Francesco Carugi, presidente del Gruppo Emoderivati di Farmindustria, ha lanciato un appello durante un recente digital talk organizzato da Adnkronos, tenutosi nel 2025, riguardo alla disponibilità di plasma in Italia. Durante l’incontro, Carugi ha sottolineato l’importanza di stabilire una maggiore partnership con gli stakeholder e ha sollecitato le istituzioni a impegnarsi concretamente per rimuovere le barriere attualmente esistenti. Queste limitazioni ostacolano l’allocazione delle risorse e dei plasmaderivati nel paese.
Riconoscere il plasma come materia prima critica
Carugi ha evidenziato che è fondamentale riconoscere il plasma come una materia prima critica, con i plasmaderivati considerati farmaci essenziali. Ha esortato a garantire un accesso stabile e sicuro a questi prodotti all’interno del Servizio Sanitario Nazionale. La questione del plasma è di particolare rilevanza, soprattutto alla luce della sua classificazione come “critica” dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Importanza della disponibilità di plasma in Italia
La disponibilità di plasma in Italia è un tema che richiede attenzione e azioni concrete, poiché il plasma e i suoi derivati sono fondamentali per la salute pubblica. La richiesta di Carugi si inserisce in un contesto più ampio di necessità di migliorare le politiche sanitarie e garantire che i pazienti abbiano accesso ai trattamenti necessari. La collaborazione tra le parti coinvolte è vista come un passo cruciale per superare le difficoltà attuali e per assicurare un futuro più sostenibile nella gestione delle risorse sanitarie legate al plasma.

Francesco Carugi, presidente del Gruppo Emoderivati di Farmindustria, ha sollevato preoccupazioni sulla disponibilità di plasma in Italia durante un digital talk nel 2025. Ha enfatizzato l’importanza di creare alleanze più forti con gli stakeholder e di invitare le istituzioni a rimuovere barriere che ostacolano l’allocazione delle risorse di plasmaderivati, considerati farmaci essenziali. Il plasma è riconosciuto come materia prima critica dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, rendendo la sua disponibilità fondamentale per la salute pubblica. Carugi ha chiesto un accesso stabile a questi prodotti all’interno del Servizio Sanitario Nazionale, evidenziando la necessità di migliorare le politiche sanitarie per garantire ai pazienti trattamenti necessari. La collaborazione tra le parti interessate è vista come cruciale per affrontare le attuali sfide e promuovere una gestione sostenibile delle risorse sanitarie legate al plasma.
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