La missione italiana nel settore agroalimentare ha preso forma a San Paolo, Brasile, dove un gruppo di rappresentanti del comparto è giunto per esplorare le opportunità di mercato, le normative per l’export e le preferenze dei consumatori locali. Questo incontro si svolge in un contesto di crescente interesse verso il mercato brasiliano, che rappresenta una delle economie più significative dell’America Latina.
La delegazione italiana e le aziende coinvolte
Tra i partecipanti vi sono nomi di spicco come Assica, Assolatte e Assomela, insieme a realtà locali come l’Industria Casearia Raimondi, operante nel Lodigiano, e Monari Federzoni, nota per il suo aceto balsamico di Modena. Anche aziende come Tacchino, specializzata nella produzione vitivinicola nell’Alto Monferrato, e la Cantina viticoltori senesi-aretini hanno preso parte a questa iniziativa. Presenti anche La Pizzeria, specializzata in basi per pizze e pinse, e il Consorzio mele Sud Tirolo, Vog. La rappresentanza italiana è coordinata da Confagricoltura, con il presidente Massimiliano Giansanti, e da Coldiretti, rappresentata da Carmelo Troccoli di Campagna Amica.
Questa delegazione fa parte di un progetto più ampio, organizzato dal Commissario all’Agricoltura dell’Unione Europea, Christophe Hansen. La missione si estende su quattro giorni e include seminari tecnici che mirano a fornire informazioni sulle normative sanitarie e sul posizionamento dei prodotti agroalimentari sul mercato brasiliano.
Il contesto del mercato brasiliano
Il Brasile si posiziona come la più grande economia dell’America Latina, con circa 220 milioni di consumatori su un totale di 270 milioni. Tuttavia, il potenziale del Paese come principale destinazione per l’export agroalimentare dell’Unione Europea è ancora in gran parte inespresso, con solo il 6% del valore totale delle esportazioni europee destinato a questo mercato. Questo rappresenta un’opportunità significativa per le aziende italiane e europee che cercano di espandere la loro presenza oltre i confini europei.
Il focus di queste discussioni si concentra sull’accordo Mercosur e sulle sue implicazioni per il commercio agroalimentare, insieme alle modifiche apportate nella Politica Agricola Comune europea. La missione di San Paolo rappresenta quindi un passo cruciale per le aziende italiane, che possono trarre vantaggio da un mercato in espansione e da un interesse crescente per i prodotti di qualità provenienti dall’Europa.
L’evento si configura come un’importante occasione per rafforzare i legami commerciali e per promuovere l’eccellenza dell’agroalimentare italiano, un settore che continua a riscuotere successo a livello internazionale.
Una missione italiana nel settore agroalimentare si è svolta a San Paolo, Brasile, per esplorare opportunità di mercato, normative per l’export e preferenze dei consumatori locali. Il gruppo, che include rappresentanti di Assica, Assolatte e Assomela, ha coinvolto anche aziende locali come l’Industria Casearia Raimondi e Monari Federzoni. Coordinata da Confagricoltura e Coldiretti, la delegazione fa parte di un progetto più ampio del Commissario all’Agricoltura dell’Unione Europea, Christophe Hansen, e comprende seminari tecnici su normative sanitarie e marketing dei prodotti agroalimentari. Con il Brasile come maggiore economia dell’America Latina, il potenziale per l’export europeo è in gran parte non sfruttato, rappresentando un’opportunità per le aziende italiane. Le discussioni si concentrano sull’accordo Mercosur e sulla Politica Agricola Comune, sottolineando l’importanza dell’evento nel rafforzare i legami commerciali e promuovere l’eccellenza agroalimentare italiana.
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