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Farmaci: Aceti (Salutequità) sottolinea l’importanza di un’alleanza tra stakeholder sui plasmaderivati

Il 2025 segna un anno cruciale per la salute pubblica in Italia, con il tema della disponibilità di plasma che emerge come una questione di rilevanza nazionale. Durante un recente digital talk organizzato da Adnkronos, Tonino Aceti, presidente di Salutequità, ha sottolineato l’importanza di affrontare diverse aree critiche per garantire un sistema sanitario più robusto e accessibile.

Le sfide da affrontare

Aceti ha evidenziato che esistono molteplici aspetti su cui è necessario intervenire. Tra questi, la promozione della cultura della donazione si pone come un obiettivo fondamentale. La consapevolezza e l’impegno dei cittadini nella donazione di sangue e plasma sono essenziali per garantire un approvvigionamento costante e sicuro. Inoltre, il presidente ha messo in luce l’urgenza di accelerare l’approvazione del Piano nazionale per l’autosufficienza del sangue, un documento strategico che potrebbe migliorare significativamente la gestione delle risorse ematiche nel Paese.

Un altro punto cruciale toccato da Aceti riguarda il monitoraggio dei sistemi di controllo delle Regioni. È fondamentale che le diverse amministrazioni locali collaborino e si allineino con le normative nazionali per evitare disparità nell’accesso alle cure. Il presidente ha anche menzionato il problema del payback, una misura che, sebbene inizialmente concepita come temporanea, rischia di compromettere la stabilità del sistema sanitario. La sua continua applicazione potrebbe disincentivare le donazioni e rendere il sistema più vulnerabile.

Un’alleanza necessaria

Aceti ha proposto la creazione di un’alleanza tra tutti gli stakeholder coinvolti, per garantire la certezza delle cure e l’equità di accesso per tutti i cittadini. La collaborazione tra istituzioni, professionisti della salute e cittadini è vista come la chiave per affrontare queste sfide e migliorare la situazione attuale. La legge di Bilancio, in questo contesto, rappresenta un’importante opportunità per testare l’impegno collettivo verso una sanità più equa e sostenibile.

La disponibilità di plasma non è solo una questione di approvvigionamento, ma un elemento essenziale per la salute pubblica. La necessità di un approccio integrato e collaborativo è più urgente che mai, e le parole di Aceti risuonano come un appello a tutti i protagonisti del sistema sanitario italiano per lavorare insieme verso un obiettivo comune.


Il 2025 è un anno cruciale per la salute pubblica in Italia, con la disponibilità di plasma al centro del dibattito. Durante un digital talk di Adnkronos, Tonino Aceti, presidente di Salutequità, ha evidenziato l’importanza di promuovere una cultura della donazione di sangue e plasma, fondamentale per un approvvigionamento costante e sicuro. Ha anche sottolineato l’urgenza di approvare il Piano nazionale per l’autosufficienza del sangue, che potrebbe migliorare la gestione delle risorse ematiche. Un altro aspetto critico riguarda il monitoraggio dei sistemi di controllo regionali, per garantire parità nell’accesso alle cure. Aceti ha proposto un’alleanza tra tutti gli stakeholder per assicurare equità e certezza nelle cure. Inoltre, ha avvertito sulle conseguenze del payback, che potrebbe disincentivare le donazioni. Un approccio collaborativo è essenziale per affrontare queste sfide e garantire una sanità più equa e sostenibile per tutti.

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