025, durante un incontro stampa a Milano, il dottor Andrea Matucci, dirigente medico del reparto di Immunologia dell’Azienda ospedaliero universitaria Careggi di Firenze, ha presentato i risultati di uno studio significativo riguardante l’uso di mepolizumab, un farmaco biologico, nella gestione della rinosinusite cronica con poliposi nasale (CRSwNP). Questo evento, promosso da GSK, ha offerto spunti rilevanti sui meccanismi patogenetici dell’asma bronchiale e della poliposi nasale, temi di grande interesse per il dottor Matucci e il suo team.
Lo studio e i risultati ottenuti
Il dottor Matucci ha spiegato che il loro istituto ha dedicato anni di ricerca a comprendere i meccanismi alla base di queste patologie. L’obiettivo principale dello studio è stato quello di analizzare come mepolizumab possa influenzare l’effetto terapeutico nei pazienti affetti da rinosinusite cronica con poliposi nasale. “Abbiamo cercato di chiarire il razionale dietro l’uso di questi farmaci biologici e l’impatto clinico che osserviamo nella pratica quotidiana”, ha affermato Matucci.
La ricerca ha coinvolto 15 pazienti, tutti affetti da rinosinusite cronica con poliposi nasale, una condizione caratterizzata da alterazioni del tessuto epiteliale nelle cavità nasali, che porta alla formazione di polipi e a sintomi come ostruzione nasale, dolore e perdita dell’olfatto. La somministrazione di mepolizumab è avvenuta per un periodo medio di circa sette mesi, portando a una significativa riduzione degli eosinofili, sia nel sangue che nella mucosa nasale, dove si formano i polipi.
Impatto sulla qualità della vita dei pazienti
Il dottor Matucci ha sottolineato l’importanza di comprendere l’impatto della rinosinusite cronica sulla vita dei pazienti, evidenziando che oltre il 60-70% di essi presenta anche asma bronchiale. “Si tratta di una malattia che ha un forte impatto sulla qualità della vita, rendendo fondamentale non solo la comprensione dei meccanismi patologici, ma anche l’efficacia dei trattamenti”, ha dichiarato l’esperto.
I risultati dello studio hanno mostrato benefici clinici significativi, tra cui una riduzione della dimensione dei polipi nasali, un migliore controllo dell’asma e un miglioramento della qualità della vita generale dei pazienti. Inoltre, è stato evidenziato un recupero del senso dell’olfatto, un aspetto cruciale per il benessere quotidiano di chi soffre di queste condizioni.
L’incontro ha rappresentato un’importante occasione per discutere le nuove frontiere nella gestione della rinosinusite con poliposi nasale, evidenziando come l’innovazione terapeutica possa apportare miglioramenti tangibili nella vita dei pazienti.

On October 28, 2025, Dr. Andrea Matucci presented pivotal findings on mepolizumab for chronic rhinosinusitis with nasal polyps (CRSwNP) during a press conference in Milan. The study, backed by GSK, explored the pathogenic mechanisms of bronchial asthma and nasal polyps. Dr. Matucci emphasized the aim of the research: to analyze mepolizumab’s therapeutic effects on patients with CRSwNP, a condition often marked by nasal obstruction and loss of smell.
Involving 15 patients, the study showed that after an average treatment period of seven months, mepolizumab significantly reduced eosinophils in both blood and nasal tissue. The results indicated clinical benefits, including polyp size reduction, improved asthma control, and enhanced overall quality of life. Dr. Matucci highlighted the importance of addressing CRSwNP’s impact, especially since 60-70% of affected individuals also suffer from asthma. The event showcased advancements in treating CRSwNP, aiming for tangible improvements in patient wellbeing.
Clicca qui per leggere l’articolo intero

