La vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale (RSV) rappresenta un passo significativo non solo per la salute pubblica, ma anche per la riduzione dei costi sanitari. Questo è quanto ha evidenziato la professoressa Giovanna Elisa Calabrò dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale durante il Congresso Nazionale del Siti, tenutosi a Bologna nel mese di ottobre 2025. L’intervento si è concentrato sui risultati di un’analisi di Health Technology Assessment (HTA) già pubblicata, relativa a un vaccino adiuvato ricombinante.
Impatto della vaccinazione sugli antibiotici
La professoressa Calabrò ha sottolineato che la vaccinazione della popolazione adulta fragile non solo contribuisce alla protezione individuale, ma ha anche un ruolo cruciale nella lotta contro l’antimicrobico-resistenza. Secondo i dati presentati, vaccinare gli adulti e gli anziani fragili riduce significativamente l’uso inappropriato di antibiotici, un problema crescente che minaccia l’efficacia dei trattamenti in tutto il mondo. Questo approccio non solo migliora la salute dei pazienti, ma ha anche un impatto economico e sociale notevole, riducendo la pressione sui sistemi sanitari già sotto stress.
La professoressa ha spiegato che il costo della prevenzione attraverso la vaccinazione è ampiamente giustificato dai risparmi economici generati dalla riduzione delle ospedalizzazioni e delle complicazioni associate all’RSV. Investire nella prevenzione si traduce in un vantaggio per la sanità pubblica, poiché diminuisce il numero di ricoveri e le spese collegate, migliorando al contempo la qualità della vita degli anziani.
Un investimento necessario per la salute pubblica
La presentazione ha messo in evidenza come la vaccinazione possa essere vista come un investimento strategico per il futuro della salute pubblica. Con l’aumento della popolazione anziana e l’emergere di nuove malattie infettive, è fondamentale adottare misure preventive efficaci. La professoressa Calabrò ha invitato le autorità sanitarie a considerare la vaccinazione contro l’RSV come una priorità, specialmente per le fasce più vulnerabili della popolazione.
In un contesto globale in cui l’antimicrobico-resistenza rappresenta una sfida crescente, la vaccinazione potrebbe rivelarsi una delle soluzioni più efficaci per contenere il problema. La professoressa ha concluso il suo intervento sottolineando l’importanza di un approccio integrato alla salute pubblica, che contempli la vaccinazione come strumento fondamentale per migliorare la salute collettiva e ridurre i costi sanitari a lungo termine.

La vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale (RSV) è un importante passo per la salute pubblica e la riduzione dei costi sanitari, come evidenziato dalla professoressa Giovanna Elisa Calabrò durante il Congresso Nazionale del Siti a Bologna. L’analisi di Health Technology Assessment (HTA) ha mostrato che vaccinare adulti e anziani fragili non solo migliora la loro protezione, ma riduce anche l’uso improprio di antibiotici, contribuendo a combattere l’antimicrobico-resistenza. Questo approccio non solo migliora la salute dei pazienti, ma genera anche risparmi economici significativi, diminuendo ospedalizzazioni e complicazioni legate all’RSV. La professoressa ha esortato le autorità a considerare la vaccinazione come priorità, soprattutto per le popolazioni vulnerabili, sottolineando che rappresenta un investimento strategico per il futuro della salute pubblica, fondamentale in un contesto di invecchiamento della popolazione e diverse malattie infettive emergenti.
Clicca qui per leggere l’articolo intero

