Il tema della vaccinazione contro la malattia meningococcica si conferma di fondamentale importanza per la salute pubblica in Italia. Durante il congresso nazionale della Società Italiana di Igiene e Medicina Preventiva (Siti), tenutosi a Bologna nel mese di ottobre 2025, il professor Paolo Castiglia, docente di Igiene all’Università di Sassari, ha sottolineato come le attuali coperture vaccinali siano ancora lontane dagli obiettivi raccomandati.
La situazione attuale delle coperture vaccinali
Il professor Castiglia ha evidenziato che, nonostante il recupero vaccinale contro la malattia meningococcica sia considerato una priorità, i tassi di vaccinazione rimangono insufficienti. Le coperture attuali si discostano notevolmente dalle percentuali ottimali, fissate al 95%. Questo dato risulta preoccupante, poiché la malattia meningococcica, pur essendo rara, può avere conseguenze letali. La vaccinazione antimeningococcica, somministrata singolarmente, si trova in una posizione svantaggiata rispetto alla vaccinazione antipneumococcica, che spesso viene somministrata insieme all’esavalente durante l’infanzia.
Strategie per migliorare la vaccinazione
Per raggiungere gli obiettivi di copertura vaccinale, il professor Castiglia ha proposto l’adozione di nuovi strumenti organizzativi e comunicativi. La necessità di sensibilizzare la popolazione riguardo all’importanza della vaccinazione è cruciale. Ogni incremento percentuale nella copertura vaccinale può tradursi in vite salvate, rendendo fondamentale il coinvolgimento di professionisti della salute, famiglie e istituzioni. La sfida è quella di creare campagne informative efficaci che evidenzino i rischi associati alla malattia meningococcica e l’importanza della prevenzione attraverso la vaccinazione.
Prospettive future
La lotta contro la malattia meningococcica richiede un impegno collettivo per migliorare le coperture vaccinali. Con un approccio strategico mirato e un’adeguata informazione, è possibile avvicinarsi agli obiettivi di copertura raccomandati, garantendo così una maggiore protezione per la popolazione, in particolare per i più giovani. La salute pubblica dipende dalla nostra capacità di agire e di informare in modo efficace.

La vaccinazione contro la malattia meningococcica è un tema cruciale per la salute pubblica in Italia, come evidenziato dal professor Paolo Castiglia durante il congresso della Società Italiana di Igiene a Bologna nel 2025. Attualmente, i tassi di vaccinazione si attestano ben al di sotto dell’obiettivo del 95%, nonostante la malattia, sebbene rara, possa avere conseguenze letali. La vaccinazione antimeningococcica, somministrata separatamente, non riceve la stessa attenzione di quella antipneumococcica, somministrata con l’esavalente. Castiglia ha suggerito strategie organizzative e comunicative per migliorare le coperture vaccinali. È fondamentale sensibilizzare il pubblico sui rischi legati alla malattia meningococcica e sull’importanza della prevenzione. La sfida è creare campagne informative efficaci che coinvolgano professionisti e famiglie. Un impegno collettivo è necessario per garantire una maggiore protezione, specialmente per i più giovani, avvicinandosi così agli obiettivi vaccinali raccomandati.
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