La consapevolezza della popolazione riguardo all’uso del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) si rivela ancora insufficiente. Secondo quanto emerso durante l’ICare 2025, il 79esimo Congresso Nazionale della Società Italiana di Anestesia Rianimazione e Terapia Intensiva e del Dolore, che si svolge a Roma fino al 25 ottobre, solo il 50% dei cittadini nelle regioni più avanzate lo utilizza, mentre in alcune aree la percentuale scende addirittura sotto il 10%.
Il ruolo degli anestesisti rianimatori
Durante il congresso, Davide Colombo, responsabile della Sezione Medicina Critica dell’Emergenza per Siaarti, ha evidenziato l’importanza cruciale degli anestesisti rianimatori all’interno del Servizio Sanitario Nazionale. Questi professionisti operano in prima linea nelle situazioni di emergenza, dove la rapidità di accesso alle informazioni cliniche di un paziente può risultare determinante. Tuttavia, Colombo ha messo in evidenza la frammentazione dei servizi sanitari sul territorio, che limita l’efficacia del FSE. “Purtroppo, assistiamo a una forte frammentazione sul territorio”, ha dichiarato. “Gli strumenti fondamentali come il FSE rimangono confinati a livello regionale, rendendo impossibile la consultazione dei dati da una regione all’altra”. Questa mancanza di integrazione può avere conseguenze gravi, specialmente in situazioni critiche.
La campagna di sensibilizzazione di Siaarti
La scarsa informazione tra la popolazione sull’importanza del FSE ha spinto Siaarti a lanciare una campagna di sensibilizzazione. Colombo ha sottolineato che “la popolazione è ancora poco informata sull’utilizzo e la compilazione del FSE“, citando i dati della Fondazione Gimbe. Per affrontare questa problematica, l’associazione sta lavorando per educare i cittadini sull’importanza di permettere ai medici di accedere ai propri dati sanitari. L’informazione e la formazione sono essenziali per migliorare l’utilizzo del FSE e garantire che i medici possano operare con tutte le informazioni necessarie per fornire le cure ottimali.
Il futuro del fascicolo sanitario elettronico
Con l’avanzare della tecnologia e l’adozione di sistemi digitali nel settore sanitario, il FSE rappresenta un’opportunità per migliorare la qualità delle cure. Tuttavia, affinché ciò avvenga, è fondamentale che la popolazione venga educata e motivata a utilizzare questo strumento. La collaborazione tra le istituzioni sanitarie e i cittadini è essenziale per garantire che il FSE diventi uno strumento efficace e accessibile a tutti. La sfida ora è superare le barriere regionali e promuovere un sistema sanitario più integrato e reattivo, in grado di rispondere alle esigenze di ogni paziente in situazioni di emergenza.

La consapevolezza riguardo all’uso del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) è ancora insufficiente in Italia. Durante l’ICare 2025, solo il 50% dei cittadini delle regioni avanzate utilizza il FSE, mentre in alcune aree la percentuale scende sotto il 10%. Davide Colombo, della Siaarti, ha evidenziato il ruolo cruciale degli anestesisti rianimatori nell’accesso rapido alle informazioni cliniche, soprattutto in situazioni di emergenza. Tuttavia, la frammentazione dei servizi sanitari limita l’efficacia del FSE, rendendo difficile la consultazione dei dati tra regioni. Per affrontare questa carenza informativa, Siaarti ha lanciato una campagna di sensibilizzazione per educare la popolazione sull’importanza del FSE. La collaborazione tra istituzioni e cittadini è essenziale per sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla tecnologia nel migliorare la qualità delle cure, superando le barriere regionali e promuovendo un sistema sanitario più integrato.
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