alfacomunicazione.it

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo.

 

Febbre e dolore nei bambini: il pediatra elenca i dieci errori dei genitori

Il periodo autunnale e invernale porta con sé un aumento delle infezioni respiratorie acute, in particolare tra i bambini di età compresa tra 0 e 4 anni, come evidenziato dall’ultimo bollettino RespiVirNet. Questo gruppo è particolarmente vulnerabile a causa della vita sociale che si svolge a scuola e dei frequenti contatti con i coetanei. In questo contesto, il pediatra Italo Farnetani, esperto nel settore, offre indicazioni preziose per aiutare i genitori a riconoscere quando sia necessario ricorrere a un consulto medico, evitando così ansie ingiustificate e accessi inutili al pronto soccorso.

Errori comuni legati al dolore

Il dottor Farnetani ha recentemente partecipato a un evento a Milano, intitolato “Hot topics in pediatria, neonatologia e sociale”, dove ha discusso di alcuni errori comuni che i genitori tendono a commettere quando si tratta di valutare il dolore nei bambini. Il primo aspetto riguarda i dolori addominali. In caso di dolore localizzato in questa area, il pediatra suggerisce di osservare il comportamento del bambino: se si muove liberamente, è probabile che il disturbo non sia grave. Al contrario, un bambino che rimane immobile potrebbe avere un problema più serio, come un’appendicite. La durata del dolore è un altro fattore cruciale; se il dolore persiste oltre un’ora, è consigliabile consultare un medico.

Farnetani sottolinea anche l’importanza della posizione del dolore. Se il dolore è localizzato vicino all’ombelico, è meno probabile che si tratti di un problema chirurgico. Potrebbe, infatti, derivare da difficoltà intestinali o da fattori psicologici. Un test semplice consiste nel far saltare il bambino: se riesce a farlo senza aumentare il dolore, la situazione non è preoccupante.

Mal di testa e pianto: come interpretare i segnali

Un altro punto cruciale del decalogo di Farnetani riguarda il mal di testa. Fino ai sei anni, i bambini spesso non sono in grado di localizzare esattamente il dolore, e possono confondere il mal di testa con un semplice giramento di testa. La raccomandazione è di contattare un medico, ma senza fretta. Anche il pianto è un segnale che spesso genera ansia nei genitori. È importante sapere che i bambini piccoli possono piangere per comunicare emozioni e non necessariamente per un dolore fisico. Farnetani distingue tra il pianto per malattia, che tende a essere flebile e diminuisce nel tempo, e il pianto emotivo, che può essere più energico.

Le coliche del lattante sono un altro tema controverso. Farnetani afferma che, in realtà, non esistono coliche vere e proprie nei neonati. Un pianto prolungato potrebbe semplicemente essere un modo per il bambino di comunicare con i genitori. Se i genitori non riescono a interpretare il pianto, il bambino può piangere più intensamente nel tentativo di farsi capire.

La febbre e le sue insidie

Il secondo capitolo del decalogo di Farnetani si concentra sugli errori legati alla febbre. Una delle problematiche più comuni è la misurazione errata della temperatura. Durante i periodi di caldo estivo, ad esempio, è normale che un bambino possa avere una temperatura superiore a quella ideale. È fondamentale che i genitori comprendano che la temperatura corporea può aumentare a causa di fattori esterni come il calore o l’attività fisica.

Il pediatra mette in guardia anche contro il mito della “febbre da denti“, chiarendo che non esiste una correlazione diretta tra la dentizione e l’innalzamento della temperatura. Un altro aspetto da considerare è il mal di testa associato a febbre e rigidità nucale, che può far sospettare una meningite, richiedendo un immediato intervento medico. Farnetani consiglia di mantenere il bambino ben idratato e di evitare di coprirlo eccessivamente durante la febbre, per facilitare la dispersione del calore corporeo.

La corretta gestione delle malattie infantili è fondamentale per garantire una crescita sana. Informare i genitori su come affrontare questi problemi è essenziale. Farnetani invita anche i medici a utilizzare i social media per diffondere informazioni corrette e affidabili, evitando che informazioni non verificate possano generare confusione tra le famiglie.


Durante l’autunno e l’inverno, i bambini di età tra 0 e 4 anni sono vulnerabili alle infezioni respiratorie acute, come evidenziato dal bollettino RespiVirNet. Il pediatra Italo Farnetani fornisce indicazioni utili per i genitori su quando consultare un medico. Recentemente, ha partecipato a un evento a Milano, evidenziando errori comuni nella valutazione del dolore nei bambini. Per i dolori addominali, suggerisce di osservare la mobilità del bambino: se è immobile, potrebbe esserci un problema serio. Per il mal di testa, consigliando attenzione, poiché i bambini piccoli possono confondere il dolore. Farnetani chiarisce anche le coliche, definendole una forma di comunicazione. Infine, avverte sui miti riguardanti la febbre, consigliando ai genitori di riconoscere i segnali e di mantenere i bambini idratati e non eccessivamente coperti. La corretta informazione è fondamentale per la salute infantile.

Clicca qui per leggere l’articolo intero