L’Unione Europea non intende cedere di fronte alla crescente presenza del vino argentino sul mercato. L’accordo con il Mercosur, che coinvolge Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay, rappresenta un’opportunità per abbattere i dazi doganali e diversificare i mercati, con un focus particolare sul Brasile, che si configura come il principale obiettivo commerciale. Nonostante non possa eguagliare il mercato statunitense in termini di esportazioni, il Brasile offre un potenziale significativo, con stime che parlano di 25-30 milioni di consumatori.
Situazione attuale del mercato
A delineare questa situazione è Ignacio Sanchez Recarte, segretario generale del Comitato Europeo delle Aziende del Vino (CEEV), che rappresenta il 90% delle esportazioni di vino europeo e comprende 25 associazioni provenienti da 13 paesi dell’Unione Europea, incluse le italiane Unione Italiana Vini e Federvini, oltre a Svizzera, Gran Bretagna e Ucraina. Sanchez Recarte si trova a San Paolo per partecipare a una missione di alto livello guidata dal Commissario Europeo all’Agricoltura, Christophe Hansen, con l’obiettivo di discutere le opportunità offerte dal Mercosur.
Impatto dell’accordo
Sanchez Recarte ha dichiarato all’ANSA che, sebbene l’accordo non sia perfetto, non presenta aspetti negativi. L’eliminazione delle attuali tariffe, fissate al 18%, avverrà in modo graduale nel corso degli anni. Sottolinea che l’impatto sul vino argentino sarà nullo. Nel 2024, le esportazioni di vino europeo verso i paesi del Mercosur hanno raggiunto i 238 milioni di euro, rappresentando solo l’1,3% del totale delle esportazioni di vino dell’Unione Europea. Il Brasile, in particolare, ha assorbito l’86% di queste esportazioni, pari a 205 milioni di euro. I dazi imposti nel 2024 hanno influito per un totale di 44 milioni di euro.
Prospettive future
Con la diminuzione di tali dazi grazie all’accordo, si prevede che i prezzi al consumo possano rimanere stabili, aprendo così spazi per nuovi investimenti. Attualmente, il consumo di vino in Brasile si attesta a 2,1 litri pro capite all’anno, segnalando la necessità di promuovere una maggiore cultura vinicola nel paese. Secondo Sanchez Recarte, l’Unione Europea ha la possibilità di farsi strada tra i principali concorrenti della regione, come Cile e Argentina, tenendo presente che il Cile affronta costi logistici elevati, compensati da tariffe zero, mentre l’UE può contare su una logistica efficiente grazie al trasporto marittimo.
Urgenza di approvazione
Sanchez Recarte ha concluso sottolineando l’urgenza di accelerare l’approvazione dell’accordo Mercosur, evidenziando l’importanza di agire rapidamente per sfruttare le opportunità offerte da questo mercato in crescita.
L’Unione Europea sta affrontando la crescente concorrenza del vino argentino, sfruttando l’accordo con il Mercosur per ridurre i dazi doganali e diversificare i mercati, con particolare attenzione al Brasile, un potenziale mercato da 25-30 milioni di consumatori. Ignacio Sanchez Recarte, segretario generale del Comitato Europeo delle Aziende del Vino, ha partecipato a una missione a San Paolo per discutere le opportunità del Mercosur. Ha affermato che, sebbene l’accordo non sia perfetto, eliminerà gradualmente le tariffe attuali, senza effetti negativi sul vino argentino. Nel 2024, le esportazioni di vino europeo verso il Mercosur ammontano a 238 milioni di euro, di cui l’86% verso il Brasile. Con la diminuzione dei dazi, i prezzi potrebbero rimanere stabili, migliorando gli investimenti e promuovendo una cultura vinicola nel paese. Sanchez Recarte ha sollecitato un’accelerazione dell’approvazione dell’accordo per sfruttare il mercato in crescita.
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