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Farmaci: Gamba (Avis) segnala un aumento dei giovani donatori di sangue e plasma

In Italia, il panorama della donazione di sangue e plasma presenta dati significativi. Attualmente, il 43% dei donatori contribuisce con il sangue, mentre una percentuale ben più alta, pari al 73%, offre anche plasma. Tuttavia, l’analisi per fasce di età mette in luce una situazione preoccupante: il numero di donatori è in calo tra i 26 e i 55 anni, con un incremento registrato solamente tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni. Questo andamento rispecchia la demografia del Paese e solleva interrogativi sulle motivazioni che portano a questa flessione, che possono essere di natura sociale, lavorativa o di altro tipo.

Il calo dei donatori tra i 26 e i 55 anni

L’analisi condotta da Tiziano Gamba, consigliere nazionale dell’AVIS e membro del comitato medico dell’Associazione, evidenzia l’importanza di affrontare questa situazione. Gamba ha sottolineato, durante un recente digital talk organizzato da Adnkronos, che è fondamentale intervenire per mantenere i giovani nel sistema di donazione. La disponibilità di plasma è cruciale, poiché da esso si ricavano farmaci essenziali per le persone affette da malattie rare e immunodeficienze.

Le associazioni di donatori, come l’AVIS, svolgono un ruolo chiave in questo contesto. Investire maggiormente in queste organizzazioni non solo aiuta a sensibilizzare i giovani, ma è anche un passo necessario per garantire un futuro sostenibile alla donazione di sangue e plasma. La sfida è quindi duplice: da un lato, è necessario incentivare i giovani a diventare donatori e, dall’altro, mantenere l’interesse delle fasce di età più mature, che attualmente mostrano una significativa diminuzione delle presenze.

L’importanza della sensibilizzazione e dell’educazione

La questione della donazione di plasma e sangue non è solo una questione di numeri, ma è strettamente legata alla salute pubblica. La carenza di donatori può avere ripercussioni dirette sulla disponibilità di farmaci salvavita. Pertanto, è essenziale che le istituzioni e le associazioni lavorino insieme per promuovere campagne di sensibilizzazione che raggiungano tutte le fasce di età, con particolare attenzione ai giovani.

Iniziative educative nelle scuole e nei luoghi di lavoro possono contribuire a creare una cultura della donazione, incoraggiando i giovani a comprendere l’importanza di questo gesto. La creazione di eventi e attività che coinvolgano direttamente i potenziali donatori può anche aumentare la partecipazione. Solo attraverso un impegno costante e mirato sarà possibile invertire la tendenza attuale e garantire un futuro sicuro per la donazione di sangue e plasma in Italia.


In Italia, la donazione di sangue e plasma mostra dati contrastanti: mentre il 43% dei donatori offre sangue, il 73% contribuisce anche con plasma. Tuttavia, c’è un preoccupante calo dei donatori tra i 26 e i 55 anni, con un incremento solo tra i giovani (18-25 anni). Tiziano Gamba dell’AVIS ha sottolineato l’urgenza di coinvolgere i giovani e mantenere l’interesse delle fasce di età più mature, essenziale per garantire la disponibilità di plasma, fondamentale per farmaci salvavita. È cruciale che istituzioni e associazioni promuovano campagne di sensibilizzazione che raggiungano tutte le età, con iniziative educative nelle scuole e nei posti di lavoro. Solo con un impegno costante si potrà invertire la tendenza e assicurare un futuro sostenibile per la donazione di sangue e plasma in Italia.

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