L’Assemblea del CNEL ha recentemente dato il via libera al disegno di legge riguardante l’istituzione della Sezione speciale “Garanzia Giovani Imprenditori” all’interno del Fondo centrale di garanzia per le PMI. Questa iniziativa, approvata il 15 gennaio 2025, ha suscitato diverse reazioni, in particolare riguardo al limite di età fissato per accedere ai finanziamenti.
Limiti di età e impatti sul settore agricolo
Il provvedimento stabilisce che la soglia massima per poter beneficiare della copertura pubblica sui finanziamenti bancari sia di 35 anni. Questa decisione ha escluso di fatto gli agricoltori di età compresa tra 35 e 41 anni, un gruppo riconosciuto come parte integrante del settore agricolo da istituzioni come l’Unione Europea, lo Stato Italiano e l’ISMEA. Le implicazioni di tale scelta potrebbero avere ripercussioni significative sul mondo agricolo, dove la presenza di giovani imprenditori è cruciale per l’innovazione e la sostenibilità.
Reazioni e appelli al Parlamento
Sandro Gambuzza, vicepresidente di Confagricoltura, ha espresso il suo dissenso riguardo a questa impostazione, astenendosi durante il voto. In una nota ufficiale, ha descritto questa misura come una “penalizzazione ingiustificata” nei confronti di una parte rilevante dei giovani imprenditori agricoli italiani. La sua posizione evidenzia la preoccupazione per l’equità nel sostegno finanziario riservato ai giovani, sottolineando l’importanza di non escludere un segmento significativo di imprenditori che potrebbero contribuire al rilancio del settore.
Richiesta di modifica del limite di età
Confagricoltura ha quindi fatto appello al Parlamento, auspicando che il limite di età venga innalzato a 41 anni per il settore agricolo. Questa richiesta si basa sulla necessità di allinearsi ai criteri già adottati a livello nazionale ed europeo, per garantire un supporto adeguato e coerente alle nuove generazioni di agricoltori. La questione rimane aperta, in attesa di ulteriori sviluppi e decisioni legislative che potrebbero influenzare il futuro del comparto agricolo italiano.
L’Assemblea del CNEL ha approvato il disegno di legge per la creazione della Sezione speciale “Garanzia Giovani Imprenditori” nel Fondo centrale di garanzia per le PMI, fissando la soglia massima di età a 35 anni per accedere ai finanziamenti. Questa decisione ha escluso agricoltori tra i 35 e i 41 anni, un gruppo chiave nel settore agricolo, secondo istituzioni come l’Unione Europea e l’ISMEA. Sandro Gambuzza, vicepresidente di Confagricoltura, ha criticato questa misura come “penalizzazione ingiustificata” per i giovani imprenditori agricoli, mettendo in luce la necessità di sostenere equamente tutte le generazioni. Confagricoltura ha quindi sollecitato il Parlamento a elevare il limite di età a 41 anni per garantire un supporto adeguato e in linea con le normative europee e nazionali, evidenziando l’importanza di nuovi imprenditori per l’innovazione e la sostenibilità nel settore.
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